Forse l'afa gli ha fatto male al cervello, o forse è solo un disperato bisogno di continuare a far parlar di sè, ma in qualunque caso oggi, con un solo post di poche righe, Beppe Grillo è riuscito a rinnegare quella che è stata la sua intera filosofia di vita: non fidarsi mai a priori dell'autorità costituita.

Oggi invece Grillo ci dice, parlando dell'omeopatia, che bisogna fidarsi solo della scienza e di ciò che è scientificamente dimostrato. Sentite cosa ha scritto sul suo blog:

"In queste ultime settimane abbiamo riflettuto molto sulla difficoltà a comprendere il significato della parola scientifico da parte delle persone. E’ stato disorientante, preoccupante e quasi penoso, assistere ad una degenerazione del dibattito così profonda.

E’ pur vero che non dovremmo stupircene più di tanto se consideriamo la diffusione di trattamenti e metodologie diagnostiche al limite dell’assurdo. Basti pensare alla fiducia con cui molte persone si rivolgono ai cosiddetti guaritori, fenomeno più volte denunciato dagli stessi media, in trasmissioni come “Striscia la notizia”.

La certezza di trovare nell’Ordine dei Farmacisti Italiani una sponda di razionalità è quindi praticamente matematica. E’ infatti difficile immaginare un laureato in farmacia che invita un paziente a rivolgersi ad un guaritore. Difficile che accada quanto illegale.

I medici di base e le farmacie rappresentano uno dei fari sempre fissi per il cittadino, sempre a rischio di perdersi fra le ciance infinite, le opinioni e i dibattiti: di fronte alle difficoltà che la malattia ed il disagio comportano non si devono, e non si possono, creare dubbi nella sua mente.

Per questa ragione mi appello al Vostro Ordine e a tutti i professionisti che rappresentate: evitiamo che le farmacie continuino a confondere i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici. I fortissimi dubbi sulla loro efficacia da parte del mondo scientifico sono di dominio pubblico.

Così, senza permettermi un giudizio definitivo, l’omeopatia è stata più volte messa in discussione, sino a ripetuti quanto implacabili verdetti di inefficacia e inopportunità. Questo sia per quanto concerne la validità come opzione terapeutica che per la possibilità di un ritardo nell’approccio adeguato. Ritardo che potrebbe essere causato proprio dall’abuso di prodotti così a rischio di inefficacia e che, pur essendo in vendita in molte farmacie, farmaci non possono essere definiti.

Non dimentichiamo che, proprio il loro commercio nelle farmacie potrebbe, per contiguità e similarità, contribuire a confondere il cittadino. L’utente potrebbe infatti pensare: “se quel prodotto è in vendita in una farmacia significa che sarà efficace!” Come dubitarne…In fondo si tratta dello stesso posto dove si va, muniti di ricetta, dopo essere stati visitati dal proprio medico di fiducia, dallo specialista ospedaliero o appena dimessi dopo un ricovero; magari per un delicato trattamento chirurgico di alta specialità.

Il nostro sistema sanitario è uno dei migliori al mondo, per affidabilità e livello di copertura nei confronti dei cittadini. Agli occhi del Ssn siamo tutti uguali nei diritti, indipendentemente da quale patologia ci ha colpiti. Ed è anche in nome di questa evoluzione che chiediamo la sospensione della vendita presso le farmacie italiane di prodotti senza che ne sia stata scientificamente comprovata l’efficacia."

Talmente stupefacente è questo testo che ho voluto andare a leggere l'originale sul blog di Grillo, per accertarmi che fosse vero, prima di scrivere questo articolo.

Qui infatti non si tratta di stabilire se l'omeopatia sia efficace oppure no. Sappiamo tutti che è in corso un dibattito infinito, nel quale è stato detto di tutto e il contrario di tutto (lo stesso Grillo, nel suo articolo, curiosamente scrive: "senza permettermi un giudizio definitivo, l’omeopatia è stata più volte messa in discussione"). Ma qui si tratta di una cosa ben più grave, ovvero l'invito di Grillo a fidarsi solo di ciò che è scientificamente provato [raramente uso il grassetto nei miei articoli, NdR]. Questo significa, ad esempio, che una qualunque cura alternativa per il cancro è da scartarsi a priori, sono "perchè non è scientificamente provata". Mentre sappiamo tutti benissimo - e Grillo questo non può non saperlo - che quella del "non scientificamente provato" è proprio la scusa dietro alla quale si nasconde l'oncologia ufficiale, per evitare di prendere in considerazione le dozzine di valide cure alternative, basate su prodotti naturali (e quindi non brevettabili), che si sono affacciate alla ribalta nel corso degli ultimi 100 anni.

Se chiedi al tuo oncologo se la cartilagine di squalo, l'Essiac oppure la cura Gerson funzionino contro il cancro non ti dirà mai di no. Ti dirà semplicemente che "non è scientificamente provato". E grazie a questa scusa, l'oncologia ufficiale può serenamente permettersi di continuare ad ignorare cure che rischiano invece di risolvere i problemi di moltissime persone.

Ed ora Grillo appoggia pienamente questa logica - che è poi la logica delle multinazionali del farmaco che lui ha sempre combattuto - senza (probabilmente) nemmeno rendersi conto delle implicazioni che la sua presa di posizione comporta.

Caro Beppe, hai fatto molto per la società e per tutti noi: ci hai fatto ridere, ci hai fatto piangere, ci hai aperto gli occhi su moltissimi aspetti della vita, rivelandoci ogni volta le menzogne che nascondevano. Ora non rovinare tutto per il semplice bisogno - egoistico - di sentir continuare a parlare di te ad ogni costo. Hai fatto il tuo tempo, hai dato quello che hai dato, e questo nessuno te lo toglierà mai. Ma ora ritirati in buon ordine, vai a pescare di buon mattino, ed evita di aprire bocca nuovamente, se non per ordinare un buon bicchiere di vino rosso in osteria.

Massimo Mazzucco