di Stefano Re

Quando una rivoluzione giunge a compimento, a che cosa servono poi i rivoluzionari? Ecco perché nessuna rivoluzione è mai davvero stata completata. Man mano che si rendono conto che cesserebbero di aver motivo di esistere, i rivoluzionari finiscono sempre col fare rivoluzioni al cui termine occorre proseguire, indefinitamente, la rivoluzione.

Per lo stesso motivo si prescrivono terapie che non guariscano, si annunciano eradicazioni che non eradichino. Perché se davvero eradichiamo una malattia, poi a che servono i farmaci o i trattamenti sanitari che sono stati brevettati e prodotti per combatterla?

È per questo che si è deciso con grande fanfara di debellare il morbillo. Il morbillo ha un tasso di infettività, quel che tecnicamente viene chiamato r0, o tasso di riproduzione, altissimo. E il vaccino ha una efficacia complessiva limitata. Cosa significa questo? Significa che non potrà mai venire debellato. [1]

Ve lo spiego nel modo più semplice possibile: anche vaccinando il 100% della popolazione, ci sarà sempre una percentuale di persone vaccinate che non risultano protette dal morbillo, che possono sia prenderselo che contagiare altri vaccinati. Ed è esattamente quel che si vede accadere ripetutamente: epidemie di morbillo all’interno di gruppi di popolazione completamente vaccinati. Ci sono decine e decine di casi ormai studiati. [2] La risposta dei fanatici del santo vaccino? «È colpa degli untori novax! Bisogna vaccinare di più ancora, rivaccinare i vaccinati più e più volte.» Lo so, fanno un po’ pena, ma bisogna aver pazienza: loro sono quelli tanto intelligenti, dei geni proprio.

Eccovi un altro esempio: il vaccino contro la poliomielite. Anzi, i due vaccini. Uno è il Salk, quello che usiamo noi, e serve solo a alleviare i sintomi se te la prendi, ma non ferma il contagio. Significa che puoi sia ammalarti che trasmettere la poliomielite ad altri, da vaccinato, alla faccia di qualsiasi effetto gregge, del proteggere gli immunodepressi e di qualsiasi concetto di “salute pubblica”. L’altro si assume per via orale, lo ha inventato un tale di nome Sabin, per gli amici si chiama OPV, e quando funziona, il che non avviene sempre, ferma il contagio per chi si vaccina, ma ha l’antipatica tendenza a sviluppare la malattia “vaccino derivata”. Che vuol dire in concreto? Vuol dire che tu prendi un bimbo sano, lo vaccini, e le sue feci diventano infettive del virus della polio introdotto nel suo corpo dal vaccino. E possono contagiare altre persone. Possono scatenare epidemie di poliomielite provocata direttamente dal vaccino, che vengono definite “vaccino-derivate”. È quel che è successo in Siria pochi mesi fa, con grande paura di tutto l’occidente, che strepitava sui giornali: attenti, la polio è tornata a minacciarci![3] E grazie al cazzo, l’abbiamo creata noi questa epidemia, ma questo non han pensato di dirvelo. E quanto spesso accade tutto ciò? Ce lo dice l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sul suo sito ufficiale. Dall’agosto del 2015 al giugno del 2019, è accaduto 17 volte, in 17 paesi del mondo.

Giugno 2019, in Cameroon. Febbraio 2019, in Indonesia e in Nuova Guinea. Gennaio 2019 in Mozambico. Ottobre 2018, in Niger. Agosto 2018, in Nigeria. Luglio 2018, in Congo e in Nuova Guinea. Maggio 2018, nel corno d’Africa. Marzo 2018, Somalia. Giugno 2017, Congo e Siria. Dicembre 2016, Pakistan. Ottobre 2016, Nigeria. Febbraio 2016, Laos. Gennaio 2016, Laos. Dicembre 2015, Myanmar. Dicembre 2015, Laos. Ottobre 2015, Laos. Settembre 2015, Ucraina. [4]

17 focolai epidemici, tutti di poliomielite provocate dal vaccino. E quanti focolai di poliomielite selvaggia, cioè non provocata dal vaccino, registra l’OMS nel corso di questi ultimi quattro anni? Due. Maggio 2019, in Iran, e Ottobre 2016, in Nigeria. [4] Vi piace la statistica? Eccovi serviti: dei focolai di poliomielite rilevati nel mondo stando all’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 2015 al 2019, l’89,47 % è provocato dal vaccino. Tu chiamalo pure “debellare”, io lo chiamo “sostituire”.

Ma, se invece guardiamo indietro, quante altre epidemie di poliomielite vaccino derivate ci sono state prima del 2015? Dal 2000 al 2015, sempre sul sito dell’OMS, ne troviamo indicate esattamente zero. Prima del 2000, sul sito dell’OMS non risultano dati disponibili.[4] Troviamo però altrove informazioni interessanti, ad esempio che focolai di polio derivata da vaccino sono stati registrati «in Bielorussia (1965-1966), in Canada (1966-68), in Egitto (1983-1993), nelle Antille (2000-2001), nelle Filippine (2001), nel Madagascar (2001-2002), ad Haiti (2002), in Cina (2006), in Cambogia (2005-2006), nel Myanmar (2006-2007), in Iran (1995, 2005-2007), in Siria, Kuwait, Egitto e Nigeria (2005).[5]

Ora, i casi sono due: o dal 2015 all’OMS hanno iniziato a riconoscere le epidemie vaccino-derivate, e allora qualcuno dovrebbe aver notato che costituiscono il 90% dei focolai individuati al mondo, oppure è da quando le coperture sono cresciute troppo che sono iniziate a diventare davvero pericolose queste epidemie vaccino-derivate. In entrambi i casi, ci si aspetterebbe che la fantasmatica “comunità scientifica”, invece di concentrarsi nel rampognare mamme troppo informate, batta un colpo e noti che qualcosa non sta andando per il verso giusto, visto che ormai la poliomielite naturale praticamente non c’è più, ma abbiamo costantemente epidemie di poliomielite provocata dal vaccino.

Invece sapete quale geniale spiegazione viene fornita? Me lo ha scritto uno scientista pochi giorni or sono: “guarda che non sono i bambini vaccinati a prendersi la polio vaccino-derivata”, mi ha scritto. Sono gli altri. Quelli che, sciagurati, non si vaccinano. Avete capito bene? Ci sono due bambini, sani. Uno lo vaccinate contro la polio, diventa infettivo e infetta di polio l’altro. E la “colpa” è di quello non vaccinato. Ditemi ancora, chi sarebbero qui gli untori, di grazia?

Insomma, alla luce del fatto che la polio non c’è praticamente più e abbiamo ormai soltanto polio provocata direttamente dal vaccino, che soluzione geniale viene proposta? Vaccinare di più! Vaccinare tutti! Vaccinare tutti varie volte, per proteggerci dalla polio che diffondiamo tramite il vaccino. E più vacciniamo, più diffonderemo questa malattia da cui dovremo tutti, sempre e per sempre, vaccinarci. Esattamente come per il morbillo.

Lo vedete che tipo di mondo stanno costruendo? Straparlano di salute pubblica, di immunodepressi da proteggere, ma quel che stanno realizzando è una popolazione mondiale intossicata e dipendente dai farmaci e dai vaccini, costretta a assumere farmaci da quando nasce a quando muore, costantemente, per sempre. Mica male, vero? Ce lo consigliano loro, quelli tanto intelligenti. C’è proprio da fidarsi.

Fonte (con le note)