E' come se gli ultimi 50 anni non fossero mai esistiti. Leggete ad esempio il titolo del Daily Mail: "La NASA sta valutando di mandare uomini nella missione Orion [intorno alla luna]." Oppure il Washington Post: "Seguendo la volontà di Trump, la NASA potrebbe aggiungere degli astronauti nel suo volo di prova verso la luna". Oppure Bloomberg News: "La NASA, sospinta da Trump, sta studiando un volo con astonauti attorno alla luna."

In altre parole, è successo questo: il progetto Orion prevede il primo lancio intorno alla luna, senza uomini a bordo, nel 2018. Ma Trump è intervenuto e ha detto: "Scusate, già che ci andate perchè non ci mettete degli astronauti a bordo?"

Il suo ragionamento non fa una piega: se la cosa è già stata fatta senza problemi 50 anni fa, perchè mai bisognerebbe aspettare per ripetere l'impresa?

Nel dicembre del 1968, infatti, la NASA decise di fare un lancio di dadi estremamente rischioso: dopo due sole missioni Apollo intorno alla terra con uomini a bordo (Apollo 6 e 7), e senza aver mai mandato nemmeno una scimmia ad attraversare le famigerate Fasce di Van Allen, gli astronauti Borman, Lovell e Anders furono lanciati verso la luna, e ne ritornarono sani a salvi qualche giorno dopo.

Secondo la narrativa ufficiale, dopo Apollo 8 altre sette missioni (A10, 11, 12, 14, 15, 16 e 17) raggiunsero con successo la luna, con l'unica eccezione di Apollo 13 che dovette fare un rientro di emergenza, dovuto ad un guasto durante la missione.

Una statistica decisamente positiva, quindi, se teniamo conto della tecnologia limitata di cui disponeva la NASA 50 anni fa. E siccome oggi, appunto, la tecnologia è mille volte più avanzata, non dovrebbe essere un problema ripetere al primo colpo un'impresa che era riuscita al primo colpo mezzo secolo fa.

Invece sembra che improvvisamente mandare degli uomini a bordo rappresenti un grosso rischio per la NASA: "LA NASA valuta il rischio di aggiungere un equipaggio NASA alla navicella Orion," scrive RT. "La NASA valuta il rischio di aggiungere un equipaggio al primo volo del loro mega-razzo" gli fa eco il Japan Times .

Insomma, ci siamo capiti: il tempo sembra andare all'indietro. Più passano gli anni, più sembra difficile fare quello che una volta si faceva praticamente ad occhi chiusi, con una tecnologia decisamente primordiale.

Fin qui, è fin troppo facile fare dell'ironia. Ma la vera domanda è questa: che cosa succederà quando verrà l'ora di lanciare davvero degli uomini nello spazio aperto, e ci si renderà conto che la cosa è estremamente difficile e rischiosa? Non è che per caso a quel punto la NASA invocherà un curioso "Effetto Mandela", dicendoci: "Guardate che vi sbagliate, nessuno ha mai detto che siamo già stati sulla luna. Siete voi che ricordate male".

Perchè a questo punto, questa sembra essere l'unica soluzione possibile per uscire dal cul-de-sac in cui la NASA si è infilata con il suo progetto di "tornare" sulla luna. Negare che in passato ci sono già stati. Come sappiamo, "tempora lenit omnia", compreso le bugie.

In ogni caso, grazie al nostro Donald, perchè con il suo consueto candore da finto stupido è riuscito ancora una volta a mettere in imbarazzo una istitutuzione governativa come la NASA. Go Donald go!

Massimo Mazzucco