[img align=right]library/podemos.jpg[/img]Nell'arco di soli sei mesi Podemos ha perso quasi dieci punti di percentuale nei sondaggi nazionali spagnoli. A gennaio 2015 il partito di Pablo Iglesias registrava il picco massimo della sua breve storia, con il 28% del favore popolare, mentre in questi giorni la stessa cifra è calata al 18% circa. Tre sono stati i motivi principali di questo crollo clamoroso. Il primo è stato il rifiuto da parte di Iglesias di fare un'alleanza con il partito di Izquierda Unida (che corrisponde più o meno al nostro SEL). L'intransigenza di Iglesias a qualunque tipo di alleanza sembra aver alienato molti potenziali elettori, che hanno preferito rivolgere altrove la propria preferenza. Il secondo motivo - e sicuramente il più importante - è stato l'entrata in scena del "partito gemello" Ciudadanos, una formazione popolare per molti versi simile a Podemos - ma decisamente più moderata nei toni - che sembra quasi creata apposta per portare via i voti a Pablo Iglesias. In [url=http://elpais.com/elpais/2015/07/24/media/1437765094_076190.html]questo grafico[/url] si vede chiaramente come, nel momento stesso in cui Ciudadanos entra in scena (Gennaio 2015), la loro curva inizia a salire mentre quella di Podemos inizia a calare. (Curiosamente, Podemos e Ciudadanos sommati darebbero oggi il 32% delle preferenze). Il terzo motivo è quello che si potrebbe definire un "effetto Grecia" al contrario. [...] In altre parole, la bruciante sconfitta di Tsipras di fronte ai poteri forti di Bruxelles ha in qualche modo bagnato le polveri di Podemos, che promette di combattere gli stessi poteri una volta arrivato al governo. Dei 10 punti persi da Podemos in 6 mesi infatti, ben tre sono stati persi proprio nell'ultimo mese, da quando la Merkel è riuscita a piegare la schiena dei greci, obbligandoli ad un terzo giro di lacrime e sangue che rischia di rivelarsi doloroso almeno quanto i primi due. In altre parole, la filosofia di Schäuble di "colpirne uno per insegnare a tutti" sembra aver funzionato. Questo meccanismo demoralizzante, unito alla creazione di un "partito aspiravoti" (Ciudadanos), e all'incapacità di Podemos di sviluppare alleanze con forze simili a loro, sembra aver sancito l'inizio della fine della grande rivoluzione spagnola. Chissà se in Italia qualcuno sta seguendo quello che accade in Spagna. Massimo Mazzucco