LO STILLICIDIO DELLA BUGIA

E’ il giornalista il vero criminale dei nostri tempi

di Massimo Mazzucco

9.5.04 - All’interno di una bugia grande, affinchè sopravviva, bisogna introdurre periodicamente bugie più piccole, che la sostengano da una parte, e ne rafforzino l’effetto sul pubblico dall’altra. Un pò come i “richiami”per i vaccini, tanto per intendersi. E se per caso la bugia grande si chiama bin Laden, quelle più piccole devono necessariamente chiamarsi "cellule di Alqueda”. Ed infatti, periodicamente, te ne salta fuori una dal posto più impensato.



Ora, proviamo solo un attimo a pensare che quello che ci dice il dispaccio ANSA di oggi sia vero: questo vorrebbe dire che ci sono almeno 5 persone, nella sola città di Genova, che si sono organizzate in gran segreto per andare in giro (nel tempo libero, si suppone), ...

... a reclutare “kamikaze” da mandare a crepare in Iraq. Ora, d’accordo che c’è molta disoccupazione, ma secondo voi quanti se ne possono far saltare fuori, dai vicoli antichi della città marinara, che abbiano proprio 'sto gran desiderio di farla finita in quel modo? Perchè poi, non è che ti reclutano, arrivi là e bam!, il giorno dopo sei già su tutti i giornali. Ci sarà pure una fila da fare, un suo bravo modulo da compilare, e magari pure un secondo esame da passare, no? Oppure arrivi dall’Italia, l’ayatollah ti stringe la mano, ti dà un indirizzo e ti mette subito addosso trenta chili di esplosivo?? E poi, notiamo bene: i cinque di Genova “facevano capo a Firenze”, il che vuol dire che loro non sono che una misera succursale, nel diabolico meccanismo. E quindi, a meno che il ligure esploda in maniera migliore di tutti gli altri, ce ne saranno come minimo altri cinque a Siena, magari cinque a Ravenna, eccetera eccetera, tutti a reclutare gente dell’ Appennino da far confluire alla centrale di Firenze.

Ma a sua volta, ragionando così, ci saranno anche la centrale di Milano, che raccoglie tutto il bacino Lombardo-Veneto, la centrale di Ostia Marittima, che raccoglie il centro Italia, e poi magari la centrale di Catanzaro, dove confluiscono invece i kamikaze del sud e delle isole, Napoli esclusa (quelli non ci cascano, inutile provarci).

Se poi calcoliamo che Milano, Firenze ecc. sono tutte città italiane, ci saranno anche i reclutati di Marsiglia (che raccoglie il bacino della Provenza), quelli di Monaco di Baviera, che raccoglie Sud-Tirolo e Alpi Giulie, e quelli di Stoccolma (lì in effetti basta un ufficio solo, per tutta la Scandinavia).

Ovvero, facendo un calcolo proprio sgangherato, dovrebbero arrivare come minimo in Iraq una settantina di pullman alla settimana, stracarichi di kamikaze vocianti venuti da tutta Europa (sì, perchè oggi è in Europa, per chi non l’avesse ancora capito, che dobbiamo convincerci di essere in guerra con la mezzaluna).

E quando arrivano in Iraq tutti questi, inoltre, non è che la cosa sia finita lì: c’è pure da fare i conti coi kamikaze locali, che sono “ammanigliati” con l’ayatollah e che non hanno nessun bisogno di fare l’esame, loro.

Insomma, a conti fatti, le probabilità per un ”reclutato”, in quel di Genova come di Francoforte, di riuscire a farsi esplodere nel giro dei prossimi trent’anni sono tante quante ne ho io di imparare la bibbia a memoria frequentando i corsi di ceramica dell’azienda di soggiorno.

Ma la domanda, in realtà, è un’altra. I giornalisti che accettano di scrivere queste imbecillità, davvero non si accorgono di quello che fanno? No, non parlo di accorgersi che queste sono fregnacce, quello certo che lo sanno: mica sono meno intelligenti di me o di te o di chiunque altro. No, intendo proprio, non si accorgono che è soltanto grazie a loro, che la bugia viene replicata all’infinito, e i danni che porta si fanno ogni giorno più profondi non solo per i nostri figli, ma anche per i loro?

Massimo Mazzucco


Era già successo, l' estate scorsa, e più di una volta:




SCAPPIAMO FINCHE'
SIAMO IN TEMPO!
In Italia sbucano cellule terroristiche da tutte le parti.


ALQUEDA STA TORNANDO!
Rientrate dalle vacanze, tappatevi in casa e non parlate con nessuno