[b]UN CALCIO AI MILIARDI PER MORIRE FRA LE CAPRE[/b][img align=right]library/tillm300.jpg[/img] di Massimo Mazzucco 23.4.04 - Se a chiunque di noi chiedessero di scegliere, arrivati a 27 anni, se diventare centravanti della “regina” del campionato, oppure andare a fare il soldato in Afghanistan, sull’aereo che parte per Kabul ci starebbe di sicuro tre volte il carico dell’Arca di Noè. Ma “loro”, evidentemente, sono diversi. Loro – giusto o sbagliato – a certe cose ci credono. E così è stato per Pat Tillman, la "perla" degli Arizona Cardinals: in un luminoso giorno di qualche anno fa si ritrovava, oltre che sposato da pochi giorni, con un contratto sul tavolo da 9 miliardi di dollari, per cinque anni, per passare ai campioni in carica del St. Louis Rams. Un film. Ma il giorno era il 20 Settembre del 2001, e le rovine fumanti di Manhattan non avevano ancora smesso di restituire gli ultimi sopravissuti dalle macerie delle torri abbattute. E Tillman, ferito al cuore per un gesto che lui sentiva come un’offesa a tutta la sua nazione... ... ha sentito il dovere di andare a difendere la patria dal pericolo incombente della mezzaluna omicida. Partì così per la sua bella luna di miele, e poi, appena rientato, si presentò alla lista di arruolamento dei volontari in partenza per l’Afghanistan. Ma in quei giorni di assoluta confusione non se ne accorse nessuno. Fu solo qualche mese dopo, alla partenza effettiva, che Tillman fece notizia... per aver rifiutato di partecipare ad una conferenza stampa, in cui avrebbe spiegato al mondo i motivi della sua scelta. “Non sono diverso da nessun altro che parte per la guerra – disse Tillman – e non vedo perchè la mia scelta dovrebbe fare notizia più di quella di chiunque altro.” Ieri Tillman è morto, vittima di uno scontro a fuoco con i soliti ribelli del paese che lui occupa, insieme ad un altro soldato con cui aveva fatto amicizia dopo la partenza: un poveraccio del Guatemala che aveva accettato di venire in Afghanistan per gli esatti opposti motivi: l’offerta, da parte delle autorità americane, di immigrare con l’intera famiglia, a guerra finita, mettendo fine ad una vita di stenti per poter entrare anche loro nell’American Dream. Triste sorte, che li ha accomunati. Attratti ambedue da una chimera – l’uno quella degli ideali patriottici, l’altro quella del benessere materiale – hanno finito per mettere le loro vite proprio al servizio dei venditori di chimere, che da sempre si alternano, sotto abiti differenti, nelle stanze del potere dell’intera umanità.