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Un augurio di buona primavera a tutti!
Qui sono arrivate le chiaccherine, ovvero le rondini
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FrancescaR ha scritto:
Tutto molto bello, la Natura che si rinnova e i mandorli e i merli impazziti e tutto il resto...
I nostri Affetti, le piccole gioie e soddisfazioni del quotidiano, la musica e la poesia, sì.
Ma sono soltanto delle isole di beatitudine nell'oceano di dolore che questi dannati
ci hanno imposto. Temo che non basteranno a salvarci.
Hanno vinto.
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TheNecrons ha scritto:
Una cosa che ho sperimentato e notato con interesse tante volte negli ultimi periodi, riguarda semplicemente il modo di muovermi in alcune situazioni. Quando sono un pochino in equilibrio e in armonia, noto con interesse che i miei movimenti sono fluidi, precisi e poco stancanti. E questo riguardo movimenti "banalissimi" (camminare, girarsi). E' ancor più evidenti quando compio gesti motori complessi...che mi vengono estremamente "adatti" (alla situazione) e fluidi. La cosa l'ho notata bene conforntando le due esperienza: il muovermi (e qui parlo anche di camminare) da "stressato", e il muovermi da tranquillo e "energico". Questa, per me, è una consapevolezza nuova. "Per quanto riguardo i movimenti semplici".
Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".
Wow. Sì è proprio quello che sentivo. Da una parte mi sentivo solo, perchè non ero attaccato a niente, per esempio giudizi , pensieri, ricordi (cose che ci danno sempre l'illusione di essere in compagnia). Dall'altra sentivo che il Mondo, la palla, il campo...ma anche la tranquillità...il fiato, il respiro, la Mente, le gambe, il corpo, il Cuore...erano con me.
Io, in questo periodo, sto avendo molte esperienze interessanti con i bambini e le bambine a casa mia (che sono 5, due neonati, uno di 2 anni, una di 3 e una di 4 quasi 5). Sono sempre a contatto con loro, perchè cinque in casa hanno bisogno di essere tenuti costantemente d'occhio per evitare mini risse o che si facciano male in altri modi. Tempo fa cercai di scrivere qualcosa a riguardo, ma allora più che mai notavo che le parole proprio non rendevano. Provo ora a farlo in modo veloce (anche perchè se ne PARLO troppo, finisce che mi esplode la testa).
Dico subito, che è davvero "speciale" quello che succede. Inizio ad essere più consapevole di un legame, di una connessione non puramente fisica o mentale tra me e i singoli bimbi, che in un certo senso trovo più aperti nell'accettare questo legame rispetto agli adulti, o meglio lo considerano più come una cosa normale. Diciamo che quel che succede, in modo grossolano è che li guardo mentre cerco di "connettermi" a loro, e sotto forma...bhe di non so cosa, riesco a percepire le loro paure, le loro preoccupazioni o meglio dire i loro bisogni. E li soddisfo sempre seguendo le indicazioni di quel tipo. Per esempio li guardo in un certo modo, li porto in un certo posto (grazie ai bambini, piano piano sento che alcuni posti sono "migliori" di altri a livello di energia forse), li accarezzo in un certo modo o li parlo in un certo modo. E i risultati "esterni" sono questi: mentre quando mi arrivano li trovo spenti, alienati a causa delle sole sgrida e dei soli ordini che ricevono dai loro genitori e dai nonni, dopo 10 secondi che stanno con me torno a vederli attivi, felici, energici. Come i bambini...appunto.
Ovviamente questa cosa richiede energia...infatti non è detto che ogni volta ci riesco. Se sono stressato è difficile che riesca ad aiutarli (più che altro a fare il mio dovere, visto che un'essere umano, quando può, deve aiutare il prossimo...e dato che sono bambini è nostro dovere farli crescere per bene, anche perchè i genitori non stanno facendo bene questo mestiere, secondo me).
Dai, ci sono riuscito a trasmettere quest'esperienza senza scervellarmi.
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Come sono buoni eh, tutti ci vogliono aiutare. E allora si fanno miliardi di leggi per "aiutarci", si creano sovrastrutture sociali di una complessità assurda per "aiutarci", si insegna cosa è giusto e cosa è sbagliato per "aiutarci", e la lista è infinita.
Nessuno stato, ente, scuola,persona, che si offre di aiutarci a fare l'unica cosa veramente essenziale: ritrovare il nostro equilibrio, la nostra integrità.
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E' proprio così.
Il Tai Chi è stato creato anche per aiutare le persone a ritrovare l'Armonia naturale del corpo nel muoversi.
E' un "tornare indietro nel tempo" fino a quando non si ritrova la condizione naturale, che è perfetta.
Sono "solo" le sovrastrutture mentali, le paure e le tensioni immagazzinate nel corpo che gli impediscono di funzionare come dovrebbe.
Il punto è che ognuno di noi ha "ricevuto" un corpo in "dote" :-) e per cui ne siamo i padroni. Lui obbedisce totalmente alla nostra volontà, anche se questo porta ad autodanneggiarsi.
Se la maestra mi dice che stare seduti correttamente è con la schiena dritta (vero), anche se devo usare la forza per farlo (falso), io essendo una creatura innocente gli credo e inizio a forzare il mio corpo.
Lui obbedisce ma mi avvisa, con un linguaggio che non ha nulla a che fare con la mente, che fare così gli fa male.
Ma io sono costantemente bombardato dagli adulti che mi dicono che si fa così e colà, e addirittura vengo punito in certi casi se non faccio come dicono loro.
TheNecrons: Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".
Assolutamente, anche e soprattutto perché i problemi che sono "fuori" sono entrati "dentro".
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TheNecrons ha scritto:
Esatto. Se ti senti giù di morale ti danno videogiochi, cibi, tv. E' scandaloso.
Interessante la primavera. Ora il sole, l'aria, la vegetazione e tutto...trasmettono energie diverse...
Ultimamente sto scoprendo ancora di più quanta pressione o meglio dire influenza possa fare l'esterno. Proprio a livello concreto e praticissimo. Negli ultimi giorni ho fatte varie passeggiate, soprattutto in luoghi nuovi. E ho notato che la permanenza in un certo "posto" ha un effetto diretto nello stato in cui vivo. Anche se in quei posti "non sembrerebbe ci sia nulla di tanto particolare"....molti direbbero che quella è una semplice via, quello è un semplice bar...quello è un semplice marciapiede. Ma, cavolo, cambia tutto tra il marciapiede vicino a casa mia e quest'ultimo da me "sperimentato".
A volte però mi stacco da questo tipo di "consapevolezza" (ma chissà se è autentica o meno),....
...perchè sento di non poter più tornare ad una stabilità. Il punto è che uno può anche lasciarsi andare da questo tipo di energie e ambienti, ma secondo me non deve distaccarsi troppo dalla sua ancora, dal suo equilibrio. Credo infatti, dopo le mie ultime esperienze, che c'è bisogno di trovare un equilibrio tra "aprirsi", "essere partecipi" e "proteggersi" e "negare l'accesso" a questi tipi di..."cose" che possono penetrare in te. Nella storia dell'albero, mi sono aperto, me lo ricordo bene. Ma spesso ho dovuto chiudermi, per esempio quando vedo una scena brutta e non voglio esserne partecipe (ossia non voglio che la sua visione mi influenzi...perchè tentare di non vederla prorprio è più difficile), o proprio quando ritengo che sta cosa di sentire..."l'energia" attorno a sé mi stia scappando di mano. Che sarebbe lo stesso tipo.
Mi sembra però che chiudersi non sia facile ed è faticoso. Molte volte non ci sono riuscito, ed è dovuto passare molto tempo prima che sfugga dall'influenza ricevuta.
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Ed in questo, personalmente, la visione taoista mi piace molto perché se una cosa funziona, significa che è reale.
Si, è meraviglioso,mistico eccetera, ma se non funziona allora non mi convince.
Se funziona non c'è spazio per i dubbi ;)
E hai visto quanto queste "influenze sottili" possono essere forti e durature*
Ma manca una cosa nella tua consapevolezza, a mio avviso.
Manca il fatto che questo equlibrio tra "te e il mondo", a qualsiasi livello, deve esistere per tutto ciò che è manifesto e quindi solo lo Spirito ne è escluso.
Non bisogna MAI dimenticare se stessi, non bisogno MAI lasciarsi "possedere" da nulla, se non, appunto, dallo Spirito.
Credete che sia un caso che in molti posti cosiddetti "sacri" si stia malissimo?
E' fatto di proposito per gli stessi motivi di cui parlavo sopra.
Una persona ha bisogno di conforto spirituale. Va in uno di questi posti e l'apparenza gli "dice" che li la troverà e si convince (con la mente) che in effetti ha ricevuto conforto.
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TheNecrons ha scritto:
Non ritengo di essere taoista, ma mi piace il fatto che ci siano pochi insegnamenti, e il resto esperienze. Non voglio agitare gli animi, ma questa è una differenza sostanziale col material RA.
Volevo chiederti di parlare in privato di una questione, ma vedo che ne hai parlato qua. Da non molto tempo, a seguito da questo percorso, hanno iniziato a non starmi simpatici i film cinematografici e alcuni tipi di testi, come romanzi... Il punto è che mi sento trascinar via dal mio stato "iniziale", spesso in modo che non mi piace. Non mi piace (non come anni fa) immedesimarmi in un'altra storia...sentirmi simile agli attori e vivere le scene. Con sentirmi simile intendo questo: quando ultimamento ho guardato film, inizialmente "mi difendevo", rifiutavo molte idee che venivano trasmesse. Come incazzarsi per una partita di calcio, provare vendetta per qualcosa di futile, e molte altre cose che io stesso sperimentavo continuamente tempo fa. Ma difendersi da questi "contatti", è vero che dà sollievo, perchè ti senti libero e non influenzato, ma è faticoso, e alla fine inizio a "lasciarmi possedere" e a vivere un'esperienza diversa dalla realtà (quella del film). Questo processo è a base del gradimento per ogni film (più ti "prende", meglio è)...ma a me fa schifo. Finito di vedere il film, basta, non voglio pensare come i personaggi, sentirmi come loro per tutta la giornata o per qualche altro giorno. Questo non è cosa riguardante solo i film...qualsasi esperienza nella vita può influenzare. Anche quando poche settimane fa ero rimasto a contatto con dei "tamaretti" per circa 2 ore....dopo per un po' mi son sentito ancora condizionato. Penso che molti provino una cosa simile, anche per i film, ma non la ritengono un problema (esattamente come me, tempo fa). Bhe, io ultimamente sì, molto. Lavoro molto per portarmi in uno stato di equilibrio e mi trovo trascinato e allontanato dalla Realtà. Ma molti sono abituati a vivere così, costantemente posseduti da qualcosa. Penso che si avrà una certa percezione del "problema" solo quando si esperimenta per un po' di tempo lo stato di relativo equilibrio.
Ultimamente ho visto "Inception". Per chi l'ha visto, lascio immaginare. Disastro. Ero un'altra persona (molti non se ne accorgevano, e io tempo fa non mi sarei posto il problema...ma queste differenze sottili di stato...sono enormi in realtà). Sapevo che era tutto falso e che era solo un film. Ma ero colpito emotivamente e profondamente. Ci son voluti giorni per tornare a sentirmi più libero.
Cosa simile mi accade (e accade a tutti) durante i sogni. Se ci si risveglia da un incubo o da alcuni sogni premonitori, si rimane influenzati per un po' di tempo. Preciso, che per me "lasciarsi toccare" mentalmente, emotivamente o "energeticamente" non è necessariamente negativo. Alcuni sogni e esperienze fanno stare meglio, come stare un po' di tempo in un posto con un'energia buona. Comunque, parlando di un incubo, una volta risvegliati, proviamo ancora paura e le stesse emozioni che provavamo nel sogno. Non basta "sapere" che si è ora svegli, e che era solo un incubo. Noi in quei momenti abbiamo perso il contatto con la Realtà, e il contatto con la realtà non si stabilisce mentalmente. Per cui non si gioca con queste cose, non ci si lascia influenzare così (non parlando di sogni, ma di "scelte" quotidiane di lasciarsi influenzare....ma è ovvio che si può lavorare anche sul proprio equilibrio interiore durante la giornata, per evitare sogni di questo tipo). Tanto per farvi capire, uno dei modi per ristablire il contatto con la Realtà, detto in modo molto semplice e schematico, è per esempio usare "intensamente" tutti i 5 sensi: toccare tutto ciò che è a portata di mano, annusare il suo odore, udire il suono generato, vederlo e contemplarlo. E nel frattempo domandarsi: perchè sono qui sul letto ora? Perchè sto facendo sta cosa? ecc. fino ad arrivare alla consapevolezza profonda (non solo mentale) che questa è la Realtà, e che prima era un sogno. Ma per farlo veramente, non bisogna eseguire questa cosa in modo dettato dalla Mente. Ma è un inizio di solito necessario.
Proprio poche ore fa ho avuto un sogno "strano"...e ho avuto un'altra di quelle brutte dormite che capitano quando povo a dormire di pomeriggio. Ero in camera da solo, e mi stavo rilassando perchè ultimamente avevo bisogno di farlo (ma ero sveglio e non avevo intenzione di dormire), poi entra mio fratello e tutto l'ambiente cambia. Addio tentativo di "allegerirsi" la Mente e l'Essere (quando sono debole, ho proprio bisogno di un ambiente adatto, perchè non riesco a difendermi da bene da un eventuale negatività esterna). E son rimasto sul letto per pensare cosa fare, ma avevo sonno e ho dormito. Spesso ho dormito in condizioni simili: costantemente circondato da energia "negativa": persone incazzate, bambini che vengono picchiati, persone che mi odiano che si muovono accanto a me. Casa mia è così, camera mia, inoltre, non è proprio "camera mia", condivisa con 2 fratelli, che con gli altri famigliari ci entrano quando vogliono e ci urlano e litigano quanto vogliono, e provare a dormire in queste condizioni è auto-lesionismo quasi. Non a caso 9 volte su 10 che ho dormito di pomeriggio, mi son sentito di merda, al risveglio. Di notte è meglio, c'è più silenzio e in maggior parte dormono. Anche se per 2 giorni ho dormito con solo una persona in camera (anzichè due) ed era molto meglio. In ogni caso, oggi mi sono svegliato condizionato da un sogno. Dopo vari passaggi, ora mi sento meglio. Forse dal mio scritto, si vede che non sono così tanto tranquillo e calmo.
La questione era se è normale che ultimamente abbia così paura di farmi influenzare, anche da cose ritenute banali, ma ora penso sia normale, e che per tanto tempo ero abituato a non pensarlo.
Credete che sia un caso che in molti posti cosiddetti "sacri" si stia malissimo?
E' fatto di proposito per gli stessi motivi di cui parlavo sopra.
Una persona ha bisogno di conforto spirituale. Va in uno di questi posti e l'apparenza gli "dice" che li la troverà e si convince (con la mente) che in effetti ha ricevuto conforto.
Chiesa? Moschea? Quindi non solo io ci trovo un ambiente palesemente e percepibilmente cattivo e contro-crescita.
Ma anche casa mia non scherza: quando sono fuori, voglio stare fuori più tempo possibile, e appena rientro è come venir investiti da una nube pesantissima.
Quasi mi viene da piangere pensando che ci sto vivendo dentro con persone così. E mi viene da piangere quando penso che ci siano anche i bambini...e non so se pensare a me o a loro. Spesso mi chiedo: cosa devo fare? Devo aiutare loro o aiutare me? E sento una pressione fortissima quando comprendo non riesco a fare bene entrambe le cose. E poi mi chiedo: e gli altri adulti? Anche loro hanno bisogno di aiuto. Che dire...
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FrancescaR ha scritto:
Invisibile, ti sembrerà strano ma non so ancora qual è la tua posizione.
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invisibile ha scritto:
FrancescaR ha scritto:
Invisibile, ti sembrerà strano ma non so ancora qual è la tua posizione.
Si che la sai
La libertà individuale ha un limite preciso: finisce quando danneggia l'altro.
Nessuno ha il diritto di decidere per l'altro senza il suo permesso, figuriamoci se ha il diritto di decidere se vive o se muore.
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Poi c'è tutto un lurido mercimonio intorno ai corpicini di questi minuscoli bimbi abortiti.
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Franco893 ha scritto:
Poi c'è tutto un lurido mercimonio intorno ai corpicini di questi minuscoli bimbi abortiti.
Ti dispiace elaborare?
Chi ha subito uno stupro ha il diritto di abortire o no?
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TheNecrons ha scritto: Sì, per il figlio non cambia niente (penso). La difficoltà sarà per la madre. Ma se supera questa difficoltà e accudisce il bambino con Amore, farà crescere un Essere "normale" e di tutto rispetto, la cui unica mancanza è la figura paterna. Molti hanno avuto mancanze nella Vita....anch'io ho avuto pochissima figura paterna (a dire il vero quasi nulla) ma per esempio Invisibile è la dimostrazione (insieme ad altri) la Natura ci dà gli strumenti per riparare i danni ricevuti.
Questo, potremmo dire, è "in teoria". Poi non so quanto è difficile per la donna accettare la situazione, requesito necessario per poter amare il figlio.
Non so neanche se l'idea "il seme dev'essere per forza dell'amato" sia una sovrastruttura o un bisogno reale. Se è una sovrastruttura, sappiamo tutti quanto possono sembrarci reali le sovrastrutture. Ma questo se.
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Non ha senso aggiungere la morte alla violenza. Che senso ha uccidere il figlio per il crimine di suo padre?
E magari tu saresti anche contrario alla pena di morte per il violentatore e vari serial killer ma non batteresti ciglio per la morte di un bambino innocente.
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Franco893 ha scritto:
Non ha senso aggiungere la morte alla violenza. Che senso ha uccidere il figlio per il crimine di suo padre?
Aspetta..chi era il papa che aveva detto questa minchiata? Ma certo, Karol Woytila, amicone dello ior, in occasione della campagna di stupri di massa ( propio come l'orda rossa su Berlino ) a danno delle donne bosniache durante la sanguinosa guerra di metà anni novanta.
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invisibile ha scritto: Franco, per favore...
Se vuoi discutere dell'aborto e contestare le opinioni altrui apri una discussione sull'argomento nel forum e continuate li.
Non è corretto dire ad un altro che "ha scritto una cazzata" dopo che ho chiesto di interrompere l'OT.
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Franco893 ha scritto: Ringraziano per il messaggio: TheNecrons
Bravo, ringrazia, che hai scritto una cazzata.
OT finito
continua su Radio Spada con la moderaizone di mangog *
*già bannato nell altro sito, a volte ritornano
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E' stato incredibile sperimentare quest'esperienza, con tutte le conseguenze ai vari livelli.
Bhe dico che nell'ultima decina di minuti mi sto muovendo in maniera particolare, che mi tocca a livelli molto diversi dell'Essere.
Manca il fatto che questo equlibrio tra "te e il mondo", a qualsiasi livello, deve esistere per tutto ciò che è manifesto e quindi solo lo Spirito ne è escluso.
Sempre dal punto di vista taoista-pratico, io mi dico sempre: ok, figata gli alieni, le quinte dimensioni-livelli o quello che ti pare. Vero o non vero? Bho :)
Preciso che vale per tutti i "livelli di esistenza", fisico, mentale e spirituale (energetico).
Per esempio li guardo in un certo modo, li porto in un certo posto (grazie ai bambini, piano piano sento che alcuni posti sono "migliori" di altri a livello di energia forse), li accarezzo in un certo modo o li parlo in un certo modo.
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Anch'io ho appena cambiato livello!
a parte deridere gratuitamente
un giovane e sensibile ragazzo che condivide le proprie esperienze in questo spazio?
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Li voglio impiccati.
pezzente
Esimio Pagliaccio
vatti a nascondere
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