Commuoviamoci.

Bana Alabed, la bambina di 7 anni che twitta da Aleppo "facendoci conoscere gli orrori della guerra in Siria" è stata nominata da Time Magazine una delle 25 persone più influenti dell'anno in internet.

Povera Bana, che si è trovata a fare da testimone delle "atrocità" di Assad, ma che per fortuna riesce a twittare in perfetto inglese dalla città sotto i bombardamenti, addirittura quando in tutto il suo quartiere viene a mancare la corrente elettrica! (La mamma di Bana, per giustificare questi exploit linguistici, ha spiegato che lei è una insegnante di inglese, e che spesso aiuta la figlia a scrivere i suoi tweet. Mentre il "miracolo tecnologico" delle trasmissioni durante il black-out di Aleppo è spiegato con il fatto che nella sua casa avrebbero addirittura i pannelli solari, per alimentare i telefoni cellulari ed i computer).

Ma questo all'opinione pubblica non interessa: Bana è l'eroina del giorno, ed è anche la bambina di 7 anni che lo scorso 7 aprile, subito dopo il bombardamento della base siriana da parte degli americani, ha avuto la prontezza di riflessi di twittare "I am a Syrian child who suffered under Bashar al Asad & Putin. I welcome Donald Trump action against the killers of my people. Putin and Bashar al Asad bombed my school, killed my friends & robbed my childhood. It's time to punish the killers of children in Syria."

Traduzione: "Io sono una bambina siriana che ha sofferto sotto Bashar al Asad e Putin. Ben venga l'azione di Donald Trump contro gli assassini del mio popolo. Putin e Bashar al Asad  hanno bombardato la mia scuola, hanno ucciso i miei amici e mi hanno derubato della mia infanzia. E' ora di punire gli assassini dei bambini siriani".

Trovatemi nel resto del mondo un solo bambino di sette anni che ragioni in questo modo, e ve lo pago un milione di dollari.

A tutto questo si aggiunga la notizia di oggi, nella quale gli Stati Uniti hanno detto di sapere che "la Siria ha in preparazione altri attacchi di tipo chimico contro il proprio popolo". Naturalmente, il sottinteso è che altri attacchi di questo tipo non verranno tollerati.

Cosa dite, alla fine ci toccherà intervenire in Siria perchè ce lo chiede Bana Alabed?

Massimo Mazzucco

Fonti: Time
Daily Sabah (Turchia)
Washington Post