Avevo già approfondito la questione del Morgellons qualche anno fa, e mi ero convinto che si trattasse di un problema reale (troppi casi simili sparsi in tutto il mondo, per non essere vero). Ma ieri ne ho avuto una testimonianza diretta, incontrando una persona afflitta da questa malattia.

Si tratta di una donna americana, amica di amici, che sta viaggiando per l'Italia ed è venuta a trovarmi.

La sua orripilante avventura è iniziata tre anni fa, quando fece un esame del sangue dal vivo [live blood test] per vedere se avesse particolari carenze alimentari. Il dottore che esaminò il suo sangue al microscopio saltò sulla sedia, dicendo "Ma lei ha dei nanobot nel sangue!" I nanobot sono l'ultima frontiera della nanotecnologia: delle microscopiche "creature artificiali", sperimentali, che dovrebbero un giorno svolgere svariate funzioni utili all'interno del nostro corpo.

La mia amica non si preoccupò più di tanto, un pò perchè non sapeva bene cosa fossero, e un pò perchè, rifacendo l'esame alcune settimane dopo, venne a sapere che i nanobot erano scomparsi.

Qualche tempo dopo però, passandosi una lozione per la pelle sul corpo, si ritrovò fra le mani degli strani filamenti scuri, che non erano peli corporei, nè certamente capelli.

Da allora si è resa conto che ogni tanto sente un certo fastidio in una qualunque zona del corpo, dalla quale poi spunta un lungo filamento, morbido e sottile, che si stacca e cade a terra. A volte invece non sente nulla di particolare, ma poi trova questi lunghi filamenti sul pavimento di casa propria. Può escludere con certezza che si tratti di capelli, perchè lei porta i capelli corti, ed inoltre vive da sola. Questi filamenti inoltre hanno una flessibilità più simile alla plastica che non ad un capello umano.

Altre volte le è capitato di vedere come dei flash improvvisi nel buio, per poi accorgersi che uno di questi filamenti le era spuntato vicino al bulbo oculare.

Stando attenta, ha imparato ad osservare il proprio corpo, e ha notato che alcune volte questi filamenti si "preparano" sotto la pelle per alcune ore, prima di uscire allo scoperto.

Altre volte invece escono senza preavviso, dal naso, dal petto, dalle braccia, dalle gambe, e sono di lunghezza variabile.

Una volta ha portato ad analizzare questi filamenti al microscopio, insieme ad alcuni dei suoi capelli (mi ha mostrato le fotografie): mentre i capelli mostrano un tronco unico ed opaco, i filamenti sconosciuti sono semitrasparenti. Ovvero, c'è un corpo esterno, trasparente, che mostra al proprio interno una specie di tubatura opaca. Come se si trattasse di un filo elettrico, ricoperto da una guaina semitrasparente.

Non serve dire che questa donna vive ormai nell'angoscia permanente. L'idea di avere qualcosa al proprio interno che non ti appartiene, che agisce in maniera indipendente dalla tua volontà, e la cui natura e finalità sono sconosciute, non può che rendere la tua vita un vero e proprio calvario.

Inoltre, non può nemmeno rivolgersi ad un medico, poichè la medicina ufficiale si rifiuta di riconoscere il Morgellons come malattia effettiva, e tende ad archiviare tutti i casi che si presentano come "disturbi psicosomatici".

La tragedia che vivono queste persone quindi è doppia: convivono con un nemico all'interno che non conoscono, e non possono rivolgersi a nessuno per farsi curare perchè l'esistenza di questo nemico viene negata dal resto del mondo.

Confesso che dopo averla incontrata non ho certo passato una delle notti più serene della mia vita.

Massimo Mazzucco