di Federico Giovannini [Fefochip]

Ieri mi è arrivato tra capo e collo un pensiero, una considerazione tanto semplice quanto importante ma, francamente, mai lontanamente considerata da me fino a questo momento.

Ero intento a vedere un filmato (1) sul macerato di ortica e sui suoi possibili usi agricoli. Spiegava di come sia possibile usare macerati di piante come antiparassitari e concimi naturali. Un agricoltore aveva una vigna senza parassiti e in perfetta salute solo attraverso l’equilibrio tra piante, insetti e prodotti naturali usati per concimare. A un tratto mi sono ricordato di un articolo (2) che avevo letto recentemente.

Riporto in particolare questi passi “Calcolare la massa di tutti i batteri terrestri è cosa molto ardua, comunque un autore, Tom Gold, ha calcolato che la sola massa dei batteri del sottosuolo è probabilmente equivalente a 2 x10^14 tonnellate, che corrisponde ad uno strato di circa 150 cm esteso su tutta la superficie delle terre emerse, una quantità di biomassa che sarebbe veramente superiore a quella della flora e della fauna esistenti in superficie.

Quello dei batteri è un incredibile mondo invisibile, ma fondamentale per la vita di tutti gli altri esseri viventi del Pianeta: la loro attività è determinante per lo svolgimento dei cicli biogeochimici, che rendono disponibili gli elementi nutritivi (azoto, carbonio, fosforo, zolfo) per le piante e quindi per garantire il nutrimento, attraverso la catena alimentare, anche a tutti gli animali”.

Alla stregua degli antibiotici che distruggono sì il patogeno ma insieme a lui buona parte del microbiota umano, sterminando ceppi meno resistenti ma fondamentali per la nostra  vita/salute, così i diserbanti, gli antiparassitari e i concimi chimici avvelenano il sottosuolo della terra uccidono e modificano per sempre i batteri della terra che sono altrettanto fondamentali per la fertilità della terra e di tutta la vita sul pianeta.

Chissà quali meccanismi complessi di interdipendeza reciproca ci sono sotto la superfice che determinano la fertilità di un terreno.

Siamo sempre stati focalizzati sugli inerti presenti nella terra per valutare la sua fertilità, ma non abbiamo mai considerato che una massa cosi imponente di batteri, come spiega l’articolo, non può certo essere indifferente, e anzi deve con ogni sicurezza essere fondamentale per la crescita delle piante in quel terreno.

Nuovamente l’uomo pecca di presunzione e pensa che per creare un buon antiparassitario basta limitarsi a testarne l’efficacia sul quel singolo parassita senza tenere in considerazione l’incredibile complessità biologica dei batteri della terra che con ogni certezza verranno influenzati da quel prodotto.

Come con le medicine moderne, ci si focalizza su un solo particolare trascurando l’immensità che non si tiene in considerazione, ancora una volta la visione parcellizzata di un problema crea problemi ancora più grandi del problema stesso.

1) https://www.youtube.com/watch?v=DVanwtya2JQ
2) http://www.labiolca.it/images/stories/docs/la-vita-dei-microbi-effervescienza94-febbraio-2017.pdf