Vi sono tre fatti recenti, che riguardano Israele, che risulta difficile non considerare in qualche modo collegati fra di loro.

Il primo è la nota risoluzione dell'Onu sui territori occupati, che ha posto un grosso freno al desiderio di Israele di continuare spudoratamente la colonizzazione della Palestina.

Il secondo è stato l'attentato dell'altro ieri di Gerusalemme, dove un camion guidato da un arabo ha travolto ucciso quattro militari israeliani. È stato lo stesso primo ministro Netanyahu a suggerire che l'assassino fosse un "simpatizzante dell'ISIS". Notiamo che questa è la prima volta in cui l'ISIS avrebbe colpito - il condizionale è d'obbligo - un bersaglio israeliano. Fino a ieri infatti, sembrava che l'unico vero nemico dell'ISIS fosse il "mondo cristiano occidentale". Da oggi invece - come riporta la Cnn - "Israele prenderà in considerazione la detenzione amministrativa contro chi sia sospettato di essere un simpatizzante al supporto dell'ISIS".

Il terzo fatto è una notizia che non ha avuto risalto sui media occidentali, ma che potrebbe diventare molto significativa se collegata alle prime due: Israele sta valutando se introdurre una nuova legge che garantisca una specie di "immunità preventiva" ai membri del loro esercito che uccidano dei palestinesi durante una qualunque operazione militare.

Secondo la stampa israeliana, con questa legge "un membro delle forze di sicurezza non avrà responsabilità criminali, e resterà immune da qualunque azione giudiziaria in seguito ad un'operazione che abbia o non abbia condotto, una azione che abbia commesso o non commesso, sia prima che durante e dopo una qualunque operazione delle forze di sicurezza".

In altre parole, si chiama "licenza di uccidere".

Nell'arco di sole due settimane quindi, siamo passati da un Israele impossibilitato a perseguire apertamente la colonizzazione dei territori occupati, ad un Israele che si riserva il diritto di mettere in prigione chiunque sia anche solo "sospettato" di simpatizzare per l'ISIS, e che intende garantire ai propri militari una immunità cieca e generalizzata nelle loro azioni contro i palestinesi.

Chissà se sarà tutto solo una coincidenza?

Massimo Mazzucco