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di Massimo Mazzucco

Ma lo sapevate, voi, di essere seduti su una vera e propria bomba a orologeria? Io quando ho saputo che ci sono cellule terroristiche in tutta Italia, all'inizio non ci volevo credere. Ma quando mi hanno detto che proprio da Milano partono i kamikaze che vanno a immolarsi in Iraq, ho fatto direttamente le valigie, ho preso moglie e figli, e sono scappato in una remota località del Cuneese (lì ci sono intere vallate di protestanti, isolate dal mondo, e i mussulmani non ci mettono piede. Alla peggio ci convertiremo.)

Una volta sistemata la famiglia, sono andato all’ edicola locale, per cercare di capire meglio. Lì però ho scoperto che ricevono solo due giornali: l’Unità, che mi hanno detto, "copre tutta la sinistra", e il Corriere, che copre tutto il resto. Li ho presi tutti e due, li ho messi uno accanto all’altro, e man mano che leggevo ci ho messo qualche appunto. Ecco quello che è venuto fuori: ...

... (i paragrafi degli articoli sono riordinati per far combaciare i passaggi, ma sono completi e non c’è nessun rischio di "fuori contesto").


L’UNITA’

Sei mandati di arresto per sgominare una cellula di Ansar Al Islam, che secondo gli investigatori avrebbe anche inviato alcuni kamikaze in Iraq.


CORRIERE

Una centrale per reclutare decine di kamikaze mandati poi a morire sul teatro iracheno. Cinque presunti terroristi, tra cui una donna, sono l’oggetto di altrettanti mandati di cattura emessi dalla Procura di Milano.


Cinque mandati, o sei? E i kamikaze: alcuni, o decine?

Ieri sono finiti in manette Mahdjoub Abderrazak, lo «sceicco», indicato come il capo dell'organizzazione, arrestato ad Amburgo con la collaborazione della polizia tedesca, Abdelaziz Bouyahia, fermato a Milano assieme a Jamal Housni, appena vent'anni ed una passione per l'estremismo islamico.


In Germania è caccia allo sceicco Abderrazak, figura di spicco del gruppo Al Tahwid, organizzazione vicino ad Al Qaeda e guidata da Abu Mussab Al Zarkawi.


E’ finito in manette, o lo stanno cacciando? E il capo chi è? Abdezarrak, o Abu Mussab Al Zarkawi?

In carcere invece si trovava già dal 22 novembre il tunisino Toumi Ali Ben Sassi, detto Ali.


Un sesto elemento, un tunisino, è stato bloccato poco prima della fuga.

Era in prigione da una settimana, o lo hanno bloccato prima della fuga?

Nell’ordinanza del gip Salvini viene invece esclusa la possibilità che gli uomini arrestati abbiano avuto un ruolo nelle stragi di Istanbul ed in quella di Nassirya, anche se potenzialmente non si può escludere che la cellula non avesse un progetto simile.


E ieri le autorità di Ankara, confermando quanto da noi anticipato, hanno accusato gli uomini di Al Zarkawi di avere avuto un ruolo negli ultimi attentati.


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Per fare questo la cellula avrebbe, come scrive Salvini, «procacciato documenti falsi», utili anche «a reclutare una pluralità di persone da inserire nell'associazione ed eventualmente da inviare in campi di addestramento ubicati principalmente in Iraq, di raccogliere finanziamenti necessari per il raggiungimento degli scopi dell'organizzazione, nonché di predisporre i mezzi necessari per l'attuazione del loro programma criminoso».





I terroristi non hanno problemi di denaro: dalle indagini emerge una pista che conduce all’Arabia Saudita. I fondi arrivano da questo Paese.


Raccolgono finanziamenti, anche se non hanno problemi di denaro?

Ce n'erano tante altre, ma quando ho letto (Corriere) che quelli di Milano "hanno individuato molti nordafricani disposti al martirio. Ne hanno finanziato i viaggi, hanno creato un sentiero della Jihad" mi sono dovuto fermare. A questo punto, infatti, devo rivedere da cima a fondo la mia posizione, anche perchè io ero straconvinto che i martiri iracheni – quelli che adesso si chiamano "kamikaze" – fossero gente del luogo, gente che non sopporta l’idea di vedersi in casa un esercito straniero. Un pò come i nostri partigiani, tanto per capirci. E invece no, sono tutti marocchini che vengono da qui. Sono sconvolto, non avevo capito proprio niente.

Oppure, non solo ci raccontano fregnacce dal mattino alla sera, ma quello che le passa al corriere non riesce nemmeno a mettersi d’accordo con quello che le passa all’Unita.

Ma in quel caso, il famoso dovere del giornalista di verificare le notizie che pubblica, dove è finito?

Massimo Mazzucco