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derivanti dalla tradizione ebraica, come la ricerca e l'accettazione della ricchezza derivante dalla convinzione di avere il favore del Signore.
"Giusto in termini di allocazione di risorse temporali, la religione non è molto efficiente. Ci sono molte più cose che potrei fare in una domenica mattina."
Questa è la sua posizione ufficiale, ma c'è ne può essere anche una "non ufficiale", ossia quella anticristica, del 666, i cui effetti li stiamo vedendo già in atto.
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Tonki ha scritto:
E' calvinismo più che ebraismo. E difatti il darwinismo sociale, l'assenza di comunità e solidarietà, il malthusianesimo che ossessiona Gates e altri come lui, derivano da questa idea ( coscia o meno )che dio abbia predestinato dalla nascita chi deve guidare l'umanità, punendo contemporaneamente gli altri. E che il pervenire nel mondo, l'"arrivare in alto insomma, o il nascerci, deleghi diritti sulle mandrie di uomini.
L'idea calvinista di fondo è che se sei povero, è giusto perché Dio l'ha voluto. Se sei ricco e puoi mandare le mandrie al massacro, lo stesso. Lo stesso vale che tu ti arrichisca dopo.
E suona come una rielaborazione pseudocristiana protestante della dottrina del karma orientale, senza specificare però da dove derivi di preciso l'elezione di dio. Nasci bhramano bene, nasci paria male. Ma telo meriti.
Credo che il Calvinismo sia affine all'ebraismo per quanto riguarda l'aspetto materiale della vita, cioè che se sei ricco, o lo diventi, significa che sei benedetto da Dio, quindi un predestinato.
Come infatti non pensare alla vicenda del 'vitello d'oro' raccontata nell'Esodo, o nelle narrazioni riguardanti i padri della religione ebraica, Abramo, Isacco e Giacobbe, i quali si racconta riuscissero ad accumulare greggi e armenti in grandi quantità come se tutto ciò fosse un bene ricevuto dall'alto. Ma a quel tempo vi erano delle ovvie motivazioni, primo perché Abramo e i suoi figli avrebbero dovuto accumulare ricchezza per poter adempiere il compito che signore voleva da loro, ossia quello di capostipiti della futura nazione d'Israele. Inoltre gli ebrei erano un popolo nomade abitante in zone pressoché desertiche e in cui si supponeva non fosse molto facile vivere.
E al di là delle intenzioni originarie di calvino, per dio naturamente si intende il padrone del mondo. Che come è noto, non è il Dio teologicamente inteso, che esista o non esista; ma quello che nelle massonerie chiamano apertamente il grande architetto, il demiurgo. Pertanto il culto del male e la prevaricazione sugli altri è scontata; è la norma. E' ammesso.
Non che la filosofia di certe frangie dell'ebraismo sia poi diversa. Li si arriva persino a considerare subumani i non ebrei molto spesso. Ma non bisogna chiudere gli occhi sui wasp anglosassoni che furono e sono della stessa pasta. E infatti nelle conventicole massoniche si trattano tra pari.
Invece io vedo sempre denunciare gli ebrei e basta.
Chi ha potere si occupa di esoterismo e crede nella spiritualità, è noto. Chi non ha potere non lo fa. E diciamocela anche tutta: non ha potere anche per questo. Per questo si spinge a credere al puro materialismo o a religioni inutili che brutalizzano l'uomo. Per questo si invita a deridere chi vede i simboli del grande architetto e di "satana" nei video musicali, nei films, nei palazzi delle elite, nelle feste private tra ricchi, nelle innaugurazioni dei trafori e delle grandi opere e così via.
Non sarebbe neppure necessario peraltro che un demiurgo cattivo esista; se chi ha potere agisce come se esistesse, gli effetti saranno i soliti. Pertanto si potrebbe anche rimanere atei e materialisti e allo stesso tempo denunciare i deliri delle elite. Ma qualcuno pensa che siccome sono elite, non possono credere a queste favole. E questo è l'errore totale: non ci credi tu, ed è già limitante; non credi che ci creda l'elite, e quindi le azioni e le manovre mondiali non ha alcun senso comprensibile.
Non sono un massone né un esoterista, però da ciò che si può apprendere, leggendo certe dichiarazioni rilasciate da ex massoni, molti appartenenti alle logge massoniche vi entrano solo con l'intento di ottenere favori e agevolazioni nel mondo del lavoro, o per questioni di prestigio e potere. Ed è indubbio che questi vi riescano, se si sta al gioco dei superiori. Altri vengono cooptati perché ai massoni fa molto comodo avere tra le proprie file uomini di un certo prestigio in qualsivoglia settore. Perciò credere che il 'demiurgo' esista - quello teorizzato da Platone - oppure far finta di crederci, per queste persone non fa alcuna differenza, se ciò è utile a perseguire i loro scopi. Io ovviamente non credo che esista tale entità, ma se comunque per demiurgo intendiamo il Creatore e non uno spirito malvagio che si interpone tra Dio e gli uomini, quello non può essere che il Dio in cui credono i Cristiani.
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