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L’enorme maggioranza di ciò che oggi ci spacciano per “scienza”, non è affatto scienza. Sono proprio i portavoce della scienza ad affermarlo: nel 2015, Richard Horton, Editore della prestigiosa rivista scientifica Lancet, dichiarava senza mezzi termini che una buona metà della ricerca medica è “nella migliore delle ipotesi inaffidabile e nella peggiore completamente falsa.” L’editore ha spiegato come le maggiori compagnie farmaceutiche falsificano o manipolano gli studi sulla sicurezza, tossicità ed efficacia dei farmaci sfruttando campioni troppo piccoli per avere validità statistica o assumendo laboratori e scienziati in evidente conflitto di interesse che favoriscono la casa farmaceutica per ottenere ulteriori finanziamenti. [1] Gli fa eco la Dottoressa Marcia Angell, Editrice ventennale dell’altrettanto prestigioso New England Medical Journal: “È semplicemente impossibile credere alla maggioranza della ricerca che viene pubblicata, o fidarsi del giudizio di famosi scienziati e autorevoli linee-guida della medicina. Questa è la spiacevole conclusione cui sono giunta in vent’anni come editore del New England Journal of Medicine.” [2] Ed ancora, il Dr. John Ioanidis, esperto a livello mondiale di ricerca medica che ha dedicato la sua carriera a combattere contro la “bad science”, alza l’asticella, affermando che “il 90% degli studi medici pubblicati su cui i dottori si basano è inaffidabile. Le case farmaceutiche selezionano in modo accurato gli studi da finanziare, ad esempio, perché comparino i loro prodotti con altri presenti sul mercato che sanno già risulteranno inferiori. Spesso sono le domande stesse ad essere fraudolente, non le risposte.” [3] Questo non bastasse, nel 2018 fa la rivista Nature pubblicava allegramente uno studio che includeva 1576 scienziati. Lo studio chiedeva di verificare la riproducibilità di studi scientifici pubblicati, propri e altrui. Oltre il 70% degli studi è risultato non riproducibile, e solo il 50% degli scienziati è stato in grado di riprodurre persino i propri stessi studi. [4]
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