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PS
La casa è già un caos?
Perché per conoscere qualcosa, lo "strumento che tocca" (noi) deve essere a posto, "calibrato" secondo la sua natura, altrimenti l'esperienza sarà in qualche misura distorta.
Le pratiche spirituali portano la persona in un "viaggio a ritroso in se stessi", permettendo di rivivere, consapevolmente questa volta, tutte le cause dei problemi che si hanno e così dando la possibilità di superarli consapevolmente e definitivamente.
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I sogni aiutano a capire quali problemi si hanno, e ci danno la possibilità di risolverli.
Se risolvi il problema nel sogno infatti, l'hai risolto definitivamente.
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Su questo non concordo.
Non è così "immediato", nel senso che può anche essere ma se non c'è la verifica "da svegli" non si può sapere se un dato problema è stato effettivamente risolto.
Mi sono lesionato il pollice sinistro, e quando mi hanno detto che era un problema di legamenti, tutto il mio braccio sinistro si paralizzò e diventò molto freddo, per la preoccupazione. Non ho fatto ricorso all'acqua calda, perchè sapevo che il problema era più un passaggio da "invisibile a fisico", che da "fisico a invisibile". E appena ho potuto, mi sono tranquillizzato, ho iniziato a non giudicare quanto accaduto, e ho scoperto che per natura dovevo comunque amare il mio braccio, la mia mano, le mie dite e via diacorrendo, nonostante la paura (quando ci preccupiamo ci perdiamo in pessimismi, non è proprio l'atto di "amare"), e cioè evitare di bloccare l'Energia in alcuni punti. Allora un flusso di Energia partito dal Cuore (vicino al punto in cui l'ho sentito bloccarsi) è tornato a scorrere ed è fluito nel mio braccio, poi nella mia mano, poi nelle mie dite, in ogni loro punto, e in 2 minuti era tornato caldo. Inoltre ho sentito anche una particolare movimentazione dell'Energia vicino al punto lesionato, e il dolore è diminuito.
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invisibile ha scritto: TheNec
Hai notato qualche effetto o cambiamento nel tuo stato, anche solo fisico, dopo aver fatto quei movimenti?
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TheNecrons ha scritto: La posizione iniziale apparentemente immobile, come nel video, è molto rigenerativa.
E' una posizione in cui, aggiustando la tua postura eretta (tramite le sensazioni e insieme alla respirazione), senti scivolare molti dei problemi interiori che ti avevano tenuto bloccata la schiena (e altri parti del Corpo) in posizioni scorrette.
Infatti dopo questi movimenti, ho sentito ancora di più come il mio Corpo conservasse e registrasse tutti i conflitti interiori che mi erano capitati. Ed erano distribuiti in maniera quasi spaventosa: punte dei piedi, piede stesso, caviglie, gambe, ginocchia, cosce....la pelle, i singoli muscoli, tendini e fasci delle parti citati..funzionavao tutti in modo errato. Per esempio, o erano spostati di qualche millemtro rispetto alla posizione più efficiente per quel tipo di postura (eretta e traqnuilla), oppure c'erano tensioni muscuolari non utili. Tutto questo dovuto a cause non direttamente legate al fisico stesso.
Insomma, il semplice aggiustare la posizione del tutto Corpo, grazie anche alla respirazione, mi ha fatto scivolare tutti questi problemi.
L'aggiustare la posizione delle gambe e delle ginocchie, accompagnarli nella posizione più corretta e più efficiente, mi ha fatto capire cose le teneva bloccate in quelle posizioni scomode (paure, confusione e altro), e ha fatto scivolare tali problemi. Tuttavia, non basta semplicemente cercare di aggiustare la posizione del Corpo usando la logica, l'ho fatto tante volte senza particolare effetto. Questa volta era diverso, perché era più una Meditazione (infatti ho nominato tanto la Respirazione). E per cui era un modo di agire molto più profondo (e quindi molto più chiaro) del ragionamento razionale.
Dopo di che, ho anche fatto un passo laterla rilassato e fluido per allargare leggermente i piedi. Mi ha liberato da un senso di "debolezza" che provavo. Mi ha fatto sentire più forte...ma meglio dire più libero. Mi ha fatto sentire, pronto ad "andare avanti".
Dopo di che, insieme ad un intenso e complicato lavoro di tutto il mio Corpo, ho iniziato ad alzare le mani lentamente, ma non era un semplice alzare le mani (come ho detto poco prima), c'era qualcosa che si stava movimentando grazie a questi movimenti del mio Corpo. Le ho alzate respirando profondamente ma in modo rilassato, e poi arrivato ad un certo punto ho sentito che il movimento era completato, e quindi le ho abbassate lentamente, espirando.
La sensazione, era di "riequilibrare" altre "cose" nel mio Essere
Poi il mio Corpo, come se si muovesse da solo (non proprio eh), ha iniziato a svolgere quei movimenti obliqui. E' una parte per me ancora difficile da spiegare: provavo perfezione, compattezza, stabilità. Ero perfetto e stabile in quel movimenti. E' la parte in cui la cosa si era fatto più intensa, e la mia Mente "mi è sfuggita dal guinzaglio". E il motivo, è che mai prima d'ora ho sentito Armonia e "collaborazione" in tutto il Corpo. Sentivo che i movimenti erano semplicemente perfetti. Ma cosa importante, durante questo "viaggio" (questi movimenti erano talmente intensi, che sembrava che il mio braccio che si muoveva come se stesse compiendo un viaggio),
Alcuni dei conflitti profondi in me, interferivano con i movimenti che mi sentivo naturalmente di fare. Qualcosa ostacolava la rotazione del busto, per esempio ma l'ho superato e sono riuscito a ruotarlo. Per cui questi "movimenti" mi hanno liberato da molte cose, e mi hanno fatto capire come devo realmente muovermi.
Mi sono interessato alle arti marziali ultimamente (un po' "tutti"), e inutile dire che dopo quella piccola esperienza ho capito molte cose. Il fatto che in tantissime discipline i calci (per esempio) si tirano allo stesso modo mi aveva incuriosito, o il fatto che tantissimi calciatori, pure allenati in posti diversi e in tempi di diversi, i diversi tipi di movimenti, li facessero sempre allo stesso modo "il passaggio corto al compagno che sta a 10m" lo fanno tutti allo stesso modo. Avevo concluso con la logica che il Corpo poteva muoversi solo in quel modo per un movimento efficiente, ma ora ho una piccola conferma diretta.
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Come già detto varie volte, ascoltando lo Spirito (o quel che è) si viene guidati nel fare tutto ciò che porta bene a noi e al Mondo. Ultmamente, ho "usato" questa cosa per risolvere questioni puramente fisiche, come i danni causati dall'andatura scomoda e prolungata, in bici. Tuttavia, una volta mentre cercavo di consapevolizzarmi di queste problematiche e di risolvere, mi sono trovato a fare movimenti nuovi per la mia Mente, ma che ho sentito che in qualche modo "li ho sempre saputi". Infatti, pur aver fatto una cosa "che non ho mai fatto prima", non ho provato nessuno stupore o meravilgia (sembrava una cosa che ho sempre fatto). Ma ad un certo punto mentre li eseguivo, la mia Mente ha parlato: "Cavolo! Ma sono esattamente i movimenti che hai visto fare in quel Tai Chi nei video di youtube", quindi ovviamente mi sono fermato.
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".senza nulla togliere alla sensazione di benessere che tu hai provato, non dubito della cosa, vorrei però far notare che tu già avevi visto quei movimenti, quei movimenti, e se li hai cercati su youtube probabilmente hai una certa curiosità riguardo questo "stile", pertanto è possibile anche supporre che ci sia a priori della tua esperienza una certa propensione verso il "credere" o ritenere quantomeno plausibili se non validi queste tecniche.
Molte cose che vediamo anche solo una volta vengono poi accantonate e messe latenti nella nostra mente, e in alcune situazioni anche in maniera inconscia la mente trova delle associazioni e le ripesca.
Per precisare non conosco il Tai Chi, e altre pratiche simili, e non ho mai approfondito la mia curiosità per aspetti di tipo spirituale, ma non nego assolutamente che vi possa essere un importante parte spirituale in noi, fondamentale e basilare per il nostro manifestarci nel complessivo.
Da ignorante sugli aspetti spirituali sono portato dalla mia esperienza a credere che suddette pratiche funzionino realmente ma potrebbero farlo attraverso un "inganno mentale" o meglio sarebbe a dire un "auto convincimento" e in questo modo riusciamo a far dare alla nostra mente il comando di liberare certe tensioni, a regolare i nostri nervi.
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P.K.89 ha scritto:
...Questo per dire che è una possibilità che non vi sia stato un riflesso di natura atavica e a priori dentro di te, ma da quel che hai detto esisteva una conoscenza ben più vicina.
Per precisare non conosco il Tai Chi, e altre pratiche simili, e non ho mai approfondito la mia curiosità per aspetti di tipo spirituale, ma non nego assolutamente che vi possa essere un importante parte spirituale in noi, fondamentale e basilare per il nostro manifestarci nel complessivo.
Per il momento mi sono concentrato più su un aspetto "meccanico" o fisico.
E il tuo caso mi pare possa rientrare perfettamente in questo ordine. Per quanto riguarda il benessere che comunque ne è derivato non ne dubito perchè sostengo che lo stato mentale, il comando della nostra mente liberare certe tensioni è senza ombra di dubbio una facoltà che ho osservato e di facile osservazione. Dopotutto come diceva anche invisibile il nostro cervello è a comando di tutto,
Da ignorante sugli aspetti spirituali sono portato dalla mia esperienza a credere che suddette pratiche funzionino realmente ma potrebbero farlo attraverso un "inganno mentale" o meglio sarebbe a dire un "auto convincimento" ..
La meditazione, in sostanza, quale sia la ragione che spinge ad eseguirla è fondamentale per tenere ben tarato il nostro corpo.
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@TheNecrons
Prima di commentare il tuo post vorrei farti una domanda:
Non ho capito che "pratica" stai facendo, perché parli di "tai Chi" tra virgolette, di arti marziali e di "libertà". Puoi spiegare in modo più concreto cosa stai praticando?
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TheNecrons ha scritto: Continuando su questa strada (per altre 4-5 settimane), molte cose sono cambiate in me. Perché chiaramente, una volta che scopri che il tuo Corpo può fare molte più cose di quello che pensavi prima...
Sono diventato molto più sicuro e stabile, e mi sentivo libero. Inoltre mi sentivo (che è la seconda cosa di cui voglio parlare) più "ampio", più "grande" ed ero sempre caldo, e sentivo che questo era legato alla sicurezza interiore. Io per anni, sono sempre stato molto suscittibile al freddo. Non c'è stata una giornata di inverno/autunno in cui avessi le mani gelate, e capitava anche d'estate. La cosa è migliorata negli ultimi 2 anni, ma di pochissimo. Invece quest'anno, è stato molto diverso. E' stata un'esperienza talmente nuova, che dopo pochi minuti (che ero fuori di mattina), mi sono detto: "aspetta un attimo! E' molto strano quello che sto sentendo". Era strano sentirsi "più ampio, più grande e caldo" in una giornata fredda. Ho compreso che la situazione a cui ero abituato, era il contrario: "sentirsi stretti, piccoli e freddi".
Inoltre questa nuova sensazione (di "grandezza" e calore) è legata anche al modo in cui affronto tutte le esperienze quotidiane. Quando inizio a sentirmi freddo (di solito dopo una situazione che mi ha offeso) mi sento anche insicuro, e inizio a svolgere male le cose. Di solito, risolvo la questione chiarendomi su quello che è veramente successo in quell'occasione, e risento il calore e l'energia tornare. Alla fine, non c'è nessun motivo per cui una persona debba sentirsi insicura.
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P.K.89 ha scritto: @invisibile
Avevo iniziato a scrivere una risposta, ma poi ho ritenuto non esser sufficientemente chiare ed esaustiva, appena ho un po più di tranquillità ritorno
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@TheNecrons
Io sono sempre più convinto che la tua sia una suggestione frutto di quel che hai letto quà e là.
Ma in ogni caso se funziona per te ...
Direi che non stai facendo Tai Chi, ma che hai preso degli elementi del Tai Chi per "sperimentarli a modo tuo".
La mia esperienza mi ha insegnato che questo tipo di pratica può andare bene per un po' di tempo, ma è sconsigliabile e questo per vari motivi.
Il principale sta in quello che ho detto a PK, ovvero che queste pratiche sono state create in quei "modi" e con quelle "regole" per dei motivi precisi, motivi che sono molto profondi, in quanto i Maestri conoscono chi è e come è fatto un essere umano.
Io avevo lo stesso identico problema e ci ho messo molti anni ad ottenere quello che tu hai ottenuto in così poco tempo. Ma tu parti avvantaggiato a causa delle minori "calcificazioni mentali" (cit l'orso) dovute alla tua giovane età.
Poi ci si "abitua" a quell'alterazione della propria Armonia (perché dobbiamo lavorare, sposarci, avere successo, insomma ci sono cose "molto più importanti" di cui occuparsi...) e quella condizione non si percepisce più.
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TheNecrons ha scritto: La mia esperienza mi ha insegnato che questo tipo di pratica può andare bene per un po' di tempo, ma è sconsigliabile e questo per vari motivi.
Il principale sta in quello che ho detto a PK, ovvero che queste pratiche sono state create in quei "modi" e con quelle "regole" per dei motivi precisi, motivi che sono molto profondi, in quanto i Maestri conoscono chi è e come è fatto un essere umano.
Personalmente, io ho pensato al fatto che non è proprio naturale usufruire delle capacità del Corpo per dedicarsi ad un tipo di movimento nello specifico per lungo tempo. Io posso prendere degli elementi del Tai Chi per essere più bravo a basket, a cantare, a ballare, a disegnare ecc. ecc. ma non penso sia corretto cercare di "adeguare" il Corpo a quei movimenti in particolare per troppo tempo. Un cantante, per dire, può aver superato molti blocchi legati all'uso della voce (imbarazzo di alzare la voce, incapacità di usare molti toni, cosa utile per esprimersi con più sicurezza ecc...insomma puoi capire qualcosa dello stato delle persone, anche dal modo in cui usano la propria voce). Ma non siamo fatti per "abituarci a cantare".
E' innegabile che con le arti marziali abbia imparato molte cose, ma non ho intenzione di continuare a focalizzarmi su di essi per troppo tempo.
E' naturale applicare i principi del Tai Chi nelle azioni di tutti i giorni, ma secondo me non bisogna avere troppo abitudini.
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invisibile ha scritto: Credo che tu stia mischiando un po' le cose.
Le arti marziali non sono Tai Chi, e su questo approvo quello che dici, ovvero che non è bene applicare in modo sistematico i principi del Tai Chi ad una qualsiasi attività, comprese le arti marziali.
Esiste un Tai Chi che è proprio una applicazione marziale, che si chiama Tai Chi Chuan (Taijichuan; "chuan" significa "pugno"), ma non è Tai Chi, il Tai Chi non è un arte marziale.
Il Tai Chi è, in un certo senso, moto "particolare" e non è corretto considerarlo come il cantare e nemmeno come un arte marziale.
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TheNecrons ha scritto: Io non ritengo che "fare arti marziali" sia fare Tai Chi.
Io penso che il Tai Chi (come pratica), "avvicinando" la persona al suo Corpo e a quello che è veramente, non può che influenzare anche tutte le pratiche a venire.
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Credo che tu stia mischiando un po' le cose.
Le arti marziali non sono Tai Chi, e su questo approvo quello che dici, ovvero che non è bene applicare in modo sistematico i principi del Tai Chi ad una qualsiasi attività, comprese le arti marziali.
Esiste un Tai Chi che è proprio una applicazione marziale, che si chiama Tai Chi Chuan (Taijichuan; "chuan" significa "pugno"), ma non è Tai Chi, il Tai Chi non è un arte marziale.
Il Tai Chi è, in un certo senso, moto "particolare" e non è corretto considerarlo come il cantare e nemmeno come un arte marziale.
Le forme del Tai Chi, quelle genuine create da veri Maestri, sono manifestazioni "dirette" dello Spirito e quindi sono perfettamente in Armonia.
Se praticate seguendo le "regole", non possono in nessun modo creare problemi al corpo,alla mente ed allo Spirito, mai ed in nessun caso.
Sono come il volo degli uccelli od il tuo passeggiare senza sforzarti, puoi farle sempre e senza timore alcuno.
Così come il corpo è perfetto, anche queste forme lo sono perché come ho detto, tengono conto di tutto ciò che siamo e non sono mai innaturali in nessuna delle loro parti o aspetti.
Al contrario, proprio perché sono fatte perfettamente a misura d'uomo, ri-portano la persona alla perfezione dell'Armonia e sono anche uno strumento di conoscenza, di se stessi e del mondo, fisico, mentale e spirituale.
Per quello le definisco "straordinarie", perché sono perfette in tutti i sensi.
E sono molto profonde, sono infinite.
Sempre uguali e sempre diverse, proprio perché il mondo è in perenne divenire ed una pratica onesta e genuina, una pratica della realtà come è il Tai Chi. non può che essere anch'essa così.
Quello che vedi con i tuoi occhi, nei filmati ma anche "dal vivo", non è nulla.
Non è possibile che il Tai Chi diventi una "abitudine", è letteralmente impossibile, perché i Maestri hanno inserito certe "cose" in queste forme che rendono tale "abitudine di abituarsi" impossibile da fare nel Tai Chi.
Se una persona lo fa, semplicemente non funziona più e ben presto arriva anche a dimenticare la forma.
Il Tai Chi "se ne va".
Tutto ha il "suo" Spirito, anche il Tai Chi.
A me è successo più volte nei primi anni di dimenticarmi certe mosse, così come a molte persone che conosco, proprio perché cercavo di "capire", di "memorizzare" le mosse.
Le mosse del Tai Chi non si possono memorizzare, è impossibile, se lo si vuole praticare nel modo giusto.
Se si memorizzano diventa rigido e ben presto l'interesse svanisce e con lui la conoscenza della forma.
Lo so che sembra assurdo, per le nostre menti, in fondo sono solo dei semplici movimenti in sequenza.
Non lo sono, sono molto di più, sono una meditazione in movimento e quindi uno strumento di conoscenza della realtà, realtà che è sempre mutevole.
Ballerini professionisti non riescono a fare questi movimenti e hanno spesso molte difficoltà ad impararli.
Certi arrivano a piangere per il fatto che non capiscono come è possibile che dei movimenti così semplici, per loro che "sanno come è fatto un corpo", risultano impossibili da "memorizzare".
Chi di loro ha avuto il coraggio di smettere di cercare di controllare con la mente quei movimenti li ha imparati, e anche bene.
Chi non ha avuto quel coraggio ha smesso, perché la realtà era troppo difficile da accettare visto che metteva in crisi la loro visione di cosa è e come funziona un corpo (e anni di duro lavoro).
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invisibile ha scritto: Mi è venuto da pensare che nessun indiano d'america o nessun nomade mongolo è mai morto per un terremoto.
In definitiva è solo il nostro desiderio di 'sicurezza' ed il tentativo di ''fissare'' ciò che è in divenire, ovvero tutto ciò che esiste, che danno si che ci mettiamo in pericolo da soli... come degli scemi in fondo...
Questo richiama il discorso su come siamo, esseri delicatissimi e fragilissimi, e per dei tali esseri vivere con le pietre sopra la testa e sotto i piedi, ''sospesi'' a varie altezze, magari in una regione sismica, non è il massimo della genialità...
Eppure a causa di questo desiderio di 'sicurezza' e di 'controllo', ci mettiamo in queste situazioni paradossali e la cosa viene considerata normale...
Tutto questo mi ha fatto riflettere molto e secondo me denota una mancanza di contatto con la realtà molto diffusa e in qualche modo sorprendente, perché basterebbe avere i tetti di canne e paglia per non vivere più questi drammi.
invisibile ha scritto: Per riassumere:
il Tai Chi non è un arte marziale, è una Meditazione in movimento.
E' uno strumento di conoscenza, di se stessi e del Tao, qundi di tutto ciò che esiste, compreso il Nulla.
E' anche una pratica curativa, del corpo della mente e dello Spirito, in quanto Meditazione e quindi una pratica che porta a ritrovare l'Armonia.
Essendo "la somma Arte", in quanto totamente vera, autentica e per cui perfettamente funzionale, i suoi principi sono stati presi ed applicati alle tecniche di combattimento in quanto efficaci sempre ed in ogni caso.
Personalmente considero le arti marziali "!inferiori" al Tai Chi, perché se devi applicare tali realtà universali e spirituali ad una cosa come combattere, significa che hai commesso un qualche errore.
L'Uomo è fatto per ben altro, non è fatto per combattere.
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...con delle persone che sappiano affrontare un discorso senza sentirsi offesi, senza passare alle mani, se li dici che hanno sbagliato.
Poi ci sono stati dei problemi, dei problemi che avrei potuto risolvere sul momento, ma che ho tralasciato, da bambino. Non mi sono preso le mie responsabilità.
...non mi sentivo "estraneo", "abbandonato dalla Vita" come adesso...
Ho interotto la pratica del Tai Chi, mi dicevo "non è il momento di praticare Tai Chi ora, quando starò meglio lo farò...
...non voglio che il Tai Chi diventi il mio "rifugio"...
Però, vaffanculo, ora mi do una svegliata.
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L'unica cosa che mi sento di dirti è che le difficoltà fanno parte della vita, anzi è proprio grazie ad esse che siamo stimolati a crescere e quindi l'importante è come le si vivono.
E' importante accettare, il che non significa subire passivamente qualsiasi cosa.
Ma reagire con la forza alle difficoltà, con qualsiasi tipo di forza, raramente è la soluzione efficace, questo semplicemente per come siamo fatti: fragili, deboli, sensibili e quindi l'uso della forza serve solo in casi di reale emergenza.
La nostra qualità più straordinaria è l'agilità, l'abilità, che non ci danneggia mai e che ha sempre la maggiore efficacia possibile.
Questo, non per una filosofia o per una visione della vita (etica, morale etc.) è "imperdonabile".
Se tu fossi un mio allievo di Tai Chi, ti direi che questo è un serio errore, perché se lo pratichi lo devi fare a prescindere dal tuo stato.
Non importa come stai, importa cosa fai e perché lo fai.
Non deve diventarlo, altrimenti fa molto male.
Le pratiche spirituali non vanno usate per "sentirsi meglio", ma per essere meglio.
Anzi, per "essere meglio" spesso bisogna passare per delle fasi in cui ci si sente "peggio".
Se l'albero è cresciuto storto, nel raddrizzarsi in certe fasi soffrirà. E' normale.
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Mi sono poi chiesto, quindi per alcuni la Vita è facile, mentre per altri è difficile?
Quindi mi stai dicendo che è possibile affrontare tutto questo senza venirne dover puntualmente reagire?
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