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Marauder ha scritto: Come ripetuto più volte in entrambe le discussioni, il problema Delle varie ipotesi di terrapiatta è che esse stesse sono in contrasto con altre ipotesi offerte per affrontare una situazione: questo video, nella miglior tradizione della terrapiatta, coglie esattamente in quel segno.
Sei d'accordo Zak?
Non sono affatto d'accordo con questa tua analisi.in un periodo di evidente fermento, con la ricerca quasi sempre affidata a singoli soggetti, e metodi di ricerca, quindi, personali e indipendenti (spesso col solo Youtube a fare da "Nave Scuola"), e, per di più, senza il supporto di un'organizzazione capace di concentrare sforzi e risultati (la "Flat Earth Society" è poco più di un Rotary Club), non potrebbe che essere così
Marauder ha scritto: Non c'è nessun male, se non il fatto che accantona senza problemi quelle parti che contraddicono l'ipotesi stessa fatta dall'autore.
Prendi il bloop e il movimento del puntino, con variazione di movimento e sdoppiamento (ottico) dato dall' "emisfero di visibilità": se fosse così dovrebbe accadere anche al sole ogni volta che si trova al limite di suddetto emisfero rispetto all'osservatore, ma non accade.
È su questo che vorrei sapere se sei d'accordo, su questo specifico punto che mette in contraddizione l'ipotesi dell'autore con i semplici fatti osservabili - anche dall'autore.
Abbiamo una smentita solida contro un'ipotesi debole.
Non servono nemmeno le altre sottoteorie in questo caso per fornire una smentita: quell'ipotesi si smentisce da sola con la semplice osservazione dei fatti reali.
Quindi: sei d'accordo con questa analisi? Se no, perché?
Grazie
(Figurati per il video, vanno guardati con attenzione se se ne vuole discutere :) )
Marauder ha scritto:
Perché io ho notato una banalità, non so se a te sia sfuggita; egli sostiene che si vede limitatamente a quell'emisfero di cui dà una prova pratica appoggiando il cristallo/vetro sulle stampe: ti sembra corretto?
Nel suo schema egli disegna l'osservatore all'interno dell'emisfero di visibilità ma poi per dar prova -male- del suo schema pone l'osservazione all'esterno e guarda dentro. Esattamente il contrario di quello che ha disegnato: come valuti questo metodo di procedere e anche il fatto che questa ipotesi sia stata largamente e benevolmente accolta dalla comunità dei terrapiattisti.
Come minimo si può evidenziare una certa superficialità, e sono buono e di manica larga nell'esprimere questo giudizio, giudizio basato sull'analisi di quanto proposto.
Plinio ha scritto: E' sicuramente una teoria affascinante, ma davvero difficile da sostenere.
Ho chiesto in diversi forum come fossero possibili le eclissi di Luna in una terra piatta e una delle spiegazioni è stata che la Luna non riflette la luce del Sole ma emette una luce propria, illuminandosi alternativamente (fasi lunari) e spegnendosi (eclissi).
Questa risposta offende l'intelligenza di chiunque la legga.
Nel modello proposto, il cielo australe non sarebbe lo sdoppiamento del cielo boreale, bensì la quota parte di cielo visibile dall'emisfero australe, che l'effetto di rifrazione prodotto dalla cupola (più ancora, dalla densità del medium in essa contenuto), unitamente al movimento della stessa, restituiscono alla percezione di chi osserva, in forma di moto di rotazione in senso orario della volta celeste intorno a Sigma Octantis. Per questo, le stelle visibili sono diverse nei due emisferi. Nell'emisfero boreale, la (percezione della) rotazione è in senso antiorario, intorno a Polaris.FranZeta ha scritto: Eccoci ancora qui...boh, non so bene a parlare di cosa, se ho capito giusto il nuovo elemento sarebbe questo: il cielo australe è in realtà il prodotto di uno sdoppiamento del cielo boreale, via rifrazione della cupola che tutto copre. Sorvolando sullo sdoppiamento solare (a quale latitudine esattamente si dovrebbe verificare? All'equatore? Io ci sono stato ma questo fenomeno non l'ho mai osservato, e se si deve verificare si deve verificare sempre...), mi sembra fin troppo evidente che le stelle australi sono proprio diverse da quelle che vediamo noi, quindi questo "modello" è un tantino contro l'esperienza. Ma, come diceva quello, l'esperienza ha torto.
Descrizione quasi da manuale delle aurore polari...FranZeta ha scritto:
Dunque volendo lo stesso perseverare su questa linea di pensiero, faccio notare un altro problemuccio. Questo:
Osservando gli anelli all'estremità della lente si vede chiaramente un alone arcobaleno che li circonda. Questo perchè ogni colore che compone la luce bianca ha un diverso indice di rifrazione, è la nota esperienza del prisma di Newton, o se preferite la celeberrima copertina dei Pink Floyd:
Dove il più o meno dipende da quanto è forte questa rifrazione. Anche qui mi pare che l'esperienza si ostini a remare contro. Infine vorrei far notare che il polo sud celeste, seguendo l'esperienza della lente, non sta per niente a sud, anzi, direi che può essere da qualsiasi parte tranne che a sud (che sarebbe il bordo più vicino).
Che la curvatura terrestre su 3800 metri di distanza non è apprezzabile e che quella misurazione non è al mm ma ha un giusto livello di approssimazione.Ditemi cosa ne pensate.
ZakMCkracken ha scritto: io, ad esempio, sono del tutto convinto che la Terra sia ferma; tuttavia, sulla forma qualche dubbio in più, sinceramente, ce l'ho (sebbene sia propenso ad accogliere la versione comunemente proposta - Terra Rotonda con il Polo Nord al centro -)
matrizoo ha scritto:
ZakMCkracken ha scritto: io, ad esempio, sono del tutto convinto che la Terra sia ferma; tuttavia, sulla forma qualche dubbio in più, sinceramente, ce l'ho (sebbene sia propenso ad accogliere la versione comunemente proposta - Terra Rotonda con il Polo Nord al centro -)
affascinante.
ma hai qualche idea sui motivi che spingono la scienza a tenerci nascosta questa verità?
ZakMCkracken ha scritto:
matrizoo ha scritto:
ZakMCkracken ha scritto: io, ad esempio, sono del tutto convinto che la Terra sia ferma; tuttavia, sulla forma qualche dubbio in più, sinceramente, ce l'ho (sebbene sia propenso ad accogliere la versione comunemente proposta - Terra Rotonda con il Polo Nord al centro -)
affascinante.
ma hai qualche idea sui motivi che spingono la scienza a tenerci nascosta questa verità?
Sì, un'idea ce l'ho.
Prendo in prestito le parole dedicate al grande Giovanni Paneroni (astronomo dilettante, sostenitore della teoria geocentrica) dal suo amico, l'altrettanto grande Indro Montanelli:
"...
Nessuno sospettava che questo povero manovale semi-analfabeta restituiva alla Terra la dignità di centro dell’Universo che Copernico e Galileo, col loro sistema, le avevano tolto, degradandola al rango di una povera scheggia persa nella periferia dell’Infinito col suo Signore, l’Uomo, ridotto a un puro incidente biologico destinato a incenerirsi con essa.
...".
matrizoo ha scritto:
affascinante.
ma hai qualche idea sui motivi che spingono la scienza a tenerci nascosta questa verità?
Bene, ma allora che c'azzecca l'esperimento della lente, che non fa altro che sdoppiare il centro delle circonferenze concentriche, ovverosia Polaris?ZakMCkracken ha scritto: Nel modello proposto, il cielo australe non sarebbe lo sdoppiamento del cielo boreale, bensì la quota parte di cielo visibile dall'emisfero australe, che l'effetto di rifrazione prodotto dalla cupola (più ancora, dalla densità del medium in essa contenuto), unitamente al movimento della stessa, restituiscono alla percezione di chi osserva, in forma di moto di rotazione in senso orario della volta celeste intorno a Sigma Octantis. Per questo, le stelle visibili sono diverse nei due emisferi. Nell'emisfero boreale, la (percezione della) rotazione è in senso antiorario, intorno a Polaris.
Mah, prima di parlare di aurore polari, risolviamo la questione contingente: perchè un abitante di Buenos Aires non vede nessuno spettro di diffrazione degli astri celesti meridionali?Descrizione quasi da manuale delle aurore polari...
Il solito video di supporto...
Effettivamente, dal filmato linkato il puntamento non si evince bene. Ricordo di aver visto la versione estesa dello stesso video, dove il contesto era decisamente più apprezzabile, ma... l'ho cercato in lungo e in largo, senza successo...Marauder ha scritto: Si Zak, vedo anch'io le stesse cose, ma non mi è chiaro quale punto della mappa stia puntando la sfera: la stella polare o altro?
Perché la deformazione ottica puntata sulla stella polare dovrebbe far vedere la rotazione attorno a Polaris, giusto? Non capisco quindi quale zona della mappa fa apparire i due movimenti orario e antiorario.
Se l'osservatore si trova al centro della cupola dovrebbe vedere il movimento del bloop alle estremità, anche se fosse al polo nord, e vedere un cielo che ruota in due direzioni opposte, ma così non è. Questo nel caso il vetro rappresenti sempre l'emisfero che limita la visibilità e non tutto quello che c'è sotto la cupola.
Se invece quel vetro rappresenta tutta la cupola, a differenza del primissimo che hai postato, in quale posizione va posto affinché sia possibile vedere la rotazione circolare attorno a Polaris?
Spero di aver spiegato in modo sufficientemente chiaro.
È davvero un'ottima idea. La implementerò sicuramente nelle future sperimentazioni. Grazie!FranZeta ha scritto: ...
(Suggerimento: usare una stampa colorata al posto di quella in bianco e nero del video aiuterebbe a capire quale circonferenza diventa quale curva...)
...
FranZeta ha scritto:
...
Osservando gli anelli all'estremità della lente si vede chiaramente un alone arcobaleno che li circonda. Questo perchè ogni colore che compone la luce bianca ha un diverso indice di rifrazione, è la nota esperienza del prisma di Newton, o se preferite la celeberrima copertina dei Pink Floyd:
Per avere risultati apprezzabili occorrerebbe un'emisfera di dimensioni superiori; il diametro della mia è di soli dieci centimetri. Un altro problema è individuare il corretto rapporto dimensionale tra la lente e il "firmamento" (il disegno, nel caso del primo video)... per evidenziare quello che te giustamente definisci limite di visibilità (arbitrario). Tuttavia, compatibilmente con il tempo a disposizione, farò del mio meglio per replicare i setup già osservati, e documentarne gli esiti in questa sede...Marauder ha scritto: Zak, visto che tu sei già in possesso della emisfera potresti fare un paio di prove e postare i risultati, se ti va. Non preoccparti della qualità: se il risultato è chiaro non serve perfezione.
Ciao
Marauder ha scritto: Zak, permettimi una domanda che ti faccio solo perché tu introduci considerazioni nuove, non affrontate in precedenza neanche nell'altro thread, e che quindi potrebbero essere fraintese o portare a ragionamenti basati su premesse errate.
Secondo quanto letto e visto in giro sulla terrapiatta ci sarebbe un cupolone e le stelle che vediamo sarebbero posizionate sulla sua superficie interna: quanto descritto è valido anche nello schema che stiamo discutendo?
Grazie