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Io provo a mettermi nei panni di uno dell'epoca.Tonki ha scritto: Chi delinque o fa del male, deve essere punito dalla legge, non dai Cristiani, meno che mai da Gesu all'epoca. D'altro canto non si capisce quale sia il guadagno materiale di dire ai suoi di lasciarsi sterminare e derubare. Non mi risulta fosse una setta autolesionistica. Ma sono sicuro che ci si possano trovare altri secondi fini, se andiamo a cercarli.
Dice chiaramente: "se uno ti percuote... ", "chi ti vuol chiamare in giudizio... ", "se uno ti costringerà... ", "Da' a chi ti domanda"non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; 40 e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41 E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 42 Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
... 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori
In ogni caso, ripeto, se non si muove nulla dentro e lascia sterili in quel modo, significa che il vangelo non è un testo sacro, per te. E va bene.
Ammetto di non averci capito nulla.E perdonami, ma nel passo della Gita, per curiosità, cosa ci vedi?
Leggendo questi versetti mi viene in mente solo una cosa.
Prima la legge era "Occhio per occhio e dente per dente", e poteva avere un senso.
Se qualcuno è colpevole p.es . del furto di una capra, è condannato a risarcire il valore della capra.
Se qualcuno uccide un altro, deve essere messo a morte.
A reato corrisponde una pena uguale.
Ma dalle parole di Gesù (perché sono le sue, vero?) se ne deduce che qualunque cosa ti facciano, tu non ti ribellare. Subisci e stai zitto.
In questo modo chi non segue le parole di Gesù, ovvero colui che delinque, è sicuro che non avrà ritorsioni.
Poi ognuno la pensi un po' come vuole, ma a me sembra una bella paraculata.
il significato è piuttosto chiaro: subisci e non opporti.
12. L'arresto delle modificazioni della mente si raggiunge con una pratica continua e con il distacco dalle passioni.13. La pratica consiste nell'esercitarsi con costanza al fine di raggiungere la quiete.14. La pratica diventa una realtà acquisita solo dopo un esercizio lungo, ininterrotto e compiuto conprofonda dedizione. [...]
30. Gli impedimenti di una mente distratta sono: malattia, apatia, dubbio, negligenza, indolenza,sensualità, delusione, impotenza nel conseguire uno stato di realizzazione e instabilità nell'immergersi in essa, allorché, la si raggiunga.31. I sintomi di questi fattori di distrazione sono: angoscia, disperazione, instabilità e irregolarità del respiro. [...]. 33. La mente diviene quieta coltivando un atteggiamento di amicizia, di compassione per i sofferenti, di equanimità verso felicità e dolore, virtù e vizio.34. La mente si acquieta anche con il controllo dell'ispirazione e la successiva ritenzione dei respiro,o prana. [...]Autocontrollo, è il primo passo dello yoga, e si compone dei cinque voti seguenti: nonviolenza (ahimsa), veridicità (satya), onestà (asteya), continenza (brahmacharya), e non possessività(aparigraha)
1 Dharana, o concentrazione, è il fissarsi della mente sull'oggetto su cui si medita.2. Dhyana è l'ininterrotta fissità della mente sull'oggetto.3. Samadhi si ha allorché, la mente si unisce all'oggetto.4. Questi tre, applicati insieme - dharana, dhyana e samadhi - formano samyama, o equilibrio, che siconsegue allorché, scompaiono soggetto e oggetto.
[...]
30. Praticando samyama sull'ombelico, si consegue la conoscenza sulla costituzione dei corpo. 31. Praticando samyama sulla gola, si ottiene l'arresto delle sensazioni di fame e di sete.32. Praticando samyama sul nervo chiamato kurma-nadhi, lo yogin realizza l'assoluta immobilità.33. Praticando samyama sulla luce sotto la corona dei capo, si acquista la capacità di entrare in contatto con tutti gli esseri perfetti.
[...]
40. Soggiogando il soffio vitale, o udana, lo yogin è in grado di levitare e di passare senza contatto sull'acqua, il fango, le spine, eccetera.41. Soggiogando il soffio equilibrante, o samana, lo yogin è in grado di provocare il fulgure luminoso.42. Praticando samyama sulla relazione che esiste tra l'organo dell'udito e l'etere, diviene possibile un udito soprannaturale.43. Praticando samyama sulla relazione che esiste tra il corpo e l'etere, e al tempo stesso identificandosi con oggetti leggeri,come fiocchii di cotone, lo yogin è in grado di attraversare lospazio.
LA LEGGE E' VENUTA PER MEZZO DI MOSE',LA GRAZIA E LA VERITA' SONO VENUTE PER MEZZO DI GESU' CRISTO.
Ma devi tenere a mente che sono traduzioni, che spesso, specialmente per i testi antichi, sono frutto di manipolazione.
Ti do ragione a prescindere, ma bisognerebbe leggere (e capire) tutto il contesto, cose che io non so fare.
Gia quello che hai citato per me è come cinese.
Tonki ha scritto:
Ma devi tenere a mente che sono traduzioni, che spesso, specialmente per i testi antichi, sono frutto di manipolazione.
Ti do ragione a prescindere, ma bisognerebbe leggere (e capire) tutto il contesto, cose che io non so fare.
Gia quello che hai citato per me è come cinese.
Vale per tutto però. Se supponiamo sia tutto manipolato, qualunque materiale diventa inutilizzabile. E salta il gioco "facciamo finta che", o qualunque genere di comparazione tra culture antiche.
In primis c'è da dire che quando l' OCCHIO PER OCCHIO fu dato,si era nel ''periodo'' cosiddetto della LEGGE MOSAICA,infatti sta scritto nel vangelo di giovanni :
LA LEGGE E' VENUTA PER MEZZO DI MOSE',LA GRAZIA E LA VERITA' SONO VENUTE PER MEZZO DI GESU' CRISTO.
Ora :
LA LEGGE,lo dice la parola stessa,è la legalità (nuda e cruda) che bisogna/si deve rispettare,pena :LA SANZIONE per il TRASGRESSORE......
LA GRAZIA,lo dice la parola stessa,è ,invece, un atto unilaterale e gratuito che condona tutte le trasgressioni commesse ai TRASGRESSORI.....indipendentemente dal fatto che la loro trasgressione sia UNA sola o CENTOMILA.....
Chiaramente una GRAZIA per essere definita tale deve essere : ACCETTATA.
Lo spirito del Signore è sopra di me,perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri,mi ha inviato per annunciare liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi;per rimettere in libertà gli oppressi,PER PRO-CLA-MA-RE L' ANNO DI GRA-ZIA del SIGNORE,il GIORNO DELLA VEN-DET-TA del NOSTRO DIO.
Dei farisei si avvicinarono e gli dissero : E' lecito mandare via la propria moglie per un motivo qualsiasi? (LEGGE MOSAICA--LIBELLO DEL RIPUDIO)
ed egli rispose :Non avete letto che il Creatore,da principio,li creò maschio e femmina e disse : Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.Cosi non sono più 2 ma una sola carne;quello dunque che DIO ha unito ,l'uomo non lo separi.Essi gli dissero :
COME MAI MOSE' (LEGGE) COMANDO' DI DARLE UN LIBELLO DI RIPUDIO E DI MANDARLA VIA?
Egli disse loro : FU PER LA DUREZZA DEI VOSTRI CUORI CHE MOSE' VI PERMISE DI MANDARE VIA LE VOSTRE MOGLI MA DA PRINCIPIO NON ERA COSI.
tommy77 ha scritto: Buongiorno Charli,buongiorno Tonki,buon martedi a voi e fam.
Ci mancherebbe,lungi da me usare ''autorità'' nei vostri confronti,specie di 2 utenti come voi : gentili,maturi e rispettosi delle opinioni altrui.
E' solo che non vorrei la ''deriva'' della discussione verso non so quali meglio identificati ''lidi''.
Tutto qui.
Piuttosto Charli,ma poi l'hai visto il video in 3 parti?
E per quanto riguarda le risposte che t'ho dato,che ne pensi?
Grazie del tuo apporto
Una serena giornata
T77
haam et elohim
yam hammidbar de rek
wahamusim sup
Quello che nella bibbia ebraica è chiamato Yam Sup (o Yam Suf), è stato tradotto nella bibbia in greco come Mar Rosso, ma in realtà in ebraico significa mare di canne, ovvero un canneto..
Tommy77 ha scritto: E dopotutto,se vai a leggere,tutto il Mar Rosso è pieno di giunchi e canneti.Oggi lo chiamano Mar Rosso per via dell'alga che colora le acque.Una volta era molto + in voga il Mar di Giunco o di Canna.
Mare di Giunco
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mare di Giunco (o "dei Giunchi" o "della Giuncaia", o "di canne") è la traduzione letterale del termine ebraico Yam-Suf, indicante il mare attraversato dal popolo ebraico uscendo dall'Egitto durante l'Esodo (v. Es13,18). L'identificazione di questo mare non è certa: il giunco è presente in tutte le acque sia interne che esterne all'Egitto. Sono state proposte pertanto diverse alternative[1].
Golfo di Aqaba o Golfo di Elat. Nel testo ebraico della Bibbia l'unico passo che esplicita la natura geografica del Yam Suf è 1Re9,26, dove viene riferito che Re Salomone costruì un porto presso Elat sulla riva del Mar di Giunco. Nonostante questa chiara identificazione, la lontananza del Golfo di Aqaba sia dall'Egitto che dalla Palestina rende questa possibilità inverosimile. Alcuni studiosi ammettono tuttavia una deviazione dal tragitto verso l'Arabia, nella quale viene proposta la localizzazione del biblico Monte Sinai.
Mar Rosso. La tradizione ha identificato il Yam-Suf nel ramo occidentale del Mar Rosso, l'attuale Golfo di Suez. Già la versione greca della Bibbia detta Settanta, realizzata nel III secolo a.C., traduce erithràn thàlassan, Mar Rosso, seguita dalle Vulgata e dalle principali versioni moderne della Bibbia. Data la posizione meridionale e fuori mano del golfo di Suez rispetto all'itinerario Egitto-Palestina anche questa possibilità, sebbene suffragata dalla tradizione secolare, appare inverosimile.
Laghi Amari, presenti nei pressi dell'attuale Suez.
Se le profondità arrivano a 2km le canne o giunchi sono sott'acqua.Ma nel mar di giunco o di canne,le profondità arrivano pure a 2km!!!
www.treccani.it/vocabolario/canna/
canna s. f. [lat. canna, dal gr. κάννα]. – 1. a. Pianta graminacea (Arundo donax), originaria del Mediterraneo, detta anche c. domestica o c. montana, che presenta fusti alti 2 o più metri, cavi negli internodî e terminati da fitte pannocchie, usati fin dall’antichità per fare recipienti, canestri, incannucciate, sostegni per le viti, ecc., e oggi anche per ricavarne cellulosa
www.treccani.it/enciclopedia/giunco
giunco Pianta erbacea palustre con caule (fusto) e foglie rigidi. I g. colonizzano aree molto estese, lungo le rive dei laghi e dei corsi d'acqua, dette giuncheti: Butomus umbellatus (g. fiorito) è una pianta acquatica perenne, con numerose foglie lunghe e strette, scapo alto 1 m e più, con una grande ombrella di fiori rosei.
... c.ca all'altezza di Porto Sudan.www.treccani.it/enciclopedia/mare-rosso_...iclopedia-Italiana)/
ROSSO, MARE (lat. antico Sinus Arabicus; A. T., 109-110-111). - Tipico mare mediterraneo tropicale, compreso fra i paralleli 3° e 12° 40′ N., e i meridiani 32° 20′ e 42° 25′ E. Si estende per una lunghezza assiale di 2230 km. dall'estremo NO., Suez, all'estremo SE., l'ingresso del Bāb el-Mandeb. La larghezza è variabile; la sezione più larga è quella fra 16° e 20° lat., nella quale la massima distanza fra le due opposte sponde supera alquanto i 300 km. A N. si biforca in due rami, il Golfo di Suez a O., il Golfo di el-‛Aqabah a E., tra i quali s'interpone la penisola del Sinai (v. sinai).
...
Alla congiunzione dei due golfi, a sud della penisola del Sinai, comincia la vallata principale del Mar Rosso, la quale presenta la massima profondità nella zona assiale, mentre degrada verso quote meno basse nelle fasce laterali. La media profondità è stimata di circa 490 m.; i massimi fondali (2360 m.), sono verso il 21° parallelo.
Però la domanda che ti faccio è questa:
Se ti raccontassero queste due storie, a quale daresti più credito?
1) Un vecchio agita un bastone di fronte al mare e le acque improvvisamente, in barba a tutte le leggi della fisica, prendono vita creando un passaggio asciutto;
2) Un vecchio approfitta di un fenomeno naturale accertato, un forte vento, che spinge via l'acqua di una palude lasciando scoperto un terreno fangoso che i beduini usano per attraversarla ancora oggi. Al cessare del vento l'acqua torna naturalmente al suo posto.
Quando il Faraone lasciò andare il popolo, DIO non lo condusse per la via del paese dei Filistei, benché fosse la più breve, poiché DIO disse: «Perché il popolo non si penta, quando vedrà la guerra, e non ritorni in Egitto».
Al soffio della tua ira
si accumularono le acque,
si alzarono le onde
come un argine,
si rappresero gli abissi
in fondo al mare.
Mosè e i figli d'Israele cantarono questo cantico quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono nel mare,
e il SIGNORE fece ritornare su di loro le acque del mare,
ma i figli d'Israele camminarono sulla terra asciutta in mezzo al mare
Su questo non posso esprimermi. Non ne ho le conoscenze. Ammetto la mia ignoranza.tommy77 ha scritto: Infine ho ''rammentato'' la prova del ''9'' che,definitivamente,mette in un ''angolo'' la tesi dei laghi amari e del mare di canne.
Citazione da ESODO 13 :17
Quando il Faraone lasciò andare il popolo, DIO non lo condusse per la via del paese dei Filistei, benché fosse la più breve, poiché DIO disse: «Perché il popolo non si penta, quando vedrà la guerra, e non ritorni in Egitto».
Come possiamo ben vedere,la ''destinazione'' degli Ebrei ''usciti dall'Egitto'' era il paese dei Filistei.Ed i Filistei non sono mai stati/vissuti in Egitto,tantomeno nella zona dei cosiddetti laghi amari/mare di canne o di giunchi vicino al Canale di suez.
I primi versetti sembrano molto simili a quella "storia" che ho descritto io:Concludo con 2 citazioni,sempre dall'ESODO,del cosiddetto ''Cantico di Mosè'' :
Al soffio della tua ira
si accumularono le acque,
si alzarono le onde
come un argine,
si rappresero gli abissi
in fondo al mare.Mosè e i figli d'Israele cantarono questo cantico quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono nel mare,
e il SIGNORE fece ritornare su di loro le acque del mare,
ma i figli d'Israele camminarono sulla terra asciutta in mezzo al mare
T77
Facendo un'allegoria, tanto cara ai teologi (senza offesatommy77 ha scritto: Il FORUM prosegue ,seppur lemme lemme (come le lumache/tartarughe).....
Beh, il forum dovrebbe parlare di FEDE, e io faccio domande sulla bibbia.Charliemike,mi sottoponi domande veramente ''complesse''....e non sono mica O.T.
DT 23,14-15 Nel tuo equipaggiamento avrai un piolo, con il quale quando ti accovaccerai fuori, scaverai una buca e poi ricoprirai i tuoi escrementi.
Poiché il Signore, tuo Dio, passa in mezzo al tuo accampamento per salvarti e per mettere i nemici in tuo potere, l'accampamento deve essere santo. Egli non deve vedere in mezzo a te qualche indecenza, altrimenti ti abbandonerebbe.
Tommy77 ha scritto: Ora per quanto riguarda gli ''escrementi'' :
L' uomo fin da lattante,ha bisogno del ''corretto'' insegnamento anche in merito ai suoi comportamenti/bisogni ''intimi''.Se tu togli il pannolino ad un bambino,la prima cosa che farà,sarà la pipi o la pupù nel primo posto che gli capita.Questo lo sappiamo tutti....dalla notte dei tempi.
Senza disciplina ed un corretto insegnamento,l' uomo è solo una bestia e gli effetti di ciò sono oggi sotto gli occhi di tutti : Immondizia,Inquinamento ecc.ecc.
Cose elementari,mi dirai,che però evidentemente tanto elementari poi non sono se oggi ci troviamo letteralmente nella ''cacca''.
Quindi un DIO santo,richiede anche un accampamento,un decoro corporeo ed un'attitudine santa.
Può sembrare ''superfluo'' o ''ininfluente'' ma,evidentemente,non lo è.
tommy77 ha scritto: Ok,grazie del tuo apporto Charli.
T77