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La tua supposizione è corretta. Il gruppo di pietre è esattamente lo stesso, ma da due punti di vista opposti.Suppongo che sia lo stesso gruppetto di sassi della foto-quiz di cui sopra, così anche l'utente UmanClone avrà la sua soddisfazione.
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Aprendo l'immagine alla massima risoluzione, riesco a vedere qualcosa che potrebbe essere l'ombra di Mitchell; è comunque evidente che in quel punto c'è una grossa buca, che nasconde anche i piedi del presunto astronauta.Schnibble ha scritto: @Rox2
Ma l’ombra dell’astronauta riesci a vederla?
Sempre usando la massima risoluzione, si vede anche l'ombra della bandiera; inoltre c'è una serie di sassi, buche ed asperità del terreno, in quella zona lontana, che producono ombre compatibili con quella del LEM: pressappoco orizzontali.Schnibble ha scritto: L’unica ombra che non va d’accordo con il resto è solo quella del LM.
Questo era già evidente a occhio nudo, ma dimostra esattamente il contrario di quello che cerchi di ottenere.HumanClone ha scritto: In altre parole il gruppo di pietre in primo piano si trovano su una collinetta.
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HumanClone ha scritto: La divergenza delle ombre è la somma di due fattori: 1) l’effetto della prospettiva, che si verifica perché il sole non è a ore 9 ma a ore 10 circa; 2) le pietre in primo piano stanno su un dosso che rivolge il fianco inclinato verso l’osservatore e che accentua la divergenza delle ombre. L’inclinazione può non apparire a prima vista, neanche ai fotografi professionisti, ma diventa evidente guardando la foto nel dettaglio, esaminando la scena da diverse angolazioni e guardando l’anaglifo che dà il senso della profondità.
La conclusione logica del film (la sorgente di luce è vicina) deriva da premesse false (sole a ore 9, suolo pressoché piatto) che invalidano l’intero ragionamento.
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Mi spiace deluderti ma l'anaglifo della NASA non è per niente una ricostruzione coerente della scena 3D, si verifica immediatamente dal fatto che il LEM e l'astronauta hanno una parallasse superiore alle pietre in primo piano, le immagini stereoscopiche invece funzionano così:HumanClone ha scritto: Chi ha gli occhiali da anaglifo (quelli di cartoncino con un filtro blu e uno rosso) può guardare il seguente anaglifo in alta risoluzione (9 MB): www.hq.nasa.gov/alsj/a14/KF-ApAn68-9486-87.tif
Appare evidente la collinetta in primo piano, le ondulazioni di tutta la superficie visibile fino alle colline sullo sfondo e il bordo del cratere che nasconde una parte dell'ombra del LEM, come supposto da Schnibble.
Essendo la superficie tutt'altro che piana, l'analisi del punto di fuga lascia il tempo che trova.
Che il sole stia a ore 10 è un'altra tua supposizione che si scontra con la realtà: l'ombra del LEM. In ogni caso, se anche le cose stessero come vuoi tu, ci sarebbe un altro problema: l'astronauta che fotografa avrebbe dovuto portarsi dietro una scala. Infatti se sta sotto una sorta di rampa, comunque noi non vediamo un'immagine scattata all'altezza del terreno, ma una foto scattata a un'altezza coerente con le molte altre foto Apollo.La divergenza delle ombre è la somma di due fattori: 1) l’effetto della prospettiva, che si verifica perché il sole non è a ore 9 ma a ore 10 circa; 2) le pietre in primo piano stanno su un dosso che rivolge il fianco inclinato verso l’osservatore e che accentua la divergenza delle ombre. L’inclinazione può non apparire a prima vista, neanche ai fotografi professionisti, ma diventa evidente guardando la foto nel dettaglio, esaminando la scena da diverse angolazioni e guardando l’anaglifo che dà il senso della profondità.
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Sarà una coppia di foto, ma l'astronauta è nella stessa identica posizione, quindi o si è fermato in posa plastica oppure è lo stesso nelle due immagini. Magari se aggiungi un link diretto facciamo prima a capire. Per il resto gli occhialini ce li ho pure io, ma sarei invece molto curioso di sentire il tuo spiegone su come è possibile che oggetti più vicini abbiano parallasse minore, dato che esiste una formula precisa per ricavare la distanza in base alla parallasse. Poi che il cervello cerchi di dare un senso anche a una foto evidentemente elaborata ad arte è un'argomentazione che ti sconsiglio di perseguire, per esempio il cervello suggerisce che queste due immagini siano diverse:HumanClone ha scritto:
L’anaglifo è infatti generato da una coppia di foto, 9486 e 9487.
Io ho gli occhialini per anaglifo e ti assicuro che l’effetto di profondità è perfettamente visibile (se stai a Milano te li porto così verifichi coi tuoi occhi). Il tuo modo di costruire un anaglifo è solo uno dei modi possibili. Potrei farti lo spiegone ma non ne ho voglia, dici di essere un matematico, puoi arrivarci benissimo da solo, basta che ragioni un attimo su come funziona la visione binoculare.
No, facciamo a 9.02-9.03, rispetto al LEM. Tra l'altro ho riconosciuto l'esatto opposto di quello che mi fai dire: ho detto che l'ombra sulla lente è coerente con una sorgente situata a distanza ravvicinata e sicuramente non all'infinito, rileggiti bene il commento. Se la sorgente è all'infinito possiamo dire che se sta a ore 9 rispetto a chi fotografa sta a ore 9 anche rispetto al LEM e ogni altro oggetto, ma se è vicina può stare a ore 11 rispetto al fotografo e ore 9 rispetto al LEM.Ore 10 circa è ovviamente una mia supposizione, ma facciamo 9 e mezza se preferisci. Di sicuro la sorgente non sta a ore 9, come tu stesso hai riconosciuto notando l’ombra del bordo della lente.
Siccome la fotocamera sta sul petto dell'astronauta e sarà situata a 1,40 m dal suolo o giù di lì, anche mezzo metro fa una bella differenza. In ogni caso la "rampa" coinvolgerebbe tutti i sassi visibili nell'immagine e dovrebbe avere una pendenza evidente, quindi il dislivello sarebbe ben più di quello che ipotizzi.Per quanto riguarda il dosso, sarà alto mezzo metro o giù di lì, non credo che all’astronauta servisse una scala.
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Guardare l'anaglifo con gli occhialini è stata la prima cosa che ho fatto, ancora prima di postare il commento #16876. Anzi, è stata la seconda cosa, la prima è stata accorgermi della parallasse incoerente, quindi ero curioso di vedere l'effetto 3D che saltava fuori. Se la guardi con gli occhialini l'effetto 3D c'è sicuramente, solo che mi dà più l'impressione di guardare un plastico piuttosto che una scena reale, dato che anche gli elementi più lontani presentano parallasse, e in sostanza l'effetto è quello di avvicinare tutta la scena. Però si tratta di illusioni ottiche, questo è il punto che mi preme sia chiaro, anche perchè guardando i due scatti usati per l'anaglifo si nota che sono presi praticamente dalla stessa posizione e a pochi istanti uno dall'altro, con l'astronauta congelato nella sua posa. Usare una coppia di foto del genere per una ricostruzione fotogrammetrica della scena 3D credo che sarebbe impossibile per i motivi già detti, però visto che avevo già scritto a suo tempo un programmino per questi scopi posso postare il mio anaglifo:Hai gli occhialini, guarda l'anaglifo e capirai da solo perchè funziona.
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Se ammettessi definitivamente che l'immagine dell'anaglifo è una pura illusione ottica senza alcun riscontro oggettivo nella realtà della scena rappresentata, con le conseguenze che ciò comporta nelle tue precedenti argomentazioni, non dovresti per nulla tornare sull'argomento. Ma dato che questa ammissione non arriva, tocca a me spiegare ulteriormente il tuo errore. Evidentemente confondi il cinema 3D con la fotogrammetria. Il primo è intrattenimento, la seconda una disciplina matematica. Allora, brevissimamente, l'unico modo per ottenere due immagini stereoscopiche compatibili con la visione binoculare umana è usare questi aggeggi:HumanClone ha scritto: Non ci siamo, mi costringi a tornare sull'argomento anaglifo. Ecco lo spiegone (ma cerco di farla breve).
Questo è precisamente il motivo per cui ho ipotizzato che l'anaglifo della NASA sia realizzato a partire da due distorsioni della stessa immagine, infatti a me risulta lo sfondo completamente grigio, a loro no, quindi quelli che hanno in qualche modo barato sono per forza loro. La parallasse in senso verticale sta a significare che un'immagine è stata scattata un po' più indietro dell'altra, cosa abbastanza naturale se non si ha una fotocamera 3D. Comunque se ritieni la cosa irrinunciabile posso raddrizzare un pochino l'omografia usata fino a far finire gli oggetti sullo stesso livello orizzontale, a quel punto suppongo che l'immagine risultante dovrebbe avere lo stesso valore scientifico di quella della NASA, o no?Comunque, affinchè l'anaglifo funzioni, la parallasse deve essere orizzontale. Il tuo anaglifo ha una parallasse verticale che lo rende letteralmente inguardabile, ma magari può essere utile per calcolare delle misure fotogrammetriche e capire quanto è scoscesa la collinetta.
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Quell'ombra non "appare" appuntita, lo è.HumanClone ha scritto: Se il suolo è pressochè piatto, perchè l'ombra del LEM, che è praticamente un rettangolo con le zampe, appare triangolare e appuntita come un albero di Natale?
Prima di tutto, è impossibile decifrare l'orientamento dell'ombra dentro un cratere, senza vederlo dall'alto. L'interno di un cratere è sempre in pendenza.HumanClone ha scritto: Perchè allora le parti illuminate e ombreggiate dei crateri e degli avvallamenti sullo sfondo sono compatibili con una sorgente a ore 10 piuttosto che a ore 8? Se la risposta è che lo sfondo è finto, dov'è la linea che separa il set dallo sfondo?
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Cosa intendi per cratere che nasconde l'ombra del LEM? Intendi che l'ombra finisce dentro un cratere, o forse che c'è un dosso tra fotografo e LEM che ne nasconde l'ombra, oppure altro? Potresti specificare meglio questo concetto?[...] e il bordo del cratere che nasconde una parte dell'ombra del LEM [...]
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l’ombra non è appuntita
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Schnibble ha scritto: Quindi è piatto il terreno o no?
L’ombra è a punta solo nella parte alta.
Cazzo se convergono le ombre! Hanno spostato il riflettore?
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di cui peraltro sei autore.Questo spiegherebbe anche il perché della forma strana a triangolo che proietta al suolo
Vai Pitagora, mostra il tuo teorema.perchè l'ombra del LEM, che è praticamente un rettangolo con le zampe, appare triangolare e appuntita come un albero di Natale? La risposta "il triangolo lo vedete solo tu e Schnibble" non è ammessa.
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Quindi quando fai l'ombra cinese, che so, del cane per esempio, allora la tua mano è un cane.secondo te l'ombra del LEM non appare, ma E' triangolare. Quindi il LEM è triangolare, ne prendo atto.
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Ne sono pienamente convinto anch'io. Anzi, porto due esempi per dimostrarlo.charliemike ha scritto: È una classica tattica da debunker.
Non sanno rispondere e piuttosto che rischiare di fare un figura di letame, spostano la discussione su un falso problema.
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