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ahmbar ha scritto: L'esempio del thermos non mi sembra applicabile perche' le macchine fotografiche non possedevano uno schermo simile, le parti interne avrebbero dovuto quindi comportarsi come quelle della sonda e raffreddarsi rapidamente, eppure cosi' non e' stato
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kamiokande ha scritto:
Di quale letteratura stai parlando? Comunque, leggendo i tuoi commenti mi sono sorti dei dubbi sul fenomeno dell'irraggiamento, ed avrei tre domande a tal riguardo per te:la letteratura dice che probabilmente non è così
1) Mi sapresti spiegare perché la Hasselblad è stata verniciata con una vernice argentea a base di alluminio e non, per esempio, di bianco?
2) Se il fenomeno dell'irraggiamento può essere neutralizzato completamente con una vernice, perché non hanno dipinto tutto il LEM con la stessa vernice usata per la Hasselblad?
3) Se il vuoto è come un thermos che può mantenere quasi invariata la temperatura di un oggetto per quasi 8 ore, perché gli ingegneri di PT-Scientist hanno affermato che il loro rover, quando si trova in ombra piena, dimezza la sua temperatura in circa 10 minuti?
Ti ringrazio in anticipo per le risposte.
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komax ha scritto: elflaco, dovresti avere un minimo di pazienza e rileggerti buona parte della discussione...ci sono quei due link che ho messo nel mio post #17671 che qualcosa dovrebbero spiegare
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Hai mai pensato di fare un provino per Colorado Cafè? Con questa verve faresti faville.di quale letteratura? boh, manzoni, pirandello...
A parte che dovresti definire meglio "schermare di più", ma prendendo questa affermazione in senso assoluto, non mi hai spiegato perché, se "scherma di più", non hanno dipinto tutto di argento, LEM e tute comprese. Evidentemente qualcosa in merito all'irraggiamento ti sfugge.1) evidentemente l'argento scherma di più
2) nessuno ha mai detto che possa essere schermato completamente, altrimenti avremmo già mandato una sonda verniciata di argento a studiare il sole da vicino, esiste anche il concetto di tempo.
Quindi fammi capire, la proprietà transitiva vale per il paragone fatto da te sul thermos usato per le tue scampagnate fuori porta, ma non vale per un rover che si muove nello stesso ambiente nel quale si presume sia stata usata la Hasselblad? E poi sono gli altri a voler avere per forza ragione.3) io non lo so, chiedilo a loro. Ma se a voi questo basta per chiassà quale proprietà transitiva...asserire che la macchina era a -100 dopo mezz'ora a me che mi frega?fatelo.
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matrizoo ha scritto: 2) nessuno ha mai detto che possa essere schermato completamente, altrimenti avremmo già mandato una sonda verniciata di argento a studiare il sole da vicino, esiste anche il concetto di tempo.
io ce l'ho messa tutta ma mi sembra tu continui a non capire, ci riprovo...le risposte alle domande di kamiokande ho provato a darle poco fa, vedi protezione dorata per parte inferiore lem contro freddo del suolo e argentea contro freddo per fotocamera, etc ritengo che il problema per la fotocamera fosse il calore in quanto ben più esposta all'irraggiamento solare che non al freddo del suolo come invece per la parte inferiore del lem. pace.
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Redazione ha scritto: CALVERO: Ho letto quello che hai riportato, ma non ho capito il problema. Cosa vorresti suggerire, esattamente? Che la macchina poteva rivedere/disperdere calore tramite l'attaccatura al corpo dell'astronauta?
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Io, a parte, faccio una domanda a tutti: - i rilevamenti ufficiali delle temperature sulla Luna, sono stati estrapolati e registrati/confermati, come?
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kamiokande ha scritto: Quando si parla di temperature lunari ci si riferisce a misure della superficie (regolite), e sono frutto di modelli e di misurazioni effettuate da sonde, come il LRO per esempio. In merito alla tuta come "serbatoio di calore" sarebbe vero se la tuta fosse conduttiva, ma siccome è isolante, in realtà il flusso termico che può essere scambiato attraverso il sostegno a cui era fissata la camera è irrisorio, in un senso (nel raffreddare) e nell'altro ( nello scaldare). Detto in numeri, il coefficiente di conducibilità termica del teflon (PTFE) è di 0.25 W / m K, quello dell'alluminio, di cui molto probabilmente era fatto il supporto, 205 W / m K; tradotto, è come se tu forassi con un spillo il tappo di sughero di una bottiglia di vino e pretendessi di riempirti un bicchiere in un tempo ragionevole.
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Non posso dare una percentuale perché non conosco le specifiche tecniche del rover, ma in termini di variazione di temperatura è compatibile con quella che avrebbe sperimentato la Hasselblad; in termini di deformazioni invece non saprei, e sarebbe anche complicato valutarlo. A mio modesto avviso è sicuramente plausibile che se una simile variazione di temperatura può causare problemi al rover, allora anche la Hasselblad avrebbe dovuto soffrire degli stessi problemi. In termini generali il problema più grosso del discorso rimane il riferimento alle temperature di +100/-100 °C, che appunto si riferiscono al suolo e che non possono ritenersi applicate alla Hasselblad, visto che il problema della dilatazione è legato più alla variazione di per se che al valore assoluto (se ci fai caso il video di Audi non parla di temperature assolute), anche se ovviamente minore è la temperatura raggiunta maggiore sarà l'effetto. Per la vetrificazione occorre che la pellicola arrivi a temperature notevolmente basse, parliamo di -50/-60 °C per le pellicole Estar (come detto anche da komax), ed in questo caso dubito fortemente che ciò sarebbe stato possibile. Molto più probabile che avrebbero potuto subire danni da calore più che da freddo (come la mia analisi ha mostrato), anche se a quanto pare (come afferma Jan Lundberg di Haselblad) i tecnici NASA erano più preoccupati del freddo che del surriscaldamento.Tu quanto ritieni accurate (e, in caso, con che percentuale, se puoi darne una) le argomentazioni portate dal filmato prodotto dall'AUDI?
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komax ha scritto: .... (omissis) .... pace a tutti e un sincero abbraccio a coloro che hanno avuto un approccio sincero, non tutti, ribadisco...adesso scatenatevi, datemi del frustrato, del depresso, quel che volete, la realtà è che fareste afflosciare persino la tour eiffel.
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agganciata non a caso ad una certa altezza alla tuta degli astronauti proprio per non permettere he venisse a contatto con il freddo del suolo
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proprio per non permettere he venisse a contatto con il freddo del suolo (avrebbero potuto appoggiarla, ad es per avere le mani libere )
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kamiokande ha scritto: Come puoi osservare, in questo caso il corpo perde in 20 minuti dal 45% al 14% della sua temperatura a seconda della sua capacità termica (lasciando inalterato il resto, superficie e coefficiente di emissione). Il grafico non l'ho fatto io, ma sta nella tesi di dottorato "Dynamic thermal modeling for moving objects on the Moon" di Philipp Hager, così evitiamo discussioni. Direi che il paragone con il thermos non regge proprio,
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