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Non nel solstizio, la differenza è nel giorno in cui il Sole tramonta prima secondo l'orologio: 8 dicembre a Roma, 10 dicembre a Milano, 13 dicembre più a nord.dal tuo link, non vedo affatto quello che dici |...| Non mi sembra ci siano differenze significative
1) Il calendario giuliano fu introdotto nel 46 a.C
Anche nel sedicesimo secolo si parlava latino.2) Solo la derivazione latina delle parole “equinozio” (“aequus” uguale e “nox” notte) e solstizio (“sol” sole e “statio” fermo) ti fanno capire quanto siano antichi questi concetti |...|
Come fai a dire che il solstizio fu “scoperto” nel sedicesimo secolo ??
Dopo che l'introduzione della lancetta per i minuti nel XV secolo fece credere agli uomini che il giorno più breve corrispondesse ad una certa data, misurazioni più attente rivelarono che in realtà questo giorno arriva molto più tardi, da qui la decisione di spostare avanti le date.3) Non ho capito cosa intendi
Se le cose fossero andate come nella mia seconda ipotesi, il calendario gregoriano sarebbe già stato in uso prima del 1582 e il reale contenuto della riforma sarebbe stato un altro.4) La riforma gregoriana del calendario è un falso ???
Per me è il maggior contributo della Chiesa cattolica all’umanità |...|
Ti sembra che per fare questa “sconvolgente” modifica fosse necessario fare un falso ?? E poi perché, ovvero “cui prodest” ??
L'ipotesi del Natale estivo è di Gio65, non mia, ma in ogni caso quello che stiamo supponendo in questa piazza dal sentore complottista è che i documenti storici siano stati falsificati, retrodatati o alterati nel corso delle varie edizioni come hanno sostenuto una serie di studiosi tra cui Anatolij Fomenko a cui questo thread è dedicato.5)Tutte le fonti sono concordi nell’affermare che il Natale al 25 dicembre è stato fissato circa fra il 320 e il 340 e di lì non si è mai mosso
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Ma come, tutto il mio ragionamento si basa proprio su questa distinzione…Inoltre penso che tu debba metterti d’accordo con te stesso……
Se l’italiano non è un’opinione, “il giorno più breve” è quel giorno con il tempo MINORE che intercorre dall’alba al tramonto; tutt’altra questione è invece il giorno in cui il “sole tramonta prima”
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Non pretendo di averla "dimostrata". Semplicemente, la conoscenza della durata esatta delle ore di luce è la naturale conseguenza della diffusione degli orologi.Entrando nel merito, la dimostrazione della tua teoria ( semplifico: i calendari romani sono falsi perché risalgono al medioevo) e' l'IPOTESI che "la conoscenza della durata dei giorni sia avvenuta solo dopo l'introduzione della lancetta dei minuti".
Errore logico: una teoria non la dimostri con una ipotesi perche' la teoria e' l'ipotesi stessa per cui è il gatto che si morde la coda, fermo sempre al punto di partenza.
Quindi tu ti accorgi spontaneamente di quando la giornata dura un minuto in più o in meno?Errore tecnico (che smentisce subito l'ipotesi ): servono i minuti per stabilire la durata del giorno.
Niente di più sbagliato: l’alba e il tramonto sono gli elementi astronomici più facili da tenere sotto controllo e lo sono sempre stati fin dal neolitico (vedi Stonehenge)
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Ci fu un tipo, che si firmava k1, che tentò di replicare i calcoli di Fomenko con risultati negativi. Ne parlò su questo forum e su quello di Termometropolitico. Riteneva che Fomenko fosse valido solo fino al suo primo libro e che bisognasse ripartire da Morozov.dubbioso ha scritto: ho letto '400 anni di inganni', l'ho letto ovviamente con spirito ultracritico dalla prima all'ultima riga.
ci sarebbero sicuramente molte osservazioni da fare: la prima è che la parte sui calcoli matematici dei testi esaminati e sui calcoli delle eclissi di luna e di sole devono essere contestate da matematici e scienziati, non lo si può fare su un forum. mi sono ripromesso di cercare smentite circostanziate al riguardo della matematica e dell'astronomia
Fomenko si è occupato anche di loro con gli stessi risultati.credo che una soluzione o quanto meno un aiuto a conferma o smentita delle tesi di F. ci possa venire soltanto dalla cultura e archeologia cinese e/o 'americana', incrociandone testi e reperti. Sapete se è già stata fatta questa comparazione?
grazie, saluti a tutti.
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Quando compare sul campanile del tuo paese uno strumento che misura con precisione lo scorrere del tempo, non vai a misurare le ombre col righello. Ci sarà un gran numero di persone che che lo hanno fatto nel corso dei millenni, ma questo non significa che i risultati siano divenuti noti. Nel caso dell'orologio, invece, tutti vedevano il campanile ed un gran numero di persone in ogni parte del Centro-Italia ed in tempi brevi hanno notato che tra il 4 ed il 13 dicembre il tramonto finisce un minuto prima.zeppelin ha scritto: ciao a tutti :-) mi inserisco solo per far notare che il conteggio dei minuti non è il solo modo di verificare la durata del giorno e, tra l'altro, nemmeno il più preciso.
Il giorno del solstizio d'inverno l'ombra a mezzogiorno è la più lunga dell'anno, poi giorno dopo giorno l'ombra si accorcia fino ad arrivare alla sua lunghezza minima nel giorno del solstizio d'estate per poi fare il giro contrario
Fomenko cita molti studiosi che lo hanno preceduto che si sono occupati di questi aspetti.Da notare che il lavoro di falsificazione deve tenere conto di fattori come lo stile, la lingua, i caratteri, la miscela degli inchiostri oltre ad una serie infinita di possibilità di errore, che -al momento- non è stato trovato.
Siccome una cosa del genere non può essere messa in piedi senza una necessaria progettazione accuratissima e un controllo severissimo la domanda è: CHI tiene le fila di questo?
Tra l'altro, le pergamene sono ottime per il test al carbonio e la loro datazione "recente" permette una stima con pochi anni di scarto. Qual'è la posizione di F. sulla datazione al carbonio?
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bisogna considerare che ci sono stati secoli in cui i monasteri erano vere e proprie officine del libro, fare il prete era uno dei pochi lavori che probabilmente esistevano (del tipo, o fai il contadino, o fai il maniscalco o il tessitore, o fai il soldato, oppure ti fai prete.. ma non credo che gli dessero da mangiare così gratuitamente, secondo me li facevano lavorare e parecchio..zeppelin ha scritto: Sono molto dubbioso non sul fatto che si siano creati in pochi secoli documenti che testimonierebbero millenni mai esistiti, ma sul fatto che una tale operazione sia fisicamente possibile considerando che la pergamena (il normale supporto di documenti importanti per oltre un millennio) è una pelle di pecora e che il lavoro di scrivere, illustrare e decorare il volume è fatto a mano (appunto da un amanuense).
Se fossero dei falsi, perché mettersi a decorare con tanta cura (quasi) ogni pagina di (quasi) ogni volume?
Se m'invento il contenuto, m'invento anche lo stile, e ne invento uno che mi faccia produrre il massimo col minimo impegno.
Da notare che il lavoro di falsificazione deve tenere conto di fattori come lo stile, la lingua, i caratteri, la miscela degli inchiostri oltre ad una serie infinita di possibilità di errore, che -al momento- non è stato trovato.
Siccome una cosa del genere non può essere messa in piedi senza una necessaria progettazione accuratissima e un controllo severissimo la domanda è: CHI tiene le fila di questo?
se leggo bene F. lui, ed altri che lui cita, ritengono il c14 inutile per la datazione in quanto lo scarto di 1000-2000 anni può ritenersi trasurabile per le ere geologiche o di decine o centinaia di migliaia di anni, ma risulta improponibile se si va a datare qualcosa, appunto di relativamente recente come 500 1000 o anche 2000 anni fa. a supporto di questa tesi cita i clamorosi test incrociati di molti laboratori sugli stessi frammenti, che riportano fra di loro scarti temporali al limite del grottesco. inoltre cita anche il fatto che la stessa concentrazione di c14 in atmosfera, idrosferra e tessuti vegetali e altri tessuti (pag.130) è influenzata da diversi fattori, quali emissioni radio artificiali e naturali, gas vulcanici, i neutroni liberati dai test atomici.. quindi tutto ciò che viene analizzato dai laboratori potrebbe ragionevolmente essere stato 'invecchiato' da quanto sopra (anche qui comunque occorrerebbe sapere il parere di fisici al riguardo, altrimenti noi comuni mortali andiamo di fiducia).Tra l'altro, le pergamene sono ottime per il test al carbonio e la loro datazione "recente" permette una stima con pochi anni di scarto. Qual'è la posizione di F. sulla datazione al carbonio?
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personalmente no, anzi. sto dicendo che molti testi 'antichi' (secondo A.F., tutti), è molto probabile che siano dei falsi medievali, proprio perché nel medioevo fiorì una vera e propria industria del settore.Nomit ha scritto: Quando parlate della grande quantità di documenti antichi da falsificare lo fate come se tutti i documenti antichi dovessero smentire Fomenko. Invece ce ne sono alcuni che lo confermano.
non riesco a vedere nel disegno del link le due immagini/mappe che hai postato. interessante comunque dato che sembra che effettivamente vi siano piramidi anche nei balcani.Uno di questi è il Mappamundi di Hans Rust, che è interessante per tre motivi:
1) conferma Fomenko per via della posizione di Roma;
2) conferma questo
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che non è stato notato da Fomenko, ma da un polacco che scrive sull'internet russa: infatti il regno di Macedonia è collocato in Africa Nord-Occidentale;
3) tempo fa avevo ipotizzato sul vecchio forum che il popolo dei tirreni avesse preso il nome dal mar Tirreno (anziché il contrario), che provenisse dalla Corsica e che avesse colonizzato l'Italia a partire dalla Toscana diffondendo la lingua corsa, cioè in pratica l'italiano-toscano, e nella mappa di Hans Rust un'isola posta ad ovest dell'Italia viene chiamata "campania tusia" (tuscia).
artsandculture.google.com/asset/mappa-mu...agEOXx2l9pU2Bw?hl=en
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Pyter ha scritto: Caro Italo,
La Tartaria non è scomparsa, o meglio, all'inizio è solo scomparsa dalle mappe.
Qualcuno fa risalire la formazione degli stati nazionali (occidentali, io dico) verso il 1810-12. Nei libri di storia dei falsificatori, la data è posta nel 1815, dopo Waterloo, e viene chiamata restaurazione. Ma non è stato restaurato un bel niente. Si sono solamente divisi l'Europa, delimitando i confini di ciascun regno. Automaticamente l'impegno primo di tutte queste nuove "potenze" è stato di impegnarsi a demolire l'unico ostacolo che ancora rimaneva da togliere per conquistarsi il potere e distruggere tutte le tracce della storia vera. Tutte le guerre successive al periodo della restaurazione, (dal 1830 al 1918) sono state dirette contro l'impero austro ungarico: le guerre d'indipendenza da uno a tre, la guerra di Crimea, fino alla prima guerra mondiale che ha spazzato via l'impero asburgico e quello ottomano. Praticamente poi hanno annientato qualsiasi ricordo storico dell'europa precedente alla nascita delle nazioni.
Il motivo per cui l'Italia non è diventata nazione è perché non solo c'era il Vaticano, ma anche perché noi gli slavi ce li avevamo in casa. Gli slavi e gli arabi al centro sud.
Quindi è ovvio che la Tartaria sia sparita dalle cartine.
Anche nella Sardegna del Nord c'è un capoluogo di provincia che anticamente si chiamava Thathari.
Mah!
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