Re: Cosa è l

Inviato da  DrHouse il 6/11/2012 11:15:27
Citazione:
Ciao ivan,
grazie per il link all'articolo. Come al solito, sei un grande setacciatore.

Non ho avuto tempo di leggere gli studi scientifici ai quali l'articolo rimanda alla fine, mi riprometto di farlo non appena avrò tempo. Per ora, ti posso dire però che l'articolo mi sembra costruito su una serie di imprecisioni piuttosto grossolane e che le conclusioni appaiono quanto meno tirate per i capelli.

Innanzitutto, si fa riferimento a complessi multivitaminici e olio di pesce e non a una vitamina specifica o a tutte le vitamine, il che è già sufficiente per invalidare la premessa del titolo "Le vitamine non riducono il rischio di cardiopatie negli uomini". I complessi multivitaminici contengono notoriamente bassi dosaggi di vitamine e sono da considerarsi nient'altro che un comodo cocktail. Piuttosto che assumere vitamine separatamente, magari con alti dosaggi o con un'alimentazione appropriata, si ingurgita un'unica compressa con un sorso d'acqua e pronti per partire. Indubbiamente molto più pratico e meno noioso rispetto ad acquistare e assumere vitamine separatamente, magari in dosaggi mirati e accompagnati da un'alimentazione appropriata, ma anche di dubbia efficacia. I complessi multivitaminici sono un grosso business proprio per questo, per la loro praticità. Personalmente ho sempre dubitato però della loro reale efficacia proprio perché ti danno "un po' di tutto", ma in dosaggi così modesti che la loro reale efficacia è quanto meno tutta da dimostrare, specialmente rispetto all'esorbitante prezzo con cui in genere vengono commercializzati. Da questo punto di vista l'articolo non dice niente che non fosse ampiamente noto da tempo. Gli effetti benefici delle vitamine iniziano infatti a essere tangibili a partire da un certo dosaggio in su. Molti studi sulla vitamina C pubblicati in passato e usati dalla stampa per sminuire l'efficacia dell'acido ascorbico, ad esempio, erano basati su dosaggi relativamente bassi. Se il dosaggio è di 60 o 70 mg/die, quantità solo lievemente al di sopra del dosaggio consigliato dall'OMS e considerata assolutamente insufficiente dai più accaniti sostenitori dell'importanza dell'acido ascorbico, non c'è da stupirsi che anche i suoi effetti benefici siano trascurabili. È un esempio che vale anche per altre vitamine. Insomma, una cosa sono i complessi multivitaminici, altra cosa è l'assunzione mirata di vitamine specifiche e in dosaggi potenziati. Il dosaggio non è un aspetto marginale, ma assolutamente centrale. Ecco perché una frase come questa
Citazione:
The same study a few weeks ago found that multivitamins cut the chance of developing cancer by 8 percent — a modest amount and less than what can be achieved from a good diet, exercise and not smoking.

ha un valore scientifico praticamente nullo se l'obiettivo è puntare il dito non contro i complessi multivitaminici, ma contro le vitamine in generale. Se devo essere onesto, sono anzi stupito che la sola assunzione di complessi multivitaminici riesca da sola ad abbassare il rischio di cancro dell'8%. Mi sembra anzi un dato che rafforza la convinzione che le vitamine svolgano un ruolo fondamentale nella prevenzione di molte patologie e malattie degenerative e possano produrre risultati assai più sostanziosi a dosaggi più elevati. Ripeto, il dosaggio qui non è una componente secondaria.

Le stesse obiezioni si applicano alla parte dell'articolo in cui si citano due studi sull'efficacia dell'olio di pesce contenente omega 3:
Citazione:
One study from South America aimed to prevent recurrent episodes in 600 participants who already had the condition.

Innanzitutto si tratta di pazienti che avevano già una condizione cardiopatica pregressa (recurrent episodes / already had the condition), quindi di individui con un'accertata predisposizione verso questa patologia. Anche qui, non significa che l'assunzione di olio di pesce non possa aiutare altre persone a limitare i rischi di cardiopatie, significa solo che in pazienti già affetti da problemi cardiopatici l'assunzione di capsule di omega3 in dosaggi imprecisati (ma mi riserverò di leggere gli studi) non ha prodotto miglioramenti significativi.

Va poi chiarito che le vitamine non sono una panacea che ti mette al riparo per sempre da qualsiasi rischio. Come lo stesso articolo ammette, i risultati sono molto variabili da individuo a individuo e questo per la ovvia ragione che non tutti gli individui sono uguali, non tutti hanno la stessa predisposizione a sviluppare certe malattie nel corso della vita e, infine, hanno stili di vita spesso diversissimi tra loro. È ovvio che se hai un'alimentazione ricca di grassi e fumi 40 sigarette al giorno anche un'assunzione di vitamine in dosaggi massicci potrebbe non produrre effetti benefici significativi. Questo non significa che il ruolo delle vitamine sia nullo.

Insomma, vedo molta cialtroneria in questo articolo. Si è scelto un titolo di forte richiamo che poi non è affatto giustificato dal contenuto. A voler essere maliziosi, si potrebbe anche speculare che si tratti di disinformazione intenzionale, ma non voglio spingermi troppo in là prima di aver letto attentamente gli studi ai quali fa riferimento.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=44&topic_id=6696&post_id=224409