Il "Boeing fantasma" dell'attacco al Pentagono (prima parte)Indagine iniziale: marzo 2002. Ultimo aggiornamento: 27 novembre 2004. PremessaQueste pagine antibufala non intendono dichiarare false tutte le interpretazioni alternative (non ufficiali) dei terribili eventi dell'11 settembre 2001. Intendono smentire soltanto quelle presentate dal sito Asile.org e alcune altre ipotesi molto diffuse in Rete. Il fatto che
io
smonti le argomentazioni di Asile.org, Thierry Meyssan (se non sapete
chi è, leggete più avanti) e altri non significa che sostengo senza
esitazione ogni dettaglio della versione ufficiale degli eventi.
Significa semplicemente che queste
specifiche ipotesi di complotto non stanno in piedi se esaminate
con un minimo di attenzione.
Il mio
obiettivo è
separare il grano dal loglio: eliminare le ipotesi sciocche per
concentrare l'attenzione su quelle che hanno qualche merito. Infatti esistono
sì aspetti non chiariti della tragedia che meritano
un'indagine più approfondita, ma non sono quelli presentati dalle
teorie di Asile.org, Meyssan e molti altri sostenitori di ipotesi di
complotto molto diffuse che discuterò in queste
pagine. Se volete sapere quali sono questi aspetti dubbi,
leggete fino in fondo.
Per contro, il fatto che io affermi che esistono aspetti non
chiariti non vuol dire che ritengo che la versione ufficiale sia completamente
falsa. Non vuol dire che sposo
incondizionatamente le tesi di chi sostiene che la tragedia dell'11
settembre è un complotto ordito dalla CIA, da Israele,
dall'associazione segreta degli Illuminati, o da chissà chi altro. Vuol
dire semplicemente che esistono aspetti non chiariti. Trarre da
questa constatazione delle conclusioni sui mandanti e i motivi di
questa tragedia sarebbe superficiale e dilettantesco.
I fan di X-Files amano ripetere che “la verità è là fuori”, ma
per
trovarla bisogna guardare nella direzione giusta, senza lasciarsi
distrarre dalle piste false.
DatazioneLa pagina Web citata nei messaggi che parlano di questa storia risale almeno ai primi di marzo 2002: mi è stata segnalata inizialmente dalla newsletter Need to Know (www.ntk.net) del 15 marzo 2002. RingraziamentiA eddo, che ha scovato la pagina di Snopes.com dedicata a questa bufala; alla Guida di Supereva Gianluca Mazzanti (http://guide.supereva.it/storia_militare/), per avermi segnalato molti dei siti citati; e ai tanti lettori (citati individualmente qui sotto e nelle pagine successive) che hanno contribuito con ulteriori critiche, commenti e segnalazioni. Il testo della catena di sant'AntonioIn questo caso non c'è un vero e proprio messaggio standard: semplicemente c'è il passaparola allarmato degli utenti della Rete, che si segnalano a vicenda un sito (nella versione italiana è http://www.asile.org/citoyens/numero13/pentagone/erreurs_it.htm), che cito per brevità da qui in poi con il nome Asile.org. Questo sito "dimostra" che l'11 settembre 2001 il Pentagono non fu colpito da un aereo di linea pilotato da terroristi suicidi e che l'esplosione è invece dovuta ad altre misteriose cause: nientemeno che un complotto di "qualcuno" che aveva accesso al Pentagono oppure, nell'ultima versione, un missile Cruise. Il sito pone una serie di domande inquietanti, corredandole di fotografie che sembrano avvalorare la tesi proposta. Anche molti siti famosi della Rete hanno segnalato il sito
contenente le "prove". Lo ha fatto ad esempio il rinomato Clarence.com
(http://www.clarence.com/contents/cultura-spettacolo/xfiles/pentagono/),
affrettandosi però a pubblicare anche la smentita dicendo
(molto sportivamente) "centinaia di clarenciani ci hanno
scritto per segnalarci che la vicenda del Pentagono è falsa
come una moneta da tre euro. E' bastata una rapida verifica per
accorgersi che si tratta realmente di una bufala e che noi siamo
realmente dei ciula.".
Più che di una bufala, in realtà, si tratta di una speculazione truffaldina:
il sito pubblicizza infatti un libro, L'Effroyable
Imposture di Thierry Meyssan, che "rivela" la vera natura
dell'attacco al Pentagono. A pagamento, s'intende. Secondo un programma
televisivo britannico, il libro avrebbe fruttato circa un milione di euro al suo autore.
Sulla pelle, ovviamente, delle vittime della tragedia.
Perché è una bufala (in dettaglio)Trovate un'analisi dettagliata di questa bufala presso questi siti: La migliore analisi in assoluto è presso http://paulboutin.weblogger.com/2002/03/14.
Anche le ricostruzioni grafiche e le centinaia di testimonianze di chi
era sul luogo raccolte presso http://eric-bart.net/iwpb/
sono notevoli, pur trattandosi di un sito che sostiene varie ipotesi di
complotto. O forse proprio per questo. Se sapete il francese, presso il sito del giornale Le Monde
c'è una attenta controanalisi con cifre, calcoli e
testimonianze
(http://www.lemonde.fr/article/0,5987,3236--267442-,00.html). Consiglio inoltre di leggere il Pentagon Building Performance Study,
scaricabile gratuitamente da Internet. E' ricco di planimetrie,
ricostruzioni e dettagli che smontano con facilità le ipotesi
complottiste. C'è anche un sito complottista che però presenta alcune
analisi e
ricostruzioni che meritano di essere valutate perché (stranamente)
confermano la presenza del velivolo: si chiama It
was a Plane Bomb.
Come mai un complottista conferma l'aereo? Semplice: perché la sua
ipotesi di complotto è che l'aereo ci fosse davvero, ma fosse un
"falso" aereo di linea imbottito di esplosivo. Anche la grafica e le
ricostruzioni fatte da un altro sito complottista, Pentagon Event, sono
estremamente interessanti.
Le domande del sito Asile.org sono riportate qui sotto e nelle pagine successive della mia indagine, con le relative risposte antibufala. Asile.org: "Si vede chiaramente che solo il primo anello è stato toccato dall'aereo. I quattro anelli più interni sono intatti e sono stati danneggiati soltanto dall'incendio che si è sviluppato dopo l'esplosione. Riuscite a spiegare come un Boeing 757-200, del peso di circa 100 tonnellate che si schianta ad almeno 400 km/h possa aver danneggiato soltanto la facciata del Pentagono?"In realtà non è vero che "solo il primo anello è stato toccato dall'aereo". La stessa foto usata da Asile.org (riportata qui sotto integralmente, con la sola aggiunta da parte mia del cerchio arancione) mostra che i danni si estendono fino al terzo anello. Certo il fuoco si è propagato dopo l'esplosione, come sostiene Asile.org, ma che dire di quella macchia nera isolata, lungo la fiancata interna del terzo anello, circondata da zone non bruciate? Non vi pare che sia invece la logica conseguenza di un oggetto che penetra nell'edificio? Anche nella seconda foto presentata a sostegno della tesi di Asile.org i danni al secondo anello ci sono eccome: semplicemente sono mascherati dai detriti del primo anello. Asile.org: "Si può notare che solo il piano terra è stato toccato dall'aereo. I quattro piani superiori sono crollati alle 10:10 circa. L'altezza dell'edificio è di 24m. Riuscite a spiegare come un Boeing alto 13,6m, lungo 47,3 m, apertura alare di 47,32m ed una cabina larga 3,5m possa aver toccato soltanto il piano terra dell'edificio?"In realtà non è vero che solo il piano terra è
stato toccato. Asile.org ha semplicemente scelto una foto in cui
la breccia è coperta dai getti d'acqua dei pompieri, in modo che non si
veda chiaramente quant'è grande. Stando ai
resoconti ufficiali e ai resoconti dei testimoni, l'aereo ha colpito il
primo e il secondo
piano.
Ma naturalmente i resoconti ufficiali e i rapporti dei
testimoni possono essere falsi, argomenteranno i complottisti. Le foto
mostrate nelle prossime pagine, tuttavia, confermano le testimonianze. Inoltre l'altezza del Boeing citata (13,6 metri) si riferisce
al
velivolo appoggiato sul carrello e include anche le
superfici verticali di coda. A carrello retratto (ossia con
l'aereo appoggiato al suolo sul ventre o sui motori), e tralasciando
le superfici di coda (che sono relativamente fragili e hanno poca
massa, per cui causano danni trascurabili), l'altezza effettiva
dell'aeroplano si riduce notevolmente.
Le misure esatte del Boeing 757-200 sono disponibili presso http://www.janes.com/aerospace/civil/news/jawa/boeing_757-200.shtml. Il disegno in scala del velivolo mostrato qui sotto è tratto dal sito ufficiale della Boeing, presso http://www.boeing.com/commercial/757-200/ext.html. I conti sull'altezza residua una volta sottratti carrello e deriva li lascio fare a voi, ma è chiaro che siamo ben lontani dai 13,6 metri ipotizzati da Asile.org.
L'entità dei danni interni
all'edificio è inoltre ben visibile in una
foto presente presso http://www.snopes2.com/rumors/pentagon.htm,
che mostra l'area interessata dai lavori di ripristino.
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