Se invece con "società" si comincia ad intendere una specie di fantasma che impone o dovrebbe imporre certe cose a certe persone, non credo sia sufficiente a descrivere e comprendere la realtà, quindi non esiste, in questo senso.
"Impone" forse non è esatto, peṛ nessuno pụ negare di essere fortemente condizionato dal fattori sociali, a partire dal suo stesso modo di esprimersi, di parlare, di vestirsi, la sua cultura, ecc.
Ora, ad Auburn ti direbberero che non è "la società" che crea il condizionamento x nel soggetto y, ma sono gli individui A, B, C. Questo è ovvio: senza gli individui la società non esisterebbe.
Ma ha senso parlare di individuo a prescindre dal suo contesto sociale di costituzione? La persona era la maschera utilizzata dagli attori teatrali: la persona trova la propria identità con sé stessa solo nel rapporto con gli altri, solo nel rapporto sociale.
Peṛ mi sa che sono OT. Vabbè, chiudo qui.
Carlo
PS: ovviamente, cị non significa che se io sono un pazzo violento e ammazzo qualcuno è colpa della società, come non è colpa delle eventuali violenze che ho subito da piccolo. Nessun giustificazionismo.
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