Sono felicissimo del rinvio a giudizio, e dunque che si faccia un processo, ma deluso dal capo di imputazione.
Mi trovi d'accordo, dal momento che la "colluttazione" fra DUE poliziotti ed UN SOLO individuo non aveva certo bisogno di raggiungere quei livelli di brutalità.
Quindi, sembra di capire che la "condotta ordinaria" consenta di impedire al fermato di respirare: la definizione "entro i limiti della legittimità" implica che ce ne siano; in questo caso, quali siano, pare che non sia dato saperlo.
SI "confida" che durante il PROCESSO si tenga conto anche degli ATTI FALSIFICATI.
VERITA' E GIUSTIZIA PER FEDERICO!
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
La trasmissione di "Racconti di vita" dedicata a Federico è stata anticipata a lunedì prossimo 25 giugno.
Quella stessa sera anche "Chi l'ha visto?" trasmetterà l'aggiornamento dopo il rinvio a giudizio.
Quindi prima vedremo un aggiornamento sull'indagine, con la solita grande professionalità giornalistica del programma della Federica Sciarelli, e poi il documentario "Zona del silenzio" ci mostrerà un quadro della città, delle persone e del contesto in cui è accaduta questa assurda tragedia.
Quegli assassini non hanno ucciso solo Federico, ma hanno distrutto la sua famiglia, hanno spezzato quei manganelli sul cuore di tutte le persone che gli vogliono bene, dai suoi amici a tutte quelle persone che amano e rispettano la vita, anche se non hanno mai conosciuto il mio bambino.
E c'è qualcuno che si lamenta del "bombardamento mediatico"...
Ovvio che si lamentano: senza l'informazione il loro muro di silenzio avrebbe coperto tutto!
Ci contavano. Gli è andata male... Ci vediamo davanti al giudice.
Su YouTube e Arcoiris tv c'è anche il nuovo reportage di Paolo Bertazza "I nostri ragazzi" (il Questore trasferito chiamava così i 4 assassini):
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Inviato il: 22/6/2007 19:35
Marco74
Marco74
Re: Verità per Aldro
#63
So tutto
Iscritto il: 10/11/2006
Da
Messaggi: 19
Contro il povero ragazzo i poliziotti hanno rotto due manganelli!!!! E' bestiale.....
Stasera a "Chi l'ha visto" gli aggiornamenti sui fatti degli ultimi giorni, e a "Racconti di vita" (sempre rai3, 23:45) una puntata intitolata Zona del silenzio:
"Sono la mamma di Federico Aldrovandi, un ragazzo di 18 anni morto durante un violento controllo di polizia mentre tornava a casa a piedi. Era un bravo ragazzo e non aveva mai fatto niente di male in vita sua, tornava a casa a piedi da solo: ecco il suo torto. Gli agenti sono accusati di omicidio, ma sono ancora in servizio e non abbiamo ancora la certezza di un processo".
Questa mail arrivata in redazione è di Patrizia Moretti una madre che non si è arresa al "mistero" sulla morte del figlio, avvenuta il 25 settembre 2005. La signora ha deciso di sfidare il silenzio della sua città, Ferrara, grazie ad un blog frequentatissimo e alla voglia di verità di tutta la famiglia.
In questo esatto momento su raitre, la conduttrice di "chi l'ha visto" ha annunciato che han ricevuto la telefonata di un uomo "molto emozionato" che ha assistito a tutta la scena di quella notte... dopo la pubblicità verrà presentata la testimonianza
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Inviato il: 25/6/2007 21:55
florizel
florizel
Re: Verità per Aldro
#66
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
E "Racconti di vita" sta, in questo momento, mandando in onda un ottimo servizio sull'omicidio di Federico.
Grande testimonianza della madre, signora Patrizia, che denuncia la responsabilità dell'intero apparato di polizia che ha "coperto" i colleghi, da subito.
Vergogna su chi ha insistentemente diffamato Federico, affermando il falso:
E ora, al processo. Sperando di vedere i responsabili in galera.
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
Inviato il: 26/6/2007 0:31
AteNa
AteNa
Re: Verità per Aldro
#67
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 14/8/2006
Da IT (sob.)
Messaggi: 283
Citazione:
florizel ha scritto: E ora, al processo. Sperando di vedere i responsabili in galera.
Quei quattro individui saranno processati il 19 ottobre 2007. FORLANI PAOLO (1961) SEGATTO MONICA (1964) PONTANI ENZO (1965) POLLASTRI LUCA (1970)
Non mi ero mai posta il problema dell'età, ma lo scoprire che si tratta di 4 persone adulte mi ha fatto gelare il sangue. Essere ucciso da persone che, anagraficamente, potrebbero tranquillamente essere i tuoi genitori. Senza motivo.
La fonte è sempre la stessa.
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"Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato." - Antoine de Saint-Exupéry
Nella trasmissione "Chi l'ha visto?" c'era stata una testimonianza telefonica di un uomo che ha detto di aver visto tutto quella notte, era a poca distanza in auto ed ha visto chiaramente gli agenti percuotere ed aggredire Federico senza motivo. Questa persona, un uomo di 74 anni, giovedì davanti ai carabinieri ha ritrattato tutto.
[...] Quel signore non potrà, ormai, sottrarsi al rigoroso esame delle domande di tutti gli avvocati, del pm e del giudice, ma anche e soprattutto della sua coscienza. Nel bene o nel male è già parte del processo. I mezzi per sapere dove fosse l’uomo quella mattina esistono: il cellulare è un impronta quasi indelebile, attraverso appunto la sua localizzazione… Signor “X” non esiste giudice più giusto e severo della propria coscienza. Chissà, forse un giorno da qualche parte incontrerà l'anima di Federico e...
Dal blog dei genitori, un post che denuncia le intimidazioni, gli insulti e il comportamento vergognoso del noto SAP, il sindacato della polizia (grassetti aggiunti):
Il sindacato di polizia di destra invita ad abbandonare i “toni esasperati, basta fare danni”.
[...] Non capiamo però il ruolo di un’organizzazione sindacale di categoria nella nostra vicenda.
Un ruolo che sempre ha accompagnato in modo ossessivamente invadente i passi di quest’inchiesta intervenendo puntualmente ad ogni passaggio critico delle indagini.
Non dimenticheremo mai che quando ci siamo ribellati alle “bufale” [...] non dimenticheremo mai che siamo stati bollati come sciacalli calunniatori proprio dai responsabili di tale organizzazione attraverso portavoci che hanno parlato dalle sedi istituzionali della Questura.
Ci chiediamo francamente come mai abbiano ancora il coraggio di intervenire e di voler dare lezioni a qualcuno ancora oggi dopo il rinvio a giudizio.
Così come ci siamo chiesti fin dall’inizio quale fosse lo scopo di tali impropri e gravemente offensivi interventi (stiamo valutando un’azione legale nei loro confronti a tutela della nostra dignità e della nostra moralità), ancor di più oggi ci chiediamo a chi possa essere indirizzata la loro azione mediatica.
A chi serve? Chi è il destinatario del loro intervento?
Chi vorrebbero ridurre al silenzio, quello stesso silenzio che nei primi mesi di indagine stava rapidamente conducendo l’inchiesta ad una indecente richiesta di archiviazione?
Non ripeteremo le numerose gravissime lacune dei primi mesi di indagine che ormai sono note a tutti e sulle quali vi è un’inchiesta aperta.
Se addirittura proprio dopo il rinvio a giudizio, in un momento di particolare crisi della posizione di coloro che dagli stessi sindacati intervenuti venivano indicati come assolutamente innocenti e vittime degli eventi processuali e mediatici, è stato ritenuto opportuno volgere un monito al Ministro degli Interni, a questa città ed ai testimoni conosciuti e non conosciuti, nel quale veniva fatto presente che ben 230 agenti fossero certi e schierati sulle posizioni dei loro 4 colleghi [...]
Io mi chiedo sinceramente: fa più paura alla verità di coloro che sono stati testimoni di questa vicenda la trasmissione “Chi l’ha visto” con le sue presunte bufale o questo atteggiamento che proviene da un corpo istituzionale delle forze di polizia dello stato?
Siamo sereni, perché purtroppo solo dopo l’apertura del blog e quindi la conoscenza pubblica di quanto stava accadendo c'è stata una virata nelle indagini, che erano state abbandonate completamente dalla stessa polizia (da coloro che oggi sono probabilmente indagati) ma soprattutto da un pm che si era dimenticato di recarsi sul posto quella mattina,
di sequestrare l’auto contro la quale “si era fatto male” Federico,
di sequestrare i manganelli,
e di sequestrare la cassetta con le registrazioni delle conversazioni dove uno dei poliziotti ammette che Federico è stato pestato di brutto per mezzora.
La pubblicità del processo consente a che tutti possano rendersi conto di come è accaduto, di cosa è successo, ivi comprese, di tutte le tante e troppe bufale che hanno caratterizzato le indagini fino adesso.
[...]
Noi non abbiamo mai offeso nessuno, in cambio siamo stati offesi ripetutamente e infangati nella memoria di nostro figlio e nell’onore della nostra famiglia di persone per bene che, a differenza di quelle di altre ben più potenti di noi, mai si è macchiata di reati o di qualsiasi pendenza con la giustizia. Siamo una famiglia di pubblici dipendenti e di servitori dello stato, non avremmo mai pensato di dover assistere ad uno spettacolo così poco edificante, ma questo non ci fermerà. [...]
Tenete duro, siamo con voi!
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Inviato il: 8/7/2007 20:18
LauraPJ
LauraPJ
Re: Verità per Aldro
#70
So tutto
Iscritto il: 29/5/2007
Da Bologna
Messaggi: 18
dal blog di Patrizia e Lino:
la difesa dell'ex pm
Prendo atto di quanto scritto sulla Nuova Ferrara di oggi nell’articolo "Atto d’accusa per i Bad boys della Ferrara bene" in cui viene data cronaca del prossimo rinvio a giudizio anche a carico del figlio della dott.ssa Guerra.
Prendo atto che la difesa del ragazzo parla di una congiura a suo carico che sarebbe stata ordita forse dagli amici di mio figlio.
Non capiamo le ragioni che inducono il figlio dell'ex pm a sostenere ciò, ma prendo ancora una volta atto che per l'ex pm Federico sarebbe quindi responsabile, oltre che della propria morte, anche dei guai giudiziari di suo figlio per spaccio di droga a minori.
Non capiamo proprio che cosa di male abbiamo fatto per meritare tutto questo. Ma ancora una volta siamo costretti ad intervenire per ristabilire la verità almeno su alcuni fatti.
La dott.ssa Guerra è stata informata delle indagini a carico di suo figlio per spaccio di droga a minori il 22 gennaio 2006, Così come il Procuratore Capo della Repubblica.
La pm ha chiesto di essere esonerata dall'incarico il 14 marzo 2006 con questa motivazione:
"considerato che sul sito web aperto dalla famiglia Aldrovandi di recente è apparso un messaggio che sottolinea come il padre della sottoscritta fosse un operatore della Polizia di Stato, con la chiara intenzione di screditare la trasparenza e obiettività della stessa circa la conduzione e la conclusione delle indagini;
ritenuto che data la particolare delicatezza e complessità del caso sia assolutamente inaccettabile anche il solo sospetto di parzialità del Sostituto delegato alle indagini;
ritenuto che la diffusione mediatica e la strumentalizzazione di tale circostanza personale potrebbe creare un danno per l'Ufficio della Procura della Repubblica di Ferrara;
ritenuto che il profondo rispetto e l'alta considerazione della funzione che svolgo mi inponga di "farmi da parte" a tutela dell'Ufficio a cui appartengo;"
Queste le parole della pm. Ci spiace veramente tanto dover dire allora che tra il 22 gennaio e il 14 marzo la pm ha compiuto una frenetica attività di indagine per accertare le cause della morte di mio figlio, consistita principalmente nel sentire, e spesso risentire anche più volte, proprio i suoi amici, più o meno cari: sempre nel quadro di indagini a senso unico mirate a dimostrare la presenza di tutte le condizioni perchè si potesse parlare di una morte per droga a dispetto della verità che verrà accertata dai periti del giudice di fronte al gip.
Riteniamo doveroso omettere ogni considerazione su quella frenetica attività di indagine e su quali obiettivamente potessero essere le sue finalità.
Di certo non vogliamo in alcun modo che il chiaro e imbarazzante concatenarsi di tali eventi (certo non coincidenze) non deve autorizzare alcuno su questo blog, nè in altra sede, nel nome di Federico, ad usare linguaggi impropri violenti o intimidatori nei confronti di chichessia. Coloro che lo fanno riteniamo lo facciano per trasformare le responsabilità in vittimismo.
Non abbiamo bisogno di questo. Abbiamo solo bisogno di verità, quella verità che comunque sia, è e rimarrà impermeabile a tutto quel fango che da più parti le viene gettato addosso.
Un atteggiamento civile è il presupposto perchè tutti coloro che possono aver esercitato il proprio ruolo in modo distorto, illecito o comunque non corretto siano costretti ad assumersi le proprie responsabilità. Un atteggiamento incivile ci negherà questa possibilità e troverà in noi fermi oppositori.
Mio figlio non ha mai spacciato ma ha solo avuto la colpa di aver provato qualche sostanza stupefacente. La sua memoria ha pagato questo molto caramente.
Alla mamma di quel ragazzo denunciato per aver spacciato a dei minori va tutta la mia comprensione di madre, al magistrato ex pm credo che occorra invece una profonda riflessione sul proprio operato.
A due anni dalla drammatica morte di Federico Aldrovandi durante un controllo di Polizia, a poche settimane dall'inizio del Processo ai 4 poliziotti l'Associazione Verità per Aldro ha pensato di ricordarlo con un sit-in ed un concerto.
Per continuare a chiedere Verità e Giustizia Perchè non accada più.
Questo è il programma. Sabato 22 settembre, a Ferrara
Dlle 15,30 in via ippodromo per un momento di riflessione con gli amici e la famiglia
Dalle 17 presso il Centro Sociale "Officina ex AMGA", viale Alfonso I d'Este 13
concerto
GUIDO FODDIS LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA GIORGIO CANALI C.O.Ska (a seguire dj set)
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"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
si sono finalmente materializzati in udienza, al cospetto del giudice monocratico di Ferrara Dott. Francesco Maria Caruso.
E’ stata più che altro una fase “tecnica” in cui è stato anche stilato il calendario delle udienze che si terranno (29/11/2007, 07/12/2007, 12/12/2007, 11/01/2008, 30/01/2008, ecc.)
Quegli individui erano a tre metri da me.
Ora so chi sono e ogni notte ripercorrerò, fino alla fine, le immagini dei loro volti e delle loro espressioni, analizzando tutte le sensazioni negative che mi hanno trasmesso, ma la cosa incredibile è stata la dichiarazione spontanea (?) fornita da Pollastri Luca, a nome di quei quattro individui, che testualmente così recita:
- Comprendiamo e condividiamo il loro dolore per la morte del figlio, nel contempo riaffermiamo con serena fermezza la convinzione della piena correttezza del comportamento da noi tenuto quella tragica mattina. Siamo certi che il dibattimento che oggi si è aperto saprà dimostrarlo, fugando tutte le ombre che sono state sollevate nei nostri confronti in questi due anni di calvario giudiziario”
Una dichiarazione letta su un foglio scritto a computer e chissà da chi… senza anima, senza niente.
Per dire cosa ?
Ci dispiace…, ma abbiamo fatto il nostro dovere (QUALE DOVERE ?) e soffriamo tanto per il NOSTRO CALVARIO GIUDIZIARIO.
A quel punto, ti confesso caro Federico, mi è mancato il respiro e dopo aver ascoltato queste frasi, intrise di infinita IPOCRISIA, sono uscito dall’aula per prendere una boccata d’aria...
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I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Inviato il: 30/11/2007 12:49
florizel
florizel
Re: Verità per Aldro
#78
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Dalla testimonianza di Patrizia Moretti risulta che fu l'ispettore Solito, definito dalla stessa come un "amico di famiglia", che la mattina del 25 settembre portò ai genitori di Federico la notizia della sua morte, e che il giorno dopo, lo stesso affermava «Fossi in te mi procurerei un avvocato e un medico legale».
Il che fa pensare che aveva già intuito qualcosa di poco chiaro.
Dalla pagine seguente del link postato da Gobbo:
"Moretti ha raccontato di aver incontrato Solito nel marzo scorso, per caso, alla pista di pattinaggio dove entrambi avevano accompagnato i figli: «In quell'occasione mi ha detto di essere a conoscenza di fatti specifici che riguardavano la vicenda di mio figlio e che fino a quel momento non aveva riferito per timore di ripercussioni sul suo lavoro. Ha detto che però non avrebbe dato a me quelle informazioni, ma che avrebbe parlato solo in una sede tutelata. E a questo proposito ha aggiunto che temeva un processo abbreviato che non gli avrebbe dato la possibilità di parlare»."
Ripercussioni sul lavoro. Se anche di fronte ad abusi di quella entità, o di fronte all'amicizia che legherebbe il Solito alla famiglia Aldrovandi, un ispettore (non un agente semplice, o un agente scelto, o un vice ispettore) presumibilmete "avvezzo" ad eventuali eccessi di "senso del dovere", si sente minacciato da non ben definite "ripercussioni", siamo di fronte alle solite pratiche che definire mafiose risulta deviante, dal momento che tra stato e mafia non si capisce bene CHI ha fatto scuola A CHI.
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Inviato il: 30/11/2007 14:47
gubbo
gubbo
Re: Verità per Aldro
#79
Mi sento vacillare
Iscritto il: 20/6/2006
Da Un mondo ipocrita
Messaggi: 634
Speriamo a questo punto che questa deposizione avvenga, sarebbe un altro importante passo verso la verità.
dal momento che tra stato e mafia non si capisce bene CHI ha fatto scuola A CHI.
questo è il quesito del secolo!
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"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
Inviato il: 30/11/2007 17:28
Dusty
Dusty
Re: Verità per Aldro
#80
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
Messaggi: 2248
UDIENZA 11 GENNAIO.
L'Ispettore della Digos Nicola Solito denuncia in Aula di aver chiesto a Gennaro Sidero, Vice Questore Vicario, di richiedere l'intervento del Magistrato.
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti" -- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1. Il portico dipinto
Inviato il: 17/1/2008 20:42
Pausania
Pausania
Re: Verità per Aldro
#81
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 6/4/2006
Da
Messaggi: 3872
Ho particolarmente apprezzato le parole del giornalista nell'introdurre il servizio:
il giovane che ha perso la vita
E dove cazzo l'avrà lasciata? Sull'autobus?
i quattro poliziotti imputati
Sì, ma imputati di cosa? Di omissione di soccorso, di abuso di soccorso? O forse sono accusati dell'omicidio del giovane che, di conseguenza, la vita non l'ha persa, ma è stato ammazzato?
Io spero che su questa faccenda si faccia luce, finalmente. Però non posso non pensare a cosa capiti a chi non ha la "fortuna" di conoscere personalmente un ispettore della polizia... chissà quanti altri casi simili sono accaduti, senza che nessuno dicesse niente?
Sempre per la serie 'il Corriere non smetterà mai di stupirci', ecco cosa ha pubblicato ieri, con tanto di titolone gigante alle pagine 20 e 21:
Uno squillo nell’alba di Federico Il caso di Ferrara
La storia che sto per raccontare è triste, avvilente, urtante; eppure, nella sua sinistra negatività, se si avrà voglia di seguirmi fino in fondo, essa può risultare rincuorante. Almeno dal punto di vista basilare per una società civile: quello che afferma il principio di verità e giustizia..
E' la storia di un ragazzo, bello è dir poco a guardarlo nelle foto dei giornali, fermato da una pattuglia della polizia all’alba di due anni fa presso casa, a Ferrara, e assurdamente morto in quella circostanza. Un ragazzo di diciotto anni compiuti da un mese, studente in un istituto per periti elettrotecnici, alto, riccioli neri, sportivo, disposto, per non gravare troppo sulla famiglia, a distribuire nel tempo libero pizze in giro per la città. Un confortante esempio di gioventù, in questi nostri giorni di disperato bisogno di futuro.
I francobolli all’Lsd Certo, Federico Aldrovandi, la sera usciva con gli amici e come molti dei suoi coetanei, giusto per non essere dameno, non mancava d’impasticcarsi. Quella notte, in trasferta a Bologna, dove aveva ballato in un centro sociale, pare avesse leccato - così riferiscono i cronisti - un paio di francobolli all’Lsd, oppure assunto dell’ecstasy. Di ritorno in auto a Ferrara già oltre le 5, si era fatto lasciare dagli amici nei pressi dell’ippodromo, piuttosto distante da casa sua. Dicono facesse sempre così, che preferisse andare un po’ a piedi nella fresca aria di fine notte, forse per smaltire gli ultimi effetti dello stupefacente. Quella mattina, era il 25 settembre 2005, una domenica, Federico stava dunque andando verso casa. Ma è conveniente usare il condizionale perché tutto, da quel momento, è oscuro, indecifrabile, contraddittorio, per certi versi irreale. Secondo quanto dichiarato in un primo tempo dai poliziotti che intervennero, il ragazzo dava in escandescenze, sbattendo la testa contro i pali della luce. Sarebbe stata una donna, alle 5.47, a chiamare il 112, il centralino del pronto intervento dei carabinieri. Ma i carabinieri non sarebbero intervenuti perché quella zona di Ferrara sarebbe di competenza della polizia (immaginate un caso d’urgenza? Voi che telefonate e dall’altra parte vi dicono che non è di pertinenza dei carabinieri ma della polizia? No, non lo si può credere, ma questa è un’altra storia…). Chiarite le competenze, intervenne, dunque, una pattuglia della polizia. Due agenti che — è la versione della Questura — si sarebbero trovati davanti a un energumeno in preda a chissà quali furori, scalciante e urlante. Dico subito che Federico Aldrovanti risultò essere cintura marrone di karate, particolare aggravante per lui, ma che, viste come sono andate le cose quella mattina, ora appare soltanto grottesco. Arrivarono, chiamati, i rinforzi: un’altra volante dalla quale scesero altri due poliziotti, uno dei quali donna. Il ragazzo - sempre dalle dichiarazioni degli agenti - si sarebbe comportato da indemoniato, sferrando calci, urlando. Alla fine, dopo lunga colluttazione, sarebbe stato messo faccia a terra e ammanettato. Basta? Sì, basta. Ma lo studente, «vestito come uno dei centri sociali», non parla più, non si muove più. Sembra svenuto o addirittura - ma chi lo avrebbe detto? - morto. [continua]
Inaspettatamente due pagine del Corriere di oggi parlano di UNO SQUILLO NELL’ALBA DI FEDERICO. La firma è di Matteo Collura, scrittore. Il suo ultimo libro si chiama ‘Il suono della morte’. Grazie… ringrazio davvero tanto chi parla di Federico, la coscienza di quel che è accaduto è la prima delle forme di giustizia.
Ho sempre notato come il corriere, rispetto a repubblica ad esempio, si sia spesso interessato al caso di federico...... bè, quando si meritano degli elogi gli vanno fatti
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"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
Inviato il: 11/2/2008 18:33
carloooooo
carloooooo
Re: Verità per Aldro
#86
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/7/2006
Da marca gioiosa et amorosa
Messaggi: 1386
Anche il TG1 delle otto ieri sera ne ha parlato con un servizio consistente (non mi prendete in giro: stavo lì per caso, non guardo il TG1 di solito! )
carloooooo ha scritto: Anche il TG1 delle otto ieri sera ne ha parlato con un servizio consistente (non mi prendete in giro: stavo lì per caso, non guardo il TG1 di solito! )
Carlo
Io non ho proprio visto il tg1 ma già ieri in nottata ho cercato il video... e non ricordo assolutamente come fossi venuto a conoscenza del fatto che l'avessero trasmesso... Comunque, l'ho caricato.
o non ho proprio visto il tg1 ma già ieri in nottata ho cercato il video... e non ricordo assolutamente come fossi venuto a conoscenza del fatto che l'avessero trasmesso...
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Inviato il: 11/2/2008 20:10
Infettato
Infettato
Re: Verità per Aldro
#90
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/11/2006
Da Roma
Messaggi: 1499
Flo
Nessuno sa come si sia arrivati a quel video?
Se è quello postato da Marco dovrebbe essere stato girato dalla polizia scientifica
_________________
Infettato dal morbo di Ashcroft --------------------------------------------- Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
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