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   Politica Interna & Estera
  Sarkozy presidente

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  •  boboattack
      boboattack
Sarkozy presidente
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/6/2006
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Sarkozy all'eliseo, chi è costui? cosa cambia in francia?
Inviato il: 6/5/2007 22:06
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  •  neoprog
      neoprog
Re: Sarkozy presidente
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 21/1/2006
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Messaggi: 422
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E' un neocon filosionista,e credo che cambieranno parecchie cose, soprattutto in politica estera.
Si inizia già a muovere qualcosa,in peggio naturalmente
http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id={86C104A4-72DA-47E2-AB93-072E88BA2E11}
_________________
D'you know that one day
We will turn the world upside down
D'you know that one day
We will clean the world inside out
Inviato il: 6/5/2007 23:39
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Sarkozy presidente
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/11/2004
Da
Messaggi: 2827
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A French e-voting "catastrophe"
Michel Chossudovsky, Global Research, 6 May 2006

"Two types of machines were certified for use in France's election, both of which are of the paperless direct-recording electronic (DRE) variety now notorious (and hopefuly soon-to-be outlawed) in the States: an iVotronic model from American company ES&S, and another model from Dutch company Nedap."

The following report published a week before the French presidential run-off elections on May 6 point to the use of e-voting machines in several French cities. The potential for electoral fraud in the run-off elections --in which Nicolas Sarkozy won with a four point margin-- cannot be dismissed and should be the object of an independent inquiry in the cities where e-voting was used.

Sarko Wins One for the Global Elite

Ségolène Royal’s big mistake, obviously, was her election campaign promise to seek a referendum on selling France and Europe out to the one-worlders.
Inviato il: 7/5/2007 9:45
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Sarkozy presidente
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
Messaggi: 5691
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 7/5/2007 12:10
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  •  arturo
      arturo
Re: Sarkozy presidente
#5
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/3/2007
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Il Poster qui sopra è molto divertente.. però vorrei riportare l'argomento ad un livello più terra-terra visto che "i fatti" riguardano anche la vita quotidiana dei francesi gran parte dei quali non se la passanno proprio benissimo in questi ultimi tempi.
<<<


La gauche francese era finita già dal 2002.
Les Elephants del PS ne erano coscienti da tempo.
Hanno mandato Segolene allo sbaraglio per non "bruciarsi" e conservarsi almeno l’ultima chance in vista delle legislative di giugno

Bayrou, è intenzionato ad” equilibrare il potere” e cioè ad impedire all' UMP di disporre di una maggioranza schiacciante all’ assemblea Nazionale.
Infatti giovedì prossimo, al termine del consiglio nazionale dell’UDF, annuncerà la nascita del nuovo partito l’MD ( Movimento Democratico) perché, ha dichiarato, “ i francesi non intendono conferire a Nicolas Sarkozy il potere assoluto. La prima legge fondamentale della democrazia dice che ogni potere deve avere il suo contro-potere”
Nessuno ne parla apertamente ma l’ipotesi che PS e MD si accordino (“ alla Prodi” !) per una desistenza reciproca alle legislative in modo da impedire una maggioranza assoluta dell’UMP è piuttosto verosimile

La partita si giocherà dunque a giugno … e come sempre AL CENTRO

Sarkozy “le petit berlusconì français” ( legato ai repubblicani us) non avrà quindi vita facile come il Grande Berlusconi italiano.
Tuttavia, attraverso un incisivo controllo dei media, tenterà di emulare il Maestro anche se la MISSIONE è IMPOSSIBILE

I francesi, commossi, ringraziano l’Italia per gli “esempi concreti ”, l’ “esperienza diretta” e i “preziosi spunti” gentilmente forniti

( qualche commento "a caso").



Les vieux Mammouths doivent comprendre que l'aire glacière est finie. Ségolène à réussi a redonner un dynamisme non seulement à la gauche mais a la vie politique française. Son attitude a permit de garder l'élan pour les législatives

Buvons pour oublier mais le sourire de Ségolène devant la défaite me reste en travers de la gorge. Elle ne prend pas la mesure de la catastrophe que représente l'élection de Sarkozy pour le peuple qu'elle prétend défendre. Qu'elle se retire pour méditer dans sa maison de Mougins au sort des habitants des banlieues que Sarko veut mettre au pas.

Allons Ségolène. Courage. Renvoyez tous ces éléphants à leurs défaites piteuses et continuez à construire ce que vous avez commencé avec ceux qui vous ont fait confiance. Méfiez-vous comme de la peste de vos amis réformateurs de gauche qui, derrière Montebourg et Dray, n'ont dans la tête que des idées du XXe siècle. Inventez la pensée de gauche au delà de tous les problèmes que va règler la nouvelle droite. Soyez visionnaire. On a 5 ans devant nous.

Qu'aurai fait la Gauche sans Royal. Elle s'est battue jusqu'au bout, à gagné des batailles, contre elle même, contre les hostilités de son propre camp,contre un adversaire redoutable et favori et cela dans des conditions incroyablement difficiles et sans préparation contrairement à NS.Même si la dernière à été perdue, Je considère qu'elle à rempli son contrat qu'elle à prouvé sa tenacité et son courage et qu'elle à le droit d'être souriante et fière et même soulagée. Du respect SVP
Inviato il: 7/5/2007 16:33
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Sarkozy presidente
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Citazione:

neoprog ha scritto:
E' un neocon filosionista,e credo che cambieranno parecchie cose, soprattutto in politica estera.
Si inizia già a muovere qualcosa,in peggio naturalmente
http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id={86C104A4-72DA-47E2-AB93-072E88BA2E11}


Le similitudini con la tedesca Merkel si sprecano,oggi hanno in prima persona in mano le due grandi potenze Europee
Chissa cosa ci aspetta,il caso non esiste

PS
Neoprog ma manca qualcosa al tuo post o mi sbaglio?
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 8/5/2007 2:34
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  •  neoprog
      neoprog
Re: Sarkozy presidente
#7
Mi sento vacillare
Iscritto il: 21/1/2006
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<<Neoprog ma manca qualcosa al tuo post o mi sbaglio?>>

mah...,ho buttato una considerazione così, al volo.
Ci sarebbe tanto da scrivere ma il tempo disponibile è quello che è.
Cosa manchi, di preciso non saprei, forse ha a che fare con la religione?
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Inviato il: 8/5/2007 22:09
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: Sarkozy presidente
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/7/2006
Da marca gioiosa et amorosa
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UN "MENO PEGGIO" CHE NON SANA PER NULLA IL PESSIMISMO

di Giovanni La Grassa


La vittoria di Sarkozy in Francia sancisce la definitiva chiusura dell´epoca gollista. Del resto, era già finita da un pezzo, quanto meno era una pallidissima copia di ciò che fu in un non recente passato. Sarkozy ha dichiarato - queste almeno le intenzioni espresse - che si situerà d´ora in poi con maggior convinzione in Europa e che, nelle scelte geopolitiche globali, sarà sostanzialmente a fianco degli USA. Del resto, è ormai evidente da tempo che l´europeismo è, in ultima analisi, atlantismo e dunque effettivo (per quanto a volte minimamente mascherato) filoamericanismo.

[...]

Tuttavia, a differenza che in Italia - dove destra e sinistra, pur con le loro differenze di tono e coloritura, non sono affatto alternative in senso reale - ritengo che la vittoria di Sarkozy in Francia rappresenti il meno peggio. Di poco, sia chiaro, proprio di un soffio, ma comunque è il meno peggio. Intanto, il fronte Italia-Spagna (perché le vicende Enel-Endesa e Telecom-Telefonica hanno chiarito che ci sono "strani" e sotterranei legami tra Prodi e Zapatero, molto ambigui e pericolosi) non dovrebbe trovare sponda in Francia che semmai potrebbe avere maggiori legami con la Germania (forse). La prospettiva italo-spagnola è una delle più subdole e ingannatrici che ci siano. Entrambi i paesi hanno ritirato le truppe dall´Irak (ma non dall´Afghanistan, dove cercano però di non impegnarsi troppo) e fingono di porsi alla testa di un falso antiamericanismo.

In realtà, questi paesi di "centrosinistra" stanno cercando di "tirare a campare" per un anno e mezzo (che non è periodo brevissimo nell´attuale contesto internazionale), sperando che poi arrivi una presidenza democratica negli USA e, soprattutto, un cambio di strategia "imperiale" da parte di quel paese. A quel punto, potranno schierarsi in senso apertamente filostatunitense, cercando di dimostrarsi i più fedeli alleati della nuova impostazione geopolitica (pur sempre legata al tentativo di predominio globale). Oggi, la reale sudditanza agli USA è coperta da una parvenza di "critica" rivolta all´amministrazione repubblicana (nella versione Bush, quella più "estremistica"), mentre esiste un forte legame di subordinazione degli organismi finanziari "nostrani" a quelli americani; abbastanza scoperto è il caso italiano, con il gruppo Intesa San Paolo in piena evidenza nei suoi legami di dipendenza, in particolare rispetto alla Goldman Sachs e al Carlyle Group (che sono istituti bancari strettamente bipartisan tra i repubblicani e i democratici del loro paese).

La Francia della Royal sarebbe stato il "terzo" di questo gruppo di melensi, falsi e bugiardi sostanziali filoamericani; un filoamericanismo garantito dal più ampio servilismo della politica nei confronti dell´economia, più precisamente della finanza. Una finanza che, nel paese centrale, si pone quale strumento degli interessi di predominio imperiale, mentre nei paesi asserviti è puramente parassitaria e mira a drenare risorse da questi ultimi (dai loro "cittadini") verso quello preminente. Nella Francia di Sarkozy - più incerta appare la situazione nella Germania attuale - la politica sceglie apertamente di collocarsi, forse proprio strategicamente (e questo è certo un guaio), a fianco degli USA nella politica internazionale; ma non abdica completamente a favore del potere economico, e tanto meno di quello finanziario. Si può essere (quasi) sicuri che la politica sosterrà invece in Francia proprio le industrie di punta - non semplicemente quelle automobilistiche o dei frigoriferi, ecc. (con sovvenzioni varie, tipo la "mobilità lunga") come in questo nostro disgraziato paese - e cercherà di obbligare la finanza ad un ruolo di "fornitura" di mezzi e servizi per lo sviluppo di tali industrie. Non ci sarà in Francia alcun "piccolo establishment" parassitario come quello italiano, in gran parte raggruppato nel patto di sindacato della Rcs (non mi consta che in Francia ci siano i "patti di sindacato").

[...]

Anche in Italia, come male minore (pur sempre male, certo, ma minore), avremmo bisogno di una forza politica in grado di spazzare via sia una destra, semplicemente succube dell´impostazione geostrategica del "falchi" americani attuali, sia una sinistra che è in attesa di un mutamento di tale impostazione onde mettersi più apertamente al servizio dell´"Impero" statunitense, per interessi puramente personali (cioè di piccole cosche "mafiose") e mandando a "ramengo" l´intero paese; nel frattempo, queste cosche sono prone di fronte alla finanza americana che, "laggiù", agisce in funzione (bipartisan) di una politica di predominio mondiale.

E´ bene chiarire che nemmeno in Francia vi è la sicurezza (anzi!) di poter spazzare via questa sinistra meschina e servile verso i poteri economici più arretrati, essendo in ciò coadiuvata dai sindacati e da tutte le associazioni che raggruppano i meno fattivi e quelli che pretendono di essere soprattutto "assistiti". Non basta questa Presidenza; del resto, come già detto, ambigua e debole verso gli USA. Ci sono ancora le elezioni parlamentari a giugno; e sussiste, anche in Francia, le cauchemar centrista. E ci sono tutti gli elementi di una nuova ricaduta "di sinistra" nella malattia che corrode in pratica quasi tutta l´Europa. L´elezione di Sarkozy è un "meno peggio", ma proprio facendo uno sforzo titanico per non cadere nel più completo pessimismo.


Ripensare Marx del 7 maggio 2007
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Bicarlonato.
Inviato il: 12/5/2007 12:37
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  •  arturo
      arturo
Re: Sarkozy presidente
#9
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 1/3/2007
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Trovo l'analisi di Gianfranco La Grassa ( con tutto il rispetto)i confusa e a tratti contraddittoria.

L’articolista inizia sostenendo che Sarkozy rappresenta la fine dell’epoca gaullista in quanto “si situerà d´ora in poi con maggior convinzione in Europa e che, nelle scelte geopolitiche globali, sarà sostanzialmente a fianco degli USA. Del resto, è ormai evidente da tempo che l´europeismo è, in ultima analisi, atlantismo e dunque effettivo (per quanto a volte minimamente mascherato) filoamericanismo”

A parte questa opinabile definizione di “europeismo” - espressa come se fosse una certezza incontrovertibile quando al più può rientrare nel novero di una delle tante interpretazioni e convinzioni personali - l’autore prosegue dicendo che Sarkozy è “ a fianco degli USA nella politica internazionale; ma non abdica completamente a favore del potere economico, e tanto meno di quello finanziario.

A questo proposito sarebbe interessante capire cosa intenda Gianfranco La Grassa per “politica internazionale” da un lato e per “potere economico e finanziario “dall’altro

Se, come sembra, egli riconosce una separazione e distinzione netta fra queste due componenti sarebbe altresì interessante capire quali sarebbero i rispettivi “campi d’azione “e i rispettivi "compiti" assegnati

Fare un parallelo con l’Italia – nel senso che anche noi “ come male minore (pur sempre male, certo, ma minore), avremmo bisogno di una forza politica in grado di spazzare via sia una destra, semplicemente succube dell´impostazione geostrategica del "falchi" americani attuali, sia una sinistra che è in attesa di un mutamento di tale impostazione onde mettersi più apertamente al servizio dell´"Impero" statunitense, per interessi puramente personali (cioè di piccole cosche "mafiose") e mandando a "ramengo" l´intero paese” - inserendo tale considerazione in questo contesto, vuol dire non tenere presenti le macroscopiche differenze fra destra e sinistra italiana e francese.
Una per tutte – ultima ma non l’ultima !- il convinto sostegno e il conseguente coinvolgimento del nostro paese - deliberato da una maggioranza politicamente di “destra”- nella guerra in Iraq e dovuto alla sudditanza “di fatto” che L’Italia tributa agli Usa dalla fine della seconda guerra mondiale.

“Peccato originale” ( assieme ad altri due aspetti non meno preoccupanti come l’”invenzione” del fascismo e adesso del berlusconismo) che la Francia non possiede e che dunque non influiscono sulle scelte dei cittadini francesi i quali si regolano secondo una logica ed una storia politica assai diverse dalla nostra e dunque difficilmente paragonabili

Sarkozy ha vinto non perchè abbia "convinto" ( come sostengono trionfalisticamente alcuni esponenti di Alleanza Nazionale o della Cdl)
Ha vinto perchè praticamente NON aveva di fronte l'avversario
Nè all'interno della propria area politica nè all'esterno.

La Royal era nella condizione diametralmente opposta.
Indebolita dall'interno dagli stessi che avrebbero dovuto sostenerla ha perso "fuori casa" ma ha vinto "in casa" contro gli elephants del PS i suoi veri avversari
E forse un primo passo verso un ripensamento e rinnovamento delle forze di sinistra nascerà proprio da questa sconfitta "vittoriosa"

Non dimentichiamo inoltre che il successo riportato da Bayrou è stata una sorpresa per molti osservatori ed è sntomatico della volontà dei francesi nel sostenere una politica di modernizzazione nel rispetto della tradizione liberale

Il ruolo di barrage (contro Sarkozy) che Bayrou intende giocare alle legislative di giugno è una scommessa ambiziosa e difficoltosa ( molti esponenti della sua area sono stati eletti anche con i voti della destra ) ma l'apertura al dialogo con la Royal apre la strada ad una prospettiva di rinnovamento

In ogni caso, per concludere con una considerazione "a misura d'uomo " : parlando con chi ha votato Sarkozy e facendogli notare che qui in Italia Berlusconi ha esultato per la sua vittoria, i francesi hanno un soprassalto " Merde ! non è possibile.. Berlusconi è peggio di Le Pen. Sarkò l al momento era l'unica alternativa...Madame Royal è stata coraggiosa, molto coraggiosa ma ancora deve costruire la " forza" necessaria e moderna per governare una Francia in grande difficoltà "

PS : sarebbe interessante anche discutere sul termine "gaullista"

Sarkozy si definisce tale ma "gaullisti" DOC hanno appoggiato la Royal...

Insomma tutti "tirano per la giacchetta" De Gaulle ma " Le General" è troppo ALTO per accorgersi degli strattoni.
Inoltre i suoi vestiti ssarebbero "troppo grandi "per Sarkozy, il piccolo berlusconì francese !
Inviato il: 13/5/2007 19:07
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