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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Sezione Musica
#61
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
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Non si può parlare di anni 80 senza questi due secondo me:

Alphaville - Big in japan





Falco - Rock me Amadeus

Inviato il: 3/11/2008 1:19
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Re: Sezione Musica
#62
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Tom Waits - Rain Dogs

Inviato il: 3/11/2008 1:35
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  •  gobbo
      gobbo
Re: Sezione Musica
#63
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2005
Da Neverland
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Leonard Cohen - One thousand kisses deep



il gobbo
_________________
I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Inviato il: 3/11/2008 2:54
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  •  infosauro
      infosauro
Re: Sezione Musica
#64
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/5/2008
Da questo mondo (credo)
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Ma siete matti??? una sezione di musica??? Ma scusate se ogni utente postasse i suoi brani preferiti qua avremo almeno 8300*(10 o più) post!!!
Oh, detto questo, io non sono un grandissimo fan di Robert Allen Zimmerman (anche perchè quando canta non riesco a capire quello che dice, a volte mi sembra ubriaco), tuttavia "hurricane" mi sembra doverosa postarla...



Ad ogni modo colgo l'occasione per invitare gli utenti a postare qualcosa di loro, sempre ammesso che ci sia qualcuno che strimpella qualcosa.
_________________
"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 3/11/2008 9:45
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  •  Skabrego
      Skabrego
Re: Sezione Musica
#65
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/12/2006
Da
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Pyter dice

"Miriade?
A occhio e croce io ricordo solo
Garbage, Pearl jam, Placebo, Rage against the machine...Radiohead...
...ma mi devo essere perso qualcosa... "

NOFX, Lagwagon, Pennywise, Blonde Redhead, Rancid, No fun at all, Millencolin, Yo la tengo, Terrorgruppe, Feeder, Soundgarden, Beck, 7 Seconds, Pavement, Good Riddance, Sick of it all, Anti Flag, Ash, Alice in chians, Pj Harvey, Noir Desir, No use for a Name, Satanic Surfers, Six by seven, The Vandals, Dropkick Murphys, Seafood, My bloody Valentine, R.E.M., Agnostic Front, Red Hot Chili Peppers, Sottopressione, Mercury Rev, At the Drive-In, New Bomb turks, Foo Fighters, Fugazi, Skunk Anansie, Weezer...e altri che sicuramente mi sfuggono o non conosco ancora, contando che la metà di questi gruppi li ho conosciuti solo negli ultimi anni grazie a Internet.

Aggiunti a quelli elencati negli altri post fanno un bel numero e ho segnato solo gruppi che piacciono a me! Non c'è un briciolo di metal (e credo che qualche appassionato del genere potrebbe allungare la lista) tanto per fare un esempio! Credo che dobbiamo considerare l'opportunità che a qualcuno piacciano Guns'n'Roses, Metallica,ecc...
Fai un pò te che i Garbage non me li ricordavo neanche (allora però rivalutiamo anche i Cardigans! ). Se mi metti i Placebo dobbiamo contare anche i Nirvana e per quanto riguarda RATM, crossoverismi e nu metalismi sono ignorante come un mulo...
In più aggiungerei il fatto che in Italia gli anni'90 (Afterhours, Punkreas, Tre Allegri Ragazzi Morti, Marlene Kuntz,ecc..) sono decisamente meglio degli '80 di cui abbraccio Litfiba, CCCP e poco di più.
Inviato il: 3/11/2008 13:42
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Re: Sezione Musica
#66
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
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Carlo, con gli Audioslave ho fatto due citazioni:
I RATM, che citi e I Soundgarden, niente male nemmeno loro.

A me sembra che la fusione sia molto riuscita, invece che inutile... Davvero, non trovi?



...a me piaciono abbastanza entrambi i gruppi...



Bonus Track:



... scoperti da poco...:


Visti in questo film costato zero dal titolo "ONCE".
Una scena dal film.
Lui e' il vocalist dei Frames... ma in occasione dell'incontro con la tipa al piano, sua compagna ha fondato il gruppo Swell Season.

Interessanti. Buon Ascolto.


mc
Inviato il: 3/11/2008 14:06
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Sezione Musica
#67
Sono certo di non sapere
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Da Roma - Pomezia
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Citazione:

Ad ogni modo colgo l'occasione per invitare gli utenti a postare qualcosa di loro, sempre ammesso che ci sia qualcuno che strimpella qualcosa.


Beh e io mi 'butto' e vi regalo un mix di immagini e musica...
si chiama Mystical Landscape, e la musica é un vecchio brano intitolato "Angel" che avevo composto nel 2001 per la mia ragazza dell' epoca

Inviato il: 3/11/2008 14:36
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Sezione Musica
#68
Sono certo di non sapere
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O Skabrè,
non mi provocare!

Non è una questione di quantità.
E' una questione di formazione e nascita di nuovi gruppi con qualcosa da dire, di gruppi e singoli che hanno poi svolto una carriera un minimo decenti dal punto di vista della durata e della qualità espressa.
Che il mondo musicale si sia involuto negli anni novanta è un fatto
certo, che niente ha a che vedere con la quantità fine a se stessa.

Dei gruppi che tu citi:

ALICE IN CHAINS 1987
NIRVANA 1987
REM 1981
PAVEMENT 1988
SOUNDGARDEN 1984
REDHOTCHILIPEPPERS 1983
FUGAZI 1987
ANTI FLAG 1988
MY BLOODY VALENTINE 1984
BECK 1988
AFTERHOURS 1988
MARLENE KUNTZ 1987
PUNKREAS 1989


Dei nomi che hai fatto non è che ne restino molto di gruppi formatisi
negli anni 90. E nelle date che ho messo si considera solo la pubblicazione del primo album, e non l'inizio dell'attività.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 3/11/2008 16:30
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Re: Sezione Musica
#69
Sono certo di non sapere
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Beh in effetti i Radiohead, direi, si possono considerare "il gruppo" degli anni novanta...
In realta' gli stessi Rage Against The Machine sono degli anni novanta.

... ... in effetti avrei finito.



In quegli anni si affermava, senza il minimo ritegno e come non mai, la merda che arrivava da oltreoceano.
Si appiattivano le posizioni politiche (convergevano tutte in una direzione!) e con esse si creava un modo unico di pensare ... e anche di fare musica... oggi ne paghiamo le conseguenze, non solo in musica.

Per fortuna c'erano i gruppi nati nella decade prima che continuavano la loro produzione... (Cure, Depeche, Pink Floyd, Queen etc... )... qualcosa di decente si e' sentito anche in quegli anni (ma non di quegli anni). .

mc
Inviato il: 3/11/2008 17:54
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Re: Sezione Musica
#70
Sono certo di non sapere
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A me piacevano (adesso un po' meno...) questi negli anni novanta:


mc
Inviato il: 3/11/2008 18:11
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  •  Al2012
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Re: Sezione Musica
#71
Dubito ormai di tutto
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: Sezione Musica
#72
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Ovviamente quello del definire il "miglior gruppo" è un giochino valido al massimo come costruttivo passatempo. È importante però che non ci si limiti ai gruppi che hanno venduto di più e a quelli che piacciono di più, altrimenti ci nasconde dietro al dito del "de gustibus" e la Quinta di Beethoven vale quanto Panic di Allevi.

Se si vuole cercare il valore, la qualtà, ci sono alcuni parametri che si possono seguire, come ad esempio la capacità di innovare e l'influenza che hanno avuto nella produzione successiva, per non dimenticare poi il piccolo particolare del saper suonare (dio stramaledica il punk e la poetica romantica del genio che crea dal niente ispirato dall'afflato divino).

Per questo dico che come i RATM non ce n'è. Molti gruppi citati sopra o proprio non suonavano (vedi i Nirvana), oppure facevano comunque cose già sentite e strasentite, tipo i Metallica, che per me rimangono, nello spirito, un gruppo anni '80 (anche se continuo a non capire come si possa ascoltare metal dopo aver conosciuto chi del metal ha detto tutto, e all'inizio, cioè i Black Sabbath).

Tom Morello ha suonato la chitarra come nessuno prima, e neanche dopo, se è per quello (il chitarrista dei Muse un po' ci ha provato, a imitarlo). La commistione tra hard rock e rap è insuperabile (per quello, mc, che per me gli Audioslave sono un gruppo come un altro): la mescolanza tra la miglior tradizione rock e il nuovo che avanzava in quegli anni, il vero genere musicale degli anni '90, cioè l'hip hop, piaccia o no.

_________


Dimenticavo. Prima ho citato il Nuovo Genio della Musica Mondiale. Ho trovato questo articolo a riguardo, di quegli articoli che dicono tutto, ma proprio tutto, quello che vorresti dire tu, e molto meglio. Divertentissimo.

Giovanni Allevi

Esistono degli individui che sono malvestiti totali, tristi e mediocri individui che ci provano in tutti modi a farsi vedere in un certo modo, individui che si studiano e ci si impegnano con tutte le loro energie, che vogliono essere interessanti, originali, persino brillanti, che si guardano e si parlano e si ascoltano addosso continuamente, e però gli vien fuori sempre loffa, poveretti, è un tentativo che non gli riesce proprio, e finiscono soltanto per apparirti più tristi, e più mediocri. Uno di questi individui, ad esempio, è Giovanni Allevi.

giovanni allevi copertina joyGiovanni Allevi è come quei personaggi di Verdone che si esibiscono in racconti enfaticissimi sulle loro avventure coi serpenti mortali, o che fumano davanti allo specchio provando il discorso del cargo liberiano. Giovanni Allevi è, prima di tutto, un instancabile apologeta di Giovanni Allevi. E’ un esibizionista sfrenato che non aspetta altro che mostrarsi e far sfoggio di se stesso, lustrando per benino la figura di questo Signor Geniale Compositore che c’è solo nella sua testa, il protagonista delle ridicole storielle che spara via una dietro l’altra, sicuro ed allenato, preparatissimo, senza alcun imbarazzo (pur mantenendo i segnali esteriori della Timidezza, che è forma inevitabile del Geniale Compositore). Giovanni Allevi, se fosse il personaggio di una fiction sulla vita di un musicista, guardereste cinque minuti e poi, sopraffatti dalla suprema melensità di un tale pendulo accrocco di luoghi comuni, girereste su Ballando con le stelle.

Le storielle e gli aneddoti di Giovanni Allevi sono i mattoncini che servono a tirar su questo simulacro d’eroe mitologico, gran sacerdote e tramite tra l’Iperuranio della Musica e il Pianeta Terra, genio sì ma un po’ folle e pazzerello, come del resto sono folli e pazzerelli tutti i grandi artisti; felice e gioioso perché possiede e gode della vera fede (nella Dea Musica) e che però allo stesso tempo, nonostante questi doni di immensa grandezza, e anzi proprio a causa della sua grandezza, è anche modestissimo, un po’ schivo, scanzonato e timiduccio.

L’infantile procedimento di auto-mitizzazione di Giovanni Allevi annovera soddisfatti complimenti a se stesso di stampo spiritual-esegetico (”la mia musica va a toccare le corde profonde dell’emotività collettiva” - non c’è niente da fare, si adora) e aneddoti da primo della classe sborone che vogliono far risaltare le sue evidenti capacità di genio musicale (la storia del commissario che, di fronte alla prova di ammissione per il primo anno di composizione al conservatorio, esclama “o ha copiato la fuga, oppure è Brahms redivivo”; ma questo a Giovanni Allevi non basta - non sia mai che a qualcuno la cosa non dica nulla - lui gongolante chiosa: “eh, sì, ho portato una fuga, che è la composizione più difficile di tutte, si studia appena al settimo anno!”).

Le storielle di Giovanni Allevi hanno un’impostazione banalmente fiabesca, che può essere sovrapposta ad alcuni schemi della teoria Proppiana. Prendete la storia che racconta sempre, quella di lui a cinque anni che vuole giocare col pianoforte che i genitori cattivi tengono lucchettato [1]; un bel giorno Giovannino trova la chiave, lo apre, preme un tasto e - tadàn - rivelazione! Un faro gli si accende addosso (ipse dixit - nel video con Fazio, arrivate fino in fondo) e capisce cosa vuole fare nella vita: suonare. Ma il piccolo Giovannino è avversato dalla crudele matrign… ehm, volevo dire, dai genitori che non sentono ragioni e gli proibiscono di stare al piano. Lui se ne frega e lo suona di nascosto, finché a dieci anni durante una recita scolastica, guarda caso, trova un piano sul palchetto. Giovannino non può frenarsi, la musica lo chiama e lui le cede, siede al piano e suona [2] destando la meraviglia degli astanti. Perfetto dunque: c’è un eroe (lui) avversato da un antagonista (i genitori), c’è la situazione di divieto (il piano lucchettato), ci sono l’infrazione e la reazione (lui che apre il piano, e poi lo suona), c’è il trionfo finale dell’eroe (lui che si incammina sulla strada della mediocrità).

Come le fiabe della tradizione orale, anche le storielle di Giovanni Allevi su se stesso cambiano nel tempo, modificandosi, arricchendosi di particolari. La storiella qui sopra, le prime volte che veniva raccontata, era una roba molto semplice del tipo “c’era il piano chiuso a chiave e io desideravo suonarlo, si desidera sempre ciò che non si può avere, bla bla, punto”. In un secondo momento si sono aggiunti i cinque anni di suonate clandestine (un vero gesto di eroica sfida contro il bieco oscurantismo parentale); poi si è aggiunto il fenomeno ultraterreno della rivelazione, lui che tocca il tasto quella prima volta e viene investito dal “fascio di luce” (il che gli conferisce una misticissima aura da investitura divina); poi, negli ultimi tempi, pare che l’età del piccolo Giovannino stia abbassandosi dai cinque ai quattro anni - ma va be’, siamo ancora in una fase di trepida mutevolezza (credo sia anche già uscito il trailer che annuncia l’imminente Come sconfissi il drago che custodiva la chiave).

Il destino avverso è in agguato, ma Giovanni Allevi non molla e gli riesce sempre di sconfiggerlo, guidato com’è (implicito) dalla saggia mano della Dea Musica, che ha in serbo per lui un futuro di meraviglie musicali da raggiungere a tutti i costi. Eh, che lotta durissima e senza quartiere. Ma lui è fortunosamente creativo anche in questo, nell’aggirar la sfiga. Pensate a quando un giorno - lui, squattrinato compositore di belle speranza - s’è messo a suonare (sul solito palchetto con piano incustodito - è una mania) e una signora che per caso passava di là, rimasta annichilita dalla bravura di quel giovine talento, gli propone di far arrivare una demo a Riccardo Muti; la signora guarda tu la coincidenza è quella che organizza la cena d’inaugurazione alla scala, e stabilisce così un piano astutissimo perché lui, intrufolatosi alla cena come cameriere, possa dare sto cd al sommo maestro (leggete come la racconta Giovanni Allevi [3], è un incrocio tra ratatouille e james bond - anche se dimentica sempre di raccontare il finale, che Muti cioè a fine serata ha miseramente abbandonato il cd sulla sedia vuota). Oppure pensate a quando, stroncato da un attacco di panico (qui), sull’ambulanza che lo portava in ospedale, in una situazione dunque di così grande pericolosa avversità e disagio, ha trovato motivo d’ispirazione ed ha potuto gettare le basi per il suo ultimo capolavoro, Joy.

Giovanni allevi suona l'atmosfera che esce fuori dallo spiraglio della finestra: genio!Folle e pazzerello, dicevo. Giovanni Allevi la follia se la immagina così, del genere più vistoso e facilmente riconoscibile, la follia cinematografica di un tizio un po’ autistico alla Rainman [4]. Giovanni Allevi, per aderire al personaggio, oscilla tatticamente avanti indietro quando sta in piedi, racconta di essere affetto da disturbi ossessivo compulsivi (va a nuotare in piscina e si ripassa mentalmente tutte le note mentre sta ammollo - non può suonare se prima d’ogni concerto non gli danno una torta al cioccolato - per un anno di fila s’è nutrito di sola pasta al tonno), cerca penosamente di stupire gli intervistatori con sciocche rivelazione matematiche (del tipo: “ho calcolato che in un ora di concerto le mie dita compiono all’incirca 36.000 movimenti” oppure “il pianoforte ha 88 tasti, li ho contati” - brrravooo, clap clap, e quante corde? a-ha! non le hai contate quelle, eh? gne gne), pubblicizza bizzarre trovate domestiche (il gatto che aveva da piccolo, che si chiamava Bemolle - il suo attuale animale domestico, un gamberetto che, per amplificare l’effetto paradossale, ha ribattezzato Maciste: io me lo immagino Giovanni Allevi oscillante al negozio di esche, mentre paga il gamberetto, che già pensava come e quando avrebbe raccontato del gamberetto la prima volta, suscitando ilarità ed ammirazione), è sempre istericamente entusiasta di qualsiasi cosa e oscenamente fiero del suo minuscolo intellettualismo da dizionario d’aforismi (”come dice Platone - frase fatta”, “come dice Heidegger - frase fatta”), è sempre lì lì ad un passo dal ruolo dell’eroe romantico in preda a gravi tormenti (soffre di insonnia perché ogni notte è assalito da tumultuosi pensieri musicali che subito trascrive su un foglietto pentagrammato provvidenzialmente tenuto accanto al letto), ed esibisce quello scontato repertorio di atteggiamenti timidoni - occhi bassi, postura gobbetta, movimenti goffi, gestualità nevrotica, i sorrisetti schivi - che si vede nei telefilm per teenager del Disney Channel la domenica mattina. Il tutto, come detto, per creare questo effettaccio Genio Fuori Dal Mondo, un po’ folle ma simpatico e alla mano, confortante e familiare, con una testa piena piena di cose buffe e interessanti.

Giovanni allevi è un manichino del reparto under quattordici dell'oviessePer essere accettato, il genio musicale Giovanni Allevi deve darsi l’aria di prendersi alla leggera, per niente sul serio, deve essere semplice e scanzonato, alla portata di tutti (il che, a ben pensarci, è davvero difficile da realizzare, per uno che si crede depositario di un soffio artistico d’emanazione divina, “Non sono io che compongo ma è la musica che fa tutto da sola e utilizza il mio corpo e il mio essere per fluire fuori, sul mio pianoforte”): ciò lo si realizza attraverso un abbigliamento da allegro giovanotto qualunque, indossando abiti casual nella direzione che genericamente prende la moda giovane del momento: felpone belle grosse, jeans belli larghi, camicia di fuori, converse all star, occhialoni nerdy. L’interpretazione è improntata ad una impersonale e anonima figuretta da manichino Oviesse del reparto under quattordici. Immagino che l’intento sia anche blandamente provocatorio, a presentarsi così ridotto ad un concerto, in teatro. Accidenti. E’ chiarissimo purtroppo che sono cose di cui non sa niente, di cui non capisce niente (la felpa è troppo corta, gli tira sulla pancia, le maniche gli salgono, i jeans pure, troppo stretti, un po’ informi), messe insieme a casaccio al solo scopo di completare il quadretto, poveraccio [5], questo suo naufragato tentativo di giovanil-io-sono-originalesimo risulta niente altro che una spaventosa e ridicolissima frittata di cattivo gusto.

Ah, la musica, pffft. E certo, mi dimenticavo la musica. La solita robetta giocata sulla riuscita di suggestioni melodiche, facilona e abborracciata - basso e voci mediane praticamente inesistenti, ideucce piccine picciò in gran parte scopiazzate, un po’ al tardo-romanticismo, un po’ a quell’usuratissimo e ormai infinito bacino di minimalismo annacquato stile Nyman - banali melodie non sempre riuscite e, anzi, spesso insulse e pure lagnosette (Panic ad esempio, la canzone cardine del suo ultimo album, è la sigla di Mio Mini Pony, non si discute [6]); quando cerca di cimentarsi su strutture un minimo più complesse, ahilui, la butta tragicamente in caciara. Sono pezzi che sembrano improvvisati al momento: non c’è ricerca, l’elaborazione tematica è ridotta al minimo, non c’è un cavolo di studio, una serie di (vanamente accattivanti) luoghi comuni impilati uno sull’altro. Giovanni Allevi stesso, del resto, conferma queste impressioni uscendosene con stupidaggini altisonanti come “Suonare è non pensare” - nell’elogio all’abbandono che compare sul sito, nella sua fissazione per l’acqua, l’acqua come metafora di vita, di musica e bla bla, il che è davvero emblematico, perché rende alla perfezione l’idea di Giovanni Allevi e della sua musica: un flusso appariscente e senza controllo di inutili conati.

[1] perché mai i genitori, entrambi musicisti, impediscono al pargolo di suonare il piano? si tratta forse della solita lacrimosa trama degli artisti falliti che soffrono per i propri fallimenti e non vogliono dare al figlio le stesse sofferenze? (Allevi: consideralo un suggerimento)
[2] il preludio in La maggiore di Chopin, dice lui - e uno (il patito di Giovanni Allevi, che ovviamente non sa niente di musica) pensa mamma mia, il preludio in la maggiore, chissà che cosa difficilissima, e si immagina una cosa così, mentre invece è questa puzzetta qua (nulla di cui bullarsi, neppure a dieci anni)
[3] nella pagina degli “scritti”, clic su “la cena di muti” - anche questa storia qui la raccontava diversa, all’inizio: non c’era la signora che lo ascolta per caso rimanendo annichilita e non c’era la missione segreta all’inaugurazione della Scala; c’era soltanto lui che un giorno facendo il cameriere ha servito Muti al ristorante, punto
[4] oh, si potrebbe fare uno studio comparativo tra la sua, e l’idiota rappresentazione del picchiatello promossa da quell’altro simpatico originalone di Simone Cristicchi - a volersi far del male, dico
[5] ah certo, i capelloni sbarazzini, un tasto per capello (eh eh): consiglio, tra un paio d’anni, di rinnovarsi - maturizzandosi - con un paio di baffoni alla Frank Zappa
[6] ovviamente non c’è storia: Mio Mini Pony batte Giovanni Allevi un milione a zero

di Betty Moore per

le Malvestite
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Bicarlonato.
Inviato il: 3/11/2008 20:51
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Sezione Musica
#73
Sono certo di non sapere
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Citazione:
il nuovo che avanzava in quegli anni, il vero genere musicale degli anni '90, cioè l'hip hop, piaccia o no.

Tra l'altro un genere che si è bruciato nel tempo più breve della storia, prima di diventare una macchina per fare soldi e riempire le playlist di Mtv. Il periodo underground degli anni '80, l'esplosione al cambio di decennio (quando sono state fatte le cose migliori) e poi dal '96-'97 più niente di decente, se non un mucchio di imbecilli con i denti d'oro e le attrici porno nei video.

Ice Cube - Today Was a Good Day (Today I didn't even have to use my AK. I gotta say it was a good day)



Comunque per riprendere il discorso di Carloooooooooooooo sui RATM, sentite "Renegade of Funk" e poi subito sotto la versione originale (oggettivamente non il massimo anche se stiamo parlando di Afrika Bambaata, uno dei padri del rap, è troppo legata a sonorità di quell'epoca, tanto da renderla impresentabile oggi) e forse capite cosa intende Carlooo

RATM



e Soul Sonic Force:
Inviato il: 3/11/2008 21:28
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  •  Teba
      Teba
Re: Sezione Musica
#74
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NOFX, Lagwagon, Pennywise, Blonde Redhead, Rancid, No fun at all, Millencolin, Yo la tengo, Terrorgruppe, Feeder, Soundgarden, Beck, 7 Seconds, Pavement, Good Riddance, Sick of it all, Anti Flag, Ash, Alice in chians, Pj Harvey, Noir Desir, No use for a Name, Satanic Surfers, Six by seven, The Vandals, Dropkick Murphys, Seafood, My bloody Valentine, R.E.M., Agnostic Front, Red Hot Chili Peppers, Sottopressione, Mercury Rev, At the Drive-In, New Bomb turks, Foo Fighters, Fugazi, Skunk Anansie, Weezer.


Questa lista è una fotografia della mia adolescenza.
(addirittura i sottopressione..miiii)


Per gli anni 90 hanno fatto la loro parte i Prodigy...certo, poi se piaciono o meno è un altro discorso, ma "the fat of the land" ha sicuramente avuto un peso determinante nella musica elettronica... e come non citare i Chemical Brothers?

Comunque nell'ambito heavy mancano i Pantera, questa è Mouth for war:

Inviato il: 3/11/2008 21:48
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Sezione Musica
#75
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Da Leith
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Ovviamente quello del definire il "miglior gruppo" è un giochino valido al massimo come costruttivo passatempo. È importante però che non ci si limiti ai gruppi che hanno venduto di più e a quelli che piacciono di più, altrimenti ci nasconde dietro al dito del "de gustibus" e la Quinta di Beethoven vale quanto Panic di Allevi.

Se si vuole cercare il valore, la qualtà, ci sono alcuni parametri che si possono seguire, come ad esempio la capacità di innovare e l'influenza che hanno avuto nella produzione successiva, per non dimenticare poi il piccolo particolare del saper suonare (dio stramaledica il punk e la poetica romantica del genio che crea dal niente ispirato dall'afflato divino).

Per questo dico che come i RATM non ce n'è. Molti gruppi citati sopra o proprio non suonavano (vedi i Nirvana), oppure facevano comunque cose già sentite e strasentite, tipo i Metallica, che per me rimangono, nello spirito, un gruppo anni '80 (anche se continuo a non capire come si possa ascoltare metal dopo aver conosciuto chi del metal ha detto tutto, e all'inizio, cioè i Black Sabbath).

Tom Morello ha suonato la chitarra come nessuno prima, e neanche dopo, se è per quello (il chitarrista dei Muse un po' ci ha provato, a imitarlo). La commistione tra hard rock e rap è insuperabile (per quello, mc, che per me gli Audioslave sono un gruppo come un altro): la mescolanza tra la miglior tradizione rock e il nuovo che avanzava in quegli anni, il vero genere musicale degli anni '90, cioè l'hip hop, piaccia o no.


Ah carloo, ma ascoltateli pixies e sonic youth però!!
Inviato il: 3/11/2008 22:10
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  •  carloooooo
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Re: Sezione Musica
#76
Dubito ormai di tutto
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Sick-boy, ho smesso di essere adolescente da troppi anni ormai, e ascoltato ormai troppa musica molto più interessante, per mettermici ora.
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Bicarlonato.
Inviato il: 3/11/2008 22:56
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  •  sitchinite
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Re: Sezione Musica
#77
Sono certo di non sapere
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Citazione:

anche se continuo a non capire come si possa ascoltare metal dopo aver conosciuto chi del metal ha detto tutto, e all'inizio, cioè i Black Sabbath


se vabbè
Inviato il: 3/11/2008 22:58
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  •  carloooooo
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Re: Sezione Musica
#78
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
se vabbè


Ok, ok! Una delle poche regole della mia vita è: non discutere di musica con un metallaro/amante del metal. Quindi non proverò neanche a difendere la mia posizione.

Ciao
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Re: Sezione Musica
#79
Sono certo di non sapere
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Negli anni 90 c'erano anche questi:

Portishead - Humming




Massive Attack - Protection

Inviato il: 3/11/2008 23:26
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  •  carloooooo
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Re: Sezione Musica
#80
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Ben detto Pax, dei Portishead quando ero un bocia ho ascotlato per mesi questa su B-Side la sera, prima di addormentarmi:

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Re: Sezione Musica
#81
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Citazione:

carloooooo ha scritto:

Ok, ok! Una delle poche regole della mia vita è: non discutere di musica con un metallaro/amante del metal. Quindi non proverò neanche a difendere la mia posizione.

Ciao


Mi fai quasi venire voglia di inserire qualche video dei Manowar...


Piuttosto, proviamo con i Virgin Steele








E dal momento che il metal non finisce mai di evolversi, ecco una delle vette assolute:







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Re: Sezione Musica
#82
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Re: Sezione Musica
#83
Mi sento vacillare
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Nessuno ha citato:
Pearl Jam - Do The Evolution dall'album Yield (anni '90, mi sembra).
http://www.youtube.com/watch?v=FS69fuCOhTM

Gran video e gran pezzo.
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« Tramuta tutto in ciò che è veramente: l’Astratto, lo Spirito, il Nagual. Non c’è stregoneria, né il male, né il diavolo. C’è solo la percezione. »
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  •  lalonde
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Re: Sezione Musica
#84
Ho qualche dubbio
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Parlando di anni '80 e 90' mi sento di consigliarvi un gruppo di gran talento e difficilmente catalogabile da cui ho anche preso il mio nick ( è il cognome del chitarrista): i Primus.

Qui la versione live di Southbound Pachyderm.
I più attenti la riconosceranno per essere la colonna sonora di molti servizi di Matrix.

Inviato il: 4/11/2008 1:14
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  •  Skabrego
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Re: Sezione Musica
#85
Ho qualche dubbio
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Pyter
Che la musica si sia involuta negli anni'90 non mi sembra un fatto, anzi mi sembra un opinione discutibile che andrebbe perlomeno motivata...
I gruppi che hai selezionato nascono negli '80, ma guarda caso danno il meglio di se sempre e solo nei '90:

Alice in Chains - Dirt (92), Jar o flies (94), Alice in Chains (95)
Nirvana - Nevermind (91)
REM - Automatic for the people (92), Monster (94), New Adventures in hi-fi (96)
Pavement - Wowee Zowee (95)
Soundgarden - Superunknown (94)
Red Hot Chili Peppers - Blood Sugar Sex Magik (91)
Fugazi - gli album vanno dal '90 in poi, scegli tu, che qui va davvero a gusti
Anti-Flag - Die for the government (primo album del '96)
My Bloody Valentine - Isn't anything (88, con loro ci hai beccato)
Beck - Mutations (98), se preferisci Odelay (96)
Afterhours - Hai paura del buio (97)
Marlene Kuntz - scegli tu il primo album è del 94
Punkreas - Paranoia e Potere (95)

Posso capire che non ti interessi il punk e la scena hardcore americana, da cui deriva tutto il rock attuale a stelle e strisce (dai Converge fino agli Ataris).
Personalmente detesto il metallo, ma non posso negare che i Guns o i Pantera abbiano fatto innamorare un sacco di gente. Resta che non ti parlo di quantità, ma di qualità: i germi dell'indie nascono nell'80 ma danno i loro frutti nei '90, tanto che se non ci fossero stati i Nirvana, purtroppo non so quanti conoscerebbero i Pixies. Sono gli Smashing Pumpkins, Nirvana e i Pearl Jam a trascinare i Lollapalooza per tutti gli states.
A dire il vero non trovo paragoni tra il rock'80 e quello '90 sotto tutti i punti di vista, sicuramente entra in gioco un fattore età che influisce parecchio sulla musica che ci ha "formato"; resta che se mi metti i Garbage tra i grandi dei '90 allora capisco quanta poca considerazione hai del periodo.

Mc
I Radiohead gruppo dei '90

parliamone ti va?

La merda che arrivava oltreoceano tipo i RATM?
I ribelli della Sony? Forse un pizzico di Los Fastidios in più, guarda caso proprio dei '90, non guasterebbe per parlare di musica impegnata.
Scherzi a parte mi parli di posizioni politiche che si appiattiscono e poi mi dici che i gruppi buoni da ascoltare in quel periodo erano Cure, Queen e Depeche Mode. Gli stessi Depeche Mode che con Violator cambiano concretamente stile e raggiungono un pubblico "diverso"? Adoro i Cure ma trovami una posizione politica di qualsiasi tipo nei loro brani, figuriamoci con gli altri gruppi sopracitati...
Negli '80 le posizioni politiche c'erano eccome, ma venivano da una scena HardCore che ha resistito agli anni del cerone, dei neri che diventano bianchi, dell'hard rock reganiano e delle tastierine casio, per finalmente trovare spazio nei '90, in cui l'impegno politico andrà talmente di moda nel rock da diventare uno stereotipo...fino allo stupro dei Clash con il combat folk no global, sempre venduto dalle major.
Magari con un pizzico di hip hop che si vende di più!
Inviato il: 4/11/2008 3:07
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Re: Sezione Musica
#86
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Skabrego
Citazione:
La merda che arrivava oltreoceano tipo i RATM?

Si. Ma mi riferivo piu' alla spinta promozionale che arrivava da oltreoceano che infiocchettava merda con i colori della realta' di plastica di quel decennio spacciandola per "cio' che piace ai giovani".
I RATM non li inserivo nel discorso perche' ho sempre avuto l'impressione che si fossero messi in risalto con i propri mezzi.
In maniera particolare nel modo di salire sul palco (chi li ha visti dal vivo sa di cosa sto parlando). La musica e' un mix micidiale e pieno di energia con una struttura decisamente originale.

Citazione:
I Radiohead gruppo dei '90 parliamone ti va?

Ahahah... certo! Non era un decreto regale e' una mia opinione.

I Radiohead, a livello musicale offrono un ampia gamma di sonorita', un altissimo livello qualitativo, in questo i RATM per esempio sono limitati. Per quel che mi riguarda, non ho avuto altre sensazioni del genere riguardo altre formazioni (inoltre all'inizio non mi piacevano nemmeno... ma poi li ho ascoltati veramente... ).

Citazione:
Scherzi a parte mi parli di posizioni politiche che si appiattiscono e poi mi dici che i gruppi buoni da ascoltare in quel periodo erano Cure, Queen e Depeche Mode. Gli stessi Depeche Mode che con Violator cambiano concretamente stile e raggiungono un pubblico "diverso"? Adoro i Cure ma trovami una posizione politica di qualsiasi tipo nei loro brani, figuriamoci con gli altri gruppi sopracitati...

QUi c'e' un fraintendimento. L'appiattimento politico che citavo, lo riscontravo a livello sociale e suggerivo il legame tra quel tipo di appiattimento e la scarsa produzione creativa di quel periodo (senza entrare nel merito).
Inoltre, non ho attribuito valori politici ai grandi gruppi degli anni '80 che elencavo, anzi. Ne parlavo in relazione alla loro produzione musicale che continuava il loro "discorso" in chiave anni '90, salvandoli dal baratro creativo che avverto proprio in quel decennio.
I Pink Floyd sono un discorso a parte...

Il discorso sull'evoluzione politica, al momento non mi interessa (non mi e' mai interessato molto!).


Carlooo,
Sono d'accordo per il discorso che fai riguardo RATM e Audioslave.
In realta', non credo si possano paragonare due generi differenti di fare rock. Un Metal HardHipHop contro un PopRock classico... non ne usciamo vivi, e' solo una questione di gusti.
Il discorso qualitativo e' piu' inquadrabile. La qualita' e' presente, naturalmente e' un parere personale, in entrambe le formazioni, ma se dalla parte RATM e' indirizzata verso l'originalita' e l'espressivita', nel caso Audioslave, e' indirizzato sulla perfezione minimale.
Il prodotto commerciale degli Audioslave e' "perfetto" dal punto di vista musicale. Quadrato, misurato, minimale, egregiamente performato... Li apprezzo soprattutto per quello. Non sembra ma, se consapevole, e' un pregio per molti la semplicita' (se poi e' un minimo originale e di qualita'...! ).

p.s.:
I MASSIVE ATTACK non li citavo perche' il discorso verteva piu' su un altro tipo di musica...
Ma se si vuole parlarne piu' approfonditamente... come anche dei Cure, i Depeche... ...

mc
Inviato il: 4/11/2008 10:59
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Re: Sezione Musica
#87
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Questi qualcuno se li ricorda? Li andavo a vedere da ragazzo, a Torino. Bei tempi!

Negazione - Tutti Pazzi

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  •  Teba
      Teba
Re: Sezione Musica
#88
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Skabrego:
Citazione:
Forse un pizzico di Los Fastidios...


a proposito, esistono ancora?
Inviato il: 4/11/2008 11:44
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Re: Sezione Musica
#89
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Tom Morello ha suonato la chitarra come nessuno prima, e neanche dopo, se è per quello (il chitarrista dei Muse un po' ci ha provato, a imitarlo). La commistione tra hard rock e rap è insuperabile (per quello, mc, che per me gli Audioslave sono un gruppo come un altro): la mescolanza tra la miglior tradizione rock e il nuovo che avanzava in quegli anni, il vero genere musicale degli anni '90, cioè l'hip hop, piaccia o no.

Non ti e' sfuggito che Tom Morello suona negli Audioslave, vero?
(mi sorgeva un dubbio)

Comunque, impressionante l'evoluzione proposta da Santa, soprattutto per la bellissima cantante, Nemo, mi pare, che non conoscevo affatto.
Atmosfere dark in un contesto epico, il tutto patinato come in un servizio di playboy. Il rock mi sembra messo in secondo piano, e questo mi ha intristito un po'....per esempio, nel mix finale i "violini e i cori" che coprono le chitarre in quel modo!... mi ricorda vagamente il "sound", le atmosfere, dei Linkin Park (...il che' non e' propriamente un ottima cosa... ).

...il giudizio, mio personale, e' tuttosommato positivo, ma sommario e riferibile solo a quel pezzo, l'unico mai sentito del gruppo...

***

The Swell Season : e' piaciuto a qualcuno?

mc
Inviato il: 4/11/2008 16:14
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  •  Skabrego
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Re: Sezione Musica
#90
Ho qualche dubbio
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L'ultimo album dei Los Fastidios è di due anni fa, suonano sempre come trottole per tutta Europa.

Paxtibi grazie mille per aver ricordato i Negazione...che ne pensi degli Angeli?

Mc
I RATM hanno venduto molto, non li ho mai considerati un grande gruppo per il semplice fatto che hanno fatto il "saltino" all'inizio, hanno inventato un ritmo, più che un genere, e se lo sono tenuti stretto senza aggiungere molto fino al collasso. Fino ad uno Zac che si prende su e decide di fare la prima donna in un teatro vuoto per intenderci. Con Morello che, con la bocca ancora piena di banalità contro il capitalismo, vende le canzoni, censurate, ai videogames. Molta ipocrisia e tanti salti...non hai idea di quanti insulti ho preso dai miei amici per queste opinioni!

Radiohead? Molto meglio i Radiodread!




Inviato il: 4/11/2008 18:59
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