Prealbe, Pax, se non vi mettete d'accordo sui termini la discussione sulla società diventa inevitabilmente oziosa. Tra l'altro è una questione che ha acceso dibattiti lungo tutto il Novecento, e alla cui soluzione non si è mai arrivati (come nel Medioevo nessuno, tra nominalisti e realisti, ha mai avuto la meglio sull'altro).
Se è vero infatti che un qualcosa definibile "società" non s'è mai visto né sentito - cioè non esiste in rerum natura -, e l'unica cosa tangibile di cui disponiamo sono i singoli individui, d'altra parte se prendiamo le succitate "100 persone" e le mettiamo ciascuna in una stanza non ne uscirà mai qualcosa che non sia frutto delle loro individuali progetti, mentre mi pare abbastanza evidente che 'le nazioni si reggono su istituzioni che certamente sono il risultato dell'azione umana, ma non il risultato di un progetto umano.' (Adam Ferguson, Saggio sulla storia della società civile)
Che la società sia niente altro che il risultato di (una interazione di) azioni individuali è palese tanto quanto è assurdo che essa sia il risultato di un progetto di uno o più individui.
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