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opinione : Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregatrice
Inviato da Mnz86 il 12/1/2007 8:52:18 (6538 letture)

di Andrea Franzoni

La “Cronaca nera”, che tanto riempie i nostri telegiornali, non ha mai nulla di reale da insegnarci. Essa è un’appendice al telegiornale o al quotidiano, una nota già di per sé superflua che non aiuta a capire nulla, né a formarsi un’idea reale, né ad aiutarci a dare un nome ai fenomeni che condizionano la nostra vita, né a muoverci ad adattarci ad essi né a contrastarli, tramite varie forme di impegno e rappresentanza, per riprendere un po’ le redini del nostro mondo. Allora perché essa ha tutto questo rilievo e suscita tutto questo interesse?

Proviamo per analogia. Un servizio sul funzionamento dello stato, o sul panorama politico italiano o internazionale, aiuta lo spettatore a formarsi un’idea sul “sistema”, sui governi e sui partiti che se li contendono, aiutandolo a prendere un’etichetta fra le tante proposte e polarizzando scontri spesso quasi ridicoli per trascinare i cittadini alle urne oliando l’impressione che tutto sia sotto il nostro controllo. Un servizio sulla cronaca estera ha lo scopo di dare una collocazione nel panorama internazionale alla nostra civiltà e ai nostri valori, sostenendo implicitamente o esplicitamente una centralità dell’occidente dovuta al suo stato di maggiore sviluppo politico ed economico ma soprattutto culturale: il “vivere nel migliore dei mondi possibili” che si nutre dei “capricci” dei Chavez e dei Fidel Castro, della litigiosità dei paesi come l’Iraq …

… o dei popoli come il palestinese, dello stacanovismo dei cinesi o della prepotenza dei russi, dei presunti furti di bambini e degli incendi nei campi rom. A seconda dei governi e degli orientamenti avremo una semplice superiorità, con un atteggiamento di simpatia simile all’interesse per gli animali strani, o la convinzione che è giusto colonizzare menti e culture con il nostro “way of life”.

Un servizio sulla astratta povertà nel mondo offre la giusta spruzzata di ipocrisia al Tg senza offrire spiegazioni ma lasciando inteso, fra le righe, che l’occidente anche in questo caso è pietoso, caritatevole e comunque centrale e imprescindibile nel caso, un giorno, si voglia sollevare la situazione di queste anime perse. Un servizio sui reali inglesi, sul matrimonio di Tom Cruise o sul figlio di Totti, insegna allo spettatore da che lato guardare e lo fa tornare bambino: un dolcetto che generalmente si conserva per la fine. Questo è quello che il cittadino desidera e che il telegiornale (anche perché fatto da altri cittadini) offre.

Come si colloca però in questa prospettiva la “Strage di Erba”, l’omicidio del piccolo Tommy o quello dei coniugi Donegani?

Questa “Cronaca nera” (o meglio “Gossip Nero”, “chiacchiericcio”) non ha guadagnato una parte centrale nell’informazione per una semplice ragione di curiosità macabra e morbosa, quanto perché ha uno scopo profondamente terapeutico e consolatorio.

Un crimine provoca più angoscia, sgomento e quindi interesse quanto esso appare indiscriminato ed immotivato. Il motivo per cui il terrorismo suscita tanta paura è proprio la percezione (reale) che esso colpisca a caso nel mucchio senza distinguere buoni e cattivi, belli e brutti, retti o pervertiti: benché le vittime e i danni siano statisticamente irrilevanti (si pensi ai morti per incidenti stradali, cancro o depressione e suicidio, nettamente maggiori) il terrorismo minaccia tutti e non c’è modo o comportamento per salvarsi da questa roulette. Non basta mettere la cintura, guidare con prudenza, evitare il fumo o le droghe, usare il preservativo o scoprire le gioie spirituali dell’astinenza, mangiare tanta verdura, comprare un vestito firmato o un naso alla Brigitte Bardot.

Lo spavento è ancora maggiore di fronte ad un crimine nato in tempo di pace e nella cellula della società che si vuole più pacifica e unita cioè la famiglia, il vicinato o, comunque, la quotidianità. Nessuno si cura delle prostitute, dei “tossici” o degli anziani soli che vengono uccise, muoiono o scompaiono da qualche parte. Nella cronaca nera che riempie i telegiornali lo spettatore rivede sé stesso: una persona normale, un onesto cittadino, un padre o una madre di famiglia. Per consolarsi esso ha bisogno di due cose: da una parte di convincersi che le circostanze del crimine non erano proprio così “normali”, e che quindi una forma di esclusione e chiusura di chi sembra anche leggermente diverso può essere la chiave per la propria attiva salvezza; dall’altra parte trovare il colpevole ed urlare la propria rettitudine nella misura in cui si è diversi dal “mostro”.
Il telegiornale si innesta su questa angoscia e su questa fame di notizie con impronta terapeutica. Prima di tutto esso fa da cassa di risonanza allo sdegno popolare, alle fiaccolate, alle sottoscrizioni e ai discorsi nei bar con i quali, tutti, si prodigano per rilanciare, in massa, la tranquillità di un corpo sociale retto, onesto, capace di provare dolore e interesse, distante anni luce dalla follia dell’omicida. Questo ovviamente non cambia la realtà di disinteresse se non di attriti che slegano, nella vita quotidiana, il singolo da ciò che gli sta intorno.

In secondo luogo il telegiornale segue aggressivamente le indagini, sforna fin dal primo minuto un presunto colpevole da vivisezionare in prima pagina per ripristinare la pace messa a repentaglio dalla “mina vagante”, dà addirittura l’impressione di collaborare con la giustizia e con lo Stato a cui tutti improvvisamente si rivolgono.

Infine analizza il colpevole con lo scopo di stilare un profilo distante dalla quotidianità nel quale, da tempo, sono presenti i germi del pazzo omicida. Il colpevole deve diventare una sorta di mostro, rendendo il suo crimine non più “immotivato” ma quasi evitabile. Non può dal “Bene” nascere “Male”, altrimenti tutti noi siamo ugualmente in pericolo.

Generalmente si scava nel passato o nelle abitudini degli assassini veri o presunti per costruire un profilo di potenziale omicida da evitare dando una via di scampo, o almeno un comportamento da mettere in atto, al comune cittadino.

Esemplare la strage di Erba, dove i giornali assegnarono in un primo momento il ruolo di colpevole ad un tunisino, padre e marito delle vittime che stanno alla base della strage. L’uomo, oltre che essere tunisino (e quindi propenso nell’immaginario ad utilizzare lo sgozzamento), faceva parte di una coppia mista (fonte di instabilità per abissali differenze culturali) avendo sposato un’italiana. Inoltre era appena uscito dal carcere grazie all’indulto avendo un passato scomodo da spacciatore. Non una brava persona qualunque, quindi: già il crimine passava dallo status di “angosciosamente inspiegabile” a “evitabile” consolando lo spettatore. Oggi i colpevoli sembrano i vicini di casa, diventati in poche ore maniaci dell’ordine, silenziosi, che si alzavano alle cinque del mattino e litigavano con i vicini perché –a loro dire- facevano chiasso. Un buon motivo, d’ora in poi, per chiudere ancora di più la porta in faccia ai nostri dirimpettai.

Ancora più significativo il caso precedente, quello del sequestro (e omicidio) del piccolo Tommaso Onofri. Inizialmente era stato accusato il padre, Paolo. Dopo oltre una settimana dalla scomparsa, infatti, era stato trovato un garage di proprietà del padre con un computer su cui erano stati scaricati file pedopornografici. Prima uomo comune per eccellenza, Paolo Onofri era diventato improvvisamente un mostro tendente alla perversione e quindi probabile assassino del figlio. «Questa è una storia orrenda. Dove niente è come sembra, dove il tempo che passa sembra una sentenza, dove un padre preferisce la tutela del proprio ego alla salvezza di suo figlio» scriveva il Corriere della Sera. Oltre al materiale pedopornografico, che Onofri diceva di raccogliere per una denuncia, l’articolo evidenziava la presenza, nel garage segreto alla stessa moglie, di “testi new age”. «Nel lunghissimo interrogatorio di mercoledì notte gli è stato spiegato che forse è il caso di cominciare a collaborare, che qui il tempo passa troppo veloce. Lui si è imbestialito». Come ogni uomo a cui è stato rapito il figlio, improvvisamente sbattuto in prima pagina con l’accusa di essere un mostro accusato dell’omicidio del figlio stesso. « La sera dopo il sequestro, con la moglie e i figli stravolti dall’angoscia, l’uomo comune tornerebbe a casa alle tre di notte, dopo aver girovagato per la campagne guidando e parlando al cellulare per ore, ripetendo il copione la sera seguente?» aggiungeva il cronista del Corriere adducendo nuove “prove”.

Le indagini hanno poi rivelato che Paolo Onofri era completamente innocente, e qualche giornaletto scrisse anche che era stato ucciso due volte. Dell’accusa di pedofilia non si è saputo più nulla, o meglio nessuno più si è (ovviamente) interessato; Paolo Onofri è tornato a essere la vittima da trattare con delicatezza. L’attenzione si è spostata sul vero assassino: Mario Alessi. Muratore siciliano, qualche anno prima aveva rapinato due giovani che si erano appartati violentando, con un complice, la ragazza. Non un uomo comune, quindi: un mostro, un depravato. E anche questo crimine si è allontanato dalla famiglia qualunque.

Si potrebbe pensare a Guglielmo Gatti, colpevole di avere ucciso gli zii e uomo solitario “con l’aria da assassino”. O ad Annamaria Franzoni, una pazza che va a piangere in televisione, aveva avuto un’infanzia repressa e, con il figlio morto da poco, aveva l'ardire di chiedere al marito, con i nervi a pezzi, di farne un altro.

Per distruggere un uomo e per costruire un mostro basta poco, ma per lo spettatore è sufficiente. Rimarranno sul campo luoghi comuni, forme di discriminazione ed esclusione sociale, di emarginazione del “diverso” e, chissà, di “correzione” degli introversi o dei maniaci dell’ordine. Il tutto per un rischio, ad oggi, statisticamente prossimo allo zero.

L’insegnamento della Cronaca Nera è semplicemente questo, e vi sono buone possibilità sia errato. Creando nuovi pregiudizi, nuova frammentazione, nuove forme di incomprensione e minore interesse a comprendere, a rispettare e a provare sano interesse per chi ci sta attorno, chissà che non si crei solo ulteriore crimine ed ulteriore divisione.

Andrea Franzoni (Mnz86)

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
spettatore
Inviato: 12/1/2007 10:06  Aggiornato: 12/1/2007 10:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Lo spettatore sottoscritto si dissocia in maniera ferma e totale dallo "spettatore" preso ad esempio dall'ottimo articolo del Franzoni ( ...uhm dove ho già sentito questo cognome?)


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
UncasO
Inviato: 12/1/2007 10:19  Aggiornato: 12/1/2007 10:19
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/7/2005
Da: ss11 "Rivoltana"
Inviati: 267
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Senza trascurare l'esercizio di gratuita catarsi collettiva, anche se alla fine gratis non lo è visto che esclude la vera informazione, la "nera" nella nostra società fa leva sugli stessi meccanismi psicologici che bloccano l'autostrada nel senso di marcia opposto a quello in cui è avvenuto l'incidente. Non trascurerei neppure la comoda opportunità offerta alla gente di avere a disposizione un comune background informativo sul quale esercitarsi nella classica "chiacchiera di paese", qualcosa di cui parlare dopo il caffè, quando si esaurisce il cinema, gli extracomunitari e quanto ci han fregato con l'euro.

Sarei ben felice di considerare una speculazione mentale a posteriori queste considerazioni, ma conoscendo le tecniche utilizzate in pubblicità per vendere pannolini nulla mi convince che non siano divenute utilissime anche per piazzare l' informazione.

Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
Thibault
Inviato: 12/1/2007 10:48  Aggiornato: 12/1/2007 10:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da: Un mondo folle
Inviati: 343
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Sul caso Cogne mi viene in mente un servizio di Lucci delle Iene, in cui intervistava donne, per lo più dai 40 ai 70 anni, vestite a festa con pelliccia e gioielli, e alcune con marito al seguito, fuori dal tribunale. Queste erano venute lì la mattina presto per farsi riprendere dalla tv o farsi intervistare da bruno vespa e da studio aperto.
Sono normali loro a fare cose del genere, o sono normale io, che allo schifo che provo a sentir parlare per mesi di sto caso dall'alto di qualunque pulpito possibile, aggiungo lo schifo vedendo come si comportano certe persone.
P.S. Abito a Sanremo, durante il festival ho visto anche di peggio, senza limiti d'età

E' una tranquilla notte di regime
Linucs
Inviato: 12/1/2007 12:04  Aggiornato: 12/1/2007 12:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Quando leggo queste cose mi vergogno di essere italiano, "europeo" e di calpestare il continente sbagliato. Mi guardo allo specchio e desidero solo una morte rapida e indolore, per il bene dell'umanità. Vi prego di non sotterrarmi, per non inquinare la Terra, e di evitare la cremazione per non inquinare l'aria, né potete buttarmi in mare poiché turberebbe il delicato ecosistema. L'unica soluzione è lanciarmi verso il Sole con una capsula appositamente costruita. Ecco, in questo modo si compie giustamente il mio destino.

"Sano interesse..."

Silver
Inviato: 12/1/2007 12:19  Aggiornato: 12/1/2007 12:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Credo che noi tutti abbiamo bisogno di qualche Defensing From Neighbourhood Act.

Tra poco avremo finalmente il nostro bel coprifuoco alle 22.00 e la tessera di appartenenza al quartiere con tanto di microanagrafe.

Saremo lieti di ringraziare i nostri adorati padroni che ci vogliono tanto bene e ci proteggeranno.

...

Questo terrorismo mediatico mi fa ribrezzo.

Gli sciamani, avevano visto entità alimentarsi con le energie provenienti dalla paura delle persone.
Magari qualcuno in alto ha fatto un patto con queste entità.


La cronaca nera, rimane sempre un ottimo para-attenzione, nel senso che come un parafulmine, attira l'attenzione delle persone così da evitare di guardarsi attorno e magari non si accorgono di tutte le notizie che invece i media non stanno dicendo e che sono di gran lunga più importanti.


Silver

EL_GUERCIO
Inviato: 12/1/2007 13:14  Aggiornato: 12/1/2007 13:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/11/2006
Da:
Inviati: 177
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
e adesso bruno vespa avrà carne fresca da servire...

"Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia". Otto von Bismarck
Ghilgamesh
Inviato: 12/1/2007 14:28  Aggiornato: 12/1/2007 14:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
nooo, già penso a Vespa col modellino d'Erba ... magari se lo fumasse...

javaseth
Inviato: 12/1/2007 15:09  Aggiornato: 12/1/2007 15:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/3/2006
Da:
Inviati: 1182
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Citazione:
già penso a Vespa col modellino d'Erba


e con il povero Marzouk, invece che Marzucco, in studio....

Ciao
-javaseth

"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
nike
Inviato: 12/1/2007 15:10  Aggiornato: 12/1/2007 22:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Lo spavento è ancora maggiore di fronte ad un crimine nato in tempo di pace e nella cellula della società che si vuole più pacifica e unita cioè la famiglia, il vicinato o, comunque, la quotidianità.


Ti dirò Andrea la cronaca nera non attecchisce più come qualche tempo fa quando è divenuta parte integrante improvvisamente delle pagine dei giornali e con ritmo esponenziale notizie da prima pagina. A parte per chi non ha interessi culturali di nessun genere o senso della realtà questi “fattacci” non interessano nessuno tranne qualche imbecille.

Ne sentivo parlare proprio ieri a proposito di Erba e ho ascoltato raccontare la vicenda. Non ne ero a conoscenza e perché nel quotidiano che avevo comperato si parlava per lo più dello speech di Bush e di Guantanamo, e perché non avevo visto un tg per intero il giorno prima; avevo ascoltato la tv en-passant dove in effetti continuavano a ripetere Erba, Erba, Erba. Così ieri mi sono informata. Che strage!

Nessuno si cura delle prostitute, dei “tossici” o degli anziani soli che vengono uccise, muoiono o scompaiono da qualche parte. Nella cronaca nera che riempie i telegiornali lo spettatore rivede sé stesso: una persona normale, un onesto cittadino, un padre o una madre di famiglia.

dall’altra parte trovare il colpevole ed urlare la propria rettitudine nella misura in cui si è diversi dal “mostro”.

Il perché si parla tanto di fatti di cronaca nera e non si parla dei tossici o delle prostitute è semplice sono già degli emarginati, proprio per questo un fatto come quello di Erba sconvolge perchè accade dentro le mura domestiche, e venirne informati dalla televisione, con questa insistenza, ci da modo di puntare il dito sul “mostro”. Un “mostro” che appare “nuovo” e di fatto “normale”, non comunque già “borderline”.

Ma non è nuovo. Ci si ammazza e si usa violenza fisica e psicologica più dentro casa che fuori, solo che prima non si andava in tv. Ecco che allora il concetto di “normalità” improvvisamente si incrina, mostra di essere fragile nella sue caratteristiche più riconoscibili: la famiglia. Ascoltati dunque i fatti di cronaca nera tutti i giorni, digeriti e sputati, ci rimane un chiodo in un angolino del cervello che infondo “siamo tutti matti” e che niente è importante e che la “normalità” del quotidiano a volte è più cinica e folle di un fatto già di per sé prevedibile.Come lo sono ad esempio le vicende di chi già vive ai bordi della società, di chi già vive nel crimine. Come fosse successo al nostro dirimpettaio o al vicino dietro l’angolo -che non conosciamo- la strage di una famiglia per mano di un’altra famiglia ci fa tanta pena. Perché non provarla? Ma ce lo dice il telegiornale che dobbiamo strapparci le vesti dalla pena e dal dolore! E noi lo facciamo: dopotutto tra un cappuccino e un espresso troviamo finalmente il tempo di invocare anche la pena di morte - che da noi è illegale-. Se appendono Saddam in diretta, e ce lo hanno mostrato in internet e alla televisione, appeso e poi sgozzato, perché non sgozzare il tuo vicino? Finisci in tv e forse vai anche da Bruno Vespa finché non ti ingabbiano.

Si potrebbe pensare a Guglielmo Gatti, colpevole di avere ucciso gli zii e uomo solitario “con l’aria da assassino”. O ad Annamaria Franzoni, una pazza che va a piangere in televisione, aveva avuto un’infanzia repressa e, con il figlio morto da poco, aveva l'ardire di chiedere al marito, con i nervi a pezzi, di farne un altro.

Per distruggere un uomo e per costruire un mostro basta poco, ma per lo spettatore è sufficiente.


Mi dispiace Mnz86, ma la “verità” è che sul serio non ce ne importa! Non proviamo dispiacere nemmeno sapendo che il background di “questi diversi” li giustifica ad esserlo. Non ce ne frega sul serio un bel niente! Tutto ciò risveglia solamente “il totale inebetimento” di fronte a ciò che dovrebbe essere degno di essere saputo e cosa no! Un bel minestrone di notizie di ammazzamenti e squartamenti e poi un bel serial di pronto soccorso, tirocini in ospedale, operazioni chirurgiche e tutti quei bei telefilm girati negli ospedali che ci emozionano tanto, sangue e arena insomma, lì risiede la nostra perversione. Così se ci mostrano en-passant che siamo in guerra - ma tanto è da un’altra parte- siamo preparati. Quei bambini squartati dalle cluster bomb in una terra lontana mica sono i nostri vicini! No quelli non sono nostri vicini e nemmeno conoscenti; chi li ammazza sono soldati mandati lì per fare il loro mestiere e riportare la pace nel mondo e del resto non preghiamo per le loro tutte le domeniche? Ma riflettiamo anche sulle cose di casa nostra: sulla comunità e più in generale su Citazione:
nuovi pregiudizi, nuova frammentazione, nuove forme di incomprensione e minore interesse a comprendere, a rispettare e a provare sano interesse per chi ci sta attorno, ed ulteriore divisione.


Nuovi?

E così sia. Andate in pace.

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Linucs
Inviato: 12/1/2007 17:34  Aggiornato: 12/1/2007 17:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Gli sciamani, avevano visto entità alimentarsi con le energie provenienti dalla paura delle persone. Magari qualcuno in alto ha fatto un patto con queste entità.

Buonanotte...

PikeBishop
Inviato: 12/1/2007 17:51  Aggiornato: 12/1/2007 17:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Citazione:
Gli sciamani, avevano visto entità alimentarsi con le energie provenienti dalla paura delle persone.


Fuochino. Era mia suocera.

Non scherzo, c'e' una gran massa di persone che, non essendo capace di provare emozioni positive, si nutre di emozioni negative: anche se Linucs, da razionalista indefesso, non sara' d'accordo, e' una ipotesi molto meno campata per aria di quanto a prima vista potrebbe sembrare.......

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
cocis
Inviato: 12/1/2007 18:04  Aggiornato: 12/1/2007 18:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
l'ipocrisia + totale è studio aperto..

Kirbmarc
Inviato: 12/1/2007 18:31  Aggiornato: 12/1/2007 18:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Citazione:
O ad Annamaria Franzoni, una pazza che va a piangere in televisione, aveva avuto un’infanzia repressa e, con il figlio morto da poco, aveva l'ardire di chiedere al marito, con i nervi a pezzi, di farne un altro.

Nel suo caso, nulla mi toglia dalla testa che sia un artificio suggeritole dall'Azzecca-garbugli più in vista di questi tempi,l'uomo capace di difendere ex-gerachi nazisti e parlare di "vacanze finite male" per i giornalisti che una volta tanto stavano per scoprire qualcosa, e puntualmente...
Comunque la questione mi appare così:

MASSACRO IMMANE A X (pag 1)
PSICOLOGI SUL MASSACRO IMMANE A X (pag2,3,4,5,6,7)
MATRIMONIO DELLA STAR Y (pag 8,9,10)
Il governo aumenta i fondi allle missioni all'estero (Pag 39, in basso...)

Santaruina
Inviato: 12/1/2007 19:19  Aggiornato: 12/1/2007 19:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Citazione:
Non scherzo, c'e' una gran massa di persone che, non essendo capace di provare emozioni positive, si nutre di emozioni negative: anche se Linucs, da razionalista indefesso, non sara' d'accordo, e' una ipotesi molto meno campata per aria di quanto a prima vista potrebbe sembrare.......

Si tratta delle eggregore, e se non sbaglio tempo fa ne avevamo accennato.

Eliphas Levi Zahed, pseudonimo dell’Abbé Louis Costant, riconia il nome eggregori nella sua vasta opera di divulgazione esoterica,[...]
Lo stesso termine è usato da René Guènon, la massima autorità nel campo della tradizione esoterica, con un significato più sublimato e rarefatto.
si tratta [...] della creazione umana di una forma pensiero che rafforzata secondo l’energia, il numero degli operatori, e la durata del tempo dell’operazione, assume un’essenza personalizzata, una individualità potente da cui si può attingere poi forza e vigore.
Quest’energia non rappresenta la somma matematica delle energie dei partecipanti, ma le moltiplica geometricamente all’infinito, perlomeno fino quando dura l’operatività dei partecipanti.
È in ciò che consiste la teurgia, letteralmente la creazione di dei.

.........

La ritualità
Eggregoro (o anche eggregore) è un neologismo creato nella prima metà del XIX secolo. Sembra sia stato usato per primo da Eliphas Levi, pseudonimo dell'Abbé Louis Costant, notevolissimo personaggio del mondo esoterico e politico della sua età. Tratto dal greco egregorion, ‘il vegliante’, designa gli angeli caduti dell'apocrifo biblico Il Libro di Enoch, che, per amore delle figlie degli uomini, abitarono la terra, insegnando all'umanità ogni arte e scienza. Nella fraseologia esoterica attuale indica un'entità psichica collettiva che si produce sia per via naturale in qualsiasi congresso umano di almeno tre persone, che per via rituale. La caratteristica dell'eggregore consiste nel suo non essere la somma matematica delle energie. Può assumere esistenza e autonomia individuale per opera del teurgo, che è un creatore di Dèi.
.................

Come sempre non è importante al momento stabilire se il concetto di "eggregore" abbia un fondamento reale o si tratti invece di pura fantasia, operazione impossibile da compiere con gli standard della ricerca positivista.

Sarebbe interessante invece poter sapere se esistono gruppi organizzati con una certa "influenza" che danno credito a queste speculazioni esoteriche, e di conseguenza si adoperino per la creazione di determinati "stati d'animo" per mezzo della diffusione di "energie negative", per usare il loro linguaggio, anche attraverso il risalto dato alle notizie di "cronaca nera".

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Linucs
Inviato: 12/1/2007 21:49  Aggiornato: 12/1/2007 21:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
anche se Linucs, da razionalista indefesso, non sara' d'accordo...

Ricorda che nella sua vita precedente lo zio Linucs era stato addestrato dai maestri cosmopoliti dell'umanesimo globale, giusto per avere qualche asso nella manica in caso di emergenza...


fiammifero
Inviato: 12/1/2007 23:19  Aggiornato: 12/1/2007 23:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
La cronaca nera è sempre esistita,però c'era il passa parola,si ingicantiva fino a diventare mito,ora è tutto più a portata di mano con i media che ottengono un duplice scopo:
1) destare scalpore con dovizia di particolari inventati e/o ingigantiti per far senire "buone e brave" quelle persone che non commettono tali atti;
2) a seconda della gravità del fatto e del luogo in cui si svolge l'evento,si sfrutta l'opinione pubblica per fomentare xenofobismo là dove il terreno è fertile (roccaforte della Lega per intenderci) per accentuare le differenze sociali-politiche e religiose. Non a caso i casi più reclamizzati e dibattuti avvengono nel Centro-nord,mentre le mattanze della mafia e della camorra vengono date per scontate come se fossero normali,alimentando ancora di più il divario tra sud e nord.
3) ci si fà l'assefuazione ed il callo,tanto da sentir dire " vediamo un po' chi è stato ammazzato" e non "che cosa stà succedendo politicamente in Italia e nel resto del Mondo".
4) ormai tra gossip e cronaca nera le evidenze sono solo nella sequenza seriale con cui vengono date perchè sono queste che fanno audience e danno da mangiare a pseudo-criminologi,psicologi,psichiatri,sociologi che fanno la passerella per vendere poi il loro libro di turno.
5) Indifferenza,abitudine,qualunquismo sono i risultati voluti ed ottenuti senza colpo ferire,e non è che spegnendo la televisione o non comprando i giornali che si risolve perchè la stessa strategia viene attuata su internet,nella prima pagina di Alice,Virgilio,dove sono in bella mostra notizie "accattivanti" per la morbosità dell'utente,oroscopi,gossip,telefonia,mercatini vari,test psicologici,giochi ed altro che di cultura e conoscenza non hanno niente a che vedere. Solo chi è intellettualmente curioso,si cerca le notizie,le paragona e ne trae proprie conclusioni.
Dobbiamo risalire a monte e cioè alla scuola,che è fatta per canalizzare,indirizzare e manovrare la personalità del futuro adulto.
ma questo è un'altro discorso ancora più complesso,ma sottilmente legato perchè si passa dalle narrazioni favoleggianti della storia alla favola della realtà .

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
LoneWolf58
Inviato: 13/1/2007 8:04  Aggiornato: 13/1/2007 8:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Raga' ma il telecomando lo abbiamo noi, forse ancora per poco, basta switchare... o non accendere la tv.
Il problema è che la massa VUOLE questo tipo di informazioni... VUOLE il pettegolezzo... VUOLE il sangue...
Basta vedere quando c'è un incidente... coda da una parte, per l'incidente, coda dall'altra per i curiosi (magari è anche il doppio della prima)...

Per fare un esempio, mi sono rifiutato di vedere l'esecuzione di Saddam (è stato difficle, lo devo ammettere, a momenti la mettevano anche tra gli spot interrompendo la pubblicità) e ci sono riuscito (beh quasi :D).

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
roger82
Inviato: 13/1/2007 10:00  Aggiornato: 13/1/2007 10:00
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da: Matera
Inviati: 11
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Ma più che altro quello dei Media è un lavaggio del cervello continuo e costante.

Chissà dove andremo a finire...

kalpoterni
Inviato: 13/1/2007 10:41  Aggiornato: 13/1/2007 10:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/10/2006
Da:
Inviati: 217
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
LONEWOLF:Raga' ma il telecomando lo abbiamo noi, forse ancora per poco, basta switchare... o non accendere la tv.
Il problema è che la massa VUOLE questo tipo di informazioni... VUOLE il pettegolezzo... VUOLE il sangue...
....................................................................

E' vero Lone,ogniuno di noi ha il "potere" di cambiare le cose,se tv e giornali si ritrovassero con poche centinaia di telespettatori e lettori,anziche svariati milioni,probabilmente qualche cosa cambierebbe,è difficile stabilire se la massa VUOLE questo o se è solo questo che gli viene proposto....

ectobius
Inviato: 13/1/2007 12:06  Aggiornato: 14/1/2007 6:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Si verifica un incidente stradale lieve, quasi nessuno si ferma. Ma se le auto sono distrutte e si intravvede del rosso da qualche parte, la folla di guardoni è assicurata. In autostrada rallentano sulle corsie dell’altro senso di marcia, e spesso provocano incidenti; il video dei picchiatori del disabile è stato pubblicato su google ed ha avuto gran successo; non parliamo poi di quello della impiccagione! Quanti passi avanti ha fatto l’uomo anche solo a partire dal colosseo, per passare poi ai roghi della santa inquisizione e le ghigliottinate del terrore? Ve la immaginate la folla di spettatori dietro i fili spinati di Auschwitz, a rischio di folgorazione, se solo l’avessero propagandato, il mattatoio, o ci fosse stata la televisione e il “vespa”?
Il reality show impazza! E, per chi non ha altro mezzo per parteciparvi, basta commettere un efferato delitto: esecutori e vittime in fila... e grande successo di pubblicità!

BlSabbatH
Inviato: 13/1/2007 22:29  Aggiornato: 13/1/2007 22:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
la cronaca nera, assieme al gossip e al sovrannaturale miracolistico costituiscono un mix oppiaceo che tanto bene fa al popolino.. una bella sedazione cronica e la classe dirigente è soddisfatta: stabilità è la parola d'ordine..

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
ectobius
Inviato: 14/1/2007 5:44  Aggiornato: 14/1/2007 11:54
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Per fortuna esiste ancora un po' di popolo... ma per quanto ancora?

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Eppure una volta il popolino non era così odioso... mi viene in mente Verga e i "Malavoglia".

Truman
Inviato: 15/1/2007 9:24  Aggiornato: 15/1/2007 9:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/5/2004
Da:
Inviati: 57
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LA STRAGE DI VERONA: "GESTO INCONSULTO" ? LA VERITA' E' UN'ALTRA..

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=640

Beta
Inviato: 15/1/2007 10:56  Aggiornato: 15/1/2007 10:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/7/2005
Da:
Inviati: 230
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Però, questa storia ha perlomeno il merito, al di là del suo aspetto morboso, di insegnare ad andare oltre le apparenze.
I colpevoli erano degli "insospettabili", una coppia di provincia dalla vita anonima, ma capaci di massacrare.
Tutto questo può far capire alla gente che bisogna prendere in considerazione tutte le ipotesi e le piste, anche le più impensabili.

ectobius
Inviato: 15/1/2007 12:03  Aggiornato: 15/1/2007 12:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Non ci sono apparenze!
Siamo un popolino di piccoli borghesi e per ciò stesso tutti sospettabili.
Anni fa ho letto un libro che trattava della ferocia del piccolo borghese:
"Il demone meschino" di Sologub - Garzanti per tutti.
Chissà se è ancora in catalogo.

carloooooo
Inviato: 15/1/2007 17:33  Aggiornato: 15/1/2007 17:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregat...
Il Tg fa ascolti e aumenta gli introiti pubblicitari parlando di cronaca nera, quindi si parla di cronaca nera.

Il giornale vende di più sbattendo in prima pagina la cronaca nera, quindi si sbatte in prima pagina la cronaca nera.

Se non ci guadagnassero non lo farebbero.

Perché una fabbrica di scarpe dovrebbe produrre articoli fuori moda pur sapendo che nessuno li comprerà?



Carlo

krl
Inviato: 16/1/2007 2:22  Aggiornato: 16/1/2007 2:22
So tutto
Iscritto: 14/3/2006
Da: sassari
Inviati: 4
 il giudizio degli altri
La cronaaca nera..proprio come il gossip sul vip di turno, ha la mera funzione, secondo me, di nutrire quell'ormai incurabile voierismo che tanto piace a noi italiani...solo per poter giudicare....per approvare o meno un fidanzamento fra attori o per condannare un uomo perchè nominato colpevole e buttato in pasto al "tribunale popolare" da pseudo-Tg come il Tg4 o StudioAperto...è così bello guardare la vita degli altri? non sarebbe meglio provare a capire il mondo che ci circonda e ci cresce intorno...e magari crescere con esso... Carlo


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