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Medicina : APPELLO contro la messa al bando delle erbe medicinali
Inviato da Redazione il 1/5/2011 23:35:23 (5179 letture)

Pubblichiamo questo appello da parte dell’organizzazione AVAAZ.

***

Cari amici,

Fra 2 giorni l'UE metterà al bando diverse erbe medicinali, costringendo molti di noi a sostituirle con farmaci che incrementano i profitti delle grandi aziende farmaceutiche.

La direttiva europea impone barriere altissime a qualunque rimedio a base di erbe che non sia presente sul mercato da almeno 30 anni, incluse in teoria tutte le medicine tradizionali cinesi, ayurvediche e africane. E' una misura draconiana che asseconda le aziende farmaceutiche e ignora migliaia di anni di conoscenza medica.

Ci vuole un appello enorme contro questo divieto. Insieme le nostre voci potranno fare pressione sulla Commissione europea per migliorare la direttiva, sui nostri governi nazionali perché non applichino questi standard, e dare legittimità a un'azione legale in tribunale. Firma sotto, inoltra questa e-mail a tutti e raggiungiamo 1 milione di voci per salvare le erbe medicinali:

http://www.avaaz.org/it/eu_herbal_medicine_ban

E' difficile da credersi, ma se un bambino si ammala ed esiste un rimedio sicuro …

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Medicina : "Mangia che ti passa" - Intervista al Dott. Filippo Ongaro
Inviato da Redazione il 20/4/2011 23:30:00 (10660 letture)

Oltre ad essere interessante ed informativa, questa intervista al Dott. Filippo Ongaro (di Federico Povoleri) dimostra come si possa fare il mestiere di medico ragionando con il proprio cervello, senza dover necessariamente aderire ai canoni, ritriti e stantii, dell’establisment accademico.



E quando questo accade, ti viene addirittura il sospetto che sia possibile tornare ad avere una scienza al servizio dell’uomo, invece di avere dei miserevoli uomini al servizio della scienza.

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Medicina : Puntata di Matrix sulla cannabis medica
Inviato da Redazione il 20/4/2011 17:40:00 (8133 letture)

All’interno dell’inchiesta “I giovani e lo sballo”, Matrix ha dedicato la puntata di oggi alla marijuana. Con i classici schieramente di personaggi “pro” e “contro” è venuto fuori il solito minestrone di idee, che purtroppo avrà creato nello spettatore medio più confusione che altro.

D’altronde, l’argomento non era nè semplice nè facile da gestire, e bisogna dare atto ad Alessio Vinci di aver cercato, nei limiti del possibile, di mantenere un filo logico nel corso di tutta la trasmissione.

Certo, non è facile “riconciliare” i discorsi di una madre che ha avuto il figlio travolto dall’eroina con quelli di un normale fumatore di marijuana, perchè sono due cose che non hanno nulla a che fare l’una con l’altra.

Ma è proprio questo il “trucco” usato dalla progaganda degli ultimi 50 anni, nei quali si è volutamente equiparato il fumatore di marijuana al consumatore di droghe pesanti. Viene così molto più facile confondere le idee ad un pubblico meno preparato, ...

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Medicina : "La marijuana cura il cancro - anzi no"
Inviato da Redazione il 1/4/2011 4:10:00 (13385 letture)

Molti ricorderanno l’articolo “Cancro e bicarbonato: è in arrivo l’orda dei camaleonti?”, nel quale avevamo denunciato la clamorosa retromarcia in extremis effettuata da Big Pharma sull’efficacia del bicarbonato nel combattere i tumori.

In un articolo comparso su Repubblica il 28 agosto 2010, si leggeva quanto segue: “Il bicarbonato al posto dei chemioterapici. I farmaci antiacidità, gli inibitori della pompa protonica e persino il bicarbonato, potrebbero sostituire la chemioterapia.” Ma qualcuno doveva essersi accorto della portata di quella affermazione, e poche ore dopo il testo veniva modificato in questo modo: “Gli antiacidi al posto dei chemioterapici? L'altra ricerca riguarda i farmaci antiacidità. Gli inibitori della pompa protonica generalmente adoperati per le ulcere gastriche potrebbero sostituire la chemioterapia.”

Il bicarbonato era scomparso di scena, diventando un generico “antiacido”, e del suo possibile uso come sostituto della chemioterapia non restava più traccia. (Fortunatamente noi avevamo salvato la pagina originale, e potemmo mostrare le due verisoni al confronto).

Ora in America è successa una cosa simile, ma forse ancora più grave, visto che ad essere coinvolto è lo stesso National Cancer Institute, l’autorità federale per antonomasia nella lotta contro il cancro.

Forse in un eccesso di leggerezza (o di onestà?) il 17 marzo scorso compariva sul sito del NCI la seguente affermazione: “I potenziali benefici della Cannabis medica per le persone affette dal cancro includono effetti entiemetici, stimolo dell’appetito, alleviamento del dolore e miglioramento nel sonno. Nella pratica oncologica integrativa il medico curante può raccomandare la Cannabis medicinale non solo per il controllo dei sintomi ma anche per il suo possibile effetto antitumorale diretto”.

Molti sanno già che la Cannabis ha un effetto antitumorale diretto, …



… ma questa era la prima volta che il fatto veniva riconosciuto da un organo federale. Ed infatti sui mille blog pro-marijuana è esplosa una vera e propria festa, poichè un riconoscimento del genere significa automaticamente la rimozione della Cannabis dalla famigerata “Schedule 1” (*), la categoria che in USA raggruppa i composti chimici “ad alto rischio di assuefazione, e senza alcuna utilità medica”, ed una sua nuova collocazione nella “Schedule 3”.

Ma la festa è durata poco. Qualcuno infatti deve essersi accorto …

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Medicina : Homo Sapiens Ascorbicus
Inviato da Redazione il 23/3/2011 7:10:00 (19877 letture)

Irwin Stone (1907-1984) era ingegnere chimico per formazione, biochimico per vocazione e paleopatologo per passatempo. Cominciò a lavorare sull’acido ascorbico nel 1934 e conseguì il primo brevetto USA per il suo uso come anti-ossidante alimentare. L’uso mondiale di questo processo è stato un fattore nella eliminazione virtuale dello scorbuto clinico conclamato nei paesi sviluppati. Nel 1965-67 pubblicò una serie di articoli che descrivevano la malattia genetica, epato-enzimatica, Ipoascorbemia ed il suo significato in Medicina. Questo nuovo approccio genetico fornisce il razionale per l’uso di dosi massicce di acido ascorbico nella Terapia Ortomolecolare. E’ stato Stone a coinvolgere Linus Pauling nell’interesse dello studio della vitamina “C”.

HOMO SAPIENS ASCORBICUS, UN ROBUSTO MUTANTE UMANO CORRETTO BIOCHIMICAMENTE

1.1.1.1 SOMMARIO


L’insieme genetico dell’Homo Sapiens contiene un gene difettoso per la sintesi della proteina enzimatica attiva, L-gulonolactone oxidase (GLO ). L’assenza di GLO nel fegato umano blocca nei mammiferi la normale conversione dello zucchero del sangue in ascorbato, conducendo al potenzialmente fatale “errore innato del metabolismo dei carboidrati”, la malattia genetica, Ipoascorbemia (nella più vecchia nomenclatura-scorbuto). Per sopravvivere gli umani hanno bisogno di sorgenti esogene di ascorbato giornaliero. La maggior parte dei mammiferi hanno intatto il gene per la sintesi GLO e producono generose quantità giornaliere del metabolita del fegato, l’ascorbato; per esempio, una capra di 70 kg non stressata è capace di produrre oltre 13 grammi di ascorbato giornaliero e molto di più se sotto stress.

La dose giornaliera raccomandata di 45 milligrammi di ascorbato per gli adulti umani, ora proposta ed usata dai nutrizionisti, è grossolaname nte inadeguata per ricondurre l’Homo Sapiens alla normale fisiologia dell’ascorbato dei mammiferi. Per correggere completamente questo difetto genetico umano ...

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Medicina : La Corte Suprema degli Stati Uniti impedisce a genitori di bimbi danneggiati da vaccini di chiedere giustizia
Inviato da Dusty il 17/3/2011 10:10:00 (4499 letture)


Con una votazione di 6 a 2, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha emesso una decisione che impedisce ai genitori di bambini danneggiati dai vaccini di chiedere giustizia nei confronti delle aziende produttrici. I genitori Robalee e Russell Bruesewitz, di Pittsburgh, hanno visto la loro bimba, nata sana, danneggiata da una vaccinazione difterite-tetano-pertosse effettuata nell’aprile del 1992. Appena poche ore dopo l’iniezione, la figlia Hannah ebbe degli attacchi epilettici. Oggi soffre ancora di disturbi epilettici residui.

I genitori hanno chiesto il risarcimento, presentando dapprima il loro caso alla Vaccine Court - una Corte speciale di pseudogiustizia, istituita dal governo degli Stati Uniti per provvedere immunità giuridica ai produttori di vaccini e comtemporaneamente offrire risarcimenti ai genitori i cui figli sono stati danneggiati dai vaccini. Da quando è stata istituita nel 1986, questa Corte ha pagato 1,9 miliardi di dollari a genitori di figli danneggiati da vaccini.

Ma nel caso dei Bruesewitz, la loro richiesta è stata negata. La Vaccine Court, dopo tutto, è gestita dal governo degli Stati Uniti, e il governo non vuole esagerare con i risarcimenti perché ciò costituirebbe un precedente riguardo i danni da vaccino, che potrebbe costare al governo miliardi di dollari (o anche migliaia di miliardi) in liquidazioni di onorari impreviste.

Così i Bruesewitz hanno deciso di presentare la loro domanda al sistema giudiziario regolare, come ultima possibilità rimanente per cercare giustizia per i danni causati alla loro bimba da ciò che può essere definito come un "prodotto difettoso" (il vaccino).

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Medicina : Medici dopo la Sconfitta del Male Assoluto
Inviato da PikeBishop il 15/3/2011 22:20:00 (7295 letture)

(Nella Foto: Joseph Mengele)

di Gianni Elvezia

Il 9 dicembre 1946 un tribunale militare americano  aprì un processo giudiziario contro 23  medici o amministratori sanitari tedeschi per la partecipazione in crimini di guerra contro l’umanità.  I principali capi di accusa vertevano sul programma di eutanasia e su esperimenti scientifici su soggetti umani non volontari.  Dopo piu’ di quattro mesi, i giudici americani proclamarono colpevoli 16 di loro.  7 furono condannati a morte e giustiziati il 2 giugno 1948.

Ma prima di annunciare il verdetto i giudici ebbero un problema cruciale: gli imputati, in loro difesa, avevano dichiarato che i loro esperimenti non differivano affatto da precedenti esperimenti effettuati su soggetti non consenzienti in America o in Germania prima del nazismo e che non esisteva alcuna legge o documento di riferimento che stabilisse cosa fosse legale o illegale nel trattare esseri umani per esperimenti medici.  A quel punto, a processo iniziato da quasi un anno, due dottori americani che facevano da consulenti all’accusa prepararono un memorandum in sei punti che sarebbe stato la base giuridica per il giudizio dei dottori tedeschi. All’epoca del verdetto altri quattro punti furono aggiunti al memorandum ed i dieci punti divennero famosi come il 'Codice di Norimberga':1 2

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Medicina : Inchiesta su Gardasil, HPV e papilloma virus
Inviato da Redazione il 6/3/2011 8:10:17 (13031 letture)

In un raro esempio di giornalismo al servizio dei "consumatori", alla TV svizzera italiana è andato in onda un servizio che pone delle domande sul Gardasil, il chiacchierato vaccino per il papilloma virus, il cui utilizzo viene rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale.

Ma come funzionano i vaccini contro il papillomavirus? Sono efficaci? Necessari? Innocui? Rischiosi? E perché il “mercato” dei vaccini sembra allargarsi sempre più?




Questi sono alcuni dei temi affrontati nel servizio, …

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Medicina : Evviva il metodo scientifico
Inviato da Redazione il 19/2/2011 6:00:00 (7075 letture)

E’ uscita una interessante ricerca scientifica, di cui pubblichiamo una traduzione parziale, intitolata:

“L’uso del paracadute per la prevenzione della morte e di gravi traumi causati da problemi di tipo gravitazionale: una analisi sistematica dei test di controllo randomizzati”.

ABSTRACT

Obiettivi:
Lo scopo è di determinare se il paracadute sia uno strumento efficace nell’evitare gravi traumi causati da rischi di tipo gravitazionale.

Criterio per la selezione degli studi: tutti gli studi che mostrano gli effetti dell’uso del paracadute durante la caduta libera.

Unità principale di riferimento: morte o trauma grave, definito su una scala di gravità delle ferite >15.



INTRODUZIONE

il paracadute viene usato intenzionalmente a scopo ricreativo, oppure in ambienti militari per ridurre il rischio di danni di tipo ortopedico, alla testa e ai tessuti molli, dopo un rischio di tipo gravitazionale come quello che si verifica normalmente saltando nel vuoto da un aeroplano. L’impressione che il paracadute offra una protezione valida è basata largamente su documentazione di tipo anedottico.

Dati osservativi hanno mostrato anzi che l’uso del paracadute è spesso associato a danni fisici o mortalità, dovuti sia al mancato funzionamento dello strumento sia a complicazioni di tipo fisiologico.

Inoltre, studi naturalistici sulla caduta libera indicano che il mancato utilizzo di un paracadute non porta necessariamente ad un risultato avverso. Abbiamo quindi intrapreso uno studio sistematico per analizzare tutti i trial di controllo randomizzati con il paracadute.

Abbiamo svolto la nostra analisi seguendo le linee guida del QUORUM (Quality of reporting of meta-analyses). Abbiamo cercato trials di controllo randomizzati …

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Medicina : Smentito il "debunker" del caso Wakefield
Inviato da Redazione il 15/2/2011 1:30:00 (8839 letture)



Nelle scorse settimane abbiamo seguito da vicino il caso Wakefield, e avevamo avanzato dei dubbi sulla correttezza del metodo adoperato dal giornalista Brian Deer (e da chi c'è sicuramente alle sue spalle) per distrugere la sua credibilità. Ora ne abbiamo la conferma, grazie a questo documentario in cui sono gli stessi genitori dei bambini che comparivano nella ricerca originale di Wakefield a smentire platealmente le affermazioni di Deer.

(E' possibile scaricare una versione ad alta risoluzione del video all'indirizzo urlin.it/1bf80)

Per chi non fosse pienamente al corrente dei fatti, "Il Portico Dipinto" ha ricostruito i passaggi essenziali di questa clamorosa vicenda.

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Medicina : Bugie, maledette bugie e scienza medica
Inviato da Dusty il 7/2/2011 6:40:00 (7690 letture)


Gran parte delle conclusioni alle quali arrivano i ricercatori nei loro studi sono spesso esagerate, fuorvianti, o addirittura completamente false. Perchè allora i dottori, in buona parte, determinano le loro pratiche terapeutiche da questa disinformazione? Il dr. John Ioannidis si è impegnato nel dimostrare i ragionamenti errati o non scientifici di molti dei suoi colleghi.

Lies, Damned Lies, and Medical Science"
di David H. Freedman

Nel 2001 in Grecia si sparsero voci secondo le quali venivano diagnosticate finte appendiciti ai poveri immigrati albanesi per poter aumentare il numero di interventi effettuati negli ospedali. Una neolaureata, Athina Tatsioni, stava discutendo di queste voci con dei dei colleghi nel policlinico dell'università di Ioannina, ed un professore, sentendo la conversazione, le chiese se fosse disposta a provare la loro veridicità, e la sfidò nell'impresa. Lei accettò la sfida e, con l'aiuto del professore ed altri colleghi colleghi, realizzò uno studio formale che dimostrò che, per qualche motivo, il numero di pazienti con nomi albanesi operati di appendicite in sei ospedali grechi era più di tre volte maggiore rispetto ai pazienti con nomi greci. "Fu difficile trovare una rivista disposta a pubblicare l'articolo, ma ci riuscimmo", ricorda Tatsioni. "Ho anche scoperto di avere una passione per la ricerca". La cosa fu per lei doppiamente importante perchè si scoprì che il professore che l'aveva ingaggiata stava cercando di mettere insieme una squadra di giovani medici e ricercatori per un compito piuttosto insolito, e lei aveva passato con successo la prova d'ammissione.

La scorsa primavera partecipai ad uno dei meeting settimanali del gruppo nel campus dell'università, tenuto lungo una strana serie di ripide colline. L'edificio in cui ci incontrammo, così come gli altri della scuola, assomiglia ad una caserma ed i suoi muri sono cosparsi di scritte a sfondo politico. Ma la stanza dell'incontro era una sala conferenze così spaziosa che sarebbe stata degna di una startup della Silicon Valley. Tatsioni ed altri otto giovani ricercatori siedevano attorno ad un grande tavolo ed a differenza di molti loro colleghi statunitensi, somigliavano al cast di una serie medica televisiva. Il professore, una persona elegante e dalla voce cordiale, presiedeva la seduta senza troppe formalità.

Una delle ricercatrici, una biostatistica di nome Georgia Salanti, accese un laptop ed un proiettore...

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Medicina : Thimerosal: un nemico che non vuole morire
Inviato da Redazione il 20/1/2011 7:00:00 (18706 letture)

Torniamo sull’argomento vaccini con un articolo che contiene molte risposte alle obiezioni sollevate dai difensori delle case farmaceutiche nelle discussioni precedenti.

Thimerosal: un nemico che non vuole morire

Tratto dal libro "Le vaccinazioni pediatriche (revisione delle conoscenze scientifiche" di Roberto Gava - Salus 2008

La Norvegia ha recentemente annunciato un divieto di impiego del mercurio, comprese le amalgame dentali, che è entrato in vigore l'1 gennaio 2008. La Svezia ha annunciato un analogo divieto ai dentisti e in Danimarca non sarà più consentito utilizzare i mercurio nelle otturazioni dopo il 1 aprile 2008. (Le Vaccinazioni Pediatriche – Dr. Roberto Gava 2008)

Perchè si parla di autismo correlato alle vaccinazioni?

Molti autori sostengono che la capacità del mercurio di causare varie patologie cerebrali, tra cui l'autismo, risiede proprio nella sua azione neurotossica. Infatti in questi ultimi anni c'è stata una vera e propria “epidemia” di casi di autismo negli USA, perchè si è passati da 1 caso ogni 1.333 bambini a metà degli anni 80 (7,5 casi/10.000) a 1 caso ogni 323 bambini alla fine degli anni 90 (31,2 casi/10.000), fino ad arrivare a 1 caso ogni 166 bambini nel 2004. [1-2-3-4]

Questo aumento vertiginoso è iniziato quando negli Stati Uniti sono aumentati i vaccini pediatrici (nei bambini di 0-6 mesi e di 12-24 mesi vengono iniettati rispettivamente un minimo di 13 e 10 vaccini, con una dose totale di almeno 275 mcg di mercurio[5]) e la corrispondente somministrazione di mercurio che è in media 38-129 volte superiore ai limiti di sicurezza stabiliti dalle linee guida dell'EPA. [6]

Inoltre, uno studio americano ha dimostrato una correlazione lineare tra l'aumento dell'assunzione pediatrica di mercurio attraverso i vaccini e l'aumento dell'autismo... [7]

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Medicina : Marijuana e tumori: leggenda e realtà
Inviato da Redazione il 10/1/2011 5:10:00 (14585 letture)

E’ uscito sulle pagine del Corriere della Sera l’ennesimo articolo che ripropone la “leggenda” – mai provata scientificamente - che la marijuana provochi il cancro, dimenticandosi completamente di tutte le ricerche più recenti, che indicano invece l’esatto contrario.

Per quanto abbiano usato il punto interrogativo nel titolo (“La marijuana aumenta il rischio di sviluppare il cancro?”), l’articolo del Corriere cita una ricerca uscita sull’European Journal of Immunology , secondo la quale “il tetracannabinolo (principio attivo contenuto nella cannabis) ‘addormenta’ il sistema immunitario aumentando così il rischio di sviluppare il cancro.”

In verità, andando a leggere l’abstract della ricerca, si scopre che l’ipotetico legame fra marijuana e cancro è molto tenue, e lo stesso articolo – questo gli va riconosciuto – presenta l’ipotesi con tutti i dovuti “condizionali”.

Di fatto però il lettore resta con l’impressione che la marijuana possa provocare il cancro, mentre viene lasciato all’oscuro di tutte le ricerche più recenti che suggeriscono invece che i cannabinoidi siano un’arma molto efficace contro i tumori. Ci permettiamo quindi di proporre agli autori dell’articolo la visione di questo filmato, che raggruppa alcuni estratti di un documentario (in via di completamento, a firma del sottoscritto), che riguarda proprio questo argomento.



Alcune delle interviste sono degli originali inediti, girati da me e da altri colleghi registi qui in California. Altre ricerche, …

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Medicina : Wakefield si difende dalle accuse del BMJ
Inviato da Redazione il 7/1/2011 6:40:00 (36427 letture)

Nei giorni scorsi il British Medical Journal ha apertamente accusato il Dott. Andrew Wakefield, autore di una ricerca scientifica che collegava il vaccino MMR all’autismo, di aver pubblicato un lavoro “ingannevole”, ovvero intenzionalmente falso.

La storia di Wakefield e del dibattito che è nato attorno alla sua ricerca la conosciamo già, per cui ci limitiamo a presentare la sua intervista di ieri alla CNN, dove Wakefield ha risposto alle accuse del BMJ portategli dal conduttore Anderson Cooper.


Scarica la copia in HD su arcoiris.tv

Di certo è curioso che ci siano voluti “sette anni di approfondite indagini giornalistiche” …

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Medicina : L‘informazione negata
Inviato da Redazione il 17/12/2010 3:40:00 (11972 letture)

LA RISPOSTA DELL'INTERESSATO + REPLICA DI M.M. + CONCLUSIONE

********************************************************

Lettera aperta al Presidente di “Autismo Treviso Onlus”

Egr. Presidente (mi perdoni, ma non conosco il suo nome), ho saputo da un nostro utente che lei ieri ha tolto dalla bacheca del vostro sito il link al documentario sull’autismo che abbiamo appena pubblicato. (Sono il responsabile di luogocomune.net).

La sua spiegazione, riportata dal nostro utente, sarebbe stata la seguente: “Dalla mia bacheca rimuovo ciò che non mi interessa, oppure ciò che ritengo erroneo, come i contenuti di quel link, che veicola idee sbagliate sull'autismo... La mia opinione, che è anche quella della scienza autentica, è che dall'autismo, se è vero autismo, non si guarisce, e che tutte le cosiddette guarigioni legate a concezioni dell'autismo come causato dai vaccini, ecc., siano false. Inoltre diffondere l'idea che l'autismo sia guaribile alimenta false speranze, e consegna le famiglie ai ciarlatani."

Immagino sia cosciente del fatto che, rimuovendo quel link, lei si è assunto la responsabilità di negare ai suoi associati certe informazioni che avrebbero potuto, almeno teoricamente, aiutare i loro figli autistici.

Presumo quindi che lei abbia la assoluta e inderogabile certezza che quel documentario contenga “idee sbagliate sull’autismo”. Altrimenti, visto il suo ruolo delicato ed importante, non si sarebbe mai preso una responsabilità del genere.

Mi permetto quindi di farle alcune domande:

1) Lei ritiene che tutte le guarigioni, sia totali che parziali, di cui si testimonia del documentario siano false (nel senso che si tratterebbe di diagnosi originali errate, e non di “vero autismo”)? Oppure, in alternativa, che tutti i suoi colleghi che hanno testimoniato a favore delle guarigioni abbiano fornito informazioni false?

2) Come può affermare che “dal vero autismo non si guarisce”, se dell’autismo non sono ancora state accertate le cause?

3) Lei è al corrente del fatto che nel convegno di Simpsonwood …

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