Mentre noi passavamo il tempo a cercare di fare controinfirmazione, "loro" studiavano i bottoni che manipolano i nostri cervelli. Le frequenze radiotelevisive devono essere redistribuite secondo nuovi criteri. L'informazione pubblica deve essere finanziata interamente dallo stato e deve essere libera da pubblicità, in modo da evitare i condizionamenti del mercato. Proposta per una gestione del controllo diretto dell'informazione da parte dei cittadini.
[Grazie a mg per la segnalazione]
di Marcello Foa
Il Fatto Quotidiano ne ha scritto stamane e con notevole chiarezza a firma di Fulvio Sarzana. E merita di essere ripreso e rilanciato. Anzi, urlato. Da mesi diversi opinionisti, tra cui il sottoscritto, denunciano la tendenza da parte dei governi impongano la censura sul web. Ebbene, zitto, zitto, colui che si presenta come un rassicurante moderato, e che ha l’aspetto di un cagnolone innocuo, sta facendo approvare una delle leggi più liberticide della storia politica italiana.
Sì, avete capito a chi mi riferisco: al premier Paolo Gentiloni, che ha scelto la forma del disegno di legge per far approvare un provvedimento senza un appropriato dibattito parlamentare e senza possibilità di introdurre modifiche, perché quel testo, come spiega il Fatto, andrà votato a scatola chiusa.
La scusa? Ma sì la conoscete già, è un grande classico: ce lo chiede l’Europa! Ma con uno zelo che non ha precedenti nell’Unione europea.
Domenica prossima Enrico Mentana riceverà dal CICAP l'ambitissimo premio “In difesa della ragione”, nel corso della tre giorni del CICAP-Fest che si terrà nel prossimo week-end a Cesena.
Ormai passato definitivamente dalla parte dei debunkers, Mentana viene premiato proprio dai bugiardi di professione che lui stesso ha aiutato ad acquisire credibilità davanti al pubblico televisivo negli anni passati.
Con le sue trasmissioni fintamente "equilibrate", dove apparentemente metteva a confronto tesi e controtesi, ma in realtà si preoccupava di lasciare sempre l'ultima parola ai debunkers, Mentana ha finito per distruggere l'unica possibilità che restava al giornalismo televisivo di proporre agli spettatori un punto di vista veramente neutrale.
Divorato dall'ansia di piacere ai potenti, Mentana ha finito per allinearsi ufficialmente al pensiero mainstream su tutti gli argomenti più importanti degli ultimi anni:
di Marcello Pamio
Fu il grande scrittore Eric Arthur Blair (1903-1950) alias George Orwell a inventarsi il termine di Psicopolizia o Polizia del Pensiero nel suo memorabile romanzo 1984.
Un fanta-romanzo che di fanta ha gran poco. L’unico modo che Orwell aveva per denunciare al mondo il pericolo dei totalitarismi - in un momento storico molto delicato - era quello di romanzarlo.
Ma romanzi a parte egli conosceva molto bene il Sistema dittatoriale che si stava delineando nel mondo, e non a caso in 1984 la descrizione e la rappresentazione sono esemplari. Un Sistema governato dal Grande Fratello ha a sua disposizione lo strumento coercitivo più invasivo e pervasivo che l’essere umano potesse mai immaginare: il controllo totalizzante del pensiero.
Tale controllo si manifestava con l’annullamento del pensiero della gente, la cancellazione di ogni singola individualità e la totale schiavitù.
di "Il Proiezionista"
In due parole: Il motivo per cui si dovrebbe smettere di guardare film ma anche il motivo per cui continueranno a farli.
Recensione
Premessa: Come rendere accettabile l'inaccettabile. La finestra di Overton (o Overton Window) è una tecnica di ingegneria sociale che prende il nome dal suo ideatore, Joseph P. Overton (1960-2003).
Overton mise a punto uno schema a “finestre” nel quale possiamo posizionare delle idee.[1] Un'idea “inaccettabile” dal pubblico come potrebbe essere il cannibalismo (soltanto per fare un esempio), viene inserita nella prima finestra (stadio di idea impensabile).
Secondo Overton, qualsiasi idea, anche la più incredibile ha delle finestre di opportunità. Con opportune tecniche di propaganda o, se preferite, di ingegneria sociale, questa idea può di volta in volta essere spostata in altre “finestre fino a essere resa accettabile ma non solo; fino a diventare addirittura legge.
Giulietto Chiesa fa il punto sulla situazione del giornalismo oggi. Sono tutte cose che bene o male sappiamo già, ma fa piacere sentirle riassunte con tale lucidità, semplicità e capacità di sintesi da chi conosceva bene quello che era il giornalismo di una volta.
Fonte Pandora TV
Intervento di Fabio Vaccarono, A.D. di Google Italia, a SUM01, il primo evento organizzato dall’Associazione Gianroberto Casaleggio.
Richiesto di portare un contributo sul futuro, voglio partire dalla cosiddetta Legge di Varian. La Legge di Varian dice: “Se volete capire il futuro della tecnologia, prendete e osservate le tecnologie già esistenti che oggi sono nelle mani di pochi – magari le persone più ricche o le aziende più innovative – e sappiate che entro pochi anni quelle stesse tecnologie saranno in possesso di metà della popolazione mondiale e entro dieci anni saranno in grado di coprire l’intero pianeta”.
Era il febbraio del 2015, due anni fa. Tutti ricordiamo quei video "terrificanti" nei quali gli uomini dell'ISIS distruggevano con rabbia dozzine di statue preziose nel museo di Mosul.
I cronisti nei telegiornali ci descrivevano "con raccapriccio" quelle immagini, che andavano a rinforzare l'idea di quanto malvagi e disumani fossero gli uomini del califfato.
Ma oggi che i "cattivi dell'ISIS" non servono più, di colpo ci si accorge che quelle statue erano quasi tutte false.
In realtà, chi ha un occhio attento si era già accorto due anni fa che si trattasse di miserevoli repliche in gesso: bastava guardare la polvere bianca che schizzava da tutte le parti, sotto le martellate rabbiose dell'ISIS, per capire che quelle non fossero affatto statue di pietra o di marmo. Ma allora serviva un'immagine dell'ISIS " terrificante", per cui nessun cronista "si accorse" che si trattava di semplici repliche fatte di gesso.
Oggi invece, fingendo grande stupore, la CNN annuncia quanto segue:
Molti si aspettavano che il presidente Trump avrebbe rivelato al mondo la verità sull'11 settembre. Molti si aspettavano che il presidente Trump avrebbe ristabilito un equilibrio geopolitico mondiale, togliendo alla Russia l'odiosa caratterizzazione di "stato canaglia". Molti si aspettavano (e tuttora sperano) che il presidente Trump riveli al mondo la verità sulla correlazione tra vaccini e autismo.
Mentre probabilmente nessuna di queste speranze si avvererà fino in fondo, c'è il rischio che il Donald Trump porti a termine, senza nemmeno volerlo, la completa demolizione della credibilità dei media mainstream.
Trump infatti è talmente impegnato a portare avanti la battaglia per proteggere le bugie che lui stesso si inventa quotidianamente, che senza volerlo sta minando alle fondamenta il ruolo ultracentennale che ha avuto fino ad oggi la stampa di regime: quello di stabilire che cosa fosse "la verità".
Ecco alcuni esempi di come opera Trump.
di Russia Today
Wikileaks ha pubblicato quella che sostiene essere la più grossa raccolta di documenti confidenziali sulla C.I.A., che rivelano le estese capacità di quest'agenzia di mettere sotto controllo gli smartphones e le più diffuse app di social media, come WhatsApp.
Un totale di 8761 documenti sono stati pubblicati all'interno di "Year Zero", una prima parte di documenti sequestrati che Wikileaks ha definito "Vault 7".
Wikileaks ha dichiarato che "Year Zero" rivela i dettagli di un programma segreto globale di hackeraggio della C.I.A., che comprende "operazioni armate" contro prodotti come l'iPhone della Apple, Android di Google, Windows di Microsoft e persino i televisori della Samsung [smart-TV]. Tutti questi sistemi possono essere convertiti e utilizzati come microfoni-spia.
Secondo i documenti appena pubblicati, il reparto di telefonia mobile della C.I.A. ha sviluppato svariati strumenti e sistemi che permettono di hackerare i più comuni smartphones, mandando istruzioni perché questi ritrasmettano sia informazioni sulla località in cui si trovano, sia comunicazioni audio e testo.
Nella versione online di oggi La Repubblica ha publicato la seguente notizia, intitolando: "Usa, morto lo "sceicco cieco": la mente dell'attentato alle Torri Gemelle del '93 - È MORTO in un carcere di massima sicurezza in North Carolina lo "sceicco cieco" egiziano Omar Abdel Rahman. Era considerato la mente del primo attentato al World Trade Center, quello compiuto il 26 febbraio del 1993, quando nel parcheggio sotterraneo di una delle Torri gemelle fu fatto esplodere un pulmino imbottito con oltre 600 chili di esplosivo che provocò la morte di 6 persone."
Omar Abdel Rahmannon fu affatto la mente dell'attentato al WTC del '93. Come si evince chiaramente da questo video, fu la stessa FBI ad organizzare l'attentato, tramite il proprio infiltrato Emad Salem, "dimenticandosi" poi di sostituire la bomba vera con una falsa. Un "errore" che costò la vita a 6 persone.
Da oggi denunceremo sistematicamente qualunque fake news pubblicata dalle testate mainstream.