Ieri tutti i giornali e le televisioni hanno parlato del caso Fedez. Ma, come al solito, il problema è stato affrontato dal lato sbagliato.
La discussione pubblica infatti è stata deviata sul fatto che i dirigenti Rai, durante la telefonata, avessero o meno chiesto a Fedez di “autocensurarsi”.
“Gli abbiamo soltanto fatto notare che non ci sembrava opportuno” si difendevano i dirigenti Rai.
“No, voi mi volevate proprio censurare, mi volevate impedire di esprimere il mio pensiero!” replicava Fedez indignato.
“Non è vero - ribatteva la Rai - tant’è che Fedez ha potuto fare il suo discorso esattamente come lo voleva fare".
Uno scontro a distanza fra Selvaggia Lucarelli e Heather Parisi ha scatenato un piccolo flame sulla rete nei giorni scorsi.
Lo scontro è nato da un post della Lucarelli, che su Twitter aveva scritto: "Madonna come vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al mondo".
Passa un po’ di tempo, e dalla parte opposta del mondo arriva la risposta di Heather Parisi: “Questo virus esiste già. Si manifesta in forme diverse come odio, fanatismo, intolleranza e settarismo. Distrugge i neuroni del cervello di chi lo diffonde e ne annienta l’animo umano. Non devi andare a cercarlo lontano. Ne profondi a piene mani giornalmente, Selvaggia Lucarelli.”
Ormai il Fatto Quotidiano si è ridotto alla stregua di un qualunque sito di debunking.
Il debunker, per definizione, si occupa di tranquillizzare la popolazione. A lui non interessano le argomentazioni, non gli interessano gli approfondimenti, non gli interessa la verità. A lui interessa soltanto trovare la formula magica che annulli di volta in volta l’effetto potenzialmente devastante di una certa notizia, qualunque essa sia.
Il debunker è sempre dalla parte del potere, per definizione. Il debunker è sempre, per definizione, dalla parte della versione ufficiale, che tende a riconfermare il pensiero unico e ad escludere qualunque ipotesi alternativa, che possa essere destabilizzante per lo status quo.
Ed è esattamente quello che stanno facendo al Fatto Quotidiano sulla questione covid.
Con questo articolo rispondo alla “lettera aperta” che mi è stata indirizzata alcuni giorni fa dal Terracina Social Forum.
La prima considerazione da fare è che la lettera aperta è un formato che si utilizza di solito come “ricatto benevolo” nei confronti del destinatario, in modo da costringerlo a rispondere pubblicamente. Marco Villa, il responsabile di TSF, mi conosce da tempo, e ha tutti i miei contatti personali. Avrebbe potuto tranquillamente scrivermi in privato, discutendo con me personalmente della sua iniziativa. Invece ha scelto la strada più “rumorosa”, e quindi non mi resta che rispondergli pubblicamente. (Fra l’altro, anche strategicamente, è poco saggio discutere in pubblico di iniziative del genere, prima che siano eventualmente pronte ad essere attivate. Non ci vuole un genio per capirne il motivo).
Ma è soprattutto l’impostazione della lettera, fin dall’inizio, che ritengo sbagliata.
Nei giorni scorsi il Terracina Social Forum ha pubblicato questa “Lettera aperta a Massimo Mazzucco”. Ve la ripropongo qui, perchè vorrei sapere cosa ne pensate della loro “proposta operativa”.
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Recentemente Massimo Mazzucco ha lanciato una simpatica iniziativa, denominata “Guinzaglio d’oro 2020”.
Noi del Terracina Social Forum, però, riteniamo l’iniziativa insufficiente.
Se ci si vuole limitare a giocare, il “Guinzaglio d’oro” va benissimo, ma se si vuole provare ad incidere seriamente sulla realtà, la strategia a nostro avviso dovrebbe essere un’altra.