Mentre invito gli utenti a proseguire l’elencazione degli elementi più importanti, nel thread precedente, io provo ad avventurarmi in qualcosa di più acrobatico e rischioso, che sottopongo al vostro giudizio: l’elenco di quelle che io ritengo prove effettive – e non soltanto indizi – contro la versione ufficiale.
Resta inteso che non si vuole obbligare nessuno ad accettarle come tali.
Alla fine della serie raccoglieremo il tutto in un unico capitolo, cercando di riassumere e organizzare in senso definitivo quanto detto da ciascuno di noi sull'argomento 9/11.
***
Al di la del "potere di convincimento" di ciascun indizio, io cerco di utilizzare un criterio oggettivo per stabilire se una prova possa essere considerata tale o meno: l’assenza di spiegazioni alternative. Quando un set di informazioni porta ad una sola conclusione plausibile, quella è da considerarsi valida - a mio parere - almeno fino alla comparsa di un’alternativa accettabile.
Secondo questo criterio, le seguenti prove dimostrano la falsità della versione ufficiale.
FATTO: Il WTC7 è crollato intorno alle 17.20 del pomeriggio. FATTO: L’edificio non era stato colpito da nessun aereo, ma solo da detriti della Torre Nord, crollata alcune ore prima. FATTO: Nel WTC7 erano in corso alcuni incendi. FATTO: Nessun edificio in acciaio era mai crollato prima a causa del fuoco (in alcuni casi si sono verificati cedimenti parziali, ma la struttura portante non è mai stata compromessa). FATTO: Non soltanto il WTC7 era un moderno grattacielo in acciaio (costruito quindi con le dovute ridondanze), ma la sua struttura interna era stata ulteriormente rinforzata dallo stesso Silverstein, al "punto da rendere possibile la rimozione di interi piani senza intaccare la resistenza strutturale" CONCLUSIONE: Non vi era nulla che permettesse di prevedere, o potesse preannunciare, un cedimento strutturale.
CONCLUSIONE: i pompieri sapevano in anticipo che l’edificio stava per crollare a causa di una o più esplosioni. In assenza di spiegazioni alternative, la demolizione controllata resta l’unica spiegazione plausibile per il crollo dell’edificio. CONTESTAZIONE: qualcuno ha obiettato che "fosse impossibile che tutti questi poliziotti e pompieri fossero complici del piano criminale". REPLICA: In realtà questa è una deduzione forzata e aleatoria: non è affatto necessario che i pompieri conoscessero i veri motivi che hanno portato a realizzare la demolizione. Ai loro occhi sarebbe bastata una qualunque giustificazione relativa alla sicurezza dell’edificio, o della zona circostante. In ogni caso, non è possibile entrare nella mente altrui, per cui non si possono escludere spiegazioni o giustificazioni di qualunque altro tipo. Altrettanto dicasi per gli eventuali motivi che avrebbero portato i pompieri a "tacere" l’eventuale verità. Queste sono tutte illazioni di tipo psicologico, che lasciano il tempo che trovano. DI FATTO sappiamo che i pompieri fossero a conoscenza della demolizione imminente, e questo è sufficiente a smentire l’ipotesi del crollo spontaneo. FATTO : Il NIST ha dichiarato che il crollo è avvenuto unicamente a causa di un "nuovo tipo di dinamica" – e quindi, si presume, imprevedibile - mai registratasi prima negli edifici in acciaio. CONCLUSIONE: Il NIST ha quindi a sua volta mentito, fornendo una FALSA versione ufficiale dei fatti.
A conferma della demolizione controllata abbiamo: FATTO: Il testimone Barry Jennings ha raccontato di alcune esplosioni avvenute nel WTC7 prima ancora del crollo della Torre Nord. Tali esplosioni sono state talmente potenti, almeno in un caso, da polverizzare letteralmente il pavimento sotto di lui. Un a volta giunto al piano terra Jennings ha notato altri segni di esplosioni già avvenute. Questo tipo di esplosioni è tipico nelle demolizioni controllate, nei casi in cui la struttura dell’edificio sia così robusta da rendere necessaria una serie di esplosioni preventive, prima di procedere con la sequenza finale. A loro volta, queste esplosioni non trovano una spiegazione soddisfacente all’infuori di una demolizione controllata. FATTO: Dopo l’apparente cedimento di una colonna di supporto, l’intero edificio è crollato in maniera simmetrica sulla propria pianta. Questo significa che il resto delle colonne di supporto avrebbe ceduto contemporaneamente. Questa dinamica rimane inspiegabile in un cedimento strutturale, mentre è tipica delle demolizioni controllate. FATTO : Larry Silverstein in un intervista ha dichiarato che ad un certo punto fu presa la decisione di "pull it", riferendosi all’edificio. Di fronte ad una richiesta di chiarimenti, Silverstein ha risposto che la frase era riferita al "contingente dei pompieri" da ritirare. Non vi erano però pompieri da ritirare, poichè sin dal primo mattino l’edificio era stato abbandonato alle fiamme, per mancanza di acqua e di uomini. Indipendentememnte dal significato effettivo di quella frase, Silverstein ha quindi mentito nel dare quella spiegazione. Altresì mentono tutti coloro che sostengono che fosse quello il senso della frase, quando sanno molto bene che non vi fosse alcun "contingente di pompieri" da ritirare. A conferma della "preconoscenza" del crollo abbiamo: FATTO: Già a partire dalle ore 13 era in corso lo sgombero attorno al WTC7, "perchè l’edificio sarebbe venuto giù/ sarebbe stato demolito." FATTO: Verso le 17 la BBC ha dato la notizia del crollo, nonostante l’edificio fosse ancora chiaramente in piedi. FATTO: Intorno alle 16 Aaron Brown, cronista della CNN, ha commentato in diretta: "Ci dicono che un terzo edificio è crollato o sta per crollare".
CONCLUSIONE: E’ chiaro che la voce fosse già circolata in molti modi diversi, e questo conferma che il crollo non può essere stato nè improvviso nè spontaneo.
PROVA n. 3: TORRI GEMELLE DINAMICA DEL CROLLO FATTO: La versione ufficiale vuole che il calore sviluppato dagli incendi abbia indebolito le strutture portanti delle torri gemelle, fino ad indurne il crollo definitivo. FATTO: Nessuno, fino ad oggi, ha saputo dare una spiegazione tecnicamente accettabile di come sarebbe avvenuto il crollo delle Torri Gemelle, e lo stesso NIST, incaricato ufficialmente dal governo americano di dare questa spiegzione, ha preferito fermarsi al cedimento iniziale, lasciando alla fantasia dei lettori il resto della dinamica del crollo. (Noi stessi avevamo offerto lo spazio in homepage a chiunque volesse fornire questa spiegazione, ma lo spazio è rimasto vuoto). CONCLUSIONE: Abbiamo quindi una versione ufficiale, relativa al crollo delle Torri Gemelle, che nessuno è in grado di descrivere in maniera tecnicamente accettabile.
POZZE DI ACCIAIO FUSO: FATTO: Molteplici testimonianze parlano di pozze di acciaio fuso trovate fra le macerie dei tre edifici crollati, ad oltre sei settimane dai crolli:
|
Riassunto del reperto 1: L'assottigliamento dell'acciaio è avvenuto tramite una corrosione ad alta temperatura, a causa di una combinazine di ossidazione e solfurazione. Il riscaldamento dell'acciaio in un ambiento corrosivo caldo che si avvicina ai 1000° C. produce una mistura eutettica di ferro, ossigeno e zolfo che ha liquefatto l'acciaio. L'azione della solfurazione sui grani esterni dell'acciaio ha accelerato la corrosione e l'erosione dell'acciaio, Quindi Barnett parla di ACCIAIO LIQUEFATTO |
CONCLUSIONE: Non esiste una spiegazione plausibile, all’interno dei presunti crolli passivi, per queste pozze di acciaio fuso, nè per l'acciaio piegato in quel modo. E' invece ipotizzabile che siano la conseguenza dell’utilizzo di un qualunque tipo di esplosivo, o altro composto chimico di tipo distruttivo, con sviluppo di temperature molto elevate..
***
Questo costituisce un primo gruppo di prove contro la versione ufficiale che io ritengo valide, almeno fino alla comparsa di una plausibile spiegazione alternativa per ciascuna di loro.
Massimo Mazzucco
(continua)