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La mia opinione a riguardo è che possiamo ventilare tutte le ipotesi possibili ed immaginabili sulla civiltà ben più pacifica e tecnologica che ci ha preceduto (Tartaria) ma se non troviamo prima il reale motivo della nostra presenza (e, permanenza) su questo bellissimo pianeta, arriveremo a formulare solo verità parziali (del tutto inutili). E con nostra presenza intendo quella dell'Homo Sapiens (tutto è in correlazione con tutto).Kimera ha scritto: Cosa è successo veramente in queste epoche alla gente e al pianeta terra ? Quale è la vostra opinione in merito ?
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Quindi siamo di fronte a un fake del 1800.peterpan3 ha scritto: Le palle incastrate nei muri nelle foto qui sopra non sono di certo originali, una sfera di 5kg che impatta a 400 metri al secondo non rimane di certo ferma lì dove arriva come se si fosse scavata il posto perfetto. O si deforma, come nel caso dei proiettili in piombo, o si frantuma come nel caso delle munizioni camiciate o incise, oppure rimbalza, come nelle palle di ferro del periodo. Può rimanere incastrata in profondità nel muro, rarissimo ma è accaduto, ma in tutti i casi lascia un cratere per via della dispersione di energia all'impatto.
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Ovviamente CharlieMike.CharlieMike ha scritto: Quindi siamo di fronte a un fake del 1800.
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Il fatto è che i russi avevano bloccato la baia di Balaklava, affondando un vascello all'ingresso e, facendo in modo che l'albero maestro di quest'ultimo fosse posizionato in modo di fuoriuscire dall'acqua ed ostacolare l'ingresso delle navi "occupanti":peterpan3 ha scritto: Sulla fortezza di Sebastopoli vennero scagliati complessivamente qualcosa come 680,000 palle di cannone, solo il 5 settembre 1855 poco più di 700 cannoni spararono 86,000 proiettili in 13 ore, e si parla di proiettili dai 4,3kg fino ai 31kg con tutti i tipi di munizioni del periodo, quindi palle singole, cilindro-coniche, semi palle con catene o catenacci, stelle, palle incise, incendiarie, etc.
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E questa è una spiegazione plausibilissima delle distruzione dei due forti militari presenti nella zona in tal periodo (anche la voce narrante parla di una devastazione innescata da un'esplosione interna, piuttosto che da un cannoneggiamento via mare):peterpan3" post=50518
Le distruzioni sono causate da tanti fattori, comprese le esplosioni delle santa Barbara all'interno della fortezza. Una battaglia del genere, al periodo, prevedeva il trasporto delle polveri fino ai cannoni con mezzi improvvisati quando non direttamente a spalla, un caos di carretti, quadrupedi in panico totale, di sacchi e barili che passano di mano in mano, con fiamme vive ad ogni cannone e che potevano cadere in ogni momento innescando deflagrazioni incontrollate.
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Purtroppo no.maxtube100 ha scritto: Kimera e gli altri
A propostio di incendi, ricordate qualche anno fa quel devastante e stranissimo incendio negli stati uniti (non ricordo esattamente dove)?
Ricordate anche voi che furono vari incendi che si sono sviiluppati in contmporanea e in vari punti della citta?
Ricordate anche voi come si potevano vedere case incendiate e qulle accanto no?
"Ma che strano"
Qualcuno ricorda e ha dati?
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Era un bombardamento notturno, nessuno a bordo dei lancaster sapeva su cosa sganciava. Le procedure di allora per l'area bombing notturno (specialità tutta inglese) prevedevano che il capo squadriglia della prima ondata individuasse i segnali luminosi sganciati dai pathfinders e sganciasse su questi segnali. I pathfinders erano velivoli appositamente progettati per individuare i bersagli (per modo di dire, il CEP medio stava allegramente sopra il chilometro) e illuminarli, di solito volavano 15-30 minuti davanti ai "box" dei bombardieri. In 15-30 minuti potevano accadere tante cose, come i tentativi di "spoofing" tedesco, ossia spegnere gli illuminanti e accenderne di simili in aperta campagna, il cielo coperto da nuvole basse che impedivano ai bombardieri di scorgere i segnali etc... Sfortunatamente a Dresda andò tutto come da programma, tranne che per la prima ondata, che doveva andare a colpire le centrali di distribuzione elettrica e gli alloggiamenti e i depositi della "Dresdner Feuerwehr", strutture situate nella periferia sud della città, proprio nell'area industriale, ossia dove la Zeiss produceva ottiche per collimatori, periscopi etc... L'idea di base era di paralizzare l'opera di spegnimento della seconda parte della prima ondata, caricata con maggiori aliquote di ordigni incendiari, che quindi avrebbe bruciato senza problemi. Invece la prima ondata sganciò a 3 chilometri dal bersaglio designato, in pieno centro cittadino. Evidentemente qualche equipaggio si accorse dell'errore e tentò una correzzione, di conseguenza la dispersione dei carichi fu su una scala talmente vasta che anche le aree periferiche in direzione dell'area industriale subirono danni ostacolando comunque l'arrivo dei pompieri e chiudendo localmente la distribuzione elettrica. Lo stream dei bombardieri continuò a sganciare prendendo di mira gli incendi più violenti, tecnicamente la prima ondata fu un fallimento, in realtà a terra era il caos. Nonostante gli errori gli aerei inglesi avevano comunque raggiunto buona parte degli obiettivi, ossia chiudere gli accessi alla città e impedire alle idrovore elettriche di funzionare, abbastanza per attecchire decine di incendi, la gran parte già indomabili."To burn an enemy industrial area" letteralmente "Per bruciare un'area industriale nemica".
Poi, chissà perché:
=1em"Furono distrutte 24 866 case del centro su un totale di 28 410... =1em199 fabbriche furono danneggiate in modo più o meno grave; 41 di esse erano classificate dalle autorità locali come importanti per la produzione militare."
it.wikipedia.org/wiki/Bombardamento_di_Dresda
In pratica, i lancaster della RAF dovevano andare a bruciare un area industriale, poi hanno cambiato idea (TUTTI!) e si sono accaniti sulle abitazioni di civili inermi. Se questa non è un azione (mirata e voluta) di depopolamento, non so proprio cosa altro possa essere.
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