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charliemike ha scritto:
iglobau ha scritto: @ Aigor
Cominciamo dall'inizio!
Scusami tanto ma dopo 109 pagine di discussione, con una frase del genere ti tiri addosso tutta l'ira di chi ha perso del tempo in studi e calcoli.
Ti consiglio, amichevolmente, di andare a leggerti tutti gli interventi e poi a contribuire.
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FranZeta ha scritto: @MO62
Non so quale sia il post a cui fai riferimento ...
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FranZeta ha scritto: @MO62
Mi pare innegabile che il cedimento delle due estremità sia praticamente simultaneo, centesimo più centesimo meno, poi che il crollo si sviluppi in modo diverso è un altro discorso, compatibile con l'asimmetria iniziale. Quindi mettiamo un punto fermo: i due ancoraggi iniziano ad abbassarsi insieme.
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Mah, qui non c'è nessuna necessità che gli stralli cedano insieme (e infatti quello di ponente per quanto ne sappiamo non ha ceduto affatto), nel momento stesso in cui salta lo strallo di levante (cosa che nel video non si vede, ma sappiamo che succede perché c’è il 132 lì da vedere) è la cima dell'antenna che inizia dapprima a deformarsi, comportando così un primo gap di tensione nello strallo di ponente, e subito dopo a spezzarsi. Insomma, non ho niente da aggiungere a quello che avevo scritto nel primo commento fatto dopo la pubblicazione del video Ferrometal.FZappa ha scritto: I punti che si abbassano INSIEME sono 3; oltre agli attacchi all’impalcato c’è il traverso superiore che, molto probabilmente, è l’origine cinematica del crollo.
Visto che è impossibile la rottura contemporanea dei 2 stralli est e ovest, l’origine non può che essere in alto in prossimità della sella.
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Questa non è la nostra situazione perchè i due pesi sono collegati da un corpo in grado di trasmettere le sollecitazioni (l'impalcato) e il supporto non è in grado di reggere una singola corda (come se fosse una carrucola, per restare nel paragone dei pesi attaccati al soffitto). Nel venire meno l'equilibrio del sistema i tre punti (attacchi bassi e sella) cedono praticamente in contemporanea, come è giusto che accada.FZappa ha scritto: Se hai DUE pesi uguali, appesi con 2 corde uguali ad un UNICO punto sul soffitto e succede che i 2 pesi cadano contemporaneamente, l’unica causa possibile è il distacco del punto di attacco sul soffitto.
Se si fosse spezzata prima una delle 2 corde (es. strallo lato Genova), avresti il peso corrispondente che cade PRIMA dell’altro.
Io vedo chiaramente la curvatura di catenaria, segno che lo strallo non era più in trazione ma sosteneva praticamente solo il proprio peso, non vedo come possa cedere in queste circostanze.Lo strallo lato Sv ha certamente ceduto; si vede evidentissima una cerniera plastica circa a metà.
Questo significa che ha subito un forte sovraccarico e i cavi d’acciaio si sono snervati; si sarebbe certamente spezzato, se un attimo prima non avesse ceduto la cima d’antenna
In realtà mi sembra strano che siano stati prima annegati e poi tensionati, perchè questo produrrebbe evidenti squilibri*, ma comunque rispetto alla tensione finale non cambia nulla. Il mio era solo un modo veloce per far vedere che la tensione era il doppio di quella calcolata a suo tempo, ma da questo punto di vista è la stessa cosa che gli stralli fossero indipendenti o meno (altrimenti sarebbe bastato progettarli indipendenti come quelli nuovi della pila 11 per usare metà dell'acciaio). La tensione doppia è dovuta alla reazione vincolare che ogni strallo oppone alla spinta del suo gemello, questa reazione si potrebbe annullare solo se ci fosse una parete indeformabile come asse del sistema equilibrato, in modo che le due metà dell'impalcato si comporterebbero come due mensole indipendenti** (le due metà del tavolino pieghevole usato come esempio), situazione che evidentemente non è la nostra.Per quanto riguarda gli stralli mi sembra ne avessimo parlato e la conclusione CERTA è che ciascuno strallo si comporta come se fosse indipendente perché viene bloccato, annegandolo nel cls in cima d’antenna, PRIMA di essere messo in tensione e non ha alcuna possibilità di scorrimento.
Si vedeva bene dal primo schema dove ciascun fascio di cavi si appoggia e passa all’interno di una rudimentale gabbia di ferri saldata alla piastra di base
Dall’esecutivo emerge un aspetto che è sempre stato valutato in modo scorretto: le antenne NON sono sollecitate SOLO a compressione ma anche a flessione perché il carico non è in asse con l’antenna, visto che questa è inclinata verso il centro strada.
Non è un momento da poco, visto che è la somma dei carichi degli stralli moltiplicato per il disassamento che è di ben 2,65 metri e l’antenna, per quello che si è visto, NON è affatto armata a flessione !!
...
Ma c’è di più !!
Ho sempre pensato che le antenne fossero inclinate per tenere su uno stesso piano gli attacchi all’impalcato e il passaggio in cima d’antenna (l’ho anche scritto nel post precedente….)
Non è così.
Si capisce esaminando bene le quote del disegno precedente ed è CONFERMATO da questa pianta di Morandi, trovata nel mio archivio, ormai troppo vasto.
C’è un disassamento di m 1,85 tra gli attacchi d’impalcato e la cima d’antenna !!
Questo significa che sul traverso superiore c’è anche una sollecitazione A TRAZIONE perché si viene ad avere un tiro obliquo.
Bel casino…
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MO62 ha scritto: Ora molte cose mi quadrano, persino la dichiarazione della Procura riguardo all'assenza di residui chimici che provassero una demolizione. Ammesso che la Procura non menta, la mancanza di residui non esclude di per sé l'uso di esplosivo: per esempio l'ottanitrocubano (ONC), il più potente in dotazione all'esercito USA, non ne rilascia, né ha bisogno di ossigeno per esplodere nei cavedi di un impalcato, né libera vapore che impedisca la visibilità (salvo che per la nube di cemento deflagrato).
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Sarebbe interessante domandare alla ditta che fornisce questi sensori
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Più che altro rimarca il fatto che il ponte non fosse del tutto sicuro e che necessitasse di costosi interventi di manutenzione.ocirne ha scritto: Giusto per precisazione. I sensori in questione sono di tipo estensimetrico, del tutto inabili a fornire allarmi o segnalazioni di rischio crollo imminente. Gravissimo che fossero fuori uso, ma non avrebbero cambiato le carte in tavola. Inoltre non si sa neppure dove fossero collocati (se effettivamente sulla pila 9 o sulle altre due). Tutta questa polemica sui sensori è solo chiacchiericcio mediatico.
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charliemike ha scritto:
Più che altro rimarca il fatto che il ponte non fosse del tutto sicuro e che necessitasse di costosi interventi di manutenzione.
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