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io ho creato un materiale per il suolo lunare con una texture e lavorando sulla densità del glossy. Infine ho scurito il tutto.se nel tuo rendering il suolo diffonde più del 12% della luce incidente già potrebbe servire a mettere da parte lo shadow hiding
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Non sono d'accordo.Per tagliare la testa al toro direi di provare con un albedo lambertiano al 12%, se Aldrin non appare illuminato come nella foto possiamo scartare lo shadow hiding e vedere cosa succede con l'indicatrice di scattering di Orlova-Shevchenko.
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kamiokande ha scritto: @ charliemike
@ Puskin
Aridanghete , perché traduci a tuo uso quel che dice Hapke? Non è vero che i fenomeni si annullano a vicenda, ma si eguagliano, cosa che mi pare be diversa.
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A chi ti riferisci di preciso?Ragazzi, mi raccomando, don't feed the troll.
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Blender è un software libero e multipiattaforma di modellazione, rigging, animazione, compositing e rendering di immagini tridimensionali.
Dispone inoltre di funzionalità per mappature UV, simulazioni di fluidi, di rivestimenti, di particelle, altre simulazioni non lineari e creazione di applicazioni/giochi 3D.
È disponibile per vari sistemi operativi: Microsoft Windows, macOS, GNU/Linux, FreeBSD, assieme a porting non ufficiali per BeOS, SkyOS, AmigaOS, MorphOS e Pocket PC. Blender è dotato di un robusto insieme di funzionalità paragonabili, per caratteristiche e complessità, ad altri noti programmi per la modellazione 3D come Softimage XSI, Cinema 4D, 3D Studio Max, LightWave 3D e Maya.
Tra le funzionalità di Blender vi è anche l'utilizzo di raytracing e di script (in Python).
Il primo grande progetto professionale nel quale Blender è stato usato come strumento primario è stato la previsualizzazione dell'animatica del film Spiderman 2:
« Come artista dell'Animatic per Spiderman 2, ho usato Blender per modellare i personaggi ed i loro movimenti in 3D, per migliorare il canovaccio, ricreare le situazioni e mettere in movimento le telecamere nello spazio 3D, in modo da rendere la visione del regista la più chiara possibile agli appartenenti al progetto. »
(Anthony Zierhut, Animatic Artist, Los Angeles)
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E occhio a non inserire parametri con questa accuratezza che salta per aria tutto.Charliemike ...L'ho ripeto...
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charliemike ha scritto: Vedo che il mio post non è stato compreso. Riassumo.
- La maggior parte dei parametri che hai detto non possono essere persi in considerazione perchè1) trascurabili, 2) incalcolabili
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Affatto.Ora siamo d'accordo!
Se sei in grado di fare di meglio, con Blender o un qualunque altro programma, accomodati e porta dei risultati. (mai fatto il trapezista ).Riguardo a Blender ... l'ho visto nascere e crescere e ci "giocavo" che tu ancora facevi il trapezista.
Chi sarebbe il poliziotto buono e quello cattivo?Il "sospetto" è che con un gioco a due voci, poliziotto buono e poliziotto cattivo, volete costruire un qualcosa di pseudoscientifico (molto molto pseudo) per dimostrare che quella foto è perfettamente ammissibile (probabilmente avete anche già tutto pronto).
Se c'è una cosa antipatica che non sopporto è quando ci si attacca alla grammatica e all'ortografia. Era palese che volevo scrivere "PRESI"....non possono essere persi in considerazione...
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Precisa mappatura della zona di atterraggio con approssimazione almeno pari a quella della altezza d'onda della minima frequenza dello spettro di sensibilità della pellicola (nel suo stato in situ);
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In teoria gli astronauti avevano una guida, sui caricatori: 1/250° f 5.6 in ombra, f 11 in luce. E' una esposizione compatibile con una luce del sole non filtrata dall'atmosfera. (Esposizioni simili le usi in alta montagna). Ma persino i professionisti più scafati, in quegli anni, usavano il bracketing per non sbagliare l'esposizione, perchè la diapositiva non perdona. Se sei fuori di un solo stop la foto puoi anche buttarla nel cesso.Massimo (Redazzucco), volevo chiederti, tu che sei stato fotografo quasi dai tempi di Nicephore, secondo te, quando ancora esistevano quelle belle macchine meccaniche senza esposimetro, sarebbe stato ragionevolmente preciso stimare la luce che illuminava una scena, basandosi sull'albedo del pianeta terra misurato dalla Nasa ?
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Non serve Alirevoli, la sua "teoria del suolo che tutto illumina" e' esattamente quella che stanno considerando Charliemike, Human e Kamiokande nei loro render, cosi' come l'inclinazione solare etc etc
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Certamente.Sertes ha scritto: Charliemike, sarebbe possibile scambiare le gambe dell'astronauta in modo che sia identico a quello della foto NASA per vedere se con schermo riflettente nel tuo rendering compare quel riflesso nel tacco dello scarpone destro?
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Io non penso assolutamente che il suolo lunare sia il responsabile dell'illuminazione di Aldrin sulla scaletta
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In realtà non è così, interpolando i valori della tabella per i=0° per angoli di fase tra 0 ° e 10° vedrai che quando la fase è 1.5°, come da articolo, la variazione di luminosità è solo del 3.6%. Con un inclinazione di 80° la variazione massima di luminosità, sempre per una fase di 1.5°, è del 7.5%. Siamo quindi perfettamente in linea con l'indicatrice di Shevchenko, che è stata anche validata sulle analisi dei campioni della sonda Luna-16 raccolti dal Mare Fecunditatis.Human ha scritto: Lo dicevo io che la funzione di Shevchenko non era quella giusta per il landing site! Troppo estrema!
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