La Hasselblad 500EM e le temperature lunari

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33809 da Pigna
@kamiokande
“ Piccolo addendum per gente pensante: se la NASA avesse trovato la vernice magica o la copertura magica che manteneva la temperatura della Hasselblad costante in qualunque condizione, perché non hanno usato la stessa tecnologia per ricoprire il LEM, il modulo di comando, le tute e qualunque altra apparecchiatura?”

E questo sarebbe un discorso da ingegnere aerospaziale? (O no?)
I miei complimenti.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33817 da pjam831

Pigna ha scritto: @kamiokande
“ Piccolo addendum per gente pensante: se la NASA avesse trovato la vernice magica o la copertura magica che manteneva la temperatura della Hasselblad costante in qualunque condizione, perché non hanno usato la stessa tecnologia per ricoprire il LEM, il modulo di comando, le tute e qualunque altra apparecchiatura?”

E questo sarebbe un discorso da ingegnere aerospaziale? (O no?)
I miei complimenti.


Si, the lo dico da Fisico. Se scoprissi un materiale che spennellato isola termicamente tutto e tutti, Violando tutte le leggi note di termodinamica, vincerei il Nobel istantaneo.

Non è che ci si perde tempo con te. Peggio, sei in malafede. E francamente alla prossima tecnobufala ti posto il Silvestrini di Fisica 1 e il Bassani di Fisica dello stato solido, così te li studi.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33818 da CharlieMike

Pigna ha scritto: E questo sarebbe un discorso da ingegnere aerospaziale? (O no?)
I miei complimenti.

Questi sono discorsi per gente incompetente come te, che non capisce una mazza e pretende di insegnare a chi ha già dimostrato di saperne di più.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33819 da Pigna
"Si, the lo dico da Fisico."

Da fisico non ti dovrei spiegare che i materiali che vengono utilizzati per il controllo termico sono progettati a seconda dell'ambiente in cui operano e in funzione a cosa devono proteggere.
Fare il discorso di ricoprire qualsiasi materiale con una vernice magica che mantiene tutto alla temperatura ideale è stupido e incomprensibile, soprattutto se fatto da un ingegnere aerospaziale (o no?).

Ti sei mai chiesto perchè gli astronauti di Apollo 13 si sono congelati quando hanno dovuto spegnere tutte le apparecchiature nella navicella spaziale anzichè arrostire sotto i raggi del sole?
Il modulo di comando era stato progettato per avere un equilibrio termico con temperature basse (e si può fare anche nello spazio con i giusti materiali) perchè il resto del calore lo avrebbero generato le apparecchiature (soprattutto le fuel cell).
Quando questo calore è venuto a mancare per lo spegnimento forzato delle apparecchiature, il freddo ha invaso la cabina.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33820 da pjam831

Pigna ha scritto: "Si, the lo dico da Fisico."

Da fisico non ti dovrei spiegare che i materiali che vengono utilizzati per il controllo termico sono progettati a seconda dell'ambiente in cui operano e in funzione a cosa devono proteggere.
Fare il discorso di ricoprire qualsiasi materiale con una vernice magica che mantiene tutto alla temperatura ideale è stupido e incomprensibile, soprattutto se fatto da un ingegnere aerospaziale (o no?).

Ti sei mai chiesto perchè gli astronauti di Apollo 13 si sono congelati quando hanno dovuto spegnere tutte le apparecchiature nella navicella spaziale anzichè arrostire sotto i raggi del sole?
Il modulo di comando era stato progettato per avere un equilibrio termico con temperature basse (e si può fare anche nello spazio con i giusti materiali) perchè il resto del calore lo avrebbero generato le apparecchiature (soprattutto le fuel cell).
Quando questo calore è venuto a mancare per lo spegnimento forzato delle apparecchiature, il freddo ha invaso la cabina.


Guarda. Per educazione non ti rispondo nemmeno. Torna a scuola.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33823 da Pigna
Fai pure la maleducata che non mi offendo.
Siamo qui per imparare, dottoressa.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33824 da Crotti
Scusa eh Pigna, ma io ho risposto alla tua affermazione in neretto dicendo come la penso io a riguardo.

Crotti ha scritto:

Pigna ha scritto: Ma infatti nessuno ha detto che la Hasselblad è arrivata alle temperature estreme dell'ambiente lunare.
L'equilibrio termico (progettato e testato) della Hasselblad l'avrà fatta rimanere nel range di funzionamento con temperature ambientali tra i -65°C e i +120°C.
Dei fotografi che citi, non mi importa nulla, non hanno competenze a livello spaziale, possono solo dire che a temperature estreme la Hasselblad si inceppa o ha problemi con la pellicola ma loro non sanno quali siano state le effettive temperature che la macchina ha raggiunto e non hanno le competenze per dirlo.

Appunto, e in American Moon ti viene mostrato come ad esempio la pellicola di Armstrong sia stata per circa 35 minuti continuativi ad oltre -100 gradi (e non "solo" a -65, mi pare abbastanza estrema come temperatura no?), per cui, pur non avendo competenze a livello spaziale, il fatto che i fotografi certifichino come anche solo a -25 gradi la macchina smetta di funzionare cozza inequivocabilmente con le foto della NASA.Poi a corroborante c'è il filmato dell'Audi, dove sostando nell'ombra per meno di 10 minuti i tecnici paventano il blocco totale degli ingranaggi del trattorino lunare, causato dallo shock termico per la rapidissima caduta di temperatura. Quindi figurati tu come può non bloccarsi una macchina fotografica, che contiene una miriade di ingranaggi con rotelline metalliche dentellate del diametro di mezzo centimetro che hanno delle tolleranze infinitesimali e degli accoppiamenti ridottissimi; e la macchina fotografica nell'ombra c'è rimasta per 35 minuti, non soltanto per 10 come il trattorino. Lo shock termico provocato dalla repentina discesa della temperatura unito alla permanenza prolungata di oltre mezz'ora nell'ombra, devono per forza bloccare la macchina.


E la tua risposta è stata "Ps Crotti vallo a dire a Mazzucco che i -100 non li hanno mai visti gli astronauti" scritta alla fine di un messaggio a pjam831 oltretutto. Non capisco cosa intendi con quella frase...spiegati meglio.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33826 da pjam831

Pigna ha scritto: Fai pure la maleducata che non mi offendo.
Siamo qui per imparare, dottoressa.


Uno : riferisciti a me al maschile.
Due : hai dimostrato di non saper leggere mezzo testo in inglese. Non hai le minime conoscenze di termodinamica necessarie anche solo ad approcciare il problema.

Ergo : risponditi da solo la prossima volta. Io, come altri, abbiamo finito di perdere tempo.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33830 da Pigna
@Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.

@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.


Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33833 da pjam831

Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.

@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.



Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad


Tutti ne hanno già giovato. Manchi solo tu. Ripeto, apri un libro di termodinamica, smetti di postare link che dicono idiozie che nemmeno sai leggere, smetti di postare dati a caso. Stai perculando solo e francamente ne ho le scatole piene.Personalmente eviterò di risponderti.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33843 da Crotti

Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.

@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.



Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad


Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33846 da pjam831

Crotti ha scritto:

Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.

@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.



Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad


Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.


Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #33850 da Crotti

pjam831 ha scritto:

Crotti ha scritto:

Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.

@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.



Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad


Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.


Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.

Ciao, volevo fare una domanda: in mancanza di atmosfera, che fa da transizione tra il caldo ed il freddo (come lo fa tra la luce e l'ombra), la temperatura scende più velocemente passando da una zona illuminata ad una in ombra rispetto a quello che succede in presenza di atmosfera, che mitiga il passaggio da sole ad ombra, dico bene?O no? Spiego meglio dove voglio arrivare: uscendo dal LEM la macchina fotografica doveva anche contenere l'umidità contenuta nel LEM stesso, accelerando ancora di più la discesa delle temperature, giusto? Cioè, la temperatura dentro il LEM oscillava tra i 21 e i 26,5 gradi con un'umidità relativa compresa tra il 40 ed il 70%; quì la fonte ( space.stackexchange.com/questions/25742/...llo-mission-capsules ) e anche la fonte NASA ufficiale ( history.nasa.gov/SP-368/s2ch5.htm ). Quindi, non appena usciti dal LEM, e passando dai 21-26 gradi del LEM stesso agli oltre -100 dell'ambiente esterno, la presenza di umidità avrebbe dovuto causare la quasi istantanea formazione di microcristalli di ghiaccio nella macchina e sulla pellicola no?Questo, SE fosse vero, accelererebbe ancor di più il processo di shock termico dovuto al passaggio tra l'ambiente interno al LEM ed il freddo estremo al di fuori di esso.O sbaglio?
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Crotti.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33855 da pjam831

Crotti ha scritto:

pjam831 ha scritto:

Crotti ha scritto:

Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.

@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.



Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad


Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.


Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.

Ciao, volevo fare una domanda: in mancanza di atmosfera, che fa da transizione tra il caldo ed il freddo (come lo fa tra la luce e l'ombra), la temperatura scende più velocemente passando da una zona illuminata ad una in ombra rispetto a quello che succede in presenza di atmosfera, che mitiga il passaggio da sole ad ombra, dico bene?O no? Mi spiego meglio: uscendo dal LEM la macchina fotografica doveva anche contenere l'umidità contenuta nel LEM stesso, accelerando ancora di più la discesa delle temperature, giusto? Cioè, la temperatura dentro il LEM oscillava tra i 21 e i 26,5 gradi con un'umidità relativa compresa tra il 40 ed il 70%; quì la fonte ( space.stackexchange.com/questions/25742/...llo-mission-capsules ) e anche la fonte NASA ufficiale ( history.nasa.gov/SP-368/s2ch5.htm ). Quindi, non appena usciti dal LEM, e passando dai 21-26 gradi del LEM stesso agli oltre -100 dell'ambiente esterno, la presenza di umidità avrebbe dovuto causare la quasi istantanea formazione di microcristalli di ghiaccio nella macchina e sulla pellicola no?Questo, SE fosse vero, accelererebbe ancor di più il processo di shock termico dovuto al passaggio tra il caldo ed il freddo estremo.O sbaglio?


Leggi sopra. Fuori non ci sono 0 gradi. O meno cento. La temperatura, nel vuoto, va ridefinita. Gli oggetti, in mancanza di aria che conduce , semplicemente, quando in ombra, si raffreddano emettendo radiazione termica. Nessuno shock termico quindi.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33863 da Crotti

pjam831 ha scritto:

Crotti ha scritto:

pjam831 ha scritto:

Crotti ha scritto:

Pigna ha scritto: @Pjam831
Chiedo scusa, pensavo fossi femmina.
Fammi capire dove ho sbagliato, ne gioveranno tutti.

@crotti
questo è il grafico delle temperature registrato da uno strumento lasciato dagli astronauti di Apollo 11.



Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).
Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad


Intanto sbattere lì un grafico, senza fonte, senza link, per poi dire "Come vedi le temperature non sono andate mai sotto i -53°C e mai sopra i 67°C durante tutto l'arco di un giorno lunare (quasi un mese terrestre).Anche in questo caso siamo nel range di temperature ambientali in cui poteva operare la Hasselblad" non serve e niente.Intanto -53 gradi sono più che sufficienti per bloccare la macchina fotografica, se hai visto American Moon. E poi, mostra da dove arriva il grafico e spiegalo: dici che arriva da Apollo 11, e allora?In quale unità di tempo in minuti è stato registrato?A partire da quando, e quali zone ha preso in considerazione tale rilevamento? Armstrong quando è uscito dal LEM è stato per 35 minuti ad oltre -100, questo è indiscutibile ed è dimostrato. Sempre se sai quali sono le temperature sole/ombra sulla luna, e sempre che tu abbia visto American Moon.Attendo delucidazioni.


Il problema sta a monte. La discussione gira intorno ad un concetto sbagliato. Lo spazio non è freddo. Essendo vuoto, la temperatura non ha alcun senso. Non c'è aria che è a tot gradi. È vuoto, ergo la temperatura non ha senso. Quello che succede è che un corpo non esposto alla luce solare si raffredderà irraggiando termicamente. Per esempio, le regioni lunari perennemente in ombra dei crateri ai poli hanno ghiaccio perché lì, il suolo si è raffreddato localmente tantissimo. Dire la macchina è a cento gradi non significa molto. La macchina ha subito un ciclo termico, come calcolato da Kamiokande esattamente, in cui l'esposizione al sole e la temperatura iniziale, determinano la temperatura ad un istante t.

Ciao, volevo fare una domanda: in mancanza di atmosfera, che fa da transizione tra il caldo ed il freddo (come lo fa tra la luce e l'ombra), la temperatura scende più velocemente passando da una zona illuminata ad una in ombra rispetto a quello che succede in presenza di atmosfera, che mitiga il passaggio da sole ad ombra, dico bene?O no? Mi spiego meglio: uscendo dal LEM la macchina fotografica doveva anche contenere l'umidità contenuta nel LEM stesso, accelerando ancora di più la discesa delle temperature, giusto? Cioè, la temperatura dentro il LEM oscillava tra i 21 e i 26,5 gradi con un'umidità relativa compresa tra il 40 ed il 70%; quì la fonte ( space.stackexchange.com/questions/25742/...llo-mission-capsules ) e anche la fonte NASA ufficiale ( history.nasa.gov/SP-368/s2ch5.htm ). Quindi, non appena usciti dal LEM, e passando dai 21-26 gradi del LEM stesso agli oltre -100 dell'ambiente esterno, la presenza di umidità avrebbe dovuto causare la quasi istantanea formazione di microcristalli di ghiaccio nella macchina e sulla pellicola no?Questo, SE fosse vero, accelererebbe ancor di più il processo di shock termico dovuto al passaggio tra il caldo ed il freddo estremo.O sbaglio?


Leggi sopra. Fuori non ci sono 0 gradi. O meno cento. La temperatura, nel vuoto, va ridefinita. Gli oggetti, in mancanza di aria che conduce , semplicemente, quando in ombra, si raffreddano emettendo radiazione termica. Nessuno shock termico quindi.


Ma allora i tecnici dell'Audi, quando temono il di blocco delle parti meccaniche dopo meno di 10 minuti di sosta nell'ombra, a cosa si riferiscono se non ad uno shock termico dovuto al repentino abbassamento delle temperature, che fà grippare il rover?

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33864 da Pigna
Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33866 da pjam831

Pigna ha scritto: Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.


Esattamente.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #33873 da kamiokande

pjam831 ha scritto:

Pigna ha scritto: Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.


Esattamente.

La regolite è un pessimo conduttore di calore specie alle basse temperature, la conducibilità termica nelle zone d'ombra si aggira intorno ai 9.22E-04 (0.000922) W/m/K (come paragone l'aria immobile, anch'essa un pessimo conduttore di calore, ha una conducibilità di 0.026 W/m/K) quindi il termine preponderante è sempre l'irraggiamento, nell transitorio iniziale il terreno che ci sia o meno non fa quasi differenza, cambia la temperatura di equilibrio.

"La stampa è morta" (Egon Spengler - Ghostbuster)
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da kamiokande. Motivo: Precisato il comcetto

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33875 da pjam831

kamiokande ha scritto:

pjam831 ha scritto:

Pigna ha scritto: Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.


Esattamente.

La regolite è un pessimo conduttore di calore specie alle basse temperature, la conducibilità termica nelle zone d'ombra si aggira intorno ai 9.22E-04 (0.000922) W/m/K (come paragone l'aria immobile, anch'essa un pessimo conduttore di calore, ha una conducibilità di 0.026 W/m/K) quindi il termine preponderante è sempre l'irraggiamento, nell transitorio iniziale il terreno che ci sia o meno non fa quasi differenza, cambia la temperatura di equilibrio.


Molto interessante. Devo provare a calcolarmi l'andamento della temperatura per un corpo completamente in ombra sulla luna con una certa temperatura iniziale.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33877 da Calipro

Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.

Molto interessante. Devo provare a calcolarmi l'andamento della temperatura per un corpo completamente in ombra sulla luna con una certa temperatura iniziale.


Se si vuole considerare la conduzione del calore del rover sul terreno, suggerisco di considerare anche i copertoni, i quali a naso non dovrebbero condurre un gran ché.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33880 da pjam831

Calipro ha scritto:

Il rover è a contatto con il terreno. Conduzione.

Molto interessante. Devo provare a calcolarmi l'andamento della temperatura per un corpo completamente in ombra sulla luna con una certa temperatura iniziale.


Se si vuole considerare la conduzione del calore del rover sul terreno, suggerisco di considerare anche i copertoni, i quali a naso non dovrebbero condurre un gran ché.


In effett la conduzione e` praticamente nulla, considerando il commento di Kamiokande. Per la dispersione per irraggiamento normalmente ci si riferisce alla legge di Stefan Boltzmann, ma li` bisogna conoscere la temperatura iniziale del corpo. Di solito i raffreddamenti sono lenti, ma se si parla di temperature iniziali sotto zero, cosa che puo` accadere dopo vari giorni nello spazio, leggi per esempio qui :https://www.astrome.co/blogs/how-do-satellites-survive-hot-and-cold-orbit-environments/

"The duration of these phases though, depends on the type of orbit. Thus, based on altitude and duration of the two phases, satellite in each type of orbit will experience a different hot and cold environment. However, the typical range of temperatures was found to be from -170 ˚C to 123 ˚C for LEO satellites while -250 ˚C to 300 ˚C could be experienced in other orbits. "

allora mi inizio a chiedere come facevano addirittura a muoversi i rover. E soprattutto come fanno a tollerare le differenze termiche tra zone esposte e non.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #33881 da Pigna
"Yutu was designed to explore an area of 3 square kilometres (1.2 sq mi) during its three-month mission, with a maximum travelling distance of 10 km (6.2 mi). Energy was provided by two solar panels, allowing the rover to operate through lunar days. During the 14-day lunar nights, the rover went into sleep mode,[22] during which heating was provided by radioisotope heater units (RHU) using plutonium-238[23] and two-phase fluid loops.[16]"

Fonte: en.wikipedia.org/wiki/Yutu_(rover)

Durante la notte lunare spengono tutti i sistemi e usano riscaldatori a radioisotopi che sfruttano il decadimento del plutonio 238.
Durante il giorno dovrebbe bastare il tipo di copertura che riflette la maggior parte dei raggi solari.
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Pigna.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33884 da pjam831

Pigna ha scritto: "Yutu was designed to explore an area of 3 square kilometres (1.2 sq mi) during its three-month mission, with a maximum travelling distance of 10 km (6.2 mi). Energy was provided by two solar panels, allowing the rover to operate through lunar days. During the 14-day lunar nights, the rover went into sleep mode,[22] during which heating was provided by radioisotope heater units (RHU) using plutonium-238[23] and two-phase fluid loops.[16]"

Fonte: en.wikipedia.org/wiki/Yutu_(rover)

Durante la notte lunare spengono tutti i sistemi e usano riscaldatori a radioisotopi che sfruttano il decadimento del plutonio 238.
Durante il giorno dovrebbe bastare il tipo di copertura che riflette la maggior parte dei raggi solari.


Per il rover lunare usato durante apollo ?

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #33885 da Pigna
Lo LRV è stato utilizzato solo di giorno ed al mattino, quindi con condizioni ambientali meno estreme e dovendo risolvere solo problemi di surriscaldamento.
Sostanzialmente il rover aveva diversi sensori di temperatura ed indicatori sul pannello di controllo. Gli astronauti lasciavano il rover parcheggiato all'ombra del lem (non più di 2 ore, oppure in prossimità dell'ombra) quando non utilizzato ed aprivano le coperture delle batterie per farle rimanere nel range di funzionamento. Anche qui troviamo largo utilizzo di materiali altamente irraggianti e vernici riflettenti, inoltre gli astronauti dovevano pulire le superfici impolverate con pennelli appositi.
Trovi tutto qui, un documento molto interessante con tutte le specifiche termiche dei vari componenti del rover e le misure adottate per contrastare il calore.
www.hq.nasa.gov/alsj/creel_lrv_experiences_alsj.pdf
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Pigna.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
5 Anni 11 Mesi fa #33886 da Pigna
Tanto per aggiungere un'altra cosa:
Se scorri le slides del documento che ti ho postato non puoi non avere la sensazione di come tutti gli aspetti del rover e del controllo delle sue temperature siano stati affrontati minuziosamente, con studi, simulazioni e test.
Non so te, ma quando mi vengono dubbi sul funzionamenti del vari apparati usati sulla Luna (Hasselblad comprese) a quelle temperature e mi imbatto in un documento come questo, mi convinco subito che nulla fu lasciato al caso e che la moltitudine di ingegneri che hanno lavorato a tutto il progetto lo hanno fatto in maniera precisa e scrupolosa. Ciò non toglie che moltissimi miglioramenti sono stati fatti tra una missione e l'altra elaborando tutti i dati accumulati e mettendo in atto nuove strategie per aumentare l'efficienza di tutti i sistemi.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.531 secondi
Powered by Forum Kunena