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Blindeye ha scritto: Comunque devo dire che, seguo Biglino dal 2011, a parte migliorato nel esporre e scrivere le proprie idee e pur esulando dalle proprie traduzioni, facilmente manipola proprie congetture per indurre un ragionamento logico.
Seguo spesso le conferenze e devo dire per onestà intellettuale che quando risponde a dei quesiti in sala (le fasi più interessanti, perchè altrimenti espone le solite cose) sottolinea che sono sue opinioni personali e non dogma.
Aldilà di questo e leggendo il forum mi è balzata in testa un idea che non avevo mai collegato ma mi sembra quasi lampante collegando a certe cose dette da Biglino: a prescindere l'elohim (gli), dei primi versetti della creazione non è/sono l'elohim yahwèh ma proprio non corrisponde.Se fosse stato yahwèh l'elohim della creazione e vedendo come si incazza con il popolo di israele nell'esodo, penso che ad Adamo ed Eva li avrebbe fulminati sul posto.
Come del dio del nuovo testamento, qui si parla di soggetti diversi, c'e poco da fare.
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Moshe ha scritto:
Non è possibile tradurre egregiamente e senza errori le Scritture per un cristiano, anche perché la traduzione deve tenere conto della tradizione e tramandazione orale del popolo ebraico. La traduzione del Biglino si basa sul testo codice masoretico di Leningrado, quindi punteggiato (la letteratura ebraica non è punteggiata). Quindi non si è in grado di leggere, né di comprendere un ebraico non vocalizzato. Il vero senso della Torah non è solo scritto, ma anche e soprattutto orale. Se poi si vuole tradurre le Scritture ebraiche facendo anche appello allaa Bibbia cristiana cattolica, la traduzione risulta superflua perché sono due cose totalmente diverse e distorte l'una dall'altra.
Buon proseguimento
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charliemike ha scritto:
Moshe ha scritto:
Non è possibile tradurre egregiamente e senza errori le Scritture per un cristiano, anche perché la traduzione deve tenere conto della tradizione e tramandazione orale del popolo ebraico. La traduzione del Biglino si basa sul testo codice masoretico di Leningrado, quindi punteggiato (la letteratura ebraica non è punteggiata). Quindi non si è in grado di leggere, né di comprendere un ebraico non vocalizzato. Il vero senso della Torah non è solo scritto, ma anche e soprattutto orale. Se poi si vuole tradurre le Scritture ebraiche facendo anche appello allaa Bibbia cristiana cattolica, la traduzione risulta superflua perché sono due cose totalmente diverse e distorte l'una dall'altra.
Buon proseguimento
Non è possibile per nessuno tradurre egregiamente e senza errori le Scritture, dato che nessuno conosce la versione originale.
Non sappiamo chi le ha scritte, non sappiamo come siano state scritte, non sappiamo in che lingua sono state scritte.
Le Scritture sono state manipolate per 2 millenni e l'unica certezza che possiamo avere è che non sono uguali all'originale.
L'unica cosa che possiamo fare è "fare finta che" quello che leggiamo corrisponda al vero e fare dei ragionamenti logici, tenendo sempre presente che quello che ne deduciamo può essere una enorme serie di stupidaggini.
Ma quello c'è scritto e quello leggiamo.
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Non sono così esperto di testi antichi, ma da quello che so la bibbia, che non si sa in che lingua è stata scritta in origine, è stata poi trascritta con i monogrammi ebraici senza le consonanti, e senza le spaziature fra le parole.Moshe ha scritto: Ho solo detto che non è possibile per un non ebreo cercare di comprendere le Scritture ebraiche, il Tanach per l'esattezza, così come i Talmud, giacché si deve in primo luogo avere a che fare con la tramandazione orale ebraica; quindi qualsiasi traduzione è inutile. Ogni ebreo da contro a questo tipo di traduzione. Un conto è tradurre la Bibbia cristiana, altro conto quella ebraica
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Pertanto anche gli ebrei non sono in grado di comprendere le scritture.
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Tonki ha scritto: Se facciamo finta che gli ebrei in vita oggi abbiano qualcosa in comune con quelli del tempo di Salomone, occorre dire che questi non parlano l'ebraico biblico da almeno duemila anni. Già ai tempi di gesu si parlava l'aramaico e l'ebraico era al massimo materiale di studio dei rabbini. Quasi nessuno sapeva più parlarlo. Pur con qualche flebile ripresa, viene totalmente dimenticato nel medioevo se non come lingua liturgica.
Il testo masoteritico è effettivamente già vocalizzato sulla base di un dialetto ebraico, quello che parlavano i masoreti. Non è ebraico biblico, il quale, tradizione orale o no, nessuno sa come si pronunciava o leggeva esattamente appunto perché estinto da millenni. Figurarsi chi nel 2019 si professa ebreo.
Le uniche tradizioni orali che abbiamo sono specifiche e dialettali, come quella babilonese, quella samaritana, o quella masoretica; che è la più nota da noi perché è il testo che san girolamo tradusse dall'ebraico in latino e che tuttora è canonico per i cattolici e viene usato come modello. Ed è quello che legge anche biglino in genere. Non sono l'ebraico antico.
Bisogna capire che l'ebraico è una cosa estinta, morta e sepolta. Mentre l'ebraico moderno è una lingua finta inventata recentemente che ha ben poco a che fare con la lingua veterotestamentaria. Avrà si e nò un paio di secoli, è fabbricata dai movimenti presionisti, e lo si parla da inizio 900. Ed è anche un misto di ebraico antico, yiddish, russo, inglese, arabo. La componente ebraica è importante, ma certo conoscerlo non garantisce di riuscire a leggere una sola frase di masoretico, così come conoscere l'italiano non aiuta se non in minima parte a capire qualcosa di una versione di Cicerone.
Sostanzialmente, esattamente come il popolo ebraico, è un invenzione recentissima. Sia gli ebrei che l'ebraico sono estinti da un bel po. I surrogati che abbiamo adesso non possono vantare tradizioni reali, essendo appunto senza alcun reale legame con i popoli di quell'era.
Pertanto anche gli ebrei non sono in grado di comprendere le scritture.
Quindi si. Nè più né meno di chiunque altro. Perlomeno per le scritture veterotestamentarie..
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Potrebbe per favore darmi numi riguardo la frase (di sentore complottista e di destra) che asserisce come il popolo ebraico sia una recente invenzione?
(di sentore complottista e di destra)
Tonki lei è ebreo?
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Tonki, apprezzo la Treccani e la voglia che ha avuto nel descivere il tutto
ma a quanto pare del popolo ebraico non sa veramente niente. Non essendo ebreo, non può sapere nulla
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Aggiungo, per completezza, che è perfettamente inutile che moltiplichiate gli strumenti d'indagine e di studio se non comprendete che siete di fronte a un falso: l'esito è scontato: caos, Li...Mortarigio65 ha scritto: A proposito di Bibbia e Bibbie (sono tutte eguali e fra poco capirete perché), io leggo assiduamente i Padri del deserto e adesso mi esercito nella critica che a loro si è rivolta, in particolare quella di L. Mortari, la migliore edizione italiana in commercio degli apoftegmi patristici.
Li... Mortari afferma che è fuori luogo preoccuparsi di un fatto evidente:
I Padri -e le madri- conoscevano l'Antico e il Nuovo Testamento a memoria
I due Testamenti sono citati negli apoftegmi
ma non corrisponde il passo da loro citato con quello stesso che offrono tutte le edizioni attuali
Ergo
o i Padri citavano alla buona ed erano un combriccola di malati di alzheimer
o la Bibbia che essi conoscevano era un'altra.
Li...Mortari afferma che erano affetti da alzheimer perché è fuori di dubbio che la Bibbia nessuno l'ha taroccata
Ps: è la prova provata che ho sempre avuto ragione: apriamo la Bibbia tutta, ma non sappiamo cosa ca...volo stiamo leggendo, per cui è inutile che vi arrabattiate nel tentativo di capirci qualcosa: è tutto scientificamente caotico (in particolare la cronologia), tanto che non mi meraviglierei se un giorno si scoprisse che ciò che è Magistero è eresia e cioè che è eresia è Magistero, mancando un editio princeps
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poiché ero intenta nel fare ricerche in rete sul fenomeno complottismo, studiato in psicologia da mio cognato.
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Ludmila ha scritto: sostenere che la storia di Napoleone sia una bugia (mettendo di mezzo un complotto futile) vuol dire portare serie prove che hanno passate la revisione paritaria; quindi prove di storici, filologi, esperti di storia e quindi anche oplologi specializzati nel periodo in questione. Vi sono ? No ! Ed io conosco gli storici più importanti riguardanti l'epoca napoleonica.
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