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FireBall ha scritto: Quale buona o migliore o semplice continuazione dell'argomento di discussione ho incluso qui uno scritto molto utile da me realizzato perché ne sentivo ferma necessità, esso offre idee e nozioni ed informazioni chiare sulla scienza della etnologia:
SCHEMA COMPARATIVO NON STORICO.
La psicologia differisce dalla biologia perché questa ultima mancando di intersoggettività si basa su un metodo diverso. La antropologia differisce dalla psicologia perché questa ultima manca di delocalizzazione basandosi infatti su altro metodo. La etnologia differisce dalla antropologia perché questa ultima mancando di particolarizzazione ha per base non stesso metodo. Il metodo etnologico è il più ampio però quanto comune alle altre scienze menzionate è interno alla osservazione partecipata e metodicamente non determinante per i risultati scientifici, che dipendono solamente da tale partecipazione metodologica.
SCHEMA STORICO INERENTE E INERENZA ETNOGRAFICA
Gli studi filosofici di teoria antropologica, alternativi alla antropologia pragmatica (I. Kant) da cui derivò la scienza antropologica, evidenziarono la congruità della propria prospettiva di studio assieme a mancanza di possibilità scientifiche. La successiva derivazione scientifica (pragmatica) della antropologia definì con precisione numerologica il proprio oggetto di studio nella distinzione rigorosa tra àmbito generale, univocamente determinato, tra àmbito generico, biunivocamente determinato secondo frazionalità (le umanità dei popoli) e interezza (la individualità caratteristica dei relativi gruppi umani). Nell'àmbito generico fu considerato quale oggetto non proprio e di confine la collettività composta dalla individualità umana socialmente rilevabile e psichicamente identificabile, verificando interdisciplinarmente e vicendevolmente con sociologia e psicologia che il confine atteneva ad ulteriore oggettività. Questa ultima quale oggettualità è l'interesse della ricerca etnografica, catalogazione scientifica linguisticamente del tutto affine alle relazioni scientifiche antropologiche basate su numerazioni-comparazioni metriche ma non appartenente alla ricerca della scienza antropologica.
SCHEMA STORICO DELLA SCIENZA ETNOLOGICA.
Nelle discipline di studi umanistici e letterari si formò settore particolare dedicato alle culture orientali. Successivamente ai maggiori e non belligeranti né bellicosi contatti non solo culturali anche politici tra le comunità europee ed indiane d'America, la politica e cultura europea in stessa Europa si trovò in rapporti culturali e politici diversi e inaspettati sia con propri uguali oltreoceano che con diversi ma non differenti. Allo scopo di garantire i commerci, le finanze, le diplomazie occidentali entro non solo oltre gli àmbiti tecnologici e tecnici delle industrie, aziende e ditte occidentali ed orientali, in Occidente stesso e altrove, fu manifestata esigenza di nuovi studi rigorosi quindi di nuovo settore di indagine scientifica. Le scritture di tipo etnografico già esistendo in riferimento ad altre esigenze, personali e culturali, se ne aggiunse la etnografia, con intento poi di rifarne non solo di rigorosa ma anche di scientifica. Quanto di non pacifico restato tra i diversi coinvolti era relegato alle relazioni antropologiche, di altri scopi e senza èsiti richiesti.
Si ha notizia dunque di etnografia non scientifica ma in linguaggio filosoficamente compatibile con la scienza nella Opera dell'orientalista Friedrich Carl Andreas, "iranologo" ed autore di teoria culturale decisiva per l'inizio del linguaggio scientifico etnologico, e di vari altri studiosi meno noti od ignoti; noto è il lavoro non scientifico ma già omologo nei modi ai futuri lavori scientifici di James George Frazer; quindi, ed è questo il punto di inizio della scienza della etnologia, si ha notizia ed informazione, di avvenuta pubblicazione di merito e in merito a metodo della scienza etnologico (1911 Fritz Greenberg, "Methode der Ethnologie"), poi di prime certe risultanze anche stabili (in precedenza antropologo ma poi etnologo Wilhelm Schmidt: Völker und Kulturen", 1922; "Das Eigentum auf den ältesten Stufen der Menschheit", 3 voll., 1937-42) ovvero di descrizione scientifica: dei 'diversi strati culturali' cioè caratterizzati da spontaneità inconsapevoli e relazioni naturali complesse e della consistenza di rapporti collettivi esclusivi non esclusivizzanti ed interni non esterni a tali complessità di relazioni; dei differenti retaggi comuni maschili femminili, presenti nelle diverse ereditarietà non comuni ad entrambi i generi sessuali, internamente alle relazioni mentali ed ai rapporti fisici, non solo sessuali.
SCHEMA STORICO DELLA ISTITUZIONE SCIENTIFICA CULTURALE DELLA ETNOLOGIA.
In anno 1932 nella XXI Riunione della Società Italiana per il Progresso delle Scienze, fu riconosciuto positivo risultato in autoriconoscimento ed avvio di interdisciplinarità effettivamente e compiutamente tale da parte della comunità scientifica degli antropologi; altresì si riconosceva specificità della etnologia ed alterità della scienza della etnologia e si dichiarava passato il disconoscimento attuato da taluni parte della suddetta comunità a discapito delle scienze etnologiche. Anni addietro Giuseppe Sergi aveva filosoficamente individuato presenza non contraddittoria, perspicua non cospicua, di àmbiti, nonché tematiche, psicologici non di psicologia nelle materie, non oggetti di studio particolare né di definizione generale, di scienza fisica, presenza di origine etnologica non scientifica ed antropologica, scientifica e non scientifica; con scopo di favorire rigorosità scientifica in psicologia, antropologia, col fine di evitare invadenze intellettuali ed incompetenti da parte di ambienti culturali scientifici della fisica, per fine di favorire la formazione di una scienza della etnologia, di cui intravedeva possibilità reale. Già in anno 1869 esisteva una Società Italiana per l'Antropologia e l'Etnologia, fondata da Paolo Mantegazza e con interessi anche di scienza o scientifici. Tuttavia solo in anno 1977, internazionalmente ed in particolare da ed in Italia, veniva ufficialmente riconosciuta anche da ufficialità della comunità scientifica degli antropologi distinzione anche in merito a reciproche attività interdisciplinari ("Ethnology and/or Cultural Anthropology in Italy", contributi di autori vari tra cui fondamentale quello di Vinigi Lorenzo Grottanelli, di cui in 1976 fu pubblicata Opera essenziale, che aveva per oggetto di studio etnologico e scientifico anche ambienti della antropologia. Tale opera etnologica si intitola: "Gerarchie etniche e conflitto culturale" ed ebbe ruolo e valore criminologico insostituibile per la indicazione degli ambienti violentemente ostili alla esistenza della etnologia quale scienza. Per la definizione ed il riconoscimento accademici della scienza della etnologia non solo in Italia e non solo in Europa fu fondamentale l'impresa culturale e politica del MEIG, viaggio ufficiale di cittadinanza ed osservazione partecipata etnologica e scientifica nel Meridione del mondo, con risultato di interdire le strategie comunicative ostili alla esistenza delle scienze e di redarre in contemporanea una scrittura scientifica di appartenenza etnica-scientifica per scopo di impedire le invadenze anticomunicative ostili alla scienza per mezzo di dati scientifici utili anche per tale stesso ultimo scopo cioè di difesa della scienza. Questa iniziativa era dotata di previo non privato programma di svolgimento.
MAURO PASTORE
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