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Miii, prima riga ed ho pensato : e che è successo mo' ??Allora, prima di tutto mi spiace.
L'interno del portone di questo palazzo mostra una leva per far scorrere il catenaccio a circa 2,5 metri di altezza, il movimento necessario da sinistra a destra presuppone, in caso di altezza normale, una barra o un tirante orizzontali e, sul muro, corrispondente perno per far scorrere il tirante o meccanismo per poter azionare la barra.
Sul muro non esiste niente di simile, ergo per poter azionare quel catenaccio occorre una scala o... essere di altezza adeguata
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Scusate se intervengo di rado e forse a sproposito.ti procuri un'asta con un gancio all'estremità, l'infili dall'alto nell'anello nel cerchio rosso, e tiri da sinistra, mentre per aprire...vabbè ormai il barbatrucco te l'ho svelato e ti starai sbattendo la mano sulla fronte chiedendoti come mai tu non ci avessi pensato o come hai fatto anon vederlo.
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L'ho detto che era una caz....ta.Aigor ha scritto: In certi casi può essere, in questo no, perché una volta aperto il portone hai un androne con delle scale a 1 metro / 1 metro e mezzo dall'entrata.
E all'interno non ci sono spazi ampi per poter manovrare un cavallo (e poi perché entrare a cavallo... ci sono pure dei gradini).
A meno che non fosse previsto salire anche le scale a cavallo... ma credo sia un'ipotesi da scartare :-D
Se hai voglia e tempo e capiti in centro, vallo a vedere, di fronte ce ne è uno simile ;-)
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Prima che mi perda il link che avevo trovato ieri :In questo palazzo è evidente una cosa: esiste un portone grande e uno piccolo (a sinistra), come se fossero esistenti *insieme* due tipologie di esseri umani.
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Però non spiega perchè hanno costruito dei portoni enormi. Cosa ci doveva passare attraverso? Mi riferisco a quelli che servivano solo a fare entrare le persone in casa?Cum grano salis ha scritto: Piccolo grande portone: a tutto c’è una spiegazione.
Il palazzo è del ‘600 e ha un cortile davvero particolare. Ma la storia che ci ha raccontato sul portone ci ha davvero conquistati.
Il portone, come certamente saprete, fino al secolo scorso doveva permettere il passaggio dei cavalli con relative carrozze e di conseguenza devono essere alti. Ma allora perchè ad un portone così grande, un passaggio per le persone così piccolo? Non saranno mica stati alti 1 metro e 40 nel seicento, no?
No, l’altezza “umana” non c’entra. Le dimensioni del passaggio hanno a che fare con le spade. Già, torniamo indietro a quando si combatteva proprio con le spade ed immaginate un gruppo di briganti che volesse entrare in questa proprietà.
Il portone è chiuso ed è alto ed imponente: meglio rompere la porticina e passare da lì. Peccato che, una volta rotta, per entrare sia necessario piegarsi per non sbattere la testa ed ovviamente questo movimento rende goffo il passaggio da fuori a dentro. E proprio dentro, coloro che sono a difesa della proprietà, possono avere un enorme vantaggio ad affrontare coloro che stanno faticosamente cercando di entrare. Provate ad immaginare la scena: fa quasi ridere vedere quelli che cercano di entrare mentre da dentro sogghignano nel bloccare con le spade i goffi tentativi di assalto.
Ecco svelato uno dei motivi delle minuscole porte nei grandi portoni!
www.milanodavedere.it/curiosita/piccolo-grande-portone/
A me pare proprio che abbia senso il vantaggio tattico in stile Leonida alle Termopili e che non lo abbia indagare oltre.
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D'accordo sui tuoi ragionamenti ma dubito che usassero un ariete.peterpan3 ha scritto: Quindi se il portone fosse stato più piccolo anche un ariete piccolo sarebbe stato sufficiente ad aprire un varco, invece il portone è grande e un ariete grande abbastanza per buttarlo giù non riuscirebbe a manovrare nel carruggio.
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Argo1 ha scritto: Più alta è la porta, più importante era la persona che viveva all'interno. Questo era un modo per mostrare la propria ricchezza e il proprio status agli altri.
E questo vale anche per le porte degli interni. Le abitazioni "signorili" avevano soffitti alti 4 metri e più e le porte alte erano in proporzione e davano sempre e cmq un certo effetto di status.
Per i congegni a apertura posti in alto e quindi da necessitare una apposita asta per arrivarci (come già segnalato da altri utenti) era molto probabilmente un sistema di antifurto. Una persona che girava con un lungo bastone avrebbe quantomeno insospettito la ronda notturna.
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Ciao Volano.Volano49" post=52307
L'Ankh è si un simbolo, ma piuttosto "corposo", dal momento che già nel 4000 a.C. rappresentava per gli Egizi, nientepopodimeno che la vita stessa. Una immagine riportata, raffigura il Faraone Seti I che avvicina al naso l'Enkh per aspirarne l'essenza vitale (tempio di Abydos nell'Alto Egitto). Tale definizione (di vita) derivava dal fatto che il segno ideografico indicava appunto la parola "vita".
L'Ankh, come tu hai ben evidenziato, veniva spesso disegnato sulle pareti delle tombe o scolpito nei bassorilievi che ornavano gli antichi templi. Pensiamo ad Abido, una delle più antiche città egiziane, in un tempio dedicato ad Osiride
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