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Sergioruocco: «1. Le comunicazioni erano di tipo full-duplex , quindi non era necessario che, come nelle normali ricetrasmittenti , prima parlasse uno e poi l'altro, volendo potevano parlare in contemporanea»
Entrambe le conversazioni che riporti si sono svolte durante la missione Apollo 15, e più precisamente in occasione dell’escursione al Dune Crater. Sul sito della NASA che ospita l’Apollo Surface Journal (che come sai è la trascrizione di tutti i dialoghi fra gli astronauti e la Terra) si trova una clip audio delle conversazioni . La prima conversazione parte al minuto 4:33 della clip; la risposta dell’astronauta arriva circa 3,7 secondi dopo la fine della domanda di Houston. La seconda conversazione parte al minuto 6:17; la replica dell’astronauta arriva circa 4 secondi dopo la fine della chiamata di Houston. In entrambi i casi mi sembra di poter dire che il ritardo temporale sia compatibile con un dialogo Terra-Luna (due secondi e mezzo circa di ritardo, più il tempo di reazione dell’interpellato).Ma quando la base chiede "Are you progressing towards dune crater now?" e l'astronauta risponde "yes", bisogna che abbia sentito la domanda prima di rispondere, no?
Idem quando la base dice "Rover, this is Houston", bisogna che l'astronauta senta la chiamata, prima di rispondere "yes", oppure no?
Si può escludere con tranquillità la seconda ipotesi, dato che i dvd della Spacecraft rappresentano il Textus Receptus sia degli scettici sia dei sostenitori delle missioni Apollo. Sono contenuti originali, integrali e ineditati. Come ammesso da Attivissimo stesso.o la clip della NASA è stata ritoccata per correggere il «difetto», o la Spacecraft Films ha aggiustato l’audio per togliere i tempi morti.
La tua domanda sullo stato di "fonte ufficiale" dei dvd è ragionevole, e personalmente non so risponderti (anche se credo che avrai capito subito - come ho fatto io guardando il documentario - che devono essere il "non plus ultra" per ciò che riguarda il materiale video delle missioni), ma proprio perché i "debunkers" li usano come se fossero una fonte ufficiale trovare un'incongruenza negli stessi equivale in tutto e per tutto a trovare un'incongruenza nelle missioni, quando si ha a che fare con loro.khalid ha scritto: [...] Tu scrivi che «gli stessi debunker confermano che questi video non sono stati modificati da nessuno». La domanda è: i debunker come fanno a saperlo? La Spacecraft Films afferma qualcosa in proposito? Nel loro DVD l’audio è accompagnato da immagini o da qualche altra informazione? (Mi chiedo anche se un esperto di fonia saprebbe dire qualcosa in proposito esaminando il rumore di sottofondo.)
Le possibilità sono due: o la clip della NASA è stata ritoccata per correggere il «difetto», o la Spacecraft Films ha aggiustato l’audio per togliere i tempi morti.
Dal punto di vista logico in questo modo si trova una contraddizione nel discorso dei debunker. Ma a noi dovrebbe interessare una contraddizione nei fatti come ci sono stati riportati dalla NASA.proprio perché i "debunkers" li usano come se fossero una fonte ufficiale trovare un'incongruenza negli stessi equivale in tutto e per tutto a trovare un'incongruenza nelle missioni, quando si ha a che fare con loro.
Molto giusto. Ma purtroppo io il DVD della Spacecraft Films non ce l'ho...Per cui ti chiedo: la rimozione dei tempi morti è avvenuta per tutte le loro occorrenze?
No, la "contraddizione" (in realtà l'incongruenza/anomalia, perché si parla di dati) si trova nel materiale audio-visivo, non nei discorsi dei debunkers.khalid ha scritto: @Polidoro:
Dal punto di vista logico in questo modo si trova una contraddizione nel discorso dei debunker. Ma a noi dovrebbe interessare una contraddizione nei fatti come ci sono stati riportati dalla NASA.proprio perché i "debunkers" li usano come se fossero una fonte ufficiale trovare un'incongruenza negli stessi equivale in tutto e per tutto a trovare un'incongruenza nelle missioni, quando si ha a che fare con loro.
Sì, ho menzionato quel tipo di spiegazione giusto per dire cosa possa arrivare a pensare qualcuno. Asserire che è un errore porta a tutta una serie di domande, le tue due e anche altre.Marauder ha scritto: Polidoro
" è un errore generato in fase di elaborazione del materiale"
Se così fosse, data la mole di materiale sottoposto allo stesso trattamento, occorrerebbe:
1. Conoscere quale procedimento abbia potuto portare alla necessità di fare questo taglio
2. Altre occorrenze dello stesso tipo che giustifichino l'esistenza di un problema relativo al processo
Nell'mp3 che c'è a inizio pagina il punto è a 12:15, ed effettivamente la risposta avviene 4s dopo.Antdbnkrs ha scritto: www.hq.nasa.gov/alsj/a15/a15.trvlm2.html
Come dicevo nel mio primo intervento, una spiegazione abbastanza plausibile sarebbe che l’azienda volesse semplicemente ridurre i tempi morti. Si tratta pur sempre di un DVD destinato alla fruizione del pubblico, e limando via 2 secondi e mezzo (o quello che è) da ogni scambio di battute si otterrebbe un prodotto più vivace e accattivante. Non mi sembra che si possa neanche parlare di una «falsificazione», visto che in questo modo non si aggiungerebbe o toglierebbe nulla di concreto. In fin dei conti, se avessimo l’audio registrato sulla Luna i ritardi sarebbero invertiti, ma la conversazione ovviamente sarebbe nella sostanza la stessa.i curatori hanno manipolato volontariamente la traccia audio in quel punto, il che ovviamente non ha senso, perché sarebbe una specie di sabotaggio a favore del moon hoax.
1) Prima di tutto dovresti dare un valore numerico alla parola "minimo", secondo il NASA TN D-7143 nella fase finale di discesa la forza esercitata dal descent engine è di circa 3000 libbre che equivalgono a 13000N, che non sono proprio pochi. Certo sono sempre un terzo della potenza massima del motore, ma non sono nemmeno un buffetto. Quando parli di velivoli a decollo verticale di solito essi decollano da piste asfaltate, d'acciaio e battute dove normalmente non c'è uno strato di polvere di qualche metro da poter sollevare ( GLOBAL LUNAR REGOLITH DEPTHS REVEALED ), e considerando la ridotta gravità (di 1/6) posiamo dire che sulla luna il descent engine avrebbe un effetto spannometricamente equivalente ad un motore di 80000N sulla Terra. In realtà non sarebbe propriamente vero, visto che il problema non è quanta spinta fa il motore ma la portata e la velocità dei gas espulso, essendo cioè la creazione del cratere un processo erosivo che ha poco a che vedere con la forza diviso la superficie, come si può invece leggere per esempio sul sito Clavius , e come sostiene Attivissimo. Siccome però la spinta è data dal prodotto tra portata massica e velocità, possiamo dire che spinta e formazione del cratere sono comunque legati.1. LA potenza di discesa dei motori ipergolici del LEM si riduce gradualmente a mano a mano ci si avvicina alla superficie per consentire un atterraggio morbido , quindi seppur vero che i motori hanno una grossa potenza , nei pressi della superficie vengono utilizzati al minimo, proprio come avviene per gli aerei a decollo e atterraggio verticale ( che nonostante l'atmosfera non producono alcun cratere ma solo tanto spostamento d'aria... Perché sulla terra l'aria c'è ) .
Ancora una volta dovresti quantificare i termini "raffreddamento" ed "istantaneo", ma se per raffreddamento istantaneo intendi zero Kelvin, perché siamo nello spazio vuoto, allora sotto il LEM mi dovrei aspettare di vedere qualcosa come questo2. I gas espulsi dal motore si espandono in tutte le direzioni e non solo in verticale rispetto il lem in quanto non esiste atmosfera e questo effetto inoltre per la termodinamica dei gas produce un raffreddamento quasi istantaneo di questi evitando di lasciare particolari segni sul terreno.
Come al punto 1. Questo è vero, ma anche la regolite pesa 1/6, quindi 1/6 di spinta diviso 1/6 del peso della polvere a me pare che faccia 1, quindi questo argomento è del tutto inconsistente (come gli altri due del resto).3. La gravità ridotta impegna i motori( che già tendono , proporzionalmente alla distanza della superficie, al minimo della potenza) molto meno e richiede uno sforzo molto minore per un atterraggio morbido.
Falso. Vedi sempre GLOBAL LUNAR REGOLITH DEPTHS REVEALED .4. L'ipotesi iniziale della NASA secondo cui la superficie poteva essere morbida, fu smentita all'allunaggio del LEM, quando si rilevo che sotto un sottile strato sabbioso vi era un "pavimento basaltico, che sappiamo essere particolarmente resistente a temperature( che per i principi su descritti non erano elevate quanto sarebbero state sulla terra) e sollecitazioni .
Ma vediamo cosa dice la NASA in merito (fonte NASA -TN D-5051 )5. Ne consegue che non avremo particolari effetti sulla superfici
Dicesi fiamma la luce visibile emessa dai gas caldi prodotti della combustione. Sul fatto che i motori ipergolici non producano una fiamma (nello spettro del) visibile si può discutere, ma che non producano fiamma perché non c'è una combustione, perdonami, ma proprio non si può sentire. La combustione c'è altrimenti non ci sarebbe la spinta, l'ossigeno sta nel tetrossido di diazoto che si chiama appunto ossidante. Come ti ha già detto Redazione gli esempi di motori che producono fiamma sono molteplici, ti faccio solo vedere questo per farti capire la castroneria che hai detto1. I motori ipergolici del lem non producono alcuna fiamma e non potrebbero in nessun caso produrla nello spazio ( ma in realtà anche sulla terra) e men che meno sulla luna , per un principio fisico molto semplice non c'è ossigeno e non viene utilizzato neanche come combustibile . Quindi la fiamma non esiste. L'unico modo di produrre una fiamma senza ossigeno è quello che all'interno del combustibile ci sia anche il combattente e questo sia ossigeno, come avviene per le miccia di profondità ( quelle sottomarine per intenderci ) . Anche sulla terra in realtà gli stessi provati mostrano solo un evidentissimo getto chiaro , che non è una fiamma ma l'effetto della compressione dei gas circostanti.
Idem come sopra, il bagliore è la fiamma. Comunque, per concludere, Il motore ad Aerozine-50 del modulo di comando produce luce visibile2. Citi una fiamma del motore del modulo di comando che in realtà non c'è. ..È il bagliore ( solo luce) che risulta dalla combustione dell'idrazina.
Come in qualsiasi conversazione telefonica. Il problema è che tu hai usato il sistema full-duplex per difendere l’insufficiente ritardo radio tra Huston e gli astronauti sulla Luna. Se il gap radio Terra-Luna è di 1.3 secondi in andata e 1.3 secondi in ritorno, la risposta a una domanda NON può arrivare prima di 2.6 secondi minimo (non ho mai visto nessuno rispondere nell’istante preciso in cui la domanda finisce). Per l’astronauta sarebbe come rispondere prima di sentire la domanda in cuffia, o nel bel mezzo della stessa. Questo è un concetto talmente semplice e banale che anche un bambino dell’asilo lo capirebbe. Per riuscire a complicarlo ci vuole una mente fortemente ideologizzata.«Dovresti imparare a leggere. Ho detto che entrambi possono parlare e ascoltare contemporaneamente non che puòi parlare senza ritardi.»
Glissando sulla sgrammaticatura e punteggiatura, che rende difficoltosa non poco la decifrazione…«Dai per una volta ammettere tu e Mazzucco che avete detto una balla.... ovviamente puoi anche negare l'evidenza preferisco credo alla NASA che non ha ragioni commerciali x i suoi documenti mentre una società private deve produrre un documento vendibile e certo non può fare un cofanetto con 500 cd perché ci sono tempi morti enormi.»
Il più attivo e organizzato dei debunkers italiani. E forse anche europei.«Ma poi chi è sto Attivissimo?»
"Per riuscire a complicarlo ci vuole una mente fortemente ideologizzata."«io sono banale , il go Ahead potrebbe essere una comunicazione per un altro astronauta»
Ma rispondi al contenuto piuttosto!«Tu credi che scrivere tanto ti dia ragione?»