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Sergioruoccoo ha scritto: non puoi negare che di esperienza c'è ne era si è da vendere e che quindi non è così un mistero che fossero nella condizione di mandare qualcuno sulla luna
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Non ho mai affermato il contrario, e non capisco cosa ci trovi di strano, e nemmeno se tu voglia insinuare qualcosa mettendo "strano" tra virgolette. Ho fatto anche altri studi resi pubblici su questo forum, quanto è strano questo per te? Ma soprattutto cosa ha a che fare questo con la correttezza di questi miei studi? Perdonami ma non capisco questo tuo continuare a sottolineare la cosa.Sergioruocco ha scritto: 1) ""Premetto che non sono un esperto ne in materia di radiazioni ne di fotografia..."" questo lo hai scritto tu . IO ho solo affermato che per le mie competenze lo studio è corretto e che resta comunque "strano" che chi dichiara quanto sopra , faccia uno studio di quanto sopra. Quindi sei tu che affermi che non sei un esperto , non io!
Questo me lo dovresti dire tu, ma per esempio2)MIA CONFUSIONE:deduzione errata , non so da dove hai preso :""deduci dal fatto che i protoni non sono fotoni che non ci dovrebbero essere danni da radiazioni"
Sergioruoccoo ha scritto: chiudo il post con questo interessante commento nasa ( su sito ufficiale) riguardo la visibilità dei raggi cosmici nelle immagini
Sono entrambe frasi tue. Cosa dovrei dedurre da queste tue affermazioni?Sergioruoccoo ha scritto: Perché le foto delle missioni apollo non avevano lo scopo di ricerca sui raggi cosmici.
Io ho parlato di protoni, forse ti è sfuggito, ma di questi 0.35rad mi sapresti dire la proporzione tra raggi cosmici (in totale) e fasce di Van Allen? Comunque tu dici3)"" Shuttle STS-48 e per le quali è stata misurata una dose di circa 0.35rad dovuta principalmente a protoni (dai raggi cosmici e dalla porzione più bassa delle fasce di Van Allen, ovvero l'anomalia atlantica""
Questo lo hai scritto tu ....quindi fai pure tu confusione tra FVA e raggi cosmici o no?
Ma a me risulta il contrarionon ho parlato di studi sui raggi cosmici
Un documento molto completo ,che possiamo trovare in rete, in merito all'esposizione di pellicole ai raggi cosmici è il seguente:
citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?d...93&rep=rep1&type=pdf
Significa esattamente quel che ho scritto: che non ho fatto indagini successive, e niente indagini successive niente certezze, o un ragionevole grado di certezza, come sarebbe meglio dire. Torno a ripetermi, l'analisi rigorosa delle pellicole SO-168 richiederebbe un grado di complicazione maggiore, ma come dimostra il documento di Apollo 4, la SO-368, 2.5 volte meno sensibile alle radiazioni della SO-168, ha mostrato segni di danneggiamento da radiazione con una dose registrata di 0.59rad. A me questo basta per dire che ci sono ampi margini per poter affermare che la SO-168 di Apollo 14 (1.14rad) debba aver mostrato segni molto più evidenti (di 4.8 volte) rispetto alla SO-368 di Apollo 4. Lo stesso vale per le foto di Apollo 12, 16 e 17. Spero di essermi spiegato.1)""er quanto riguarda invece le foto a colori, in maggioranza fatte con la pellicola SO-168 (Kodak Ektachrome EF Film, stessa emulsione della Kodak 5241), non ho riscontrato differenze così nette (parliamo di circa il 10% di riduzione del contrasto tra Apollo 14 e Apollo 11, e quest'ultima è la missione con la più bassa radiazione assorbita) e quindi ho preferito non fare indagini successive, considerando possibile il fatto che su di esse non si siano manifestati effetti evidenti di danni da radiazioni."
questa frase in neretto che significa?
Per essere precisi le due pellicole da te citate hanno ISO nominale di 800 e 400, ma comunque l'ASA/ISO di per se non significa nulla, infatti nella "PARTE III: Dati NASA, radiazioni e danni sulle pellicole" io affermo che2)Come mai nel tuo studio non citi specificamente che le pellicole usate come test nella missione STS sono pellicole ultrasensibili ? arrivano fino a 3200 asa .
In particolare le pellicole B/N sulle quali secondo il tuo studio ma anche secondo la nasa dovresti avere un maggior effetto da radiazioni sono 2 ( mi risulta) e sono le 5454 T-Max P3200 Professional 5453 T-Max 400 Professional. Che come saprai (anche se non esperto in fotografia) . sono pellicole estremamente sensibili, pensa che la t-max 3200 era la pellicola più ricercata ambita e costosa in astrofotografia .
Non cambia nulla. Ecco la stessa comparazione fatta con le foto prese dal project Apollo su flickr.3)hai provato, come ti ho chiesto precedentemente, a confrontare le foto che hai postato qui luogocomune.net/LC/forum/missioni-apollo...he-e-radiazioni#6515
con la foto unprocessed che ti ho fornito nella mia prima risposta in questa discussione?
Sì, lo posso affermare (vedi commento sull'Apollo 4 e le immagini, da me postate, riguardo alle tracce lasciate da nuclei di carbonio impattanti su pellicole commerciali Fuji Superia ISO 100 e ISO 800).4)puoi affermare che le foto a colori mostrate nel film, sopratutto in tema da danni di radiazioni ( molte delle quali della missione apollo 17 scattate con pellicola 3401 e so168 , 60 e 160 asa) sono anomale perche dovrebbero mostrare danni da radiazioni?
La granulazione non può essere corretta ed il contrasto può essere recuperato ma solo parzialmente, e non sta scritto da nessuna parte che le foto siano state fortemente ritoccate per nascondere i danni da radiazione, infatti, in merito ai ritocchi, sull'Apollo image journal, dove sono state prese le foto per il film, si può leggere5) se guardi le foto di cui sopra , nella versione unprocessed, è sbagliato affermare che se inserite nel film a suffragio del fatto che dovrebbero essere danneggiate è fuorviante, in quanto quelle del film sono immagini ritoccate e scattate con pellicole poco sensibili?
Dipende da quanto vuoi scendere nel dettaglio. Comunque i raggi X degli scanner, per quanto ne so, hanno energie che oscillano tra i 30 ed i 60 keV. I raggi gamma da Cobalto 60, usati nei test Kodak e NASA degli anni 70, hanno energie di circa 1.2MeV (ovvero 40 e 20 volte maggiori dei raggi X degli scanner) e sono di sicuro molto più danneggianti per le pellicole dei raggi X. Sulle pellicole SO-168 i protoni da 130MeV, che possiamo associare all'orbita bassa dello Skylab e del STS-48 (anche se lo spettro energetico incontrato dalla missione STS-48 è maggiore a quello dello Skylab, ma di certo molto inferiore a quello incontrato dall'Apollo 14, ma anche dall'Apollo 4, durante l'attraversamento delle fasce)6) che valore dai allo studio kodak sull'effetto dei raggi x sulle pellicole ? quanto attengono alla questione danni da radiazione in ambito spaziale?
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Poi tutto questo "bagaglio" di esperienza se lo sono perso, e adesso devono rifare tutto daccapo.Sergio ha scritto: Resta il fatto che il programma spaziale non comincia nel 69 con apollo 11 .... E tutte le missioni precedenti ( umane e non) dalle Mercury alle gemini alle survayor alle apollo hanno creato un bagaglio di conoscenze importanti e hanno consentito di effettuare sperimentazioni utilizzate poi per andare sulla luna . Oltre che creare una "esperienza pregressa" in ambito astronautico e come ho detto in precedenza a meno che tu non voglia mettere in discussione tutto il programma spaziale usa dalla fine dei 50 al famoso apollo 11 del 69 , non puoi negare che di esperienza c'è ne era si è da vendere e che quindi non è così un mistero che fossero nella condizione di mandare qualcuno sulla luna .
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Sergioruoccoo ha scritto: mi potresti dare la fonte di questo me la sono persa?
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Sergioruoccoo ha scritto: @Decalagon
Sì. Credo proprio che determinate pellicole di alta sensibilità possano in qualche modo essere danneggiate dalle radiazioni . I file originali non processati relativi a quesTe foto mostrano in diversi casi difetti in linea con quanto riportato del documento NASA 1998.
Per gli esempi sto cercando di preparare una piccola raccolta.
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Ciao Sergio. Quindi in poche parole per te le radiazioni sulla Luna sono circa quelle di una TAC ogni 4 giorni? Sinceramente mi sembra un po' pochino. Come il film dimostra, la Luna viene costantemente bombardata di raggi cosmici, circa 4 cmq al secondo. Inoltre non esiste alcuno strato di ozono che li proteggeSergioruoccoo ha scritto: @Decalagon
Io credo proprio di si. Se i dati Harvard sono corretti le dosi radiazioni subite dagli astronauti dovevano aggirarsi intorno a 0.4/0.5 rad.
Se hai altre fonti fammelo sapere.
Gurda che 0.4/0.5 rad non sono proprio nulla , sono comunque 4/5 mSv. .. Una tac ogni 4 giorni ... Altro motivo per il quale serve una protezione dalle radiazioni per andare su Marte ( 18/24 mesi sono tanti nello spazio )
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Decalagon
i raggi cosmici o i raggi X), il rullino è stato esposto a una dose di radiazioni INFERIORE ai 0.4 RAD, in modo tale che la pellicola non subisse alcun danno visibile?
Sergioruoccoo ha scritto: @Decalagon
Io credo proprio di si. Se i dati Harvard sono corretti le dosi radiazioni subite dagli astronauti dovevano aggirarsi intorno a 0.4/0.5 rad.
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Il link non va.prova a zoommare sulla foto
www.flickr.com/photos/projectapolloarchi...m-72157659007190856/
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Aridaie!!Sergio ha scritto: il film non è la Bibbia
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Il documento Kodak , utilizzato anche nel film , dove vengono descritti i danni da radiazione (esclusivamente raggi x) , riporta un dato molto interessante, le forme e la dimensione dei difetti da radiazione sono variabili in base alla intensità della sorgente e dalla direzione. Ricordiamo che nei raggi cosmici la percentuale di raggi X è sotto il 10% in considerazione che il 90% delle particelle presenti sono protoni ad alta energia.
Premesso ciò leggiamo cosa viene indicato in questo documento:
Motion Picture, Professional Films and Special Processes
"Travelers probably shouldn't worry about possible X-ray damage when hand-carrying their film onto the airplane unless they are carrying:
Highly sensitive X-ray or scientific films.
Film with an ISO speed or Exposure Index (EI) of 400 or higher.
Any motion picture films.
Film of any speed that is exposed to X-ray surveillance more than 5 times (the effect of X-ray screening is cumulative)."
Questa fonte evidenza chiaramente che i danni da radiazione(x), sono trascurabili per film sotto i 400ASA.
Conclusione: NON POSSIAMO ASPETTARCI DANNI DA RAGGI X SULLE PELLICOLE DELLE MISSIONI APOLLO.
Per correttezza sottolineo che l'impossibilità che le pellicole potessero rimanere impressionate da raggi x , non implica necessariamente che non poterrero subire l'effetto di tutta l'altra gamma
di particelle presenti nei raggi cosmici .
non me lo ricordo, ma te lo passo per buono che tu abbia detto cosí, e non mi stupisce: affermavi il contrario del documento.per questo gia' dalle prime battute l'ho definito incongruo e se ricordi bene nell'altra discussione( quella sul film) ho detto fin da subito che non aveva alcuna valenza come prova quel documento.
Ma questo a qualcuno poco importa...
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