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Ombre divergenti
Scrivono che è a triangolo e se gli dici che è vero allora non lo è più ma lo appare e quindi la fonte che la origina deve essere un triangolo, senza considerare il punto di vista.
Io davvero spero che questi siano dei disperati annoiati che hanno già fatto due volte il giro completo di pornhub perchè se il debunking è a questi livelli, cari miei, abbiamo un grosso problema sociale che travalica l'opinione personale sul moon land/hoax.
E per questa ragione, anche se la cosa porta fuori dalla discussione, è giusto evidenziare questi comportamenti e questi, chiamiamoli così ma solo per comodità, ragionamenti.
Sono una cartina tornasole piuttosto valida, e triste, dell'ufficialista a tutto tondo, quello che se il grande fratello dice che 2+2=5 allora fa 5. E in culo il triangolo.
Poi ovvio che se Rox2 come autore del thread o redazione come padrone di casa non gradiscono questi OT allora si evitano, ma a mio avviso sono illuminanti.
Mi sembra che così ne facciano di peggiori pur rimanendo nella categoria.Non sanno rispondere e piuttosto che rischiare di fare un figura di letame, spostano la discussione su un falso problema.
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Veramente analizzando la crocetta centrale, quella che indica cioè la direzione della camera, si nota uno spostamento sia verticale che orizzontale, anche se quello orizzontale è sicuramente molto maggiore. C'è anche una rotazione di circa un grado nel piano dell'immagine. Ma non c'è modo di stabilire a priori in quale misura questi spostamenti siano dovuti alla rotazione della camera e in quale alla reale traslazione del fotografo, senza un'accurata (e difficile) analisi. Potremmo anche supporre che le foto siano prese praticamente dalla stessa posizione, come "dimostrerebbe" l'ultima immagine che posto in questo commento.HumanClone ha scritto: La parallasse si può vedere anche senza anaglifo, confrontando la variazione delle posizioni relative delle pietre nelle due immagini. Facendo questa semplice analisi si evince che la traslazione del centro di proiezione, e quindi la parallasse che ne risulta, ha soltanto una componente orizzontale, cioè l'astronauta ha spostato la fotocamera a destra senza avanzare nè indietreggiare. La componente verticale, se c'è, è impercettibile.
Non voglio intestardirmi sul fatto che la parallasse nello sfondo rimane, è quella striscia rossa che si vede sulle colline di destra, però tieni conto che se vai a correggerla otterrai uno sfasamento molto evidente negli oggetti in primo piano. Ad ogni modo questa seconda immagine restituisce una visione già diversa dalla prima versione, perchè non è tanto che le pietre sembravano uscire dallo schermo, ma tutta la parte in primo piano perdeva profondità, così quello che è un dosso smussato sembrava una cresta ripida. Poi se lo scopo è creare un'immagine 3D fruibile al pubblico non c'è nessun problema, eccone una:L'anaglifo che vuoi creare, se riesci a farlo bene, avrà lo stesso valore scientifico di quello della NASA, con la differenza che, nel tuo, lo scostamento tra rosso e ciano, punto per punto, sarà proporzionale alla parallasse, cioè una sorta di mappa della parallasse. Per quanto riguarda l'effetto 3D, le pietre sembreranno uscire dallo schermo.
....
Si può fare anche l'opposto, prendere l'anaglifo NASA e traslare rosso e ciano fino a ottenere una parallasse nulla sullo sfondo, come piace a te:
![]()
...che tra l'altro è molto simile a quella della NASA (seconda versione), ed eccone un'altra:
...dove magicamente è sparita la parallasse per le pietre vicine (al prezzo di una piccola parallasse sullo sfondo, non molto diversa da quella della foto che hai postato). Allora quale sarebbe fra queste quella "scientificamente probante", quella che ci permette di capire la reale conformazione del terreno? Ti rispondo io: nessuna di queste, dato che sono ottenute arbitrariamente stabilendo a priori quale e quanta parallasse ottenere, usando solo trasformazioni proiettive peraltro (detto tra noi quest'ultima è probabilmente la più vicina alla realtà).
Come dicevo nel commento precedente, l'unica reale sovrapposizione proiettiva avrà come risultato un anaglifo che ti fa stortare gli occhi se lo guardi con gli occhialini, questo perchè le immagini sono riprese da posizioni arbitrarie e non dalle precise posizioni compatibili con la visione binoculare umana. In compenso però consentirà un'analisi fotogrammetrica della scena e, almeno in teoria, di ricostruire i reali dislivelli presenti. Ma usare un anaglifo come quelli qui sopra per dire "toh, mettiti gli occhialini e vadrai com'è fatta la scena 3D" è un'argomentazione (non a caso già sentita usare da Attivissimo) che funziona solo con un pubblico disattento, per usare un eufemismo.
FranZη
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Quelle di cui parli sono in realtà le rotazioni lungo i tre assi: beccheggio (spostamento verticale), imbardata (spostamento orizzontale) e rollio (rotazione nel piano dell'immagine). Io invece parlavo di una traslazione del centro di proiezione, che in un obiettivo si chiama entrance pupil, ma anche no-parallax point, perchè se riesci a ruotare la macchina attorno a questo punto, anche facendo tutte e tre le rotazioni, non otterrai alcuna parallasse nella parte in comune delle due immagini (il sogno di chi scatta sequenze panoramiche). Se invece trasli nello spazio questo punto, anche senza alcuna rotazione, otterrai una parallasse. Tra parentesi, poichè ruotare attorno al no-parallax point è praticamente impossibile a mano, penso che si possa trovare una parallasse "utile" in tutte le coppie di foto sovrapponibili del programma Apollo.Veramente analizzando la crocetta centrale, quella che indica cioè la direzione della camera, si nota uno spostamento sia verticale che orizzontale, anche se quello orizzontale è sicuramente molto maggiore. C'è anche una rotazione di circa un grado nel piano dell'immagine.
Nel caso in questione, penso che l'astronauta sia rimasto fermo su due piedi e che abbia solo ruotato la macchia a destra, traslando inevitabilmente il no-parallax point.
Vedo che sei riuscito a ottenere due anaglifi "fruibili" e ti faccio i miei complimenti. Il secondo non so perchè ma si vede più nitido.
Sono d'accordo sul fatto che gli anaglifi non permettono di misurare la pendenza dei dislivelli, ma quantomeno permettono di apprezzarne la presenza e smentire chi parla di campo da tennis. Cioè sono probanti in senso qualitativo ma non quantitativo.
Quindi farai un'analisi fotogrammetrica della scena?
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FranZeta e HumanClone
E' evidente che la vostra disquisizione, su anaglifi e parallassi, interessa solo voi due.
Oltre a non raccogliere altre partecipazioni, non ha nulla ha che fare con il titolo del topic; inoltre è apprezzabile solo da chi possiede appositi occhiali 3D, per capire le immagini che mostrate.
Gli OT sono tollerabili (almeno per me), finché si tratta di pochi messaggi che si esauriscono subito; ma qui il primo anaglifo è apparso l'11 aprile alle 9 di sera; sono 4 giorni che andate avanti.
Se volete continuare, vi invito ad aprirvi un altro topic; non mi risulta che su Luogocomune siano a pagamento.
Marauder
Non è che io "non gradisco"... Personalmente ritengo interessatissimi i metodi degli ufficialisti, anzi, me li studio da parecchi anni.Marauder ha scritto: Poi ovvio che se Rox2 come autore del thread o redazione come padrone di casa non gradiscono questi OT...
Ma proprio per questo, se agganciamo l'argomento ad un altro topic, finiamo per annullare la discussione principale.
Il tema che proponi è così grosso, così coinvolgente per tutti, che toglierebbe interesse al resto.
Diciamo che... gli farebbe ombra!... E poi, vai capire se è un'ombra divergente!
Inoltre, è sbagliato sprecarlo qui, dopo quasi 100 messaggi di un'altra discussione.
Un simile argomento merita ben altra visibilità, in un topic tutto suo.
Non attribuire a malafede quel che si può ragionevolmente spiegare con la stupidità
(Rasoio di Hanlon)
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Al post #16937 Kamiokande chiede espressamente a HumanClone cosa intende per dosso che nasconde l'ombra del lem (mai ricevuta risposta)
Al post #16850 FranZeta mostra in modo molto chiaro come le ombre dovrebbero proiettarsi se la fonte di illuminazione fosse ad infinito.
Al post #16858 Rox2 ribadisce i concetti del post di FranZeta di poco prima
La risposta di HumanClone a #16861 chiama in causa le pietre in primo piano (su un dosso), la prospettiva e il suolo non piatto per le altre ombre.
Conclusione:
Ipotesi 1)
Tutte le ombre tracciate da FranZeta (e da me al #16888) sono distorte, perché per ogni ombra tracciata c'è un dosso che la rende non conforme con una fonte di illuminazione all'infinito.
Ipotesi 2)
Le ombre sono tracciate correttamente e pertanto la foto non è stata scattata sulla luna
Tertium non datur
Nel caso dell'ipotesi 1), chiederei cortesemente ai difensori della V.U. di evidenziare nella foto quali sarebbero le ombre coerenti con una fonte di illuminazione posta ad infinito, e di tracciare le linee di proiezione di tali ombre.
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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No, no, figurati se voglio sviscerare la cosa all'interno di un altro thread: mi riferivo a brevi OT solo per evidenziare i cambi di opinione repentini su un argomento; la spiegazione data a Charlie e Aigor era solo per chiarire che non gli si va dietro sui temi che propongono per far naufragare il thread, ma semplicemente si evidenziano i mezzucci utilizzati quando sono lí, in bella vista: il thread che proponi, titanico, sarebbe utile sí, ma vuoi mettere la segnalazione al lettore proprio nel momento in cui avviene?Ma proprio per questo, se agganciamo l'argomento ad un altro topic, finiamo per annullare la discussione principale.
Il tema che proponi è così grosso, così coinvolgente per tutti, che toglierebbe interesse al resto.
Magari quest'estate con piú tempo a disposizione facciamo il treddone, sará istruttivo per tutti.
Ciao
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Ho risposto nel post #16945:Al post #16937 Kamiokande chiede espressamente a HumanClone cosa intende per dosso che nasconde l'ombra del lem (mai ricevuta risposta)
Intendo un dosso tra il fotografo e l'ombra. Oppure l'ombra finisce su un dosso che la deforma. In ogni caso c'è qualcosa di strano nel terreno che fa apparire l'ombra triangolare, indipendentemente che la sorgente sia il sole o una lampadina.
Credo tutt’ora che sia l’unica spiegazione possibile. Infatti se il suolo fosse piatto e l’ombra fosse realmente triangolare come sostengono Rox2 e Marauder, dovrebbe apparire triangolare da qualsiasi prospettiva. Invece, nelle panoramiche pubblicate da Schnibble al #16939 e da Marauder al #16941, la stessa ombra non appare triangolare, se vista dall’altro lato del LEM.
Questo significa una cosa sola, che il terreno è irregolare e l’ombra del LEM viene deformata. Per cui, la sua direzione apparente non può essere presa a riferimento. Ecco spiegato perché la forma dell’ombra del LEM rientra perfettamente nell’argomento del topic, senza ipotizzare fantomatici metodi da debunker.
Nessun’ombra proiettata al suolo può essere presa a riferimento per l’analisi del punto di fuga, perché il terreno è irregolare e il tracciamento delle linee è inevitabilmente soggetto a errori di valutazione e bias di conferma.
Il ragionamento “se tutte le linee convergono, allora tutti i dossi devono avere la stessa inclinazione” non è valido, in quanto la premessa “tutte le linee convergono” deriva appunto dal bias di
conferma che porta al cherry picking delle pietre e all’orientamento delle linee in modo da farle convergere.
L’unica strada percorribile che vedo al momento è quella dell’analisi fotogrammetrica.
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Un cubo può proiettare un ombra triangolare, se correttamente illuminato, anche se giace su un biliardo.
Siamo di nuovo a spostare il tema della discussione.
Il LEM della foto proietta inequivocabilmente un ombra a ore 3, segno che la fonte luminosa è a ore 9.
Dossi o non dossi, se la fonte luminosa è il sole, in queste condizioni, TUTTE le ombre DEVONO essere parallele.
La presenza di leggeri dossi può provocare una leggera divergenza, ma non a 45°.
Per una divergenza come nella foto occorre un dosso con un dislivello enorme chiaramente visibile oppure una sorgente di luce nelle prossimità dei soggetti.
Dimostratemi la presenza in quel punto di un dosso con un dislivello di diversi metri e pendenza oltre i 45° e posso considerare di cambiare idea.
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Prima di tutto ti faccio le mie scuse, la risposta a Kamiokande, pur ripercorrendo il thread non l'avevo notata...
Poi veniamo a noi:
Temo che questa sia un'iperbole...Nessun’ombra proiettata al suolo può essere presa a riferimento per l’analisi del punto di fuga, perché il terreno è irregolare e il tracciamento delle linee è inevitabilmente soggetto a errori di valutazione e bias di conferma.
1) devi dimostrarlo che nessuna ombra può essere presa a riferimento, non basta "dirlo": dimostra che ogni oggetto che produce ombra è su un dosso, poi potrai usare termini come "nessuna"
2) anche se fosse, le irregolarità del terreno sono comunque piccole, pertanto cito Rox2 che lo spiega bene:
3) come detto più volte, se escludi il lem dall'analisi, non cambia nulla: le convergenze sono troppo "convergenti"Per spiegare l'anomalia con le pendenze, dovremmo supporre che in tutta quella zona, sotto ogni singolo sasso ci sia un piccolo dosso, invisibile in foto, ma comunque sufficiente a produrre una distorsione delle ombre, di 30-40 gradi.
Inoltre, ogni dosso dovrebbe avere una pendenza diversa , ma calibrata in modo precisissimo, per creare una decina di distorsioni che convergano tutte nello stesso punto...
...Anzi no! Tutte tranne una. L'unica dove il dosso è visibile.
Sorry ma il tuo ragionamento non sta in piedi
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Infatti, come ho detto svariati post fa, l'unico modo per provocare una divergenza tale tra le ombre
è quello di mettere vari proiettori luce con angolazioni e profondità differenti.
In pratica messi alla cazzo di budda senza considerare l'effetto impossibile che si sarebbe creato.
Inutile che i debunkers si sbattano tanto nell'arrampicarsi sugli specchi
cercando quella o quell'altra presunta prova a favore della loro tesi.
Insomma, inventatevene un'altra perchè questa non regge proprio.
E basta anche eludere i discorsi e trasportare il baricentro della discussione su altre tematiche non inerenti il discorso di base.
Siete voi che dovete dimostrare che sono vere le balle che raccontate....
Non invece noi a dimostrare che sono balle quelle che raccontate!
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Questa è la strategia di Joseph Goebbels: "Se ripeti mille volte la stessa idiozia, alla fine diventerà vera."HumanClone ha scritto: Questo significa una cosa sola, che il terreno è irregolare e l’ombra del LEM viene deformata.
Secondo me, sei nel posto sbagliato per metterla in atto; può senz'altro funzionare tra il pubblico de "L'Isola dei Famosi", ma non tra gli utenti di Luogocomune.
Un terreno accidentato, con buche e dossi di qualche centimetro, non può alterare l'orientamento di un'ombra, se il soggetto ombreggiante è alto 7 metri.
Per avere alterazioni significative, il terreno dovrebbe essere in salita e con pendenze diversificate, non semplicemente "irregolare".
La roccia che mostri continuamente ha davvero un'ombra incoerente, ma la pendenza del terreno è dello stesso ordine di grandezza delle dimensioni della pietra.
Se fosse stata alta 7 metri, come il LEM, nessuno avrebbe visto quei pochi gradi di angolazione nei primi 20 centimetri.
Propongo un esempio.
La curva del Radillon, sul circuito di Spa, è nettamente in salita, ma l'asfalto è liscio come il vetro. Per contro, nella mia città c'è una strada che costeggia il mare (quindi perfettamente orizzontale); ma ci sono più buche che a Dunkerque dopo i bombardamenti.
Un personaggio di tale cultura tecnica, da mettersi a discutere di fotogrammetrie, anaglifi e parallassi, non può ignorare la distinzione tra un terreno irregolare e un terreno inclinato.
E' per questo che sospettiamo "fantomatici metodi da debunkers". Adesso continua pure con la tecnica di Goebbels, se ti piace.
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... inoltre, se sotto i massi c'è effettivamente un dosso, l'ombra lo deve risalire, dando l'impressione all'osservatore che l'ombra diverga verso l'alto della foto e non verso il basso.
Quindi il fatto che nella foto le ombre sotto i massi divergono verso il basso é indice, casomai, della presenza di un avvallamento e non di un dosso, e in ogni caso con un dislivello notevole.
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Stai dicendo che in quelle foto l'ombra non si assottiglia man mano che si procede dalla base del lem verso sinistra? Sicuro?Invece, nelle panoramiche pubblicate da Schnibble al #16939 e da Marauder al #16941, la stessa ombra non appare triangolare, se vista dall’altro lato del LEM.
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Osservando le varie foto scattate intorno al (e dal) LEM, panoramiche incluse, non si osserva alcun cratere che possa inghiottire l'ombra del LEM e nemmeno dossi particolarmente evidenti. Dalla ricostruzione 3D del terreno un piccolo dosso ci sarebbe ma è difficile dire se il LEM ci sia sopra o sia solo in prossimità dello stesso. Comunque il tipo di illuminazione (lampadina o Sole) fa molto rispetto alla forma percepita, poiché ne modifica la direzione sul terreno che, non essendo un campo da tennis (come hai detto tu, ma come credo che nessuno possa negare), finisce il "lavoro" di distorsione prospettica. Ho effettuato due rendering, uno con una sorgente omnidirezionale vicino alla scena:HumanClone ha scritto: Intendo un dosso tra il fotografo e l'ombra. Oppure l'ombra finisce su un dosso che la deforma. In ogni caso c'è qualcosa di strano nel terreno che fa apparire l'ombra triangolare, indipendentemente che la sorgente sia il sole o una lampadina.
che mi pare assomigli molto, nella direzione delle ombre, alla foto originale; ed uno con il Sole (sorgente omidirezionale all'infinito) orientato in modo coerente alla posizione del Sole (altezza 24°, azimut 88°) al momento e nel luogo dello scatto:
in cui le ombre sono invece quasi parallele (il punto di convergenza è quindi molto lontano), e discretamente più lunghe di quelle che appaiono in foto.
Quindi, ricapitolando abbiamo:
- I fotografi professionisti che collocano la sorgente in prossimità della scena.
- L'analisi geometrica fatta da FranZeta che colloca la sorgente in prossimità della scena.
- Il rendering fatto dal sottoscritto, partendo dai dati altimetrici del LRO, che colloca la sorgente in prossimità della scena.
Quindi mi verrebbe da dire che c'è poco margine di incertezza. Se poi si aggiunge che, a mio modesto avviso, la foto sarebbe stata comunque obliterata dalle radiazioni, abbiamo quattro analisi che dicono la stessa cosa, ovvero che la foto è falsa.
Un ultimo ragionamento in merito alla lunghezza delle ombre: se si considera che tutte le foto a colori, comprese quelle usate per le panoramiche sarebbero state fatte durante la EVA-1 con un Sole tra i 13° ed i 15.5° di altezza (azimut 89°), quello che mi restituisce il rendering per la stessa scena (con altezza di 15.5°) è questo:
Dove le ombre sono estremamente allungate (basta confrontarle con l'ombra della bandiera nelle foto) ed il paesaggio quasi irriconoscibile proprio perché non è un campo da tennis, e quindi i dossi proiettano ombre sul terreno che invece non mi pare siano visibili nello foto e nelle panoramiche.
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Quando si dice capacità di sintesi...
Grazie
Mitakuye Oyasin
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www.hq.nasa.gov/alsj/a14/a14.summary.html
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"The only problem with the landing spot was that it was on an eight degree slope;"
Già, e questo dato dovrebbe inficiare i 4 punti appena espressi da Kamiokande, vero?
Ce la fai a spiegare perché o sai solo postare copia/incolla di foto o testi?
Mitakuye Oyasin
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"The only problem with the landing spot was that it was on an eight degree slope;"
Perché sbattersi a creare rendering 3D ed estrapolazioni matematiche quando basta citare una frase della "ASAN" ed è tutto risolto, no ?
Correggetemi se sbaglio:
Dato che non è osservabile una grande differenza di inclinazione tra l'assetto del LEM (tirare una linea sulle crocette del reticolo e sul tetto del LEM) e la superficie del terreno davanti al fotografo, deduco che :
- se è vera l'informazione degli 8° di inclinazione, allora anche il fotografo è inclinato di 8° circa, quindi il terreno su cui poggiano i sassi in primo piano ed il LEM, hanno la stessa pendenza.
- questi 8 gradi di pendenza del LEM possono anche essere intorno all'asse verticale (il LEM è in discesa o in salita verso il fotografo) e questo non influenzerebbe la divergenza delle ombre.
@Kamiokande, @ Franzeta: Visto che Kamiokande ha creato il rendering il cui aspetto è fedele alla realtà e di cui le variabili sono note vi chiedo: è possibile che questo rendering dia la stessa soluzione se noi consideriamo uno dei due punti che ho scritto qui sopra ?
Una teoria del complotto è ridicola solo quando sono ridicoli i suoi moventi.
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Per fugare ogni dubbio occorre chiarire cosa significa la frase postata da Schnibble, ovvero non che l'intero landing site si trovano sul crinale di una collina inclinata di 8 gradi, ma che il LEM si trova appoggiato al crinale (che porta al north crater del triplet crater) che sale con una pendenza di circa 8 gradi, cosa che si può osservare anche dalle foto del LEM. Rispetto al mio rendering cambia poco o nulla, il LEM era già inclinato sul crinale anche se un po meno di 8 gradi. Dopo aver spostato leggermente il LEM, ed averlo inclinato fino ad arrivare a circa 8 gradi (7.7° su un lato e 2.3° dall'altro), per farlo aderire al crinale, ho ottenuto questo:
Sorgente vicina:
Sorgente all'infinito con altezza di 24°:
Sorgente all'infinito con altezza di 15.5°:
Ovvero lo stesso risultato di prima.
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C'è stato un equivoco, quando parlo di irregolarità non intendo solo piccoli dossi e buche, ma inclinazioni di qualsiasi estensione con pendenze variabili.
Il colore uniforme e la mancanza di oggetti familiari (per esempio la vegetazione) danno al suolo un aspetto più piatto di quanto non sia in realtà. L'idea che le irregolarità siano troppo piccole per causare quelle anomalie delle ombre nasce proprio da questa percezione appiattita. Neanche i fotografi professionisti sono immuni da questa illusione, dato che come tutti noi non hanno familiarità con l'ambiente lunare.
Non è comunque da escludere che la maggior parte delle pietre si trovino su un dosso, o meglio, immerse in un dosso. La temperatura del suolo subisce variazioni di 300 gradi tra il giorno e la notte. Le continue contrazioni ed espansioni delle rocce ne erodono la superficie e i detriti cadono intorno alle pietre stesse. In mancanza di vento e pioggia, in milioni di anni si accumula un mucchio di sabbia tutto intorno, dal quale emerge la parte superiore della roccia. Si pensi alle mesas della Monument Valley ma in scala estremamente ridotta.
Riguardo l'ombra del LEM, non capisco perchè sia necessario alterarla addirittura di 30-40 gradi per ottenere il risultato in foto. In lontananza le ombre sono già quasi orizzontali, basta un'alterazione di pochi gradi. E comunque l'ombra del LEM non è orizzontale, è inclinata di qualche grado in basso.
Sulla forma non insisto, anche un bambino si renderebbe conto della differenza di forma, per cui considero qualunque obiezione in merito una pura provocazione.
@kamiokande
Ho qualche dubbio sulla ricostruzione 3D del terreno. La mappa topografica che risoluzione ha? A me risulta 59 metri per pixel. Confermi?
Invece non ho mai avuto dubbi che l'ipotesi del suolo piatto e della sorgente vicina potesse spiegare le ombre della foto e non mi sorprende che il tuo rendering confermi l'ipotesi. Il problema di quest'ipotesi, però, è che, se da un lato riesce a spiegare le ombre, dall'altro rende inspiegabili altri due aspetti.
Il primo l'avevo già detto, è l'illuminazione delle colline sullo sfondo, che nella foto è a ore 10 invece che a ore 8. I tuoi rendering me lo confermano: la foto è più simile all'illuminazione solare.
Al secondo non ci avevo pensato, me ne sono accorto dal rendering. Una sorgente vicina produce un hotspot nelle sue vicinanze e un fall-off tutto intorno, per la legge del quadrato della distanza. Anche qui la foto è decisamente più compatibile con un'illuminazione solare.
Insomma l'ipotesi lampadina aggiusta una cosa e ne rompe altre due.
Personalmente continuo a preferire l'ipotesi sole + dossi.
Sul terzo rendering non ho abbastanza elementi per esprimermi.
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Nei dati altimetrici della sonda è presente anche il rilievo dovuto allo stadio rimasto sulla Luna (altezza circa 3 m); questo residuo falsa la reale altimetria del terreno nelle immediate vicinanze del punto di atterraggio.
Ne hai tenuto conto? perché la collinetta che si vede nel tuo modello (quella a destra del ML) mi pare proprio dovuta all'interpolazione delle altezze del terreno e del relitto del modulo lunare.
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senza nulla togliere alle tue competenze, quelle di Kamiokande e FranZeta, volevo chiederti che differenza possono fare i 3 metri che citi nei rendering di K?
Vista la distanza tra LEM e fotografo, e quindi il rapporto distanza/rilievo molto basso, i 3 metri dovrebbero avere influenza quasi nulla sulla direzione delle ombre.
Visto anche che, dal rendering, non ci sono asperità marcate nelle immediate vicinanze.
Scusa la mia ignoranza.
Ciao
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Parametri: Luminosità: -46 / Contrasto: +103
Mitakuye Oyasin
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