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mc ha scritto: La procreazione non determina le fasi successive proprio perché siamo esseri decisamente piú complessi di quanto le semplici schematizzazioni socioculturali vogliano indurre a crederci.
La fase procreativa ha dei vincoli biologici insuperabili, la fase educativa ha dei vincoli culturali.
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La fase procreativa ha dei vincoli biologici insuperabili, la fase educativa ha dei vincoli culturali.
Va da sé che non sia propriamente logico far derivare dalla Natura delle scelte prettamente sociali, culturali.
La procreazione non determina le fasi successive proprio perché siamo esseri decisamente piú complessi di quanto le semplici schematizzazioni socioculturali vogliano indurre a crederci.
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mc ha scritto: Marauder
"Artificiale" é il processo di inseminazione. La procreazione rimane "secondo natura".
Vedi l'illogicitá" sta nel cercare di vincolare l'atto meccanico sessuale alla procreazione ma quello non é più un vincolo insuperabile da un bel pezzo, illogico tentativo quale quello di vincolare l'educazione alla procreazione.
La fase procreativa ha dei vincoli biologici insuperabili, la fase educativa ha dei vincoli culturali.
Va da sé che non sia propriamente logico far derivare dalla Natura delle scelte prettamente sociali, culturali.
La procreazione non determina le fasi successive proprio perché siamo esseri decisamente piú complessi di quanto le semplici schematizzazioni socioculturali vogliano indurre a crederci.
Se vuoi approfondisco.
mc
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Una donna (chiamiamola Susanna) partorisce.
Chiama il figlio biologico Stefano.
Ad essa si avvicina un altra donna (chiamiamola Roberta) e pretende lei il bambino.
2) La pretesa di Roberta è contro natura.
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Franco893 ha scritto: Qui si gira intorno con psicologi, ordini naturali etc senza dire l'unica cosa che avrebbe senso e cioè che, alla fine, secondo alcuni, un gay od una lesbica NON possono crescere un figlio.
Perchè?
Boh. Non si sa.
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Franco893 ha scritto: Questo esempio però è surreale.
Nessuno pretende niente, questo tuo esempio servwe per tenere in piedi una posizione ideologica.
Boh. Non si sa. Ma i difensori dell 'ordine naturale di staminchia hanno deciso così.
E' come con i vegariani.
Loro sono eticamente superiori.
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Perche' non sempre la scelta "naturale" e' quella piu' logica. Logico no? E' questa la vera merda che si cerca di spacciare. Ma non solo non e' vero l'assimilazione "natura - giusto" (e quindi "contro-natura" sbagliato!!!) non e' nemmeno vero che non sia "naturale" la creazione della vita post inseminazione:La seconda frase delle tre quotate é una pietra tombale per l'argomento: la scelta prettamente sociale, culturale che dovrebbe essere, a tuo dire da quanto ho capito, non derivante da condizioni naturali chiude il dubbio sull "istinto naturale della genitorialitá per inseminazione" per una piú culturalmente e socialmente valida adozione. Peró no. Perché?
Fammi capire, secondo te, un bravo insegnante donna e' migliore di un bravo insegnante uomo?Come mai il corpo insegnante di asili nido, materne e elementari é prettamente femminile? I maschi sono meno adatti ad interagire in quegli ambienti con i bambini? Un approccio del genere lo ritieni valido per tutte le culture?
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Ahahahaha...Preso atto che il maggiore difensore - in questo forum intendo - del contro natura e delle ideologie che deviano dall'ordine naturale delle cose (mc) ha dovuto prima riconoscere che l'ordine naturale delle cose esiste, andiamo alla fase successiva.
MC non ha potuto smontare quanto sostengo al primo stadio della questione.
Non ho meriti - per fortuna, poiché riporto solo la realtà.
...ordine naturale che decidi te... e quegli altri sfigati che non hanno la minima idea di come affrontare un discorso del genere....... che deviano dall'ordine naturale delle cose
Ahahahaha... mi dispiace. Faro' dei disegnini...ha dovuto prima riconoscere che l'ordine naturale delle cose esiste, andiamo alla fase successiva.
AHahahahaha...Una donna (chiamiamola Susanna) partorisce.
Chiama il figlio biologico Stefano.
Ad essa si avvicina un altra donna (chiamiamola Roberta) e pretende lei il bambino.
Secondo quale diritto, Susanna può obiettare in merito alla pretesa di Roberta?
Quel diritto va anche meritato. L'idiozia del "naturale" si vede proprio nei casi in cui, una mamma (come un papa) biologica non e' in grado di allevare (leggere educare) un figlio.1) L'ordine naturale non viene ad annullarsi, essendo un fenomeno naturale, non si impone secondo morale o ideologia o etica, la situazione stessa si assoggetta alla realtà della natura e quindi, Susanna, nell'asserire che è suo Diritto Naturale tenere il figlio biologico, si pone secondo natura ed ha ragione - secondo natura - a rifiutare la pretesa di Roberta.
OppureOppure 2) La pretesa di Roberta è contro natura.
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Che poi e' NELLA REALTA' quello che accade a coloro provino a spiegare l'"ordine naturale"...Nella tua testa: nessuno pretende niente, è evidente. Come ogni esempio vuole dimostrare, una determinata situazione sta a esplicare un concetto attraverso un processo deduttivo. Che tu non sei in grado di sostenere, cioè confutare.
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E su questo, come postulato per la discussione, posso anche essere d'accordo; di lí infatti la considerazione del post prima, che hai quotato, e che serve a distinguere (dal tuo post precedente) le due differenze:Perche' non sempre la scelta "naturale" e' quella piu' logica. Logico no? E' questa la vera merda che si cerca di spacciare. Ma non solo non e' vero l'assimilazione "natura - giusto" (e quindi "contro-natura" sbagliato!!!) non e' nemmeno vero che non sia "naturale" la creazione della vita post inseminazione:
E' la medesima vita che si formerebbe chiavando come dei ricci, invece di usare la provetta.
Ecco le forzature ridicole di cui parlavo.
Quindi siamo alle scelte culturali e sociali che non devono essere, probabilmente a ragione, vincolate da quelle naturali.La fase procreativa ha dei vincoli biologici insuperabili, la fase educativa ha dei vincoli culturali.
Va da sé che non sia propriamente logico far derivare dalla Natura delle scelte prettamente sociali, culturali.
La procreazione non determina le fasi successive proprio perché siamo esseri decisamente piú complessi di quanto le semplici schematizzazioni socioculturali vogliano indurre a crederci.
Il significato sarebbe che alla fine il desiderio del singolo diventa superiore alle scelte naturali (avere un figlio nonostante l'insuperabile limite bioogico) e a quelle sociali-culturali (inseminazioni, uteri ina ffitto, varie, piuttosto che adozione).Le scelte della natura hanno una propria "logica". Le scelte umane altre ancora.
Non ho assolutamente detto questo, anzi, non capisco come faccia tu a far questa supposizione (in particolare inserendo "una brava migliore di uno bravo": sembra "pesa piu un chilo di cotone o un chilo di piombo?"): ho chiesto a te un parere partendo da un esempio dove dovrebbe essere applicata una scelta sociale piuttosto che una, almeno all'apparenza, naturale. In effetti la fai risalire ad una scelta sociale dettata dalla visione maschilista, ancora indaffarata a relegare le donne a casa e calzetta. Magari é cosí, ma non credo che chi intraprende la scelta di un percorso di studi che porta a quella professione lo faccia sulla base di influenze sociali che, vista la componente maschilista che inserisci, sarebbero addirittura "volute" in qualche modo: sia la decisione da parte delle ragazze di intraprendere quel percorso, sia la decisione dei ragazzi di evitarlo.Fammi capire, secondo te, un bravo insegnante donna e' migliore di un bravo insegnante uomo?
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L'idiozia del "naturale" si vede proprio nei casi in cui, una mamma (come un papa) biologica non e' in grado di allevare (leggere educare) un figlio.
Per cui, non e' una questione di sesso, o di diritti biologici, ma di azioni.
l'espressione "contro natura" e' una cazzata di voi cazzari del "naturale"
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mc ha scritto:
Perche' non sempre la scelta "naturale" e' quella piu' logica. Logico no?
...pagliaccio ... voi cazzari... l'inutilita' intellettiva della tua persona ... pagliaccio ... sfigati ... L'idiozia ... con i coglioni con cui ho a che fare ...
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Non ho detto che tu lo sostenga, ho chiesto se per te fosse vero?Non ho assolutamente detto questo, anzi, non capisco come faccia tu a far questa supposizione (in particolare inserendo "una brava migliore di uno bravo": sembra "pesa piu un chilo di cotone o un chilo di piombo?")
Lo insinuo... non lo affermo con certezza assoluta, ma dico e' che sia plausibile e riscontrabile nei fatti.In effetti la fai risalire ad una scelta sociale dettata dalla visione maschilista, ancora indaffarata a relegare le donne a casa e calzetta.
Nessuna, insinuazione sul fatto che sia voluto, ma questo e' irrilevante.Magari é cosí, ma non credo che chi intraprende la scelta di un percorso di studi che porta a quella professione lo faccia sulla base di influenze sociali che, vista la componente maschilista che inserisci, sarebbero addirittura "volute" in qualche modo: sia la decisione da parte delle ragazze di intraprendere quel percorso, sia la decisione dei ragazzi di evitarlo.
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Di certo non avevo dubbi che non avessi capito un cazzo del discorso... Ma e' colpa mia, tranquillo ... credici.Come era quella cosa del complesso di inferiorità?
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mc ha scritto:
Di certo non avevo dubbi che non avessi capito un cazzo del discorso...
Intanto, zero argomenti...
...solo frasi di panico per il non saper come ribattere??
Che spettacolo penoso...
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mc ha scritto: [
Le dinamiche educative, non implicano l'avere nessun vincolo di genere in comune, come la natura della "procreazione" impone.
mc
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AH... e' tutto qui?Finora si prende atto che l'ordine naturale è un fatto e il diritto naturale (anche se potrebbe avere un altro nome, questione di termini non di concetto) è un altro fatto.
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Se volevi dimostrare che le associazioni cristiane dicono cazzate in ogni dove, ci sei riuscito in pieno...Solo un’associazione cristiana, VAN, ha osato sottolineare che “la sofferenza dei genitori non deve essere una giustificazione sufficiente a praticare l’eutanasia ad un bambino”.
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mc ha scritto:
Se volevi dimostrare che le associazioni cristiane dicono cazzate in ogni dove, ci sei riuscito in pieno...Solo un’associazione cristiana, VAN, ha osato sottolineare che “la sofferenza dei genitori non deve essere una giustificazione sufficiente a praticare l’eutanasia ad un bambino”.
Come fai a non capire che "la sofferenza dei genitori" consiste nel vedere soffrire il proprio figlio morente?
********
Come fai a distorcere anche quello che posti tu??
ciao
mc
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