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Quoto al 100%.Nel suo lungo post Kamiokande (e non kamikaze....) [...] ha dimostrato che tutti i dati su cui basavi certe convinzioni erano sbagliati e/o irrilevanti. Malgrado questa evidente dimostrazione [...] non hai corretto di una virgola le tue opinioni, ne' accettato le smentite alle stesse. Hai semplicemente finto che le smentite non esistessero, e continui pertanto a fare le stesse affermazioni
Questo me lo so da me. Io però ho chiesto: "potresti descrivere, citando la fonte, la tipologia di protezione adottata per le fotocamere contro le radiazioni?"Non mi sogno di affermare che la colorazione delle hasselblad protegge dalle radiazioni ma è una protezione contro la radiazione termica .
Ma se non è determinante, come fa ad essere una protezione. Sarebbe come se io usassi un ombrello di carta velina per ripararmi dalla pioggia: è una protezione non determinante che non serve a nulla.Intendevo dire che la struttura della macchina già è uno ostacolo per le radiazioni , assolutamente non determinante , ma una protezione,
A parte che nelle radiografie si usano solamente i raggi X e non raggi gamma e particelle subatomiche che, come mi insegna Kamiokande, sono tutta un'altra storia (e comunque i locali per le radiografie sono rivestiti di minimo 2mm di piombo, chissà perchè?), prima dici che la protezione della struttura della macchina è assolutamente non determinante, mentre adesso affermi che le pellicole erano schermate in contenitori metallici.ricorda che tutti i test sull'assorbimento di radiazioni delle pellicole sono stati fatti senza inserire le stesse in macchine fotografiche ( e non è poco, soprattutto se anche le pellicole sono schermate in contenitori metallici), c'è un motivo se quando fai una radiografia ti fanno togliere il metallo ( x correttezza i raggi X sono pochi sulla luna , il 90 % è radioattività protonica) .
Tu leggi quello che ho scritto io, invece:Risposta 1
Leggi ciò che ho scritto a @Redazione
I danni chimico/fisici non sono necessariamente riscontrabili sulle foto o potrebbero essere confusi con errori di esposizione.
In sintesi, il degrado c'è ma non si vede.Potrebbe essere che l'effetto dei raggi cosmici ( che hanno una misura non eccessiva 110mSv/anno ) , sia stato definito "degrado significativo ma accettabile " non intendendo la parola "degrado significativo" come qualcosa di immediatamente e facilmente osservabile ? E quindi non apprezzabile sulle foto se non da un occhio esperto
Questa volta hai risposto. Ti ringrazio.Risposta 2
Ho ripetuto almeno 5 volte che non esiste una protezione totale. La luce visibile è una frequenza dello spettro elettromagnetico , per far entrare quella devi far entrare tutto , quindi non c'è protezione da radiazioni se vuoi fare una foto.
Redazione ha scritto: Le radiazioni cosmiche arrivano alla pellicola attraversando direttamente il corpo macchina, da ogni direzione. Chi se ne frega se sull'obiettivo c'era un filtro polar, tre filtri rossi oppure addirittura un tappo nero.
Redazione ha scritto: La domanda 29 è questa:
Visto che questo è il risultato di un semplice passaggio allo scanner con raggi x, sai spiegare perchè sulle foto delle missioni Apollo, che sono rimaste esposte alle radiazioni cosmiche fino ad 8 ore consecutive, non c'è alcun segno visibile di granulazione?
Sergioruoccoo ha scritto: @ghilgamesh
Aspetta , non sono io che ho fatto un esperimento tecnicamente falsato che non dimostra nulla. Io mi sono limitato a un paragone .
Ho solo detto che se era misurabile 1Sv/h nei pressi della centrale di Cernobyl all'indomani dell'esplosione avvenuta nella centrale ( in verità futono misurati fino a 50Sv ma al suolo , ma non era una misura scientificamente valida in quanto addirittura erano state proiettate all'esterno del reattore parti di combustibile nucleare)e nonostante ciò esistono MOLTISSIME foto ( anche se il regime sovietico cerco di limitare l'informazione ) , e non sembrano particolarmente degradate , non vedo perché a livelli di radiazione molto più basse , ci dovrebbe essere un difetto chiaramente osservabile.
Ciò non significa che il danno da radiazione sulle pellicole lunari sia assente , tutt'altro, ritengo solo sia stata data una valenza all'affermazione "degrado significativo ma accettabile" non corretta , ritenendo che i danni dovessero avere chiara visibilità.
Insomma x i non addetti ai lavori , se guardo la foto non necessariamente devo vedere velature, sgranatura o difetti cromatici e sui contrasti importanti, potrebbero essere anche lievi e confondersi con altri tipi di difetti ( esposizione).
Bene. Non ti secca se ti chiedo di postare qualcuna di queste foto lunari di cui parli con "celi tendenti al verde, al grigio o velature", vero?si vede che alcuni effetti sono riconducibili anche a foto lunari , tipo celi tendendi al verde al grigio o velature.
Sarebbe stato più carino e corretto intellettualmente dirmi che ero un coglione... Lo puoi fare se vusi non giocare con le parole. Non credo che kamiokande abbia fatto un lavoro di smentita dei miei post. Ho compreso la sua disamina, ma è scorretta.
Nessuno dei filtri da te indicati è stato applicato alle pellicole usate con la Hasselblad handheld camera. Nello stesso documento da te postato infatti si legge....etc etc:l'utilizzo di filtri che attenuavano grande parte dello spettro luninoso( filtri UV,IR, polarizzatori) e che quindi riducevano il "rumore" sulle pellicole.
. Le pellicole usate durante le EVA sono off-the-shelf, l'unica differenza è il formato (70mm). Vi sono diverse fonti a confermare questo, ed una è Douglas Arnold la cui affermazione a questo riguardo è presente nel filmLe emulsioni particolari con cui sono trattate le pellicole commissionate alla kodak
Il documento da te citato PHOTOGRAPHY EQUIPMENT AND TECHNIQUES smentisce proprio questo fatto che tu dici essere "confermato". L'unico schermo contro le radiazioni (termiche) era questo: ....etc etc3- La Hasselblad, come la NASA confermano che sia le macchine che i contenitori delle pellicole sono stati motificati esclusivamente per le missioni spaziali ( sia per motivi tecnici, come la lunghezza della pellicola da inserire sia nella struttura , sia nei mariali esterni)
IDove sono le fonti per suffragare questa tua affermazione?la maggiornanza delle pellicole utilizzate hanno una sensibilità non elevata (80,64,120...ASA), riducendo PERTANTO IL DISTURBO DA RADIAZIONE.
dove sono le fonti per suffragare questa tua affermazione? A parte che la maggior parte della dose misurata durante le missioni Apollo è dovuta all'attraversamento delle fasce, ma la fonte che tu citi, Radiation exposure in the moon environment , non parla di danni sulle pellicole ma di danni biologici che non sono rilevanti ai fini del discorso sulle pellicole.-le radiazioni ionizzanti sulla superficie lunare generano un invecchiamento delle pellicole non "importante"
Questo e' possibile, ma se danno c'e' stato, non somiglia a quello che avrebbe dovuto teoricamente apparire in tutte le foto: anche non considerando le radiazioni esterne, lo "scanner" delle fasce tutte le pellicole lo hanno attraversatoprobabilmente, nonostante l'esposizione ai raggi cosmici, le pellicole , che senz'altro hanno avuto danni, non mostrano nell'immagine positiva , che tra l'altro è stata scannerizzata , un danno visibile , almeno come vuol far intendere mazzucco nel film , il danno potrebbe "esprimersi" in maniera diversa , come la stessa kodak mostra con vari esperimenti con pellicole diverse sottoposte a radiazioni .
ripeto che non sono qui nel ruolo del 'anti'... ma dello scettico
(filosofia) di persona che osserva tutto scrupolosamente, ma non perviene a conclusione certa
che dubita senza indugio e/o con pregiudizio
che presenta divisione per punto di vista e/o opinione
(per estensione) che si oppone, talvolta soprattutto con astio, a qualcosa o qualcuno illudendo di credere in discussioni fondate su opinioni apparentemente valide ma, invero, appunto soltanto per contrariare
Intendo tipo la faccenda della vignettatura: Aldo Fallai nell'intervista, quando si parla di vignettatura dice "No, impossibile.La Hasselblad non le fa.Fosse una macchinetta da 2 soldi ok, ma mai con una Hasselblad". Oppure le questioni riguardo "la fonte del virgolettato": in American Moon vengono sempre citati,mostrati ed evidenziati in video i documenti ufficiali della NASA, dai quali parte poi il ragionamento....cioè, le fonti le vedi già chiaramente nel film, che bisogno c'è di chiedere "Potrei sapere la fonte del virgolettato"?Notando queste cose, ed altre similari nei post sulle radiazioni, mi ponevo la domanda....Sergioruoccoo ha scritto: @Crotti
Ovviamente si comprato e visto.
Talvolta riprendo le questioni che "secondo te" sono smontate... permettimi di dissentire...sennò sarebbe una discussione inutile.
Seguimi se nel fila ci sono domande già risposte , io ( dovendo attenermi al film come richiesto dalla redazione ) cosa dovrei eventualmente contestare se non le asserzioni che tu reputi "smontate"(ammesso che io le reputi contestabili ovviamente, ripeto che non sono qui nel ruolo del 'anti'... ma dello scettico)