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Pigna ha scritto: @Crotti
ultima riga della foto. Sito apolloarchive.com della NASA
Apollo Hasselblad Magazines (full magazines only, scanned by JSC from original film rolls, and available in 400 and 1000 dpi versions)
New as of Fall, 2015: Also see full 1800 dpi, unprocessed scans on the companion Flickr site Project Apollo Archive
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"Direi che il discorso delle Fasce di Van Allen sia definitivamente chiuso, ti consiglio di chiedere a Mazzucco una rettifica per American Moon dato che sei il suo consulente scientifico per il documentario e sei di opinione diversa sull'argomento.
"
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Mi trovi nel PDF di Apollo 16 una sola affermazione che affermi che ci sono danni da radiazioni evidenti e che “All color duplicates are visually timed (density and color corrected) to the film from which they are printed to produce the best overall color quality.”
Poi mi spieghi come si possano correggere in fase di sviluppo l'aumento di rumore e l'aumento della dimensione dei grani.
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Pigna ha scritto: @Crotti
Some images are currently available only as low-resolution scans provided by NASA Johnson in the mid-1990s. The individual scans have TARGA filenames. Markus Mehring has compiled cross-references between those filenames and the NASA photo ID designations customarily used. Other images are available as higher resolution scans from prints and, unless otherwise credited, were provided by Kipp Teague. Beginning in 2004, NASA began to provide scans from original film and, as they become available to the ALSJ, we are using them to replace all prior versions. The raw scans have been processed by Kipp Teague and are presented at 300 dpi equivalent and are labeled "OF300".
Fonte:
www.hq.nasa.gov/alsj/a17/images17.html#MagF
The Project Apollo Archive serves as an online reference source and repository of digital images pertaining to the historic manned lunar landing program. The Archive was created by Kipp Teague in February 1999 as a companion web site to his "Contact Light" personal retrospective on Project Apollo. The Archive is also companion to Eric Jones' comprehensive Apollo Lunar Surface Journal
Fonte:
www.apolloarchive.com/
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Sergio, questo quì fa del cherry picking una professione, di che ti stupisci?.Douglas Arnold parla delle problematiche dovute alle radiazioni, mostra alla telecamera i duplicati originali scevri da qualsiasi danno da radiazioni, e Pigna invece fà uno screen-shot di Arnold quando dice "com'è noto, il problema principale è sui contrasti", per ridurre la questione solo ai contrasti, facendo sparire per magia dalla discussione tutto il resto che dice Arnold sulla mancanza di evidenze che certifichino che quelle pellicole siano mai state nello spazio.Dimenticandosi anche totalmente di ciò che sostiene contestualmente David Groves sulla stessa questione. Comunque io son ben contento di averlo quì, se gli fà piacere essere sputtanato è finito nel posto giusto!Tanto quello che scrive quì poi rimane ai posterikamiokande ha scritto: Io faccio cherry picking e le mie affermazioni non sono campate in aria ma quasi...però quando parlo di fasce di Van Allen le mie affermazioni sono "conclusive" e devo far ritrattare Mazzucco. Pigna purtroppo chi fa cherry picking senza sapere di che parla sei tu.
Mi trovi nel PDF di Apollo 16 una sola affermazione che affermi che ci sono danni da radiazioni evidenti e che
“All color duplicates are visually timed (density and color corrected) to the film from which they are printed to produce the best overall color quality.”
sia una necessità per rimediare a tali danni, altrimenti chi fa cherry picking sei tu. Poi mi spieghi come si possano correggere in fase di sviluppo l'aumento di rumore e l'aumento della dimensione dei grani.
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Aspetta e spera che poi s'avvera...
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Many of the scans of photos taken during the missions were done from the original film. These scans are being done by NASA Johnson, with some post-processing by Kipp Teague. The film is scanned at 4096 x 4096 pixels per image. (See a discussion from Arizona State University about the scanning process.) Kipp reduced each digital image to approximately 2350 x 2350 pixels (equivalent to 300 dpi) and did minor adjustments of levels to ensure that (1) brightly lit areas of lunar soil were neutral grey, (2) objects with known colors (such as the CDR stripes or the LCRU blankets) looked right, and (3) information in bright or dark areas was not lost. These images from original film are indicated by the notation 'OF300' in the image description. In each case, a 900 x 900 pixel version is also provided
Le immagini sono processate.
Fonte
www.hq.nasa.gov/alsj/a11/images11.html
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Io ipotizzo danni da radiazioni tu no. Questo e quanto.
Tu però non campare certezze perchè non le hai.
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Continuo a non trovare quello che ti ho chiesto, ovvero "mostrami una fonte NASA dove la NASA stessa ammette di aver ritoccato le foto che lei stessa pubblica sull'Apollo Journal, e che quindi le foto vere sono quelle di Flickr e non quelle dell'Apollo Journal." Tu mi dai un link dove la NASA ammette sì un ritocco, ovvero "minor adjustments", ma solo nelle versioni in HD a 2350x2350, quindi le foto processate sono solo quelle in alta definizione (infatti specifica che "In each case, a 900 x 900 pixel version is also provided").Della serie "mentre aumento la risoluzione, faccio anche qualche ritocchino per renderle più fruibili"; attenzione però, han detto qualche ritocchino (did minor adjustments of levels to ensure that (1) brightly lit areas of lunar soil were neutral grey, (2) objects with known colors (such as the CDR stripes or the LCRU blankets) looked right, and (3) information in bright or dark areas was not lost) che non significa certo prendere le parti al buio delle foto, stravolgerle e renderle luminose come se fossero state scattate d'estate sulla spiaggia di Copacabana, rendendo impossibili i controluce; nè tantomeno applicare delle "pozze di luce" per creare tutti gli hot-spot che si vedono in quelle fotacce; nè tantomeno ancora cambiare la direzione delle ombre, e SOPRATUTTO men che meno per eliminare i danni da radiazioni sulle pellicole, che NON SONO ELIMINABILI IN ALCUN MODO (lo dice la NASA, non io, sotto te l'ho ri-scritto, così magari ti entra in quella zucca). Peccato che tutte le foto, sia quelle in SD sul sito NASA e su projectapollo, sia quelle in HD sul sito NASA e su projectapollo, sia quelle in Super HD solo su Flickr, sono totalmente scevre da qualsiasi danno da radiazioni .Come lo sono, ed è la terza volta che te lo ripeto, anche le diapositive originali che mostra Douglas Arnold. Quindi dove stanno la granulazione sull'emulsione della pellicola, lo slavamento dei colori, il deterioramento della saturazione e dei contrasti, ecc che dovrebbero certificare la presenza fisica nello spazio di quei rullini fotografici? Visto che, ti rinfresco la memoria, la NASA stessa dichiara che "l'ambiente radioattivo incontrato durante le missioni orbitali è stato studiato a fondo.I risultati indicano che l'ambiente radioattivo può seriamente danneggiare le pellicole non protette.E poi, il livello energetico dei raggi intergalattici è così alto che non esiste alcun metodo pratico per eliminare i danni dovuti alle radiazioni cosmiche.Questo fattore di degrado deve essere accettato, e per quanto significativo, non dovrebbe essere inaccettabile per periodi di breve esposizione o con pellicole di sensitività relativamente bassa".Dal minuto 2:22:40 di American Moon.Ho messo in grassetto "missioni orbitali", visto che tali missioni stanno sotto l'ombrello protettivo della magnetosfera, che blocca la stragrande maggioranza delle radiazioni spaziali (per fortuna nostra); eppure anche così, i danni da radiazioni sono devastanti sulle pellicole, come si vede in American Moon.Come sia possibile che quelle pellicole siano state bombardate continuativamente per 10 giorni da raggi X, raggi Gamma, Raggi Ultravioletti, Raggi Cosmici e venti solari, senza presentare manco la minima parvenza di un danno da radiazioni, mentre il semplice passaggio sotto lo scanner di un aereoporto (quindi con soli raggi X) rovina una foto in maniera evidente, rimane un mistero irrisolto. Al quale il Pigna non stà rispondendo, visto che è na' settimana che ci cazzeggia attorno senza fornire risposte, cercando di sviare la discussione.Ma quì non attacca, te lo ripeto.Pigna ha scritto: @Crotti
Many of the scans of photos taken during the missions were done from the original film. These scans are being done by NASA Johnson, with some post-processing by Kipp Teague. The film is scanned at 4096 x 4096 pixels per image. (See a discussion from Arizona State University about the scanning process.) Kipp reduced each digital image to approximately 2350 x 2350 pixels (equivalent to 300 dpi) and did minor adjustments of levels to ensure that (1) brightly lit areas of lunar soil were neutral grey, (2) objects with known colors (such as the CDR stripes or the LCRU blankets) looked right, and (3) information in bright or dark areas was not lost. These images from original film are indicated by the notation 'OF300' in the image description. In each case, a 900 x 900 pixel version is also provided.
Le immagini sono processate.
Fonte
www.hq.nasa.gov/alsj/a11/images11.html
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Pigna ha scritto: @Kamiokande
fai il serio ingegnere e cerca di capire.
Il PDF NASA dice che le foto fatte dai finestrini del LM i colori sono virati e le zone scure tendono al verdastro ma siccome tutte le foto, anche quelle fatte fuori dal modulo come abbiamo postato tu ed io (io per primo ho postato quella di Aldrin sulla scaletta) hanno gli stessi difetti quindi la spiegazione che hai dato non è valida.
Quindi ancora non abbiamo una spiegazione per la mancanza di contrasto e colori virati se non per le foto fatte dal LM.
Io ipotizzo danni da radiazioni tu no. Questo e quanto.
Non abbiamo dati certi su quante radiazioni abbiano effettivamente ricevuto le pellicole, su come di sarebbero dovute comportare effettivamente le emulsioni e come è effettivamente costruito l'armadietto per conservarlo. Tu parli di lamierino ma tutti quei rivetti sembraqno indicare che c'è un rivestimento fissato. E sul CSM dove stavano?
Per ora non trovo nulla e quindi rimango con ipotesi.
Tu però non campare certezze perchè non le hai.
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Mi hai convinto, le temperature e le radiazioni non sono un problema e non danneggiano le pellicole e le Hasselblad.
Ho sbagliato.
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