Il 5 Ottobre 2001, a due giorni
dall'attacco all' Afghanistan, la BBC pubblicava un articolo
intitolato "Le indagini e le prove", che concludeva così:
[...]
There
is no direct evidence in the public domain linking Osama Bin Laden to
the 11 September attacks.
Non vi è nessuna prova diretta, di
pubblico dominio, che colleghi Osama bin Laden agli attacchi dell'11
Settembre.
At best
the evidence is circumstantial.
Nel migliore dei casi si tratta di prove
indiziarie.
Of
this, perhaps the strongest leads are the alleged financial transfers
between an al-Qaeda operative and the man alleged to have led the
hijackers.
Fra queste, forse gli indizi più
solidi sono dei
presunti bonifici bancari tra un uomo di al-Queda e l'uomo che si dice
sia stato il capo dei dirottatori.
Other
evidence - the intercepts, Mohammed Atta's link to Egyptian Islamic
Jihad, the ties of other hijackers to al-Qaeda - is even less firm.
Altre prove - le intercettazioni
[telefoniche], i
collegamenti di Mohammed Attà con la Jihad Islamica Egiziana, o
il
collegamento di altri dirottatori ad al-Queda sono ancora meno solide.
The
evidence is not being judged in a court of law. It only needs to
persuade governments around the world to back the US-led war on
terrorism and to a lesser extent to carry public opinion.
Le prove non vengono valutate in un
tribunale, ma
servono solo a convincere vari governi nel mondo ad appoggiare la
guerra contro il terrorismo condotta dagli Stati Uniti, ed in misura
minore ad avere il supporto dell'opinione pubblica.
US and
British officials have indicated that they are unable to reveal all the
evidence for security reasons.
Dirigenti inglesi e americani hanno fatto
sapere di non poter rendere note tutte le prove per motivi di sicurezza.
When
asserting that Bin Laden is behind the attacks, US and UK officials
lean heavily on what they believe to be Bin Laden's record and his
connection to other terrorist attacks.
Nell'asserire che dietro agli attacchi vi
sia bin
Laden, i dirigenti americani e inglesi si affidano pesantemente a
quello che credono essere il passato di bin Laden e le sue connessioni
ad altri attacchi terroristici.
They
are in effect arguing that the attacks are part of a clearly
discernable pattern linked to previous attacks - notably the bombings
of the USS Cole in Yemen in October 2000, and two US embassies in East
Africa in August 1998.
In realtà sostengono che gli
attentati facciano parte
di una metodologia collegata ad attacchi precedenti, sopratutto la
bomba alla nave Cole dell'ottobre 2000, nello Yemen, e le due
ambasciate nell' Africa Orientale nell'Agosto 1998.
Bisogna dire che questa sensazione
di fragilità delle prove è percepibile un pò
dappertutto, all'interno della versione ufficiale, e in molti casi
può anche venire il legittimo sospetto che si tratti di prove
costruite e piazzate a bella posta dalla stessa FBI.
Già abbiamo parlato dello strano viaggio di Attà ed
Alomari a Portland, il giorno 10, che sembrava fatto apposta per
riuscire a far perdere la valigia al primo, regalando alla polizia
delle informazioni - fra cui il passaporto
dello stesso Attà - che altrimenti non avrebbe mai avuto.
Anche la Nissan Altima affittata
da Attà, che ha portato i due da Boston a Portland, sarebbe
stata ritrovata nel pomeriggio stesso dell'11 Settembre all'aeroporto
di Boston. Nel cruscotto c'erano dei manuali di volo, un paio di
coltellini come quelli che i dirottatori avrebbero usato per sgozzare
alcuni passeggeri, ed
una copia del Corano. Altre
versioni vogliono la Altima ritrovata a Bangor, nel Maine, con lo
stesso contenuto nel cruscotto.
Una seconda auto sarebbe
stata trovata all'aeroporto di Boston, grazie ad una persona che aveva
notato una discussione fra cinque arabi, proprio accanto a quell'auto.
Quando seppe degli attentati, il testimone occasionale informò
subito la polizia, e così l'auto affittata dalla seconda
"cellula" di Boston fu ritrovata. Nel cruscotto, una copia della lettera di istruzioni
(che vedremo in seguito), un
assegno circolare intestato ad una scuola di volo in Florida, dei
disegni della cabina di pilotaggio di un Boeing 757.
UN SECONDO PASSAPORTO
C'è poi un altro passaporto, che avrebbe resistito addirittura
all'esplosione nella Torre Nord, e nonostante AA11 si sia disintegrato per intero al suo
interno, sarebbe finito a
qualche isolato di distanza, dove l'ha poi ritrovato un agente
dell'FBI.
Era il passaporto di Satam al-Suqami, del quale l'FBI ci ha mostrato la
fotografia bruciacchiata.
La temperatura raggiunta dalla palla di fuoco iniziale, subito dopo
l'impatto dell'aereo, è stimata sugli 800 gradi circa.
LE ISTRUZIONI PER I MORITURI
Di questo particolare documento, contenente le
istruzioni per le
ultime ore dei morituri, sono state trovate quattro copie.
Eccole,
mostrateci al tempo direttamente dall' FBI:
Oltre alle due già citate - una rinvenuta nella
valigia di Attà, l'altra nel cruscotto dell'auto -
la terza è stata trovata nel residence dove un gruppo di
dirottatori ha passato l'ultima notte,
e la quarta addirittura fra i rottami fumanti del volo UA93
caduto in Pennsylvania.
Sono tutte e quattro talmente in buono stato, che è difficile
capire quale della quattro sia quella che avrebbe
resistito all'esplosione dell'aereo (foto a sx).
LA LETTERA D'AMORE DI JARRAD
Forse la più curiosa coincidenza è
quella che ci ha permesso di
stabilire che fra i dirottatori ci fosse anche Ziad Jarrad, uno
studente di medicina nella città di Bochum, in Germania, che
avrebbe
pilotato proprio il volo caduto in Pennsylvania. La notizia fu data
inizialmente dalla rivista tedesca Stern, ripresa da Der Spiegel, e
confermata infine dall'FBI.
Jarrad aveva una fidanzata, in Germania, e la sera prima di morire ha
deciso di scriverle una lettera d'addio. Fra le altre cose, la lettera
diceva: "Non tornerò a casa. Ho fatto quello che dovevo fare.
Dovresti
essere orgogliosa di me, poichè è un onore [morire per
Allah] ed alla
fine vedrai che saranno tutti contenti". E concludeva dicendo: "Tieniti
stretto quello che hai, fino al giorno in cui ci rivedremo". La
lettera viaggiava all'interno di un voluminoso pacco postale, che
conteneva anche dei manuali di volo. Perchè Jarrad abbia voluto
mandare
i manuali alla sua fidanzata, resterà probabilmente un mistero
per
sempre.
Ma come abbiamo fatto noi a sapere tutto questo? Perchè da una
parte
Jarrad, pur conoscendo la ragazza da oltre cinque anni, ha sbagliato a
scrivere il suo indirizzo, mentre dall'altra, pur sapendo di morire
all'indomani, si è premurato di mettere sulla busta il proprio
indirizzo di ritorno. E così, dopo aver vagato inutilmente per
mezza
Germania, la busta è tornata all'orgine. Jarrad era morto da un
pezzo,
ma ad attenderla c'era un agente dell'FBI, che proprio
quel giorno stava facendo dei rilievi nella stanza in cui i
dirottatori avevano dormito, prima di imbarcarsi sui voli fatali.
Si può solo
concludere che tanta è
stata la fortuna dei 4 dirottatori durante gli attentati, poichè
hanno saputo manovrare aerei ai
cui comandi non si erano mai seduti, senza fare il minimo errore,
e sono sfuggiti per intere mezz'ore alla difesa americana,
quanto sono stati sfortunatì in fase di indagine, con
coincidenze
micidiali che hanno facilitato enormemente il compito di chi cercava di
identificarli al più presto.