Uno dei
più pesanti capi d'accusa della teoria cospirazionista sostiene
che le 3 torri crollate nell'arco della giornata - World Trade Center 1
e 2 al
mattino, World Trade Center 7 nel pomeriggio - non siano affatto cadute
per il semplice effetto degli impatti degli aerei (ai quali erano state
progettate per resistere comodamente) e dei relativi incendi, ma che
siano state abbattute a comando, nell'ambito di una
strategia tanto cinica moralmente quanto immacolata da
un punto di vista logico.
Mentre sul versante opposto, per accettare la
versione ufficiale -
che vorrebbe un improvviso cedimento strutturale dei tre edifici -
bisognerebbe
superare degli ostacoli davvero notevoli.
La zona più
scura, all'interno del tratteggio rosso, è la World Trade Center
Plaza, che è stata completamente rasa al
suolo.
WTC 1 e WTC 2 sono ovviamente le torri Nord e Sud, colpite
rispettivamente da AA11 alle 8.46, e da UA175 alle 9.02.
WTC 3, 4, 5,
e 6 sono gli altri edifici "minori" presenti nella WTCP. Sono stati
tutti più o meno danneggiati dai crolli delle
3 torri, ed
in seguito demoliti.
WTC 7 invece rappresenta una
storia che vedremo a parte: anch'esso un moderno grattacielo in
cemento armato, di 44
piani, è misteriosamente crollato senza essere stato toccato da
nessun aereo, ed avendo
subito solo un incendio relativamente modesto.
L'edificio ospitava vari uffici governativi, fra cui quelli del sindaco
Giuliani, un distaccamento dell'FBI, ed un ufficio segreto della CIA,
della cui esistenza si è saputo soltanto dopo il crollo.
(Vedi "Gli inquilini di lusso di
WTC7").
Come spieghiamo meglio in seguito, l'intera amministrazione del
complesso (affitto per 99 anni) era passata da soli due mesi in mani
private - quelle di un certo Larry Silverstein - dopo essere
stata per 30 anni consecutivi sotto il controllo della
municipalità di New
York.
Vediamo ora come erano
state concepite le Torri Gemelle - considerate
ai tempi un vero capolavoro di ingegneria - dal punto di vista
strutturale. All'interno vi era un corpo centrale in cemento armato,
con piloni d'acciaio talmente lunghi che
per fonderli si era dovuto costruire un cantiere apposito, in
Giappone. Sotto vedete sia il grafico che un'immagine che risale ai
tempi della
costruzione, negli anni 70.
All'esterno invece (a dx.),
c'era la familiare serie di "strisce" verticali, che era in
realtà una robustissima "griglia" di travi a T in acciaio,
incrociate ad alveare, che fornivano sia un sostegno
all'edificio, sia una gabbia elastica entro cui ondeggiare nel vento (o
durante un terremoto), sia il punto d'aggancio esterno per il pavimento
dei vari piani, che emanavano dal corpo centrale.
Sia nel grafico che nella foto vedete la sistemazione scalare, "ad
alveare", dei vari blocchi della griglia, intesa a distruibuire
meglio le tensioni dinamiche che si potessero creare proprio in seguito
all'impatto di un aereo.
A sinstra infine, una tabella comparativa fra il Boeing 707 - il
più
pesante aereo commerciale in attività al tempo del progetto, ed
un
767, il tipo di aereo che ha effettivamente colpito le due torri l'11
di Settenbre.
In celeste il carico massimo al decollo, in giallo la
capienza dei serbatoi, in arancione la velocità massima.
A parte un'apertura alare ed un'altezza di coda leggermente
superiori, i due aerei si eqivalgono in tutto e per tutto.
Che
quindi non una, ma ben due torri progettate per resistere a quel
tipo di impatto siano crollate, e che inoltre la seconda, che era stata
colpita "solo" di traverso, abbia resistito la metà del tempo
della
prima, rimangono a tutt'oggi fatti assolutamente inespiegabili.
Nella pagina seguente analizziamo nel dettaglio il crollo di WTC 1 e WTC2.
Già nel 1945, l'Empire State Building era stato colpito per
sbaglio addirittura da un bombardiere, ma l'edificio, pur essendo molto
meno moderno delle Torri Gemelle, aveva retto benissimo.